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Autore: ChaosReign_    18/06/2012    2 recensioni
Dal capitolo nove:
-Non te ne andare, non andare da lui. Ti prego.-
Oh, ora si mette anche a pregare? Ma che bravo bambino... Eppure c'è qualcosa che non mi convince nella sua voce, non è mai stato così... Così... Disperato.
Mi fa male vederlo così. Si, mi fa molto male. Però non posso, non posso davvero restare.
-Perché?-
Al posto di dirgli che no, non ci sarei stato ancora per lui sputo ancora quella parola, la stessa domanda che mi assilla da quando è tornato: perché?
-Io... Perché io... Io ti...-
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Uno.

 

Piccola premessa: da qui il racconto non è più sotto forma di diario e si svolge durante gli anni della fine del liceo e successivi... Scusate se non l'ho specificato prima.
Grazie a tutti per leggere!
Buona lettura! ^__^

 

 

 

Come sempre sono seduto sui gradoni davanti al cortile della scuola ad aspettare gli altri emarginati sociali che mi frequentano.

Pranziamo sempre qui visto che non troviamo un posto “nostro” in mensa.

Non apparteniamo ad un gruppo, siamo semplicemente noi cinque: io, Mikey, Frank, Bob e Ray.

Oggi c'è un sole che spacca le pietre, fa un caldo bestia e con la divisa blu della scuola non si respira.

E io sono di cattivo umore.

Ogni volta che c'è il sole io sono incazzato. Odio quella palla gialla che ogni santo giorno deve mostrarsi a noi per ricordarci che è un altro giorno e che ci dobbiamo rompere i coglioni per altre due dozzine d'ore.

-Ciao Gee!-

Frank, il mio migliore amico, si siede due gradini più in basso di me e mi saluta con la mano.

-Ehi Frankie!-

Lui, invece, quando c'è il sole splende. Non so se sia un effetto della pelle o cosa ma quando c'è il sole sembra che lui sia l'unico a potergli fare concorrenza. Gli occhi verdissimi sono in parte coperti da un ciuffo di capelli nerissimi come i miei.

Ma io non posso mettermi a giudicare, non posso dire chi è più bello del sole e chi no, perché io punterei il dito solo su una persona e quella persona è il mio amico. Solo lui.

-Come te la passi?-

-Mah... Come sempre, una merda. Tu?-

Lui mi guarda scoprendo quei denti bianchi che vanno a formare un sorriso. Il sorriso che tanto amo. Quello che vuol dire “eheh non sai cosa ti aspetta dopo...”

-Io tutto bene, poi ho qualcosa per te...-

Cosa avevo detto?!?

-Ciao Frank, Gee... Gee dov'è lo zaino?-

-Ciao Mike, Bob, Ray. BOB!! RAY!! Vi ho salutato!-

-Ah si, ciao ciao!-

Mike, mio fratello, arriva e si siede vicino a noi quasi in contemporanea spuntano fuori anche Bob e Ray intenti a parlare di qualche nuovo disco... Pop?? Degli Aqua??

Non ci posso credere.

Sto per ribattere a una frase di Ray ma la mia attenzione si è focalizzata sul più basso.

È stato colpito in pieno da un panino ripieno di... Di... Boh!

E a lanciarlo è stato uno dei giocatori di football, ora preso a leggere un libro. Che strano, quella testa senza cervello sa anche leggere? L'ho sottovalutato, o forse sta solo guardando le figure. Probabile.

Il gruppetto delle cheerleader e dei giocatori della squadra della scuola si sbellicano dalle risate, cosa sarà mai quel libro? Poi le vedo.

Lyndsey Ballato e una sua amica tengono il mio zaino in mano e ridono a crepa pelle, tenendosi la pancia.

No. No, no, no.

Sto per urlare ma la voce di quella brunetta mi interrompe.

-Pansy, lo sai che Way ha una cotta per te?? Vieni a vedere!!-

Tutto succede velocemente.

Frank che si alza, mi guarda interrogativo.

Io che faccio lo stesso e gli afferro il braccio.

-Non andare, sono solo cazzate.-

Lo prego. Niente da fare.

-Adesso glielo faccio vedere io a quelli lì la femminuccia... Li faccio neri.-

Non va per accertarsi che dicano la verità, non gli crede, ma per difendermi.

Cerco di trattenerlo ma nessuno riuscirebbe a farlo quando è arrabbiato.

Così mollo la presa rassegnato. È la fine.

-Oh stronzetti che non siete altro, venite a dirmelo in faccia Pansy. Non vi dovete più permettere di prenderci per il culo.-

Frank è diverso da noi, lui è un figo: ha tatuaggi, muscoli e fascino.

Fa parte della squadra di football nonostante la sua altezza e diciamo che viene rispettato quasi da tutti. Noialtri no.

Mi sono sempre chiesto perché ci frequenti.

-Ehi... Ehi Frankie stai calmo. Vieni qui a leggere, non stavamo pigliando per il culo nessuno.-

Frank si blocca un istante prima di continuare ad avanzare verso Jordan, il capitano, che gli porge il MIO diario aperto.

Frank legge.

Riesco a vedere gli occhi muoversi frenetici da una riga all'altra, parola dopo parola.

Ogni secondo che passa la sua faccia si fa più scioccata, impallidisce, per la prima volta la luce che lo pervade quando il sole è alto nel cielo lo abbandona.

E io sono colto da una consapevolezza improvvisa, amara.

La nostra amicizia è finita.

Alzo lo sguardo su di lui ancora intento a leggere.

Lui fa lo stesso. Ci fissiamo per qualche minuto, vedo specchiata nei suoi la mia supplica muta che lo prega di lasciar correre.

E nello stesso tempo vedo il suo sguardo pieno d'ira, rancore, imbarazzo.

Sentimenti che mai ha provato nei miei confronti.

Mi sento cadere quando lo vedo buttare a terra il mio diario voltarsi e, senza dire niente, entrare nella scuola.

Tutti gli altri ridono, mi indicano. Tutti applaudono all'omosessuale.

Mostri, in questa scuola sono tutti mostri. Me compreso.

Mi metto a correre, inseguo Frank.

Corro per i corridoi larghi della scuola a perdifiato, lo cerco dappertutto.

Dopo essere entrato in mensa, nei laboratori vicini, nei bagni non so più dove andare.

-Ehi froc...Way, sei passato dalla biblioteca a ritirare il libro che ti ho detto ieri?-

Un mio compagno di biologia mi blocca il braccio e mi fa voltare verso di lui.

Annuisco.

Giusto, la biblioteca. I bagni della biblioteca.

Mi catapulto dentro quasi a voler sfondare la porta.

-Salve Gerard!-

Non rispondo nemmeno al saluto della signora Horzky e vado dritto in bagno.

Come immaginavo lo trovo lì, seduto vicino al lavandino con la schiena al muro e le gambe strette al petto. Non riesco a vedere se sta piangendo perché ha la testa affondata nel buco che si è formato tra il petto e le braccia.

-Frankie...-

Mi avvicino a lui cautamente tendendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.

Lui solleva appena la testa, gli occhi sono arrossati.

-VAI VIA!!-

Mi sento morire dentro: il mio migliore amico, la persona che amo, mi ha appena urlato contro.

-Ma Fr...-

-VATTENE, HO DETTO!-

Non resisto, mi accascio accanto a lui e sospiro.

-Parliamone almeno, no?-

Lui si scansa con un movimento repentino, quasi animalesco.

Mi squadra dalla testa ai piedi, non c'è bisogno di parole, il suo sguardo mi dice già tutto, sembra ringhiarmi contro con la forza del pensiero.

-Way... Che cazzo c'è da dire? Perché cazzo non me l'hai mai detto??-

Way?? E da quando ci chiamiamo per cognome?

-Perché...?? Non te l'ho detto, Iero, perché sapevo sarebbe andata a finire così...-

-Come se farmelo sapere, farlo sapere a tutti, da quelle troiette sia stato meglio che dirmelo in faccia...-

Io lo guardo, lui mi guarda.

Sei anni di amicizia bruciati così, per una cotta.

-Frank io...-

-No Gerard... Questo è stato un colpo basso, davvero basso.-

Frank, il mio Frank si alza aggrappandosi al lavandino, sembra svuotato. La sua solita lucentezza è del tutto sparita.

Non ce la faccio, appena si volta a guardarmi lo tiro giù per la cravatta bordeaux e lo bacio.

Poggio le mie labbra fredde e pallide sulle sue calde e rosee. È un bacio casto, veloce.

Sfuggente è la parola esatta da usare.

Mentre io scappo lui rimane fermo, nella stessa posizione in cui l'ho lasciato io, finché non esco dal bagno.

Con le lacrime che scendono copiose sulle guance, si uniscono sulla punta del mento e cadono a terra, corro a casa, non m'importa se è uno degli ultimi giorni di scuola. Torno a casa e sarà tutto okay, domani nessuno si ricorderà nulla e Frank passerà davanti a casa mia e di Mikey per andare a scuola insieme.

 

 

 

Mikey non mi ha parlato per tutta la sera e questa mattina neppure. Se n'è andato senza aspettarmi.

Esco di casa e mi siedo sul marciapiede. Aspetto qualcosa, qualcuno che non arriverà.

Prendo tra le mani un filo d'erba e inizio a rigirarmelo tra le dita.

-Oh, all i want to know all i want with just a touch of my burning hand i send my astro zombies to rape the land...*-

Mi volto di scatto. Quella voce, è la sua voce.

Lo vedo che cammina con le mani affondate nella tasche, il volto coperto dal cappuccio e le cuffiette alle orecchie.

Il filo d'erba che avevo tra le mani si spezza.

-Ehi... Frank!-

Lo chiamo ma lui sembra non sentirmi, non vedermi.

A meno di due metri da me scende dal marciapiede e attraversa la strada.

Ho capito, non è che non mi vede... Non vuole vedermi, non vuole sentirmi.

-'Fanculo...-

Sospiro e mi incammino anche io verso la scuola.

Oggi c'è vento, i capelli mi continuano a ricadere sugli occhi. Dovrei tagliarli.

Cerco di distrarmi pensando a cose inutili, a cui non ho mai badato davvero.

 

 

 

-Prof... Scusi, posso cambiare posto? Sa, qua sono un po' a disagio...-

-Certo Iero! Almeno, forse, tu e Way la smetterete di parlare.-

Così se ne va, prende le distanze da me come mai aveva fatto prima.

Dall'inizio della scuola siamo stati sempre vicini, in tutte le lezioni.

E ora, ancora non me ne capacito, solo per una stupida pagina di diario mi ha mollato. Mi ha voltato le spalle come farebbero tutte le altre persone appena si presenta un ostacolo. E io che pensavo che poche persone, lui era una di queste, fossero diverse dalle altre: più mature, più umane...

Mi alzo in piedi nel mezzo della lezione.

Tutti mi guardano basiti, cosa avevo in mente di fare?

-P-Prof... Io non sto bene, posso uscire?-

-Certo Gerard... Frank lo accompagni, per favore, in infermeria?-

No.

Dì di no!

-... Si.-












Se siete arrivati fino a qui vuol dire che siete dei miti!
Ringrazio le persone che hanno recensito/recensiranno, quelle che passano a leggere e quelle che seguono o mettono nelle preferite questa pseudo-storia.
Grazie a tutti.
Bacioni.
Alis. <3

  
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