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Autore: Matt2291    18/06/2012    1 recensioni
Una storia in cui Naruto e Sasuke, ormai ultraventenni, decidono di prendere le redini della loro vita e andare a vivere per conto proprio; per meglio dire insieme, come coinquilini ^^
Scopriremo che la quotidianità da affrontare è più difficile di quanto si crede per due ragazzi alle prime armi con la loro vita autonoma!
Tra introspezioni di vita e risate a tutto spiano, scopriremo che convivere è davvero un'avventura!
Genere: Comico, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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***

Non fatevi mai consigliare da nessuno. La scelta del film da andare a vedere al cinema deve essere guidata dall’istinto o dal gusto e non influenzata dai pareri di amici o dalla critica letta sul giornale.

Con i primi capita che vi parlino benissimo di un film che voi andrete a vedere carichi di aspettative puntualmente disattese o che ve ne sconsiglino uno che magari a voi piacerebbe da matti. Nel caso della critica il pericolo più frequente è di dover prima riuscire a comprendere quello che scrivono; sicuramente giusto e grammaticalmente corretto… ma non si deve conoscere a memoria lo Zingarelli o laurearsi a pieni voti in lettere e filosofia per capire.

Un esempio!

“…i teenagers americani che non giocano con la torta di mele si ritrovano nel deserto dei valori cinici e si esercitano a mirare di cinismo nel cuore della società…”

Un altro? Va bbuò!

“…il regista firma un fascinoso capolavoro privatissimo in cui l’utopia sociale incontra il sogno del cinefilo. Meravigliosa riflessione sulla conquista del corpo, dello schermo e del dolore…”

Bis? Addirittura!

“…niente facili metafore sulla patria in fieri, trattasi di spiritualismo… solo così si scoprirà il mistero dell’essere…”

N’ata vot! E che pall!

“…psico-radiografia epica, strepitoso affresco che abbraccia le passioni cercando l’armonia…”

A mazzat final!

“…il cinema fatto che diventa cinema da fare, o da continuare. Da considerare è proprio il cinema di ieri…”

E poi? Nient’altro? Immaginatevi un lavoratore medio italiano che non ha studiato e che dopo anni decide di portare tutta la famiglia al cinema. Apre il giornale, legge queste cose, lo richiude, si mette il pigiama e va a letto senza dare spiegazioni.

Ci  vogliono messaggi chiari e diretti e anche qualcosa che aiuti la comprensione come, per esempio, la rivista “Urban”, che sì, esprime un giudizio articolato e competente, ma correda con una legenda facile e divertente: una manina con una o più dita sollevate a seconda del giudizio e vicino aggettivi noti a tutti, anche ai meno cinefili del mondo, tipo “capolavoro”, “grande”, “buono” e altro.

“Da un recente sondaggio dell’ente nazionale regionale del cinema italiano nell’universo della sala cinematografica su pellicola digitale a otto millimetri con lungometraggio a cinemascope (che effettone fa buttare dei nomi a caso?), è diminuito considerevolmente il numero delle persone che vanno al cinema.” E ci voleva l’istituto col nome più lungo del mondo per accorgersene?

Ma è chiaro! Cosa significa far pagare un biglietto che oscilla da punte minime accettabili di 4 euro, a massime di 9 euro! Ora che c’è il 3D la gente paga quasi volentieri per vedere un film in quel modo, ma all’uscita dovrebbero anche regalarmi il film appena visto in bluray sennò quel che ho speso rimarrebbe eccessivo. Sul giornale adesso danno anche il voto alla poltrona. Cosa fai, me la metti al culo ma mi fai stare comodo?

E ora poi, dopo neanche due mesi dalla scomparsa delle sale, il film, soprattutto se un grande successo, è disponibile a noleggio! Se ti va bene lo trovi in DVD, in gpl, in vhs (se come no), o girato all’istante con gli attori che vengono a casa tua.

“Andare dove?”

“Al cinema!”

“Ma sei impazzito. Esco un attimo, vado a noleggiare tre film e spendo meno. Se poi ci aggiungi una coperta e un divano, chi si muove più da casa!”

 

 

- Naru?

- Che c’è?

- Dimmi che mi sto sbagliando!

- Cosa?

- Ma oggi pomeriggio non c’è Milan-Juve allo stadio?

- È vero!

- E come facciamo ad andare alla prima del film?

- La partita inizia alle 15:30 e finisce alle 17:15. La prima inizia alle 18:00 ma secondo me in mezz’ora ci arriviamo alla grande al cinema.

- Però non mi va di fare le cose di fretta.

- E a me non mi va di perdermi la partita!

- Ok, ci sto! Però dopo schizziamo via perché non voglio fare un'altra figura con Ino e Sai.

- A parte che di figure ne fai da quando sei nato, ma poi ti ricordo che anch’io ci tengo un sacco a vedere il film. Ora però tutti a vedere il grande Milan… Milan… Milan… Milano siamo noi, Milano siamo noi…

- Ma cosa canti cosa?

- Bello, ti porto a vedere il calcio spettacolo. Giocano i Campioni d’Europa e d’Italia! Manchester ti ricorda qualcosa o la tua memoria di juventino ferito a rimosso tutto?

- Siete gli ex campioni d’Europa, correggi. E meglio una finale di coppa dei campioni persa che due anni in serie B.

- O meglio uno scudetto vinto con una partita rubata all’Inter e un rigore negato?

- Quello non era un rigore. E poi tutte le trasmissioni sportive hanno spiegato come sono andate le cose.

- Fammi sentire.

- Ascolta! Ronaldo stava andando con la palla al piede verso la porta, solo che Ferrara gli si è affiancato e ha iniziato a cantare la canzone dello yogurt Danone… e tutti sanno come canta Ciro, compresi i suoi figli! A quel punto il Fenomeno ha tentato di spostarsi ed è andato a sbattere contro Juliano che passava lì per caso per smaltire la notte brava al night con il suo amico Montero. Capito? Vedi che la Juve ha vinto meritatamente?

- Non fa una piega! Ma questa storia non risale a 9 anni fa? Comunque il Milan è la squadra che ha vinto più trofei in Europa e su questo non ci piove.

- Vero, ma la Juve è la squadra con più scudetti.

- Può essere. Resta il fatto che in quanto a stile siamo imbattibili.

- Ma perché devi raccontare queste cagate? Avevate in squadra gente del calibro di Gattuso detto Ringhio.

- E voi con Davids, il pit bull! Come la mettiamo?

- Cosa mi dici di Pinturicchio?

- Gran giocatore senza dubbio, però uno che fa uno spot in tv dove beve acqua e parla con un uccellino!

- Perché, Inzaghi non ha fatto lo spot di un karaoke?

- Non potrà mai arrivare a quello che fa Buffon.

- Lo spot è carino.

- Ah, lui entra in campo è la moglie gli tira una bottiglietta che lui a momenti se la lascia cadere dalle mani, si mette in porta e mentre beve para una bomba di tiro con una mano! Per me è irreale.

- Come molte cose che si vedono in tv, del resto.

- Lascia stare la televisione! Intanto voi juventini…

- Perchè, voi milanisti…

 

 

Possibile che nelle discussioni sul calcio si dicano sempre le stesse cose?

Il tifoso deve difendere la sua squadra, e fino qui ci siamo, ma almeno ogni tanto che cambi tattica! Non si può attaccare sempre le solite cose!

 

Sei interista: “Voi del Milan siete stati due anni in serie B e noi no”.

                      “Voi della Juve pagate gli arbitri e ci avete rubato uno scudetto.”

 

Sei milanista: “Perché, l’ultimo scudetto  voi interisti dopo quanti insuccessi lo avete vinto?”

“Vi brucia Manchester!”

 

Sei juventino: “Lo sapevate che la buca dove hanno trovato Saddam l’ha scavata Costacurta quando ha tirato il rigore nella finale dell’Intercontinentale?

“Ronaldo in Spagna segnava di brutto. Voi lo avete fatto guarire e lui, come ringraziamento, se n’è andato.

 

 

Il calcio è una realtà dalla quale non si può prescindere perché anche se non ti interessa te lo ritrovi ovunque e non puoi fare a meno di farci i conti. Non si accontenta più di monopolizzare la domenica, ed ecco allora che abbiamo i calciatori impegnati a cantare, a sfilare, a posare per riviste, a fare spot, a intervenire in trasmissioni, a inaugurare locali con tanto di modelle e in tanto altro. Ma di giocare a calcio, non se ne parla? Meno male che ci sono dei punti fermi!

I giornali, per esempio. Da sempre, ci accompagna la “Gazzetta dello Sport”, la Gazza per gli amici, la Bibbia del calcio italiano, la regina incontrastata, unica, dallo stile inconfondibile, vestita sempre di rosa, ti aspetta tutte le mattine puntuale e non ti chiede ti presentarti in abito elegante. Non si sa per quale motivo ma i suoi titoli hanno sempre qualcosa di sensazionale e ti attirano molto di più di qualsiasi altro giornale sportivo. Le altre testate la inseguono, ma non riescono a reggere il passo.

Inconfondibile poi è l’appuntamento radiofonico della domenica con Tutto il calcio minuto per minuto; le grandi voci dei telecronisti sportivi tengono incollati alla radio, ormai da decenni, migliaia di calciofili. Difficile spiegare la sensazione ogni qual volta c’è un’interruzione da un altro campo per annunciare un goal o la strana complicità che si avverte nel vedere un anziano che passeggia al parco con la radiolina vicino all’orecchio.

Dal punto di vista televisivo, invece, le cose sono molto cambiate. Prima l’immagine per antonomasia del calcio era la sigla di 90° minuto, quello condotto dal grande Paolo Valenti, e i servizi delle partite con in anteprima le reti della domenica; ora c’è l’appuntamento con Galeazzi, l’elefante per intenderci.

Si attende parecchio ma poi parte subito la sfilza di servizi!

Magari! Adesso si apre con il conduttore, costantemente incazzato perché sovrappeso o troppo basso che, dopo aver letto la schedina della serie A e mandato il primo servizio, dà la linea alla pubblicità per poi tornare a leggere quella della serie C1, girone E, inferno, paradiso e purgatorio. Dopo una perdita momentanea della memoria si ricorda del perché si trova lì e manda ancora dei servizi. Quando sembra che il tutto volga alla fine e sono rimaste da vedere le immagini delle partite più importanti, solitamente lasciate in ultimo, ecco che viene pronunciata la frase mitica. “Diamo la linea alla pubblicità?!” … Attimi interminabili in cui lo spettatore allo stremo delle forze inizia a perdere bava dalla bocca e procede alla trasformazione lenta e graduale in lupo mannaro. Proprio nel momento in cui sta per ululare ecco gli ultimi servizi; lui si tranquillizza, ritorna in sé, guarda le reti della sua squadra e va a cena felice e contento per la gioia di chi gli sta intorno.

Per l’amante del calcio le sorprese non sono finite! Lo aspetta anche la Domenica sportiva e Controcampo. Anche lì non mancherà la bella di turno, l’ex arbitro lampadato con il vizio della telepromozione , della serie “che bisogna fa pe’ campà!” e l’attore-opinionista dagli occhiali colorati capace di elargire cagate e di abbinare il non abbinabile. Un pioniere è stato Maurizio Mosca, il grande Maurizio. Pace all’anima sua, che adesso tormenterà tutti i giocatori del passato.

Per concludere, non si possono trascurare le trasmissioni in tempo reale dove non vedi le immagini, ma segui tutte le fasi della partita accompagnato da telecronisti presi dalla strada, nel senso che qualcuno li ha visti, li ha caricati per dagli un passaggio, ma, dopo pochi attimi e qualche frase scambiata insieme, li ha scaricati casualmente davanti al alcune sedi tv dove questi sono entrati per cercare un telefono e sono stati assunti… vedi essere al posto giusto nel momento giusto!

Per chiudere l’argomento calcio vorremmo ringraziare quel mito di Tiziano Crudeli, colui che è il tifoso per eccellenza, o semplicemente si dimentica di prendere le pasticche per la diarrea; quando esulta assume un’espressione di sforzo che… beh avete capito. Mitico Tiziano!

In ultimissima, Un saluto speciale ad Aldo Biscardi, e al suo processo che ci ha accompagnati per anni. Grazie Aldo, Grazie di esistere!

 

 

 

 

 

Angolo autore:

Salve! Non ho mai scritto nulla alla fine ma era per puntualizzare una cosa: io non mi intendo molto di calcio, così ho raccolto informazioni qui e là!

Scusate se ho sbagliato qualcosa ^^”

 

Matt

  
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