Emmh
si, il momento tanto atteso è arrivato (almeno tanto
atteso per me!) e non voglio dilungarmi oltre. Vi dico solo una cosa..
questo
capitolo si differenzia da tutti gli altri capitoli della storia
poiché è stato
scritto completamente al presente. Già immagino che vi
starete chiedendo “perché?”,
beh la motivazione è semplicissima: ho voluto mettermi alla
prova. Ho intenzione
di scrivere un’altra ff sempre su Edward e Bella, e volevo
provare a scriverla
in questo modo. Siate libere di esprimere il vostro parere come
più vi aggrada,
in altre parole: secondo voi sono capace o non sono capace? ^___^
Buona
lettura! Vi spetto giù..
Epilogo
Chiudo
gli occhi assaporando
la potenza del vento e piano mi lascio cullare come se fosse una
morbida
carezza sul mio viso. Lo sento dappertutto, tra i capelli scompigliati
e
attraverso le fibre dei miei vestiti. Guardo Edward accanto a me e mi
perdo, come
mi capita sempre, a fissare il suo sorriso, quel sorriso sornione che
vuol dire
molte cose. Al suo interno cela un significato e non mi occorre saper
leggere
nel pensiero per sapere esattamente cosa gli passa per la testa. Ormai
lo
conosco bene.. quello è il sorriso dell’amore,
della felicità, ma anche della
saccenza. Ciò che vorrebbe dirmi a voce è
racchiuso in quel sorriso che suona
molto come un “te l’avevo detto/lo
sapevo”. Si perché lui sa che ho sempre
avuto paura della velocità, che fosse in auto, in treno, in
moto o in sella
alla schiena di un vampiro. Ma oggi, oggi che riesco a sentire ogni
singola
cellula del mio corpo venire sferzata dalla potenza del vento, una
sensazione
che riesce a darmi solo un senso di pace e allo stesso tempo di energia
corroborante,
penso che se non fossi stata per la maggior parte della mia vita una
semplice
umana, giurerei di essere nata per diventare quello che sono adesso,
una
vampira. Torno a guardarlo, dopo aver fatto una piccola acrobazia per
scansare
un albero abbattuto, un lavoro di Emmett ci scommetto, e lo fisso
assottigliando gli occhi.
-sei
così presuntuoso delle
volte!- gli dico in tono esasperato. Lui scoppia nella sua risata
meravigliosa
e con una mossa che riesco a vedere a malapena, mi atterra facendomi
sbattere
con la schiena sul terreno umido. Il rumore che ne consegue fa scappare
degli
uccelli appollaiati su di un albero.
-
non fare la scontrosa, lo
sai che con me non hai via di scampo. E poi non ho detto nulla-
-ma
lo hai pensato- dico con
la faccia a meno di un centimetro dal suo viso. Ciò che mi
provoca il suo
respiro dolce non riuscirò mai a spiegarmelo.
-si,
e allora? Mi piace
vederti felice. E sapere che io, o meglio.. la nostra natura ne
è il motivo,
rende felice me- non perdo tempo a rispondergli. Perché
dovrei? Tanto lo so che
ha ragione. Perciò lo afferro dal colletto della camicia che
indossa e comincio
a baciarlo. Ciò che ha detto però mi porta alla
mente quel giorno di tanti anni
fa. Sono passati esattamente tre anni dalla mia trasformazione. Tre
anni in cui
non ho fatto altro che amare ed essere felice della mia nuova
condizione.
Quando ho aperto gli occhi, quel giorno che il mio cuore ha cessato di
battere
ho capito finalmente di aver trovato un posto nel mondo, il Mio posto
nel
mondo. Il posto in cui brillare. Non ero più un anonima e
insignificante
ragazza innamorata di un vampiro bellissimo, no. Ero diventata anche io
bellissima e speciale, come lo era lui.
I
colori, la natura e tutti
gli oggetti intorno a me mi apparvero sotto una prospettiva
così nuova che era
come se li vedessi davvero per la prima volta. Come un neonato che apre
gli
occhi e si trova davanti un intero mondo da esplorare e da conoscere;
anche per
me è stato lo stesso. Riuscire a vedere la polvere leggera
spostarsi nell’aria
e concludere il proprio viaggio sul pavimento, distinguere dei colori
di cui
ignoravo l’esistenza e sentire suoni che mai avrei pensato
esistessero mi ha
fatto paura in un primo momento. Ma poi mi sono accorta di non essere
affatto
spaventata, perché
per quanto tutto
fosse nuovo per me, era allo stesso tempo molto famigliare,
poiché in realtà io
avevo vissuto tutto quello attraverso gli occhi di Edward.
Quando
ho rivisto il suo
volto per la prima volta ho sentito la strana e assurda sensazione che
il mio
cuore potesse ricominciare a battere. Il suo viso,
che già con i miei occhi da umana mi appariva
perfetto, era di una bellezza senza eguali. Ancora oggi delle volte mi
fa quasi
male guardarlo. Ed
ero preparata a tutto,
davvero. Tutte le chiacchierate che avevo sostenuto con Edward riguardo
la
stranezza con cui avrei guardato il mondo dopo la mia trasformazione,
non mi
avevano messo in guardia da quello che avrei potuto provare una volta
che me lo
sarei trovato davanti.
Il
nostro primo incontro si
è svolto in maniera molto strana, quando il mio sguardo si
è posato per la
prima volta su di lui l’ho visto appoggiato alla parete
opposta alla mia e
subito la mia prima reazione è stata quella di gettarmi tra
le sue braccia.
Vederlo lontano e distante da me mi ha fatto sentire quasi rifiutata
però. Non
capivo il perché di quel suo atteggiamento, volevo aprire
bocca per parlare e
dirgli quanto quella situazione mi stesse turbando, che
all’improvviso il mio
amore si è fatto avanti, noncurante delle lamentele degli
altri, e
avvicinandosi cautamente mi ha abbracciato stretta tra le sue braccia.
A quel
contatto ho sentito come una scossa che mi obbligava a ritrami. Come se
il mio
corpo avvertisse che stretta in quella morsa, in quelle braccia, mi
trovassi in
pericolo. L’impulso di allontanarmi il più lontano
possibile da lui è stato
quasi impossibile da gestire. Inconsciamente sapevo che se mi fossi
solo
azzardata a spingerlo via gli avrei fatto male, e questo non potevo
permetterlo. È stato proprio questo pensiero, il pensiero di
Edward in preda al
dolore che mi ha fatto rinsavire e tutti i miei propositi di difendermi
mi
abbandonarono, stretta com’ero tra le braccia della mia vita.
Ancora ricordo
quello che mi disse.
-Bella..-
mi aveva
sussurrato all’orecchio facendomi sussultare. La sua voce era
un suono angelico
che mai avevo sentito prima di allora.
-amore
mio.. ti amo. Grazie
per non avermi abbandonato, grazie per non avermi lasciato. Grazie.
Grazie.
Grazie- sussurrava in continuazione mentre io sembravo preda di
chissà quale
intorpidimento. Flash improvvisi nella mia mente mi ridestarono
facendomi
ricordare (non capivo perché tutto mi appariva come un sogno
sfocato) le parole
che aveva usato prima di mordermi, prima che mi arrendessi dopo aver
messo al
mondo mia figlia.
Già,
mia figlia! A quel
punto pensavo solo: dov’è
mia figlia?
Dov’è quella
bellissima creaturina che
avevo visto tra le braccia del padre e che mi aveva reso la donna
più felice
sulla faccia della terra?
Non
potevo aspettare che me
lo dicesse, la voglia di sapere dove fosse fu così
opprimente che non potei
evitare di chiederglielo. La mia voce uscì dalle mie labbra
con un suono così
delicato da sembrare quasi un canto e mi bloccai spaventata.
-tranquilla
amore, è normale
che la tua voce abbia questo tono, ti abituerai molto presto..- chissà se mi sarei abituata molto presto
anche al suono della sua di voce, pensai all’epoca,
e oggi posso dire con
certezza di non esserci ancora riuscita. Oggi come all’ora
rimane senza dubbio
una delle cose più eccitanti del mio bellissimo marito. Ma
non glielo dissi,
ovviamente. Già mi stupiva il fatto che riuscissi a
controllare la voglia di
saltargli addosso e contemporaneamente l’impulso di
allontanarlo dal mio corpo
che lo riconosceva come una minaccia.
-nostra..
figlia. Dov’è?-
avevo trovato la forza di dire e al suono di quelle parole il suo volto
parve
illuminarsi.
Capii
la sua reazione solo
quando dopo due giorni in cui non avevo fatto altro che cacciare, due
giorni in
cui non avevo fatto altro che prendere sempre più coscienza
di quello che ero
diventata, due giorni in cui l’unica cosa che desideravo fare
era amare il mio
uomo fino allo sfinimento, non mi misero tra le braccia un fagottino
rosa, con
i capelli dello stesso colore di suo padre, del suo bellissimo padre, e
gli
occhi nocciola come i miei, del colore che avevo prima della
trasformazione;
detto tra noi quel rosso rubino acceso proprio non lo sopportavo.
A
quella visione il mio
volto era la replica esatta del viso di Edward. Mi persi a guardarla e
a
studiarla mentre cercavo di capire a chi somigliasse di più.
-a
cosa stai pensando?- mi
chiede Edward staccandosi un po’ e facendomi tornare con la
mente alla realtà
–stai sorridendo, a che pensi?- siamo ancora stesi per terra
e il suo
stuzzicante corpo è ancora premuto contro il mio.
-stavo
pensando a nostra
figlia. Al giorno in cui l’ho vista per la prima volta-
-la
tua faccia è stata
esilarante quando ti sei accorta di quello che è in grado di
fare- mi dice
riprendendo a ridere.
-
non ero esilarante- mi
blocco pizzicandogli un fianco- ero sola sorpresa. Sapere che tua
figlia è in
grado di comunicare solo con un semplice tocco non è facile
da accettare- si
perché nostra figlia, la nostra bellissima Renesmee riesce a
comunicare con
noi, attraverso i suoi pensieri, solo con un semplice contatto. Quel
giorno di
tre anni fa mi stupì non poco quest’aspetto del
suo essere metà umano e metà
vampiro.
-beh
doveva pur ereditare
qualcosa dal suo bellissimo padre, non trovi? Invece da sua madre non
ha preso
proprio nulla- dice strusciandomisi addosso. È difficile
rimanere concentrati
quando si mette a fare così, lo fa sempre quando vuole
vincere contro di me.
Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, il suo ascendente
nei miei
confronti non è per nulla diminuito in questi anni, anzi..
forse è cresciuto
sempre di più
-Edward..-
-mmmh?-
-ci
stanno aspettando- gli
dico cominciando a perdere ogni contatto con quello che ci circonda.
-che
aspettino pure, io e la
mia dolce mogliettina abbiamo un discorso d’affrontare-
-e
sarebbe?- lo accarezzo
dietro la schiena spingendo i nostri corpi a toccarsi ancora di
più.
-il
tuo regalo..- mi blocco
immediatamente quando realizzo di cosa sta parlando. È
assurdo che stia
provando a comprarmi in un momento del genere. Sa quanto la mia mente
sia
vulnerabile quando mi concedo a lui.
-stai
scherzando vero? Non
mi serve un regalo Edward- dico sbuffando alzando gli occhi al cielo.
-si
che ti serve!-
-no,
te l’ho già detto. No-
sono due giorni che glielo ripeto.
-ma
è il nostro anniversario,
dobbiamo festeggiarlo-
-solo
perché siamo immortali
non vuol dire che tu mi debba comprare un regalo ogni volta che
c’è qualche
data da ricordare. Mi hai già fatto il regalo per il mio
compleanno- anche la
sua testardaggine è andata sempre più ad
aumentare.
-ma
che c’entra? Quello è
stato a Settembre-
-e
la collana a Natale? Il
viaggio a San Valentino? Quelli non sono regali?-
-ma
domani sarà sempre un
giorno speciale. La mia vita è cambiata da quando ti ho
conosciuto. Per la
prima volta ho ringraziato di essere un vampiro e non
smetterò mai di farlo,
perché tutto questo mi ha portato a te. Quel giorno di tanti
anni fa in cui mi
hai rivelato per la prima volta i tuoi sentimenti è e
rimarrà sempre uno dei
momenti più belli della mia vita. Non puoi non chiedermi di
farti un regalo..-
il mio viso è un misto tra il sorpreso e
l’imbarazzato. Riesce sempre a farmi
passare per la guastafeste della situazione.
-anche per me il giorno
dell’anniversario in
cui ci siamo messi insieme è al pari del giorno in cui ti ho
sposato. Ma non
serve che tu mi faccia dei regali.. davvero. Il più bel
regalo è stare insieme
a te. Avremo questo per l’eternità. Non ti basta
sapere che mi avrai per sempre
al tuo fianco? Davvero credi che qualcosa di materiale possa ricordarmi
quanto
sono felice di averti conosciuto amore mio?-
-no,
non è questo..-
-e
invece si. Tu mi dimostri
ogni santo giorno quanto mi ami e non voglio che qualche stupido
oggetto lo
faccia al posto tuo. Mi sono spiegata?-
-mmmh..-
non posso credere
alle mie orecchie, ho appena sentito un mormorio! Internamente esulto
come un
ossessa.
-per
fortuna ci sei
arrivato-
-non
esattamente- al suono
di quelle parole il sorriso che ho sulle labbra scompare
all’istante. Relego in
un angolino del mio cervello la trombetta da stadio e mi dico che la
conserverò
per momenti migliori.
-che
vuoi dire?-
-beh,
per questa volta
forse, e dico forse, mi hai convinto. Può darsi che tu abbia
vinto la battaglia
ma non credere di aver vinto la guerra. Proprio perché
staremo insieme per
l’eternità, e l’occasione di creare
nuovi anniversari, nuove ricorrenze non
mancherà di certo, e beh avrò un mucchio di tempo
per farti tutti i regali che
voglio- mi guarda con quel sorriso diabolico, quello che usa per farmi
capire
di avermi messa KO. Come caspita faccia ad averla sempre vinta lui
è un mistero
per me. Assottiglio gli occhi e decido che per adesso può
bastare, non ho
intenzione di passare un giorno così importante e speciale
in mezzo al bosco.
Anche se vuol dire passarlo schiacciata contro l’uomo
più eccitante che
conosco.
Lo
spingo ad alzarsi e mi
tiro su guardandolo dall’alto verso il basso- forza andiamo,
certe volte mi
domando perché sprechi il mio tempo a parlare-
-dai
Bella, non arrabbiarti-
mi dice raggiungendomi visto che mi sto già dirigendo verso
villa Cullen.
Vorrei rispondergli ma una risata mi fa desistere dal farlo. A pochi
metri dal
giardino di casa c’è Renesmee intenta a
impiastricciarsi tutta con il fango, di
fianco Ally la imita facendola ridere ancora di più.
Quelle
due hanno stretto un
rapporto davvero molto forte in tutti questi anni. La mia piccina non
può di
certo lamentarsi per tutte le attenzioni che le hanno rivolto e che le
rivolgono ancora oggi le donne della famiglia Cullen. Alice non fa
altro che
viziarla, le regala bambole a non finire e fa a gara con Rose per chi
delle due
riesce a strapparle più consensi. Esme è la nonna
perfetta che tutte le bambine
vorrebbero avere. Le fa dolci e le insegna un mucchio di cose,
lasciandola
giocare spesso con tutti i suoi pennelli e matite colorate. Ally
è diventata la
sua amichetta dei giochi, tra di loro si comprendono e si intendono in
un modo
che non riuscirò mai a capire. Il loro affetto nei suoi
confronti è così forte
che non posso che esserne felice, e lei le ricambia sempre con
splendidi
sorrisi e risatine che sarebbero in grado di sciogliere il cuore di
chiunque,
anche quello congelato di un vampiro. Ma quando ci sono io nei paraggi
sembra
che abbia occhi solo per me. La mia dolcissima bambina ha dimostrato
sin da subito
l’attaccamento che ha nei confronti, basti pensare che quando
era appena nata
pianse per tre giorni perché con ero con lei. È
incredibile il modo in cui un
figlio è in grado di ripagare tutti i dolori della vita e la
mia Nessie è senza
dubbio l’antidoto migliore a tutti i brutti pensieri. Per
fortuna la vita mi ha
ripagato di tutto l’amore e ti tutta la testardaggine che ho
dimostrato per
metterla al mondo donandomi la possibilità di vederla
crescere in modo
naturale. Si perché se la gravidanza è durata
poco più di due mesi, la sua
crescita una volta nata si è arrestata. Carlisle dice che
questo cambiamento è
sicuramente dovuto al fatto che d’ora in poi dovrà
imparare a sostenersi da
sola, invece che assimilare energie e cibo attraverso un altro corpo,
in questo
caso il mio. Ed io sono al settimo cielo, perché
avrò tutto il tempo di vederla
crescere e maturare come qualsiasi bambina di questo modo(anche se a 3
anni
dimostra già il cervello di una bambina di 6) e concludere
la sua crescita
acquistando tutte le sembianze di un immortale al raggiungimento dei 18
anni
d’età. Questo è stato un altro dato che
appena saputo ci ha reso
incredibilmente euforici. A
dircelo sono
state le nostre ricerche, nel periodo in cui ero incinta Carlisle e
Jasper si
erano imbattuti in un indizio appurandone la veridicità solo
due anni dopo.
Ricordo ancora la mia faccia stupita quando si presentarono alla porta
di casa
con Nahuel. Nahuel è un ragazzo ibrido di 150 anni che vive
in Cile e che come
Renesmee è nato dall’unione di un vampiro e di un
umana. È venuto nel nostro
paese con l’intento di raccontarci tutto quello che
c’era da sapere sulla loro
natura e quello che dovevamo aspettarci dalla crescita di Nessie.
-Mamma!
Mamma !- mi chiama
la mia bambina buttandomisi tra le braccia. La stringo forte inalando
il suo
profumo dolce e le lascio un bacio tra i capelli.
-oddio
Bella, ti sporcherà
tutta- mi dice Ally avvicinandosi.
-vi
stavate divertendo eh?
Un modo come un altro per scaricare la tensione?- chiedo sorridendo
alla
diretta interessata.
-mmhh..
già-
-papi,
papiiii sei
arrivato!- urla nell’incavo del mio collo divincolandosi
dalla stretta delle
mie braccia per correre da Edward. Ah si, mi ero dimenticata di dirvi
che se ha
occhi solo per me, in realtà lei vive in funzione di Edward.
Lo ama in modo
incredibile quasi ossessivo. È sempre nei suoi pensieri,
giorno e notte, lo
sogna persino! E lui.. beh lui è il padre migliore di questo
mondo. Per lei è
disposto a fare tutto, per lei è tutto. Basta un sorriso o
una carezza è si
scioglie come una gelato al sole, per lei diventa mister tovagliolo,
per lei fa
le corse portandola a cavalluccio, per lei fa collane di fiori, per lei
canta
ogni volta che ne ha voglia, per lei fa le torte di fango, per lei
scrive
canzoni al pianoforte. Ogni sera non si addormenta se prima il suo
bellissimo
papà non suona la sua altrettanto bellissima ninna nanna.
Li
guardo sorridere e
abbracciarsi scambiandosi baci a non finire, e penso che non esiste
niente di
più bello al mondo che vedere le persone per cui saresti
disposta a dare la
vita felici e innamorati come non mai.
-chi
è l’amore di papà, chi
è l’amore di papà?-
-io!-
risponde Nessie tutta
entusiasta di ricevere ogni attenzione da parte del padre.
-brava!-
le risponde lui dandole
un bacio e issandola in aria- sei la mia vita..- sussurra poi tra i
suoi capelli
quando la riprende tra le braccia ed io non posso che sussultare, se
fossi
ancora umana so che piangerei.
-oi-oi
così farai ingelosire
la tua bella mogliettina- dice sarcastica Ally al mio fianco.
-non
preoccuparti Ally, nel
mio cuore c’è abbastanza posto da contenere amore
per entrambe- Edward che nel
frattempo si è avvicinato mettendomi un braccio attorno alle
spalle. Per un
momento dimentico perché
sono arrabbiata
con lui –pronta per il grande giorno?- chiede poi alla mia
migliore amica che
sembra sia sull’orlo di una crisi di nervi.
-si,
quasi. Bella mi
accompagni di sopra?- mi chiede quest’ultima e senza
aspettare la mia risposta
mi tira per un braccio-non mi lasciare sola con Alice, ti prego..-
questo me lo
sussurra all’orecchio ma non basta per sopperire alle urla
della diretta
interessata che chiaramente ha sentito tutto. Scoppiamo a ridere
entrambe
volando letteralmente al piano di sopra.
Oggi
Ally si sposa. Non me
ne voglia ma.. non l’avrei mai creduto possibile. Non
perché non creda
nell’amore che la lega a EJ, ma perché beh.. due
anni fa è diventata come me.
Già, sembra assurdo pensarlo, immaginatevi a viverlo.
Ricorderò quel giorno
come uno dei giorni in cui ho provato più paura in tutta la
mia vita. Stava per
morire schiacciata dalle ruote di un tir. Era un giorno di inizio
Settembre,
lei era venuta a Forks per il mio compleanno, e infatti non potei
evitare di
sentirmi in colpa per tutto quello che successe. Aveva appena imboccato
la
statale che collega Forks a Port Angeles che un cervo le si
piazzò in mezzo
alla strada facendola sterzare e sbattere contro un tir che veniva
dalla
direzione opposta. Inutile dire che la sua macchina si ridusse a un
toast e la
mia amica aveva fatto la fine della sottiletta. Per fortuna, impaziente
com’ero
del suo arrivo, m’insospettii parecchio del suo ritardo e
decidemmo di
cercarla. La trovammo ancora in quelle condizioni e beh quello che
successe dopo
non è più un mistero. Mi implorò di
salvarla, mi chiese di morderla e di
renderla una vampira. Non voleva morire perché per quanto
sembrasse assurdo non
voleva lasciarmi, non dopo che mi aveva ritrovata. Perciò
bastò lo sguardo
afflitto che rivolsi a Edward per farlo piegare in direzione del suo
collo e
iniettarle il veleno. Subito la portammo a casa da Carlisle che ne
verificò le
condizioni e insieme aspettammo per tre interminabili giorni. Quando si
risvegliò era come se avesse aspettato quel momento da tutta
la vita. Era così
euforica e felice che non poté non contagiare anche noi, poi
ci fece entrare in
ansia per la paura e il timore di dirlo a EJ. Fu in quel momento che
scoprimmo
il suo potere. Ally era sempre stata una
“trascinatrice”, qualunque cosa
provasse inevitabilmente la provavi anche tu. Evidentemente era un
aspetto così
marcato della sua vita da portarselo dietro anche nel nostro mondo.
Inizialmente furono due settimane infernali, qualunque emozione
provasse la
faceva provare anche a noi e questo ci destabilizzava parecchio . Per
fortuna
Jasper, che era l’unico in grado di sedare le sue emozioni,
l’ha aiutata a
gestire al meglio i suoi poteri e a tirarli fuori solo se necessario.
Per il
resto è la cara, vecchia e insostituibile Ally.
Il
momento più duro è stato
quando dovemmo dirlo a EJ che in un primo momento restò in
stato di shock per
un bel po’ di giorni. Devastato non riusciva a darsi pace, ma
Ally è stata
bravissima a convincerlo delle sue azioni. Inizialmente ci sono andati
con i
piedi di piombo ma alla fine, dopo un tira e molla durato mesi in cui
EJ non ha
fatto altro che venire a trovarla qui a Forks, si sono dichiarati
nuovamente
l’un l’altro, riscoprendosi più
innamorati di prima.
E
adesso eccoci qui, a villa
Cullen a poche ore dal matrimonio della mia migliore amica. A quanto
pare EJ
non ce la fa più ad aspettare e vuole diventare suo marito
il prima possibile.
Naturalmente questo lo porterà ad affrontare la
trasformazione un giorno, ma
lui è convinto di fare la cosa giusta, perché
sotto la guida di un mentore come
Carlisle e un cugino fidato come Edward riuscirà a trovare
la strada per
diventare anche lui un buon dottore senza avere timore del sangue
umano. Per
questo ci vorrà davvero molto tempo, ma cosa sono dei secoli
quando hai
l’eternità davanti?
Appena
entriamo in stanza
Alice ci guarda in cagnesco e noi senza darle il tempo di dire nulla ci
buttiamo tra le sue braccia –oh, Alice non arrabbiarti- le
dico in un orecchio
prima di staccarmi – lo sai che senza di te non riusciremmo a
fare niente- mi
siedo sulla poltrona di camera sua e la guardo mentre si accorge delle
condizioni di Ally.
-signorinella,
fila subito
in bagno a fare una doccia! Dio, delle volte mi domando chi sia la
bambina tra
te e Nessie- Ally sbuffa sonoramente e corre in bagno ad infilarsi
sotto il
getto dell’acqua.
-come
va giù?- chiedo una
volta che siamo sole.
-oh,
va tutto a meraviglia.
Emmett e Jasper stanno finendo proprio ora di sistemare le panche e
Esme si è
assicurata che ogni ghirlanda e fiore sia al proprio posto-
-a
che ora arriva il
pastore?-
-tuo
padre andrà a prenderlo
verso le 16.00 e poi andrà da EJ alla riserva e insieme agli
altri verranno
qui- non oso immaginare le condizioni in cui si trova EJ visto che ieri
sera
Jacob, i ragazzi della tribù e i nostri mariti lo hanno
portato a festeggiare
il suo addio al celibato.
Quando
Ally rientra in
stanza cominciamo a prepararla per il grande momento e il risultato
finale è da
togliere il fiato.
Ha
i capelli raccolti tutti
da un lato fermati da un fermaglio che le ho regalato io, e le ricadono sulla spalla in
onde morbide. Il
vestito è di un colore tendente al perla e le scende addosso
in modo
meraviglioso. Lo scollo a forma di cuore valorizza il suo
decolté e la seta
liscia della quale è composto il vestito è
impreziosito da un velo sottile di
pizzo che dalle spalline larghe scende giù fino ai suoi
piedi. Sotto al seno
una fascia liscia sottolinea le sue forme perfette. È una
visione.
-Ally
sei la sposa più bella
che ho mai visto in vita mia- dico emozionandomi e trattenendo a stento
qualche
singhiozzo.
-
non esagerare. Così mi fai
andare ancora di più nel pallone-
Ridiamo
insieme e la lascio
un attimo giusto il tempo di indossare il mio vestito e riacciuffare
Nessie e
costringerla a fare altrettanto. La trovo al piano di sotto in braccio
ad una
visione paradisiaca: Edward si è cambiato indossando il suo
vestito elegante e
inutile dirlo è perfetto.
-amore
mi aiuti a preparare
Nessie? Tu la lavi mentre io mi cambio e poi la porti da tua madre,
mmh?-
-ah
mi piace quando ti
comporti da Generale e mi dai degli ordini- ribadisce soave seguendomi
al piano
di sopra.
-ricordami
di farlo anche
quando siamo a casa, in altri.. “momenti”- lo vedo
bloccarsi e deglutire una
saliva inesistente e dentro di me esulto spudoratamente.
-agli
ordini mio Generale!- esulta
rifilandomi una pacca sul sedere. Dio me lo mangerei di baci. La nostra
intesa
sessuale è diventata così forte da quando anche
io sono come lui che è
difficile riuscire a staccarci quando ci abbandoniamo l’uno
all’altra. Solo a
pensarci mi viene già l’acquolina in bocca.
Ci
precipitiamo nella camera
di Edward, che da quando ci siamo traferiti nella nostra villetta nel
bosco è
ormai diventata la sua ex cameretta e corro subito verso
l’armadio dove c’è
appeso il vestito che Alice ha scelto per me. Nel frattempo sento
Edward
trafficare in bagno con quella peste di nostra figlia. Spero tanto che
non lo
bagni e non lo costringa ad andarsi a cambiare.
Il mio
vestito consiste in una cascata di stoffa acqua
marina con una cintura in vita con dei brillanti dello stesso colore
applicati
sopra ed è coperto sulle spalle e sulla schiena da un velo
di pizzo.
Tiro i capelli indietro in uno chignon morbido e
applico alle orecchie dei pendenti dello stesso colore del vestito.
Alice ha
scelto bene questa volta, questo vestito mi piace da impazzire.
E a quanto pare anche Edward
è del mio stesso
avviso visto che lo vedo fissarmi dall’altro lato della
stanza con la bocca
spalancata.
-ricordami
perché non ti
posso prendere ora, in questo istante, buttarti sul letto e farti mia
fino a
domani- mi scappa un sorriso e lo guardo di sbieco quando mi accorgo
che ha
detto quelle parole davanti a Nessie.
-Edward,
non davanti alla
piccola- gli dico raggiungendo la mia peste sul letto sul quale sta
saltando
come una scimmietta.
-
non posso farci niente,
sei irresistibile amore mio-
-grazie,
anche tu- deposito
un bacio leggero sulle sue labbra prima di acchiappare Nessie e
costringerla ad
indossare il suo vestitino da damigella. Edward mi aiuta con le
scarpine mentre
io le applico dei fiorellini in testa. I suoi capelli sono dello stesso
colore
del padre, lisci ma pieni di boccoli alle punte. Quando abbiamo finito
mi
guarda con gli occhioni nocciola tanto simili ai miei e mi sorride
facendomi
toccare il cielo con un dito.
-ok,
abbiamo finito. Sei
bellissima, una vera principessa- dico mentre la aiuto a scendere dal
letto. La
osservo orgogliosa guardarsi allo specchio enorme della stanza mentre
sento le
mani di Edward cingermi il ventre e guardare insieme a me il nostro
gioiello
più prezioso. E pensare che una volta siamo stati sul punto
di perderla..
Non
parlo mai volentieri
dell’episodio che ha coinvolto Irina e la nostra famiglia, ma
ogni tanto mi
capita di ripensarci e come in questo momento non posso fare a meno di
sentire
la paura attanagliarmi lo stomaco. Per fortuna che tutto si
è risolto nel
migliore dei modi, non ringrazierò mai abbastanza Jacob per
esserle corso
dietro ed averla fermata prima che potesse correre in Italia e
confessare ogni
cosa ad Aro. Si perché era questo che stava per fare quando
ha visto Nessie per
la prima volta. Per fortuna l’abbiamo
convinta a restare con noi per un po’ di tempo e le abbiamo
dimostrato che
Nessie non è affatto una bambina immortale, ma il frutto
dell’amore che lega me
e Edward. Scoperta la verità ci ha giurato e spergiurato che
non si sarebbe mai
messa in contatto con i
Volturi e che
avrebbe mantenuto il segreto a costo della vita. Solo che da quando
siamo stati
scoperti ci sentiamo più vulnerabili, stiamo sempre con il
timore di essere visti
o nel peggiore dei casi che siano proprio i Volturi a venire da noi.
È per
questo motivo che molto presto ci trasferiremo da qualche altra parte,
anche se
lasciare Forks sarà durissima per tutti. Specialmente per
mio padre che non
riesce più a fare a meno di Nessie. Lui la adora come lei
adora lui. Sento una
morsa allo stomaco solo a pensarci.
Stringo
forte le mani di
Edward nelle mie e ringrazio il cielo di averlo al mio fianco, a
sostenermi e
per aiutarmi a superare insieme le avversità della vita.
-ti
amo da morire- gli dico
sporgendomi verso il suo orecchio.
-oh,
lo so. Anche io ti amo
da impazzire- mi risponde appoggiandosi con maggior pressione contro le
mie
spalle. Le sue braccia sono sempre state il miglior rifugio per me,
riescono a
calmarmi e a farmi vedere ogni cosa nel verso giusto.
-vado
giù a vedere se hanno
bisogno del mio aiuto- e detto questo ci lascia sole allontanandosi
dalla
stanza.
Prendo
Nessie per mano e
insieme ci dirigiamo nella camera della la sposa. Peccato che troviamo
quest’ultima con la faccia immersa in un sacchetto ad
ispirare aria. La mia bambina
mi si stringe al mio fianco impaurita.
-Ally,
che diavolo stai
facendo? Così spaventi la piccola..- le intimo con lo
sguardo di far sparire
immediatamente quel sacchetto di carta.
-
scusami tesoro mio, ma la
zia ha una crisi d’ansia e avrebbe solo voglia di urlare-
Nessie
si stacca finalmente
dalla mia gamba e la guarda divertita – oh, non fa niente.
Sei arrabbiata con
lo zio? Anche papà fa urlare parecchio la mamma,
specialmente di notte quando
credono che io dormo -
-ehmm..cosa?-
urlo io in
imbarazzo totale, mentre Ally scoppia a ridere divertita. Almeno il
piccolo
siparietto comico di mia figlia l’ha aiutata a rilassarsi.
Nessie
mi guarda non capendo
il motivo della mia reazione e sinceramente non me la sento nemmeno di
dare
spiegazioni, sagace com’è ci metterebbe tre
secondi a fare due più due.
-Edward!-
urlo e in meno di
un secondo me lo trovo accanto.
-che
c’è? Cos’è successo?-
mi chiede apprensivo come al solito.
-ti
dispiacerebbe portare
nostra figlia al piano di sotto?- dietro di me sento Ally ridere di
gusto e
quando Edward capisce a cosa sia dovuto questo momento di
ilarità rimane anche
lui di sasso –oooh, ssi.. Nessie è meglio se vieni
con papà, la mamma ci
raggiunge dopo- li vedo scomparire dietro la porta e subito fulmino
Ally con lo
sguardo.
-o
Dio, non riesco a
smettere di ridere, è stato troppo divertente-
-lieta
di aver contribuito a
farti passare l’ansia- dico cupa, ma appena le parole mi
escono dalla bocca la
vedo di nuovo intenta a soffiare aria dentro quel maledetto sacchetto.
-dai
Ally, cosa c’è che non
va? Sai benissimo che non ti serve a nulla fare così- prendo
le sue mani nelle
mie a la guardo negli occhi e subito mi accorgo della paura che alberga
nei
suoi.
So
quello che le passa per
la testa non ho bisogno di chiederle niente- stai facendo la cosa
giusta Ally,
EJ ti ama e non avrebbe mai fatto un passo così grande se
non fosse sicuro al
cento per cento che vuole stare al tuo fianco per tutta la vita-
-e
se un giorno si
accorgesse di aver fatto la scelta sbagliata? E se mi lasciasse? E se
decidesse
di non trasformarsi dopo avermi sposato? E ..-
-e
se se se se- interrompo
subito il flusso incontrollato
delle due domande – Ally non devi pensare a questo. Lui ti
ama! È stato lui a
chiederti di sposarlo, è stato lui ha dirti che vuole stare
con te per sempre e
che non vede l’ora di diventare come te. Perché
adesso ti fai prendere dalla
paura? Proprio il giorno del tuo matrimonio. Avresti potuto pensarci
prima,
adesso è tardi per rimandare-
-si
hai ragione. Adesso
avviso tutti che il matrimonio è saltato-
-no!-
strillo spaventata quando
la vedo dirigersi verso la porta – ma cosa stai facendo?-
-non
capisci Bella? Io non
posso costringerlo a questa vita-
-tu
non costringi proprio
nessuno, è lui che vuole vivere questa vita. Lascia che
prenda le sue decisioni
da solo- le dico con un tono pacato che non credevo nemmeno di
possedere –
troppe volte ho lasciato che Edward decidesse per me e guarda
cos’è successo?
Abbiamo rimandato solo la nostra felicità. Non
permetterò che tu faccia lo
stesso soprattutto dopo che EJ ti ha ripetuto all’infinito
quanto sia convinto
di quello che sta facendo. Segui il tuo cuore Ally.. stai facendo la
cosa
giusta, fidati-
Improvvisamente
mi getta le
braccia al collo stringendomi forte – grazie per essere qui,
grazie per essere
l’amica che sei. Ti voglio bene Bella- mi sussurra
all’orecchio senza staccarsi
da me.
-oh,
Ally anche io ti voglio
bene. Non sai quanto sono felice di vederti con indosso questo vestito
a un
passo dal dire “Sì” all’uomo
che ami-
Ci
stacchiamo e guardandoci
negli occhi sorridiamo a vicenda e nonostante tutte le paranoie di Ally
il
momento tanto atteso arriva in un baleno.
Corro
al piano di sotto per
prendere mio padre e trascinarlo su; sarà lui ad
accompagnare Ally all’altare.
Quando gliel’ha chiesto ho pensato seriamente che potesse
svenire, ma poi ha
accettato subito, Ally è diventata davvero una seconda
figlia per lui.
Quando
la vede gli si blocca
il respiro e mi trovo costretta a ricordagli di immettere aria nei
polmoni se
non vuole trovarsi disteso per terra proprio in un momento del genere.
-sei
bellissima Ally- dice
prima di baciarle una guancia per poi
prenderla sotto braccio.
Come
per il mio matrimonio
anche questa volta una musica bellissima invade tutta la casa nel
momento in
cui ci avviamo al piano di sotto. Gli invitati sono tutti ai loro posti
ed io
corro a sedermi accanto a Edward mentre lascio Nessie sola a percorrere
il
corridoio che separa Ally da EJ. Guardo quest’ultimo e lo
trovo
emozionatissimo. Sento l’odore del suo sangue e il ritmo del
suo cuore battere
così veloce che rischia di scoppiargli nel petto.
È felice e si vede, stanno
facendo entrambi la scelta più giusta, lo so.
-tesoro..
potresti prendere un attimo Robert in braccio? Non
vorrei che si mettesse a correre proprio in questo momento- guardo la
donna
accanto a me e non posso fare altro che annuire. La donna in questione
non è
altro che mia madre e il bambino che ho in braccio è il mio
fratellino. Già, vi
starete chiedendo come diavolo sia possibile averla al mio fianco?
Semplice,
stiamo parlando di Renée-non-mi-arrendo-tanto-facilmente-Dwyer che
appena ha capito che c’era
qualcosa che non andava nel mio comportamento scostante, nonostante
avesse
partorito da pochissimi giorni, ha preso un aereo e si è
precipitata qui non
appena ha capito che Charlie le nascondeva qualcosa. A quel punto
negare di
farmi vedere l’avrebbe solo fatta agitare e basta, e sotto
esplicita richiesta
di Charlie, ricordo ancora le sue parole “ti prego Bella, non
l’ho mai vista in
questo stato. Sembra che stia per uscire fuori di testa. Fai
qualcosa” non ho
potuto fare altro che accontentarlo. Appena mi ha visto per poco non mi
è
svenuta tra le braccia ma.. stiamo sempre parlando della mia mamma,
della mia
solita, tenera, eccentrica svampita mamma. Diciamo che l’ha
presa molto bene,
anche se rendere partecipe pure lei di quello che sono diventata non ha
fatto
altro che aggiungere turbamento in tutto il resto della famiglia, in Charlie, in Jacob e nei
ragazzi della tribù,
ma soprattutto in me. Adesso capisco perché i Cullen hanno
sempre cercato di
mantenere il riserbo su ogni cosa li riguardasse. Non è
facile mantenere un
segreto del genere ma lei ci ha promesso il completo riservo
sull’intera
faccenda ed io non posso che essere felice se questo mi permette di
averla
accanto.
Nessie fa
il suo ingresso nel suo abitino delizioso e
percorre fiera la navata venendo a posizionarsi accanto al
papà. Quando è il
turno di Ally di camminare lungo il corridoio principale completamente
cosparso
di petali di fiori bianchi è come rimanere incantati a
guardare una dea.
Bellissima e con affianco mio padre percorre i pochi metri che la
separano da
EJ trattenendo il respiro. Quest’ultimo è bianco
come un cencio, ho paura che
gli possa prendere una sincope da un momento all’altro.
Emozionata come non mai
mi stringo al braccio di Edward e lui fa altrettanto prendendomi per
mano ed è
inevitabile cominciare a volare con la mente. Penso a quanto sia
incredibile
come ogni attimo, ogni litigio, ogni sorriso ci abbia portati fino a
dove siamo
adesso. Gli sussurro ancora una volta quanto lo amo
nell’orecchio e lui
ricambia come sempre. Durante lo scorrere della cerimonia volgo lo
sguardo
verso tutti i presenti e non posso fare a meno di pensare che mi
mancheranno
quando andremo via. I ragazzi della riserva sono davvero incredibili,
dopo aver
superato l’ostacolo delle nostre rispettive nature adesso ci
consideriamo
esclusivamente amici. Accorgendosi del mio sguardo Jacob mi rivolge un
sorriso
bellissimo che io ricambio subito. Il mio migliore amico mi
mancherà davvero
molto, ne abbiamo affrontate tante insieme e nonostante questo il
nostro
affetto reciproco non è diminuito affatto. In parte sono
tranquilla di
lasciarlo qui, soprattutto nel saperlo felice e innamorato di Leah. La
loro
storia prosegue senza intoppi e questo mi ha dimostrato quanto sia
stata
sciocca tre anni fa nel pensare che non sarebbero andati
d’accordo.
Ally ed
EJ si scambiano le promesse reciproche facendomi
emozionare e invidio mia madre che accanto a me si è messa a
piangere come una
fontana (non posso non pensare che ancora non mi ha perdonato per
averla
lasciata fuori il giorno del mio matrimonio). Quando il pastore li
dichiara
marito e moglie le nostre mani scoppiano in un applauso fragoroso e
subito dopo
mi precipito verso Ally e la stringo in un abbraccio fortissimo.
-oh, Ally
sono così felice per te- borbotto commossa riuscendo
a stento a mantenere i singhiozzi.
-grazie
Bella, grazie immensamente per tutto- ed è con
queste parole che la lascio in balia di tutte le altre braccia pronte a
stringerla e a congratularsi con lei. Non posso negare di essermi
sentita in
colpa quando in seguito all’incidente si è trovata
a dover affrontare la
trasformazione così all’improvviso, ma dopo le sue
parole di ringraziamento è
come se tutti i miei timori e le mie preoccupazioni fossero svaniti nel
nulla,
cancellati magicamente da un colpo di spugna.
**************
Un coro
di applausi si alza quando Ally ed EJ aprono le
danze durante il rinfresco organizzato per il loro matrimonio, ma io ho
occhi
solo per Edward che tiene sulle punte dei piedi Nessie e cerca di farla
ballare. Sono una visione così dolce che non ho parole per
descrivere quello
che mi suscita dentro. Li amo più della mia stessa vita,
morirei per loro e ogni
volta che li guardo non posso fare altro che innamorarmi sempre di
più.
La canzone volge al termine e subito prima che ne cominci un'altra Edward corre da me e mi invita a ballare.
Noto
Nessie tra le braccia
di Jacob e sorrido nel vederla ridere felice, quella bambina ha
stravolto
completamente il mondo di tutti noi.
-è
la seconda volta in un giorno che mi trovo costretto a
chiederti a cosa stai pensando. Certe volte non sai cosa darei per
poterti
leggere nel pensiero- oh, amore mio non
c’è bisogno che tu faccia niente per costringermi
a dartene il permesso
penso tra me e me. Ancora Edward non lo sa ma questa sera ho una
sorpresa in
serbo per lui..
-non
stavo pensando a niente, davvero. È che sono felice per
tutto quello che è successo oggi-
-anche io
sono felice, sai? Voglio molto bene ad entrambi-
-lo so-
gli dico e senza darmi il tempo di prepararmi mi fa
volteggiare in una piroetta facendomi scoppiare a ridere divertita
– Edward,
sai che non so ballare..- lo rimprovero bonariamente una volta che sono
tornata
tra le sue braccia.
-ma io
non ti lascerei mai cadere signora Cullen- il suo
tono lascivo mi fa accendere di desiderio, poi lo vedo abbassarsi e
depositare un
bacio nell’incavo del mio collo premendo sempre di
più la mano sulla base della
mia schiena.
-mhh come
mai questo tono?- chiedo sapendo già la risposta.
Ci
guardiamo negli occhi e subito sento accendersi in me la
sensazione fantastica di poter prendere fuoco da un momento
all’altro. È
l’effetto che mi fa Edward e questa sensazione può
essere appagata solo in un
modo. I suoi occhi diventato sempre più scuri mentre mi
trascina a bordo pista
e senza darmene il tempo mi bacia con impeto e possessione.
-Dio
quanto ti voglio- mi dice staccandosi appena dalle mie
labbra. Io, che ho imparato da poco a trattenermi dal non fargli male,
non so
quale Divinità pregare per non sbatterlo contro il muro e
farlo mio
all’istante. Perciò lo trascino con me nel bosco,
certa che nessuno noterà la
nostra assenza presi come sono dai festeggiamenti. In un attimo di
lucidità in
questa notte di follia mi ci vuole un secondo per ricordarmi che anche
noi
abbiamo qualcosa da festeggiare, ed è per questo che mi
metto a correre verso
il posto più bello e importante a cui siamo legati.
Quando i
miei passi si fermano intorno a noi la nostra
radura ci accoglie con un tripudio di fiori e un profumo bellissimo.
-perché
siamo qui?- mi chiede Edward stupito dalla mia
deviazione.
-pensavi
ti stessi portando a casa?-
-in
effetti si- dice mentre prende a baciarmi la mandibola
per poi scendere giù verso il collo. Le sue labbra mi fanno
perdere il lume
della ragione, sapere di averle addosso è un pensiero troppo
appetitoso.
-shh,
basta così mi deconcentri- trovo la forza di dirgli
mentre mi trascina a terra.
-che vuoi
dire?- finalmente si stacca da me.
-Ed lo
sai perché siamo qui?- vedo la sua fronte aggrottarsi
e non gli do nemmeno il tempo di rispondere che subito ricomincio a
parlare – è
qui che tanti anni fa ti ho detto di amarti, è qui che
è cominciata la nostra
vita insieme- dico tirandomi su, la sua ruga in mezzo agli occhi
è sparita.
-ti amo
Bella, ti amo da morire. Non puoi capire quanto sia
felice di essere qui, dove tutto è cominciato-
-anche io
ti amo più di qualsiasi altra cosa. Ed è per
questo che ho deciso di farti un regalo molto importante..-
-ma come?
A me non hai permesso di..- lo blocco prima che
possa continuare a parlare – il mio non è un
regalo materiale. Io voglio che tu
abbia tutto di me, tutto-
E senza
aggiungere altro chiudo gli occhi e lo rendo
partecipe di tutti i miei pensieri lasciando andare il mio scudo.
Durante
questi anni da vampira abbiamo scoperto che grazie ad esso sono in
grado di
bloccare qualsiasi attacco mentale nei miei confronti, ma che posso
anche
estenderlo ad un numero discredo di persone. Mi sono allenata duramente
i primi
anni, ma ogni volta che provavo ad abbassarlo mi sono sempre ritrovata
allo
stremo delle forte, ed è per questo che tutti mi hanno
vietato di ritentare. Ma
io ho continuato ad allenarmi lo stesso, tenendo gli altri
all’oscuro di tutti.
Ed oggi, visto che non ho più nessun timore e nessuna
difficoltà ho deciso di
regalarlo a Edward. Si, gli regalerò il mio scudo, in senso
metaforico
ovviamente, in modo da permettergli libero accesso ai miei pensieri.
Lo guardo
stupito mentre lo rendo partecipe di ogni cosa e
non mi sorprendo più di tanto nel vedere la sua reazione.
Abituato com’è a
sentire i miei pensieri ogni volta che facciamo l’amore,
adesso deve sembrargli
veramente tutto molto diverso.
-Bella..
non posso accettare, è troppo. Questo scudo ti protegge
e lo devi tenere, non importa se devo chiederti ogni volta cosa ti
passa per la
testa-
-no,
è questo che non capisci. Ci sei tu a proteggermi ed
è
per questo che non ne ho bisogno. Io voglio donarti tutto di me,
davvero. Beh
in parte penso di averlo già fatto e questa era
l’ultima cosa che mi teneva un
po’ distante da te. Adesso sono completamente tua, sono
totalmente tua-
Non mi da
il tempo di aggiungere altro che lo vedo
avventarsi di nuovo sulle mie labbra ed io come capita sempre mi
concedo a lui
senza nessun indugio.
-per
sempre..- mormora staccandosi appena.
“per
sempre” gli
rispondo col pensiero e mi trovo a considerare che questo
sarà uno dei giorni
più indimenticabili di tutta la mia vita. Già,
perché esistono davvero dei giorni che rimangono
indimenticabili. Non potremo mai scordarli. Non
ce la fai tu, non ce la fa la tua mente. Ma soprattutto non ce la fa il
tuo
cuore. Giorni che vorresti rivivere ancora, tornare indietro nel tempo
e
provare di nuovo le stesse forti emozioni che li hanno resi unici..
diversi
dagli altri.. impossibili da scordare.
FINE
Ringraziamenti..
In primis desidero
ringraziare zia Steph, che non la sua
meravigliosa storia e i suoi dolcissimi
personaggi mi ha fatto conoscere il mondo di Twilight e mi ha ispirato
nello scrivere
All Yours. Poi vorrei dire un grazie gigantesco a chi mi è
stato accanto in
tutto questo periodo, sostenendomi anche solo con una parola
perciò grazie Giò.
Ma soprattutto grazie a Renzo il mio fidanzato, che mi ha sopportato e
supportato
in questi anni.
IL GRAZIE PIÙ
GRANDE
NATURALMENTE VA A VOI. Questa storia è stata pubblicata il
12.12.2010 e so
quanto può essere stata dura stare dietro ai miei tempi di
stesura, ma come
avevo promesso avrebbe avuto una fine. Perciò eccomi qua
quasi due anni dopo a
pubblicare l’Epilogo. Non vi nascondo quanto sia stata dura
per me scrivere
quest’ultimo capitolo, soprattutto perché so che
dopo queste ultime parole non
ci sarà più un seguito. Spero solo che vi piaccia
la mia visione della storia e
il modo in cui è stato scritto. Perciò GRAZIE a
voi che avete letto la mia
storia, a voi che l’avete recensita e amata, a voi che siete
stati in silenzio
e mi avete fatto raggiungere quote assurde nelle visite dei capitoli.
Con le
vostre parole siete state in grado di darmi forza e mi avete
incoraggiato a non
arrendermi mai. Grazie a tutti coloro che si sono aggiunti alla fine,
ma anche
a chi si è perso per strada o chi mi ha sostenuto solo
all’inizio. Per quelle
che mi hanno seguito sempre invece va il mio GRAZIE più
grande, ognuna di voi
mi ha lasciato delle emozioni bellissime!
Non me ne vogliate ma
avrei dei ringraziamenti speciali da fare..
Grazie
ad Angy0780
che
mi ha sostenuto e cercato ogni volta che sparivo dalla circolazione!
Grazie a Aleswan che
non si è mai
risparmiata in complimenti. Grazie alla dolcissima Laura
the vampire slayer che mi ha
seguito sin dall’inizio senza mai perdersi un aggiornamento!
E infine GRAZIE
alla mia dolce e cara mogliettina ♥ AnImoR_7♥,
ciù mi hai sostenuto sempre, mi hai spronato sempre, mi sei
stata vicino
sempre, anche quando meritavo solo di ricevere un bel calcio nel
sedere, ancora
non so chi ringraziare per averti al mio fianco. Quando ci siamo
conosciute
avevo già pubblicato qualche capitolo della mia storia e mi
ricordo che ti sei
anche incacchiata parecchio perché non ti avevo detto che
anche io scrivevo. In
due anni ne sono successe davvero tante e me ne hai detto davvero
tante! Ma la
cosa che più di tutte non riesco a togliermi dalla mente
è che secondo te sono
cresciuta. Grazie Rò questo è il
complimento più bello che potessi farmi! Ti voglio un bene
dell’anima e spero
di averti ancora al mio fianco nelle prossime avventure.. ♥
Ok, mi ritiro in un
angolino a lagnare per bene..
Mi raccomando fatemi
sapere anche questa volta cosa ne
pensate!
GRAZIE DI CUORE A
TUTTE!!!!! ♥ :’(