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Autore: AbbeyHurts    19/06/2012    0 recensioni
Un'amicizia tra una ragazza normale ed una star può esistere?
Un amore tra fan e idolo può diventare realtà?
Non capita tutti i giorni di partire per un viaggio e fare amicizia con una star.
Ma soprattutto di vivere una storia come questa,fatta di amore e amicizia,che credo siano le cose più importanti che si hanno nella vita.
-Finita la canzone,mi abbracciò e per me,il mondo si fermò in quell'istante.-
//Personaggi: Avril Lavigne,Simple Plan.\\
Spero vi piaccia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Simple Plan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Salite su quell'aereo ci sedemmo nei posti indicati da una ostes (?).
Mi disse di sedermi vicino al finestrino,siccome aveva intuito che per me questo fosse il primo viaggio.
Io la guardai,ancora con le lacrime agli occhi.
Ci sedemmo e lei mi disse scherzandoci su : "Sei una mia fan,o sbaglio?"
L'aveva capito dai miei occhi.
Strano come una ragazza 'normale' come me riuscì a trasmettere le proprie emozioni a lei,una ragazza famosa proprio per questa sua capicità nell'emozionare solo con la propria voce.
C'è stata subito intesa tra di noi,lo si capiva dagli sguardi.
Sorrisi.
"Dire fan forse è un po' poco" dissi ridendo.
Scoppio a ridere anche lei e poi mi disse: "Bhe ne sono onorata allora,adoro i miei fans."
Mi fermai a guardare il suo sorriso per qualche secondo,poi sorrisi anche io e le risposi: "E noi adoriamo te."
Iniziammo a parlare del più e del meno,io ero entusiasta di stare lì,con lei.
E lei era lì,ad ascoltarmi e a sorridermi.
Passammo l'intero viaggio a parlare e dormicchiare un po'.
Furono le ore più belle che avessi mai passato con una persona ed era lei a renderle così speciali,col suo sorriso contagioso.
Mi addormentai.
Mi risvegliai dopo un'oretta,circa.
Vidi Avril dormire appoggiata alla mia spalla.
Era così dolce e indifesa mentre dormiva ed io,per non svegliarla,non mi mossi per niente.
Arrivammo all'aeroporto di Los Angeles.
Quelle ore erano passate talmente tanto in fretta che non ce ne accorgemmo neanche.
Avril si svegliò,mi guardò e sorrise poi mi chiese scusa per essersi appoggiata a me,io ricambiai il sorriso e dissi che non doveva scusarsi,anzi mi aveva fatto piacere.
Prese la mia mano e me la chiuse a pugno,poi mi guardò e mi fece l'occhiolino,poi se ne andò.
Io aprii la mano e trovai un braccialetto.
Uno di quelli in argento con tanti ciondoli.
Sorrisi e poi scesi dall'aereo,recuperai i miei bagagli e aspettai lì.
Aspettai lei.
L'aspettai pensando che fosse semplicemente andata a recuperare i bagagli,ma poi pensandoci non ce li aveva.
Aveva una borsa e basta.
Allora mi feci un'altra illusione e aspettai,magari era andata un attimo in bagno,o a salutare qualcuno che aveva riconosciuto.
Invece non c'era.
La gente passava,il tempo passava ma lei non c'era.
Abbassai la testa e mi asciugai una lacrima.
Presi le mie valigie e fermai un taxi,chiesi di portarmi in un hotel in centro e così fece.
Pagai,presi la mia roba e scesi dal taxi avviandomi verso l'entrata.
Prenotai una camera e ci entrai subito per posare la mia roba.
Era una camera modesta,l'avevo chiesta apposta così,proprio per non spendere troppo,non potevo permettermi più di tanto.
Mi buttai sul letto e guardando al soffitto iniziai a pensare.
Era l'inizio di una nuova vita,questo.
Mi rilassai e chiusi gli occhi.
Purtroppo,per via del fuso orario,anche se erano solo le due del pomeriggio,ero già stanca e mi addormentai in fretta.
Al mio risveglio,mi accorsi che era già sera e che ancora non avevo fatto un bel niente. 
Iniziai a mettere a posto i miei vestiti,poi ordinai la cena in camera e intanto andai a farmi la doccia.
Dopo aver finito di mangiare,iniziai a prepararmi per uscire,in fondo ero a Los Angeles,volevo uscire e divertirmi un po'.
Uscii dalla mia camera e vidi una ragazza bassa e bionda passare,si girò ed era ancora lei.
Mi guardò e mi riconobbe subito,sorrise e corse ad abbracciarmi,poi mi trascinò in camera sua,presa dall'entusiasmo.
"Sto andando ad una festa,vuoi venire?" mi disse sorridendo.
"..." la guardai sorpresa e un po' dubbiosa.
"Non ti va?" mi guardò sconvolta.
"Nono,non è per quello è che non ho l'invito e poi sarà sicuramente una festa privata e io non sono famosa e..."
Non feci in tempo a finire la frase che mi interruppe.
"Ma tranquilla,se sei con me ti fanno entrare" mi disse facendomi l'occhiolino,poi aprì in fretta l'armadio.
Un armadio enorme,proprio come la sua camera.
Doveva essere una suite,suppongo.
Iniziò a rovistare tra i vestiti e prese un bellissimo vestito blu e me lo lanciò.
"Tieni,mettiti questo"
"Uhm,va bene." Le risposi perplessa.
Poi riprese la sua ricerca di un vestito nell'armadio.
Un vestito adatto a lei.
Mi cambiai intanto e mi guardai allo specchio.
"Ti sta benissimo,lo sai?" disse spuntando da dietro le mie spalle.
Sorrisi,la guardai e le dissi grazie per quello che stava facendo per me.
"Mi stai simpatica,ecco tutto" ricambiò il sorriso.
Si cambiò anche lei e prese due paia di tacchi e ne passo uno a me.
Mi misi i tacchi sorridendo e lei fece lo stesso poi mi prese la mano e uscimmo dalla stanza.
Camminammo fino all'uscita del hotel,con tutta la gente che ci guardava,che mi guardava.
Lei sorrideva non curante dei paparazzi,della gente,era abituata,mentre io ero in imbarazzo,ma dopotutto non mi dispiaceva essere almeno per una volta al centro dell'attenzione.
Non mi dispiaceva stare accanto a lei.
Salimmo sulla limousine e i flash scomparsero presto dietro di noi.
  
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