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Autore: Pettyfer    20/06/2012    137 recensioni
Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 23.

I won’t make.

 
 
 
 
 
 
Aprì lentamente gli occhi sbadigliando.
Aveva sonno.
Sbadigliò una seconda volta e girò la testa verso destra trovandosi di fronte la schiena nuda di Zayn. Il suo cuore prese a martellarle nel petto, come se volesse uscire.
Ricordò tutto. Gli era passato completamente di mente.
Come diamine aveva fatto a dimenticarsene?
Continuò a fissare la schiena del ragazzo quando ricordò che quella doveva essere ricoperta da un tatuaggio abbastanza grande, e adesso non c’era.
Che fine aveva fatto?
Provò a muovere le gambe e quando lo fece gemette dal dolore, erano tutte indolenzite, sbuffò e guardò sotto le coperte. Ok, era nuda e non c’era da meravigliarsi, ma quello che la spaventò più di tutto fu la macchia di sangue sul lenzuolo.
Trattenne il respiro mentre il viso di McCole fece capolinea nella sua mente.
Ricordava ancora quell’espressione meschina fissa sul viso di quel ragazzo e quella macchia di sangue gliel’aveva fatta ricordare. Tutte le paure, la sofferenza che aveva provato le si fermò come un chiodo fisso nella mente…proprio adesso che aveva dimenticato. Tutto troppo velocemente, tutto troppo bruscamente.
Avanti Karen, calmati, hai perso la verginità, è normale che ci sia una macchia di sangue sul lenzuolo.
Si alzò dal letto prendendo dell’intimo pulito e, cercando di non far alcun rumore, uscì dalla stanza, diretta nel bagno. Entrò dentro e chiuse la porta a chiave; miscelò l’acqua della doccia ed entrò beandosi del tocco dell’acqua che l’aiutò a rilassarsi del tutto. Quando uscì fissò la radio per qualche minuto non notando l’ora e quando lo fece, scattò.
Erano le 10.00.
Merda.
Suo padre aveva detto che sarebbe venuto in mattinata per parlare con il padre di Zayn, ma quest’ultimo non c’era. Ma in che cazzo di casini si andava a cacciare? Corse in camera di Zayn indossando dei vestiti nuovi.
-Zayn, cazzo, svegliati- urlò Karen al ragazzo che stava dormendo beatamente nel letto.
-Mmmh…- mugolò in risposta.
-Sta venendo mio padre, sbrigati. Io chiamo Safaa- continuò ad urlare come un’ossessa saltellando per la camera mentre si metteva i pantaloni.
Zayn scattò all’in piedi in pochi secondi sentendo la parole ‘padre’. Non voleva ammetterlo, ma quel tizio gli incuteva timore.
-Perché non mi hai svegliato prima?- urlò anche lui preso dall’ansia.
-Sai com’è, il mio primo pensiero dopo aver fatto sesso per la prima volta con il mio ragazzo è mio padre, ma ti pare?- non seppe neanche lei con quale coraggio disse quelle parole, infatti arrossì subito dopo rendendosene conto.
-Oh…beh…- venne bloccato dal suono del campanello.
-Cazzo, vado io- urlò poi correndo verso la porta.
-Ossignore, mettiti dei boxer e un pantalone, almeno- strepitò Karen osservando le chiappe nude del suo ragazzo.
-Giusto- Zayn prese dei boxer a caso e l’indossò seguiti subito dopo da un paio di jeans scuri, prese una canotta qualsiasi e si precipitò giù dalle scale.
-Mamma? Papà?- domandò confuso non appena aprì la porta.
-Alla buon’ora Zayn- ringhiò sua madre.
Amore materno.
-Che diamine stavi facendo, si può sapere?- urlò anche suo padre infuriato.
Amore paterno.
-Stavo giocando a scacchi, che cazzo vuoi che faccia la domenica mattina? Dormivo, no?- rispose atono.
-Perché c’è una padella in cucina? Perché non l’hai messa a posto? Safaa dov’è?- domanda sua madre a raffica.
Quella si che era una vera merda.
-Ehm…Safaa dici? Beh…lei…è…è…un enorme cogliona- disse alla fine vedendola scendere le scale insieme a Karen.
-Safaa, tesoro. Oh, anche tu qui Karen? Come ti sei fatta bella- sua madre abbracciò entrambe e sorrise radiosa.
-Salve Trisha- salutò cordiale Karen, lanciando un’occhiata d’intesa al suo ragazzo.
-Karen, buongiorno. Come stanno i tuoi genitori?- domandò il signor Malik.
-Benissimo, mio padre dovrebbe venire a prendermi a momenti, voleva salutarla-.
Quello non era il destino era solo una grande, grandissima, botta di culo.
-Oh, bene. Vado a posare le valige in camera, Trisha vieni con me?- la donna annuì e lo seguì al piano di sopra.
Zayn osservò i propri genitori salire al piano di sopra e poi si girò verso la sorella.
-Ma dove sei saltata fuori, tu?- domandò confuso.
-Stavo vicino casa con gli altri e quando stavamo venendo ho visto mamma e papà, poi mi ha chiama Karen e gli altri mi hanno aiutato a salire in camera tua dalla finestra- sorrise radiosa.
-E adesso dove stanno?- domandò Karen.
-Nel parco affianco, e voi? Avete fatto quello che dovevate fare?- domandò Safaa con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
Karen arrossì subito mentre Zayn sorrideva malizioso.
-Zayn, perché il tuo letto è macchiato di sangue?- urlò sua madre da sopra le scale.
Merda.
-L’avete fatto- il sorriso della sorella si allargò fino alle orecchie –no, mamma. Abbiamo dormito io e Karen in camera di Zayn e mi è venuto il ciclo- urlò forte per farsi sentire da Trisha.
-Potevate cambiare le lenzuola, però- borbottò.
-Ci siamo svegliate adesso- sussurrò Karen in imbarazzo.
-Vado a disfare il mio letto, prima che mamma lo vada a controllare-.
-Perché?- domandò Zayn.
-Deve vedere che hai dormito da qualche parte, capra-.
Il moro sbuffò e si avvicinò a Karen.
-Ci stavamo per far beccare due volte, che sfiga- Karen si sistemò i capelli in una coda fissando Zayn.
-Il che rende tutto più eccitante…- si lasciò baciare allacciando le braccia dietro al collo del ragazzo.
-Zayn perché non hai più il tatuaggio del teschio dietro la schiena?- domandò ricordandosene.
-Hai presente quei tatuaggi che durano solo per qualche settimane? Beh, era solo una prova- spiegò allontanandosi di qualche centimetro dalle sue labbra.
-E’ permesso?- ringhiò qualcuno all’uscio della porta d’ingresso facendoli staccare per lo spavento.
-P-papà, buongiorno- urlò Karen salutandolo con la mano.
-George, è un piacere rivederla, vado a chiamare mio padre- disse Zayn dileguandosi alla velocità della luce.
-Karen..- incominciò suo padre.
-Papà, calmati, va tutto bene-.
-Vi stavate baciando- sgranò gli occhi lui.
-Io non dico niente quando lo fai con mamma, è già abbastanza raccapricciante di per sé…- incominciò a gesticolare animatamente.
-Si, ma lui è Zayn-facciamo-impazzire-George-Morrison- gesticolò suo padre.
Già, anche lui gesticolava.
-Stai esagerando-.
-No, lui mi vuole far impazzire- disse suo padre con un pizzico di isteria nella voce.
Karen rise di gusto nel vederlo sprizzare gelosia da tutti i pori.
 
 
 
 
 
 
-Spiegatemi un’altra volta per quale motivo avete invitato zia Carol e zio Will- piagnucolò Karen seduta sul divano del salotto.
-Perché sono passati in città e li abbiamo incontrati al supermercato, stavamo comprando quello che ci serviva per la cena con la famiglia Malik e mi è sembrato una buona cosa invitarli- sua madre continuava borbottare cose sulla buona educazione mentre sistemava la tavola del salotto.
-Si, ma sai che si porteranno appresso quell’orribile bambina che si fa chiamare Kitty- disse ricordando quella cosa dai capelli biondi e occhi azzurri che poteva sembrare un angioletto, ma non lo era per niente.
-E’ solo una bambina di 5 anni, Karen. E poi ci sarà anche Lux, scommetto che Zayn ne andrà matto- urlò stridula sua madre beccandosi un’occhiata da parte della figlia.
-Lui odia i bambini-.
-Vedi? Siete perfetti insieme, devo ancora capire perché tuo padre lo odia, è così un caro ragazzo. Ritornando al discorso di Lux, Zayn l’adorerà. Ti ricordo che anche tu odiavi tutti i bambini e quando hai conosciuto Lux sei impazzita per lei- le ricordò.
-Me lo ricordo, ma Kitty mi sta antipatica…e comunque, viene anche Liam stasera- disse a Kate.
-E me lo dici adesso? Menomale che ho cucinato un sacco di roba- sua madre corse in cucina e subito dopo suonarono al campanello.
-VADO IO- urlò suo padre precipitandosi alla porta mentre si allacciava la cravatta.
Si sentì un gran trambusto tra cui rumori di buste e tanti urli e la porta che sbatteva violentemente.
Karen si alzò dal divano e andò nel corridoio per salutare i signori Malik, Safaa e Liam.
-Ciao belli-.
-Heilà, tutto bene?- le domandò Liam.
-Certo, tutto un…- venne bloccata dal suono insistente del campanello.
Aprì infastidita da quella prepotenza, ma quando si trovò davanti il viso livido di Zayn si ammutolì.
-Che ci facevi fuori?- domandò confusa.
-Io odio tuo padre, lo odio- ringhiò a bassa voce entrando i casa dirigendosi nel salotto, dove c’erano Safaa e Liam.
-Ti ha chiuso fuori?- disse scoppiando a ridere e neanche il tempo di andargli in contro che suonarono un’altra volta alla porta.
-Ma che merda…- aprì già sapendo di trovarsi davanti il viso contendo di sua cugina Kitty e le facce super-mega contente dei suoi zii.
-Karen, quanto ti sei fatta bella- urlò zia Carol.
-Ciao zia, grazie. Zio- salutò Karen con educazione.
-Karen- urlò sua cugina in modo stridulo.
Brutta bimbetta.
-Kitty, ciao- disse smielata, ma anche un opossum avrebbe capito che non faceva sul serio.
Si girò di nuovo verso sua zia Carol e i suoi occhi si illuminarono osservando Lux.
-Posso prenderla?- domandò subito dopo.
-Certo, Karen. Se piange vieni da me che ti do il ciucciotto-.
Le sorrise e prese in braccio la piccola che cacciò un urlo…divertito,si.
Andò in salotto dove c’erano gli altri sedendosi al fianco di Safaa.
-Oddio, quant’è bella. Come si chiama?- domandò la sua migliore amica.
-Si chiama Lux, non è bellissima?-.
Zayn osservava la scena con un sopracciglio sollevato, mentre Liam si era avvicinato alle due ragazze.
Fanno sul serio? È solo una bambina.
Roteò gli occhi per poi riportarli sulla figura della bambina che adesso era girata verso di lui e lo fissava con qui due grandi occhi celesti.
Che carina. Che razza di pensieri fai Zayn, controllo.
-U-u-ffo- urlò all’improvviso la bambina.
Zayn sgranò gli occhi guardandola male, che cavolo significava ‘uffo’?
Karen si alzò sorridendo e si sedette al fianco di Zayn.
-U-uffo- Lux toccò con la manina i capelli tirati all’insù del moro, che si scansò subito dopo il tocco.
-Oddio, intendeva ‘ciuffo’?- domandò Liam scoppiando a ridere.
-Zayn Malik fa innamorare anche le bambine piccole-.
-Cazzo spari con quella bocca, Payne?- ringhiò Zayn infastidito.
-Karen, devi imparare come si prende una bimba in braccio, non lo sai fare- un’altra bambina fece capolinea nella stanza posizionandosi davanti a Karen con fare altezzoso.
-Kitty, perché non ritorni dalla tua mamma?-.
-Ma io voglio stare con te…e loro chi sono?- domandò indicando Safaa, Liam e Zayn.
-Lei è Safaa la mia migliore amica, Liam è il suo ragazzo e Zayn…è…- poteva dire che era il suo ragazzo?!
-Sono il suo ragazzo- continuò la frase il moro accarezzandole con una mano la schiena.
Kitty si fermò davanti a lui con occhi luccicanti e un’aria sognante.
-Sei bellissimo…- gracchiò smielata.
Cosa?
Oddio,no.
-Sei bellissimo, sei perfetto, che bei capelli, vuoi essere il mio principe?- domandò unendo le mani davanti al petto.
-No- urlò Karen stridula facendo scoppiare in una risata Safaa e Liam mentre Zayn aveva una faccia scioccata.
Principe? Suo?
-Perché? Io sono bella, lui è bello, io sono una principessa, lui è un principe…e Lux potrà essere nostra figlia, SI! Così ci sposeremo e saremo re e regina- Zayn guardava scandalizzato quella bambina con un occhio socchiuso e l’altro largo 20cm.
-Che cazzo sta sparando la marmocchia?- sussurrò Zayn ancora scioccato.
-Dovresti stare al gioco- disse Liam ridacchiando.
-No, che non ci starà- borbottò Karen.
Il quel momento entrò trotterellando nel salotto Toby che si andò ad appisolare ai piedi di Zayn.
-Anche il cane adesso- sussurrò sconsolato il moro.
Safaa scoppiò in una risata isterica incapace di fermarsi per riprendere fiato.
-Vado di là, vengo subito, mio re- Kitty sparì dalla circolazione.
-Mio re? MIO RE?! Karen scordati di vedermi a casa tua per i prossima 100 anni, questa è la prima e l’ultima volta che ci vengo- ringhiò Zayn sprofondando nel divano.
-Basta resistere, so che mia cugina è isteric…-
-No, Karen, no. Prima Lux, vabbè lo accetto perché è carina ed è piccola, ma Kitty e il cane, proprio no-.
-E’ pronta la cena, ragazzi- disse Kate spuntando nel salotto seguita dal resto della gente.
Si sedettero a tavola, e Karen notò Zayn lanciare un’occhiata omicida a suo padre.
Perfetto.
I piatti già erano in tavola e Karen guardò dubbiosa il suo, erano troppi spaghetti.
-Allora, Karen…come va a scuola?- domandò Carol a sua nipote.
-Benone- rispose sorridendo.
-Trisha, com’è che si chiamano i tuoi figli? L’ho dimenticato- ridacchiò.
-Oh, non ti preoccupare Carol, lei è Safaa e lui e Zayn-.
-Avete la stessa età?- continuò a domandare.
-No, io sto al terzo anni e lui è al quinto- rispose Safaa facendo un sorso d’acqua.
-E quel giovanotto al tuo fianco chi è?-.
-Lui è Liam, il mio ragazzo-.
-Che bella coppia, e tu Kare hai il fidanzatino?- si rivolse alla nipote facendo ammutolire tutto il tavolo.
Ti sembro un fidanzatino?Pensò Zayn scettico.
-Io..- incominciò titubante la ragazza sentendosi molto osservata.
-Sono io il suo ragazzo- si intromise Zayn sorridendo sornione a George.
-Oh, non me lo sarei mai aspettata- rise – Voi siete d’accordo?- domandò rivolgendosi ai genitori dei due.
I cazzi suoi no, eh? Pensò Karen capendo che l’atmosfera in salotto stava diventando leggermente pericolosa. Tutto questo perché sua zia era un’impicciona di prima categoria.
-Oh, noi due amiamo Karen, è una ragazza per bene ed educata- parlò il padre di Zayn facendola arrossire fino alla punta dei capelli.
-Zayn è un ragazzo perfetto per lei, può tenerla sott’occhio, è educato e responsabile- Safaa e Liam soffocarono una risata –e l’ama, questo è l’importante- disse Kate guardando con gli occhi a cuoricino il moro, che era rimasto di stucco a quelle affermazione.
George scoppiò a ridere –Già, è un ragazzo d’oro-.
-Chi vuole una bottiglia di birra?- chiese subito dopo guardando con sfida il moro.
Oh, gli aveva letteralmente rotto il cazzo.
Lui era Zayn, il ragazzo di Karen e doveva accettarlo per com’era.
Suo padre e lo zio di Karen acconsentirono.
-Tu Liam, ne vuoi una?- domandò cordiale.
Perché con lui faceva tanto il gentile?
-No, non mi va, grazie-
-Quindi tre birre?- domandò fissandolo.
Ma fanculo.
-Quattro- disse Zayn ricambiando l’occhiata.
-Zayn, non mi sembra il caso- borbottò suo padre.
-Ne bevo una ogni giorno, sono maggiorenne e la voglio-.
-Non voglio che il ragazzo di mia figlia beva birra già a questa età, Zayn- disse George.
Zayn dalla rabbia fece cadere la forchetta per terra e si alzò di scatto.
-Vengo con lei in cucina, devo prendere una nuova forchetta- spiegò dirigendosi verso la cucina, lanciando un’occhiata a Karen che lo guardava preoccupata.
E giurò di sentire Kitty sussurrare alla mamma ‘lui è il mio principe’.
-Qual è il vostro problema?- domandò subito dopo rimasto da solo con il signor Morrison.
-Sei tu ragazzo, bevi, fumi, sei stato sospeso, fai cazzotti a scuola, sei maleducato e sfacciato. Queste mi sembrano spiegazioni più che sufficienti per non volerti come ragazzo della mia bambina-.
Lo sguardo di Zayn si fece di ghiaccio.
Scherzava?
-Non pensare che non abbia fatto ricerche sul tuo conto. Non mi sei piaciuto già dalla prima volta che hai messo piedi in questa casa- ringhiò l’uomo.
-Beh, veda di farmi andare a genio. Non ho intenzione di lasciar perdere Karen solo perché non le piaccio e me ne fotto altamente di quello che pensa su di me- ringhiò anche lui arrabbiato.
-Lo vedi quanto sei prepotente? Non fai nulla per farti piacere, come cazzo faccio io a sopportarti?-.
-Io mi sto facendo vedere per quello che sono, non voglio apparire uno di quei ragazzi perfetti che non hanno problemi e sbandate. Fumo, bevo e soprattutto rispetto vostra figlia, le voglio bene e penso che questo basti-.
-Non farla soffrire- si arrese George dopo un paio di minuti.
-Non lo farò-.
 
Eppure per quanto a volte si abbia la convinzione che quello che si dice sia vero, detto col cuore, non sempre le cose vanno come si spera, soprattutto se dietro a grandi sentimenti è stata celata una bugia. Si dice che “le bugie hanno le gambe corte”, invece semplicemente durano poco se non si ha il coraggio di correggerle e di dire la verità, ti si possono ritorcere contro. E’ un po’ come il fuoco durante un incendio, se lo appicchi prima o poi torna a cercarti per poterti far partecipare alla sua distruzione. Le bugie sono il preludio di delusioni, sono preludio di sofferenze e non c’è modo, non c’è affermazione, preghiera e azione che possa mettere a posto tutto quando il ticchettio del tempo è ormai allo scadere. Bisogna aspettarsi di tutto e cercare una soluzione per sistemare tutto, ma quando non lo si immagina e ti si scaraventa addosso con impeto e malvagità, ne rimarrai vittima mentre le tue cattive azioni ti derideranno perché oltre ad essere stato spregevole sei anche uno sciocco,
Chi la fa l’aspetti, non c’è nascondiglio per le bugie e non c’è salvezza se non quella della verità dopo una giusta punizione.








*fa spuntare la testa da dietro allo schermo e fa ciao con la mano*
SCUSATEMI PER IL RITARDO.
Per l'ennesima volta lo sono, I'm so sorry çç
Prometto che il prossimo verrà pubblicato più velocemente anche perchè c'ho tanta voglia di scrivero jdfsja. Yay
1)spero che vi siate godute il capitolo 'tranquillo' perchè il prossimo non lo sarà, per niente. Sarà BOOOOOOOOOOOOOOOM.
2)Zayn e Karen odiano i bambini, tutti tranne Lux, proprio come me cwc coincidenze? jdgfj boh.
3)ringrazio le bellissime ragazze che hanno letto e recensito il capitolo precedente e a anche quelle della OS che, alcune di loro, si sono confidate con me jdgsfkjag siete dei veri tesori. Penso che uno dei lati positivi di pubblicare fanfic su efo è quello di conoscere delle ragazze stupende, davvero, grazie di cuore :)
4) Questa è la mia OS, vi andrebbe di leggerla? çç 
Ugly boy
Ho finito, adesso corro a rispondere alle recensioni hdgska
Aspettatem ringrazio la mia bella beta\sorella
La Evans



- I don't need you tonight.
- I wish that was me
-
Freestalove.
-
Can't breathe


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Un bacio, Pettyfer :)




   
 
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