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Autore: Alexandra Johansson Smith    21/06/2012    3 recensioni
Provate ad immaginare che in un giorno come tanti, vi ritrovate nel giardino di casa vostra e davanti ai vostri occhi: una cabina blu della polizia ed un uomo affascinante chiamato Il Dottore... come reagireste? Questa è la mia storia, una comune ragazza di Brooklyn che rincontra il Dottore dopo sei anni, ma non so ancora che viaggiando nel Tempo e nello Spazio... Scoprirò di essere un'altra persona, che mai mi sarei aspettata.
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11, Jack Harkness, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Il Dottore venne trascinato in una grande sala, piena di persone. Venne fatto sedere davanti a quello che sembrava un giudice. Il Dottore si guardò intorno: in effetti la sala sembrava quella di un Tribunale. Era ad un processo... un processo contro di lui!! Ma perché? Che cosa aveva fatto? Era abbastanza sicuro di non aver commesso reati... di recente. Il pubblico continuava a chiacchierare. Una persona entrò e si sedette nel posto più in alto, il posto d'onore, ma nessuno se ne accorse. Con un colpo di martello il giudice li richiamò al silenzio e cominciò:
"Siamo qui per verificare la fondatezza delle accuse contro il Dottore. Qualcuno ha qualcosa da dire prima di iniziare la seduta?"
Silenzio totale... nessuna obiezione da parte dei presenti. Così il giudice poté dare inizio al processo:
"Signori della giuria! Siamo qui riuniti oggi, in data 15 luglio 2020, per decidere la sorte del qui presente Dottore. Egli è stato accusato di tentato omicidio del Governatore Lumic e di aggressione verso le sue guardie private, davanti a milioni di testimoni.
Inoltre ha infranto alcune leggi che valgono la pena capitale. Come si dichiara Dottore?" chiese con garbo il giudice all'imputato.
"Assolutamente innocente vostro onore!! Temo mi abbiate scambiato per qualcun'altro!!!" rispose il Dottore con enfasi.
“Cosa vorreste insinuare? Che forse, abbiamo arrestato la persona sbagliata?” chiese incredulo il giudice, non ritenendo possibile questa  opportunità.
“Esatto vostro onore... ed ora, se non vi dispiace, vorrei tanto che qualcuno mi togliesse queste fastidiose manette e mi lasciaste andare …” incalzò.
“Come osa parlarmi in questo modo, così spudorato?!” rispose il giudice adirato.
“Si ricordi che qui siamo all’interno di un’aula del Tribunale e che non è permesso all’imputato di proferire parola a meno che non venga interpellato dal sottoscritto o dagli avvocati di entrambe le parti. Continuiamo … come stavamo dicendo: l’imputato ha commesso molti reati penali e ha trasgredito la legge diverse volte. Ora bisogna esaminare, la gravità dei fatti, recentemente avvenuti.” Concluse il giudice.
 
 
P.O.V. Dottore
 
Non potevo credere a quello che mi stava accadendo... per la prima volta in tutta la mia secolare vita mi ritrovavo davanti ad una Corte di Giustizia e la mia sorte è appesa ad un filo, fra la vita e la morte. Molte sensazioni mi stavano attraversando: stupore, rabbia, paura, terrore, dolore. Mi sentivo imprigionato e non avevo nessuna via di fuga. Essere trattato come uno spietato assassino, un criminale qualsiasi, come se fossi un condannato a morte, non era nel mio stile. Certo, avevo commesso degli errori durante la mia lunga vita, avevo trasgredito la legge diverse volte. Tutto ciò che avevo commesso, tutto ciò che avevo fatto … era per una giusta causa: salvare il mondo da un crudele destino. Ed ora, chi salverà me? 907 anni di viaggi nel Tempo e nello Spazio a salvare vite in cambio di cosa? Un processo contro di me con dei giudici che, forse, mi condanneranno a morte!!! Se questo è il mio destino … sarò lieto di accettarlo... forse è giunto il momento di morire …
“Signori della Corte e signori Giurati … data la gravità dei fatti appena esposti, come dichiarate l’imputato: colpevole o innocente?”chiese il giudice a tutti i presenti mentre io attendevo con ansia il verdetto. Il presidente e tutti i componenti della Giuria si alzarono in piedi.
Uno di loro teneva un foglio fra le mani, lo aprì e disse:
“Data la gravità dei fatti commessi e le prove a carico dell’imputato, riteniamo il Dottore... colpevole. Verrà giustiziato alle ore 10.00 del giorno 19 luglio in una piazza pubblica della città di Parigi tramite fucilazione.”
“Bene, allora è deciso! Il Dottore verrà giustiziato in pubblico fra quattro giorni esatti. La seduta è tolta!! Guardie? Scortate l’imputato nella sua cella, in prigione, dove passerà gli ultimi giorni della sua miserabile vita!!!” concluse il giudice battendo il martello sul tavolo del Tribunale.
“Non potete farlo!!! Io sono innocente! Avete commesso uno sbaglio !! Io sono il Dottore e non sono un assassino!!!!!!” Dissi urlando a squarciagola, sicuro della mia innocenza mentre le due guardie Cybermen mi trascinavano fuori dall’aula come se fossi un criminale.
 
 
P.O.V. Pearl
 
Ero ancora li, in immobile, ad osservare con incanto Jasmine. I suoi capelli erano biondo cenere: lo stesso colore che avevo io, prima che mi rigenerassi per la prima volta. E i suoi occhi... erano gli stessi occhi che aveva il Dottore. Aveva il volto ovale e la carnagione dorata: era bellissima. In quel momento riuscii a spiegarmi la mia prima impressione … Mi ricordava qualcuno... mi ricordava il Dottore! Mentre la guardavo, delle lacrime di gioia solcavano il mio viso: ero felice. Jasmine invece, mi guardava fisso: sembrava preoccupata per me.
Lei mi abbracciò per consolarmi e, questa volta, non la respinsi, anzi... l'abbracciai a mia volta e asciugandomi le lacrime le dissi:
"E così... tu sei... nostra figlia!! Sei bellissima Jasmine... somigli così tanto a tuo padre e a me. Dimmi un po'... com'è il mondo nella tua linea temporale?" La vidi intristirsi.
"Il mondo è radicalmente cambiato. Viviamo sotto il dominio dei Cybermen e il loro spietato capo John Lumic. Dopo la morte di mio padre, ho continuato la sua lotta contro di loro e sono la ricercata n°1: i Cybermen e il Governatore mi vogliono morta!!!" esclamò con arroganza.
"E scappo di continuo da un universo parallelo all'altro per nascondermi. Fra un giorno esatto
il Dottore verrà giustiziato in pubblico ed io... beh... ho raggiunto questa linea temporale per salvarlo!!! Non ho molti ricordi di lui... voglio solo che la me stessa del passato possa conoscere suo padre ed avere il privilegio di averlo accanto!" esclamò mia figlia convinta.
"Per salvarlo? Non Capisco!!!" esclamai incredula. 'Che cosa voleva dire?' pensai.
"Verrà giustiziato domani alle 10.00 in questa piazza ed io... noi... abbiamo 24 ore di tempo per salvarlo."
"Hai qualche idea? Ti ascolto..." dissi a mia figlia. Non potevo perdere l'uomo della mia vita ora che avevo scoperto che avremmo avuto dei figli. E non volevo nemmeno che questi crescessero senza il padre, in un luogo di morte e distruzione.
"Abbiamo bisogno di un piano." cominciò Jasmine "Le possibilità sono due: la prima è quella di raggiungere il TARDIS e viaggiare fino a Mondas, con un esercito. Oppure possiamo attendere l' esecuzione e salvarlo qui, sulla Terra!"
Un'idea stava prendendo forma nella mia mente... "Hai detto che abbiamo 24 ore di tempo, prima dell'esecuzione giusto?! sembrerebbero poche ma possiamo farcela. Ascoltami bene Jasmine... Abbiamo bisogno di aiuto … Dobbiamo reclutare quante più persone possibile ed essere in grado di formare un esercito che possa respingere i Cybermen. Inoltre ci servono delle armi che siano in grado di distruggerli... Conosci qualcuno?"Mia figlia annuì, determinata:
“Seguimi, mamma... Conosco un posto perfetto...”
 
 
P.O.V. Dottore
 
Qui, a Mondas, il tempo passava veloce così come le ore che mi separavano dal giorno della mia esecuzione che si faceva sempre più vicino. Passavo i miei ultimi giorni rinchiuso in una cella a guardare le stelle e a pensare a ciò che avrei potuto fare, a quanti viaggi nel Tempo e nello Spazio avrei potuto percorrere con la mia adorata Time Lady.... Pearl e a come avrei potuto vivere a pieno la mia lunga e immortale vita con la mia amata e farmi finalmente una famiglia mia: ad avere dei figli. I miei pensieri furono interrotti da due voci fredde e metalliche di due guardie Cybermen che citavano il mio nome dicendo:
"Ho sentito che il Governatore Lumic, vuole assistere all'esecuzione dell'Ultimo Signore del Tempo, in prima persona; vuole vederlo soffrire fino all'ultimo. La morte del Dottore sarà lenta e dolorosa..." conclusero sghignazzando, mentre si avvicinarono alla mia cella... Chiusi gli occhi fingendo di dormire. Non potevo morire senza combattere! Ero o non ero il Dottore? Colui che salvava i mondi e i popoli in ogni epoca passata o futura e sarei morto come un uomo qualunque. Prima o poi sarebbe accaduto... Ma non adesso! Con questa convinzione in testa mi misi ad ascoltare con attenzione i discorsi delle guardie tentando di ricavarne qualche informazione.
"Non sembra così spaventoso questo famigerato Dottore. L'Ultimo Signore del Tempo."
disse una guardia ridicolizzando l'ultima frase. La seconda rise divertita: "Davvero! Penso che lui sia decisamente diverso da come si racconta, dev’ essere solo un qualunque stupido che ha osato sfidare il nostro Governatore Lumic. Finirà come tutti gli altri!"
"Non sarà mai capace di scappare. Nessuno è mai uscito vivo da questa prigione."
Disse la prima guardia. Le mie speranze erano state distrutte da una semplice frase, quando...
"Non troverà mai il passaggio segreto nella camera di passaggio per andare alla forca. La conoscono solo le persone più fidate del Governatore e le guardie della prigione ovviamente!"
 
P.O.V. Pearl
 
"Dove siamo Jasmine?"
Mia figlia mi aveva portato all'entrata di quello che sembrava un magazzino trasandato non riuscivo a capire il perché.
Lei mi sorrise e si avvicinò all'entrata facendo segno di seguirla cosa che feci. Dentro il magazzino era esattamente come me lo aspettavo: una grossa stanza ricoperta di polvere e piena di scatoloni. Guardai ancora più dubbiosa mia figlia, ma lei si abbassò e con un gesto aprì una botola nel pavimento che non ero riuscita a notare poiché sembrava incastrata alla perfezione in un tappeto.
Stupita scesi le scale che erano appena comparse e ciò che vidi mi lasciò costernata: ero circondata da macchinari tecnologicamente avanzati con un via vai di persone che mi confuse un attimo.
"Jasmine! Ben tornata!” esclamò una voce a me molto familiare: “Che cosa ci fai qui ? E chi hai portato con te? Lo sai che non è permesso portare qui,
degli sconosciuti!!! Potrebbe essere una spia di Lumic; identificati per favore!!!” aggiunse, puntandomi contro il suo laser deluxe compatto; la sua voce era inconfondibile. Era senza dubbio la voce di Jack.
“E’così … che si salutano i vecchi amici ?! Gli punti contro una pistola!!!” esclamai ringhiando.
“Pearl?! Che cosa ci fai qui?” mi chiese stupito.
“Mi sorge la stessa domanda: che cosa ci fai qui a Parigi Jack ? L’ultima volta che ti ho visto … io e il Dottore, ti abbiamo lasciato a Cardiff nel 1994.
Come mai qui e che cos’è questo posto ?” gli chiesi curiosa.
“Mia cara Pearl … ti do il benvenuto alla sede parigina dell’ Istituto di Torchwood; ti presento … Torchwood 4!!!”mi disse mentre, camminavamo lungo i corridoi dello stabilimento.
“Dimmi un po’ Pearl … come vanno le cose fra te e il Dottore ?” mi chiese curioso e allo stesso tempo interessato.
“Le cose fra me e il Dottore vanno a gonfie vele e solo che è strano ... avere per me una relazione stabile con qualcuno e non so se … sono pronta ad affrontare il passo più lungo della gamba …”Io non ero capace di mentire, non è mai stato il mio forte; anche ora, che sono diventata un Signore del Tempo... mi è difficile mentire.
“Sarai anche un Signore del Tempo Pearl Bartowski, ma mentire … non è mai stato il tuo forte!!!” esclamò ironico e in modo sarcastico Jack.
“Perché dovrei mentirti Jack!! Non conosco nessun motivo per cui dovrei farlo …”
Gli risposi imbarazzata e rossa dalla vergogna; Jack notò il mio stato d’animo e mi disse :
“I tuoi occhi dicono il contrario; tu mi nascondi qualcosa. Avanti parla!!! Che cosa c’è?”
All’ improvviso … scoppiai in un pianto disperato che non aveva fine, gettandomi fra le sue braccia per cercare conforto e Jack guardandomi in quelle condizioni, si preoccupò e mi abbracciò a sua volta per consolarmi.
“Che cos’ hai Pearl? Perché stai piangendo?” Mi chiese ansioso di ciò che gli avrei potuto rispondere.
“E’ tutta colpa mia !!! Non avrei mai voluto, che finisse così!!! Lui domani morirà, ed io non posso impedirlo!!!” urlai disperata e le lacrime sul mio viso erano ancora calde. Jack non riusciva a capire per quale motivo mi comportavo così, come se fossi una pazza isterica che soffriva per amore e che non riusciva a calmarsi.
“Per favore Pearl; calmati adesso!!! E dimmi che cosa succede?”Jack mi aiutò a calmarmi e a smettere di piangere ed una volta che le lacrime scomparvero dal mio viso … feci un respiro profondo e dissi:
“ Il Dottore è stato arrestato quattro giorni fa da due guardie Cybermen …”
Jack m’interruppe per farmi delle domande e capire in modo più approfondito la situazione.
“Perché tu e il Dottore siete venuti qui a Parigi e per quale motivo è stato arrestato?”
“Io e il Dottore eravamo qui a Parigi per passare una settimana romantica, come una coppia normale di turisti e dare una svolta alla nostra relazione sentimentale. Doveva essere tutto perfetto e senza imprevisti; e invece … ci ritroviamo in un universo parallelo dove i Cybermen, sono i padroni e dove il Dottore verrà giustiziato in pubblico a fucilate …”
“Dove si trova adesso ?”
“Imprigionato sul pianeta Mondas; che è impossibile da raggiungere.” Gli risposi fredda.
“Potresti raggiungerlo con il TARDIS insieme a Jasmine e salvarlo!!!”
“Potrei farlo … se non fosse che il TARDIS, ci ha abbandonato …”
“Che cosa vorresti dire?” mi chiese attonito .
“Voglio dire che il TARDIS ha bisogno di ricaricarsi; e che fino ad allora … siamo bloccati qui e noi abbiamo, giusto 24 ore di Tempo prima dell’esecuzione per organizzarci e reclutare un esercito di volontari capace di, respingere i Cybermen e procurarci delle armi per distruggerli in modo che questo universo parallelo si salvi da un futuro terribile di quanto non lo sia già!!!”conclusi agitata. Jack come sentii quelle parole così toccanti, rimase quasi paralizzato che non riusciva a parlare.
“Pearl … io ti giuro che, farò tutto ciò che è in mio potere per salvare il Dottore; hai la mia parola!!!” mi giurò.
 
P.O.V. Dottore
 
18 luglio 2020 ore 2.00 del mattino:
Era notte fonda e le ore che mi separavano dalla mia morte erano ormai poche. Ero seduto all'interno della mia cella, su di un letto ad attendere l'arrivo delle guardie che mi avrebbero trasferito dalla prigione di Mondas alle segrete del palazzo di Lumic a Parigi; dove mi avrebbero fucilato... era incredibile che in un momento come questo, la mia mente fosse assolutamente lucida. Ero calmo anche se rimanere in questo stato era molto difficile per me perché il pensiero di aver abbandonato la giovane Pearl e la misteriosa Jasmine in quel vicolo mi assillava al tal punto che mi posi una serie di domande del tipo: Chissà cosa stava facendo la mia Pearl ? Stava piangendo per la mia imminente morte? Ne era anche solo consapevole di ciò che mi sarebbe accaduto? Scossi la testa, non potevo pensare a quelle cose in quel momento. Io dovevo scappare. Ma come? Click, click … mi voltai appena in tempo per vedere le guardie Cybermen che aprivano la mia cella, ero talmente concentrato sui miei pensieri che non ero nemmeno riuscito a sentirle arrivare.
"Vieni con noi Dottore." Fredde come sempre erano le voci di quegli esseri metallici. Li seguii intento a pensare a come poter scappare...Uscimmo dalla Prigione di Mondas per raggiungere la strada che ci avrebbe condotti alla camera di passaggio per andare alla forca per poi raggiungere l’astronave, che mi avrebbe portato al quartier generale del Governatore Lumic. Camminammo per diverse ore attraverso un interminabile tunnel sotterraneo; che ci avrebbe portati verso l’uscita. All’improvviso … alcuni Cybermen si erano fermati vicino ad una porta che aprirono, e con mio stupore vidi che: mi avevano portato in una stanza abbastanza piccola e leggermente illuminata... ma... mi guardai intorno e vidi che in quella stanza non c'erano finestre né aperture di alcun genere e nemmeno luci artificiali, ma allora... da dove arrivava la luce? Un'idea balenò nella mia mente: il passaggio segreto! Da una porta entrò una delle guardie private di Lumic. Prima che potesse proferir parola io chiesi:
"Siamo nella stanza di passaggio per andare alla forca, sbaglio?"
La guardia rimase un attimo stupita e poi annuì. Si avvicinò a me pronta per portarmi fuori, verso la mia morte, ma io avevo dalla mia parte le mani. Le guardie Cybermen quando mi avevano legato i polsi non si erano accorte che avevo tenuto le braccia allargate in modo da poter sfilare le manette senza difficoltà. In un istante mi liberai e presi la pistola della cintura della guardia puntandogliela alla tempia, mentre con l'altra mano gli impedivo di parlare.
"Ora tu mi dirai dove si trova il passaggio segreto che solo persone più fidate del Governatore e le guardie carceriere conoscono; se non vuoi vedere il tuo cervello esplodere …ti conviene parlare." Lo minacciai.
 
P.O.V. Pearl
 
"Come va il reclutamento Jasmine?" chiesi interessata a mia figlia che la vedevo impegnata....
"Va tutto bene Mamma!!" esclamava lei decisa; Jack invece, ci guardava in modo strano e non riusciva a capire la connessione fra noi due :
"Mamma?! Che cosa significa Pearl ? Che cos’altro mi nascondi?” mi chiese adirato.
“Non significa nulla Jack; rilassati!!!” gli risposi, facendo finta di niente.
“Non mentirmi Pearl!!! Non lo sai fare; quindi per favore … dimmi tutto; non amo le mezze verità!!!” insistette lui, con l’intenzione di convincermi a parlare ma io …lo ignorai e questo comportamento, dava molto fastidio a Jack che si arrabbiò ancora di più.
“Ascoltami, Pearl!!Voglio che tu, mi dia delle spiegazioni adesso!!!” incalzò.
“Vuoi delle spiegazioni? Avrai le tue spiegazioni !!!” gli risposi secca.
“Jack; la verità è questa: Jasmine è nostra figlia e viene dal 51° secolo!” conclusi.
“Vostra figlia?!Cioè … tu e il Dottore … siete i genitori di Jasmine?!” mi disse con tono stupito.
“Si … esatto …” gli risposi disinteressata, “Hai altre domande sulla mia vita privata; oppure posso esporti il nostro piano di attacco? ”
Jack non rispose; mentre io continuai a parlare dicendo:
"Bene. Il piano è questo: io e Jasmine creeremo un diversivo entrando all'interno del quartier generale di Lumic dalla porta principale e distraendo le guardie Cybermen che sorvegliano l'entrata. Tu, Jack, entrerai dal retro del palazzo e andrai a cercare il Dottore nelle segrete. Tobias, Lucas, Angie e Veronica..." Dissi indicando i quattro giovani "voi vi occuperete delle guardie esterne, non occorre ucciderle, dovete stordirle; mentre Thomas e Vicky si occuperanno delle guardia private di Lumic che devono essere uccise. Taurus e Acquarius..." I due mi fissarono attendendo ordini "voi sarete i nostri occhi e le nostre orecchie: dovrete comunicarci tutti gli spostamenti delle guardie e del Governatore: soprattutto se vedete arrivare il Dottore... e, mi raccomando, siate discreti!"
Mi interruppi per un istante riprendendo fiato per poi concludere: "Ricordate: il nostro obbiettivo principale è quello di salvare il Dottore! La salvezza dell'intero universo e della Terra dipende soltanto da noi e per questo combatteremo fino alla morte! Siete con me?" Dissi con autorità e convinzione mentre gli altri gridarono con entusiasta con tutta l'aria che avevamo nei polmoni.
 
P.O.V. Dottore
 
19 luglio 2020, ore 7.00
I primi raggi solari dell’Alba filtravano attraverso il passaggio segreto che si trovava da qualche parte all’interno di quella stanza, dove passavano tutti i condannati a morte; forse sarei stato io: il primo a fuggire da quel luogo infernale e la guardia privata di Lumic che avevo in ostaggio … sarebbe stato il mio biglietto da visita verso la libertà. Lungo il nostro cammino, incrociammo diversi tunnel e cunicoli senza via di uscita; fino a quando … non intravedemmo una luce chiara ed affievolita in lontananza.
“Ecco. Quella laggiù è l’uscita …”mi disse la guardia; indicandola … mentre conl’altra mano aveva dato l’allarme attraverso un particolare orologio da polso; senza che me ne accorgessi.
“Sei caduto nella mia trappola, Dottore!!”
“Ma … cosa?!” dissi incredulo, non capendo a cosa si riferisse.
“Credevi forse … che io sarei venuto con te, senza avere delle precauzioni ?
Lo vedi questo orologio … è un dispositivo di allarme a distanza; basta attivarlo e …”
Mi guardai intorno e, all'improvviso. vidi che ero stato circondato da un esercito di Cybermen impedendomi così di riuscire a scappare. Due di quegli esseri metallici mi avevano bloccato con la loro forte presa e, invano, provai a divincolarmi.
“Tu mi hai ingannato!! Sei uno schifoso bastardo!!!” esclamai con tutta la rabbia che avevo in corpo.
“Hai un ultimo desiderio, prima di morire Dottore ?”mi chiese la guardia vittoriosa.
“Voglio che tu e il Governatore Lumic … bruciate all’ Inferno” dissi urlando a squarciagola.
“Preparatevi Signori; che ci aspetta un lungo viaggio e per precauzione … stordite il Dottore e legatelo per bene; in modo che non possa più scappare!!!”
“Ai suoi ordini, capitano Foster!!!”
Questa volta... per me era proprio finita: il destino mi era avverso e non potevo più scappare dalla mia ormai imminente morte.
 
P.O.V. Pearl
 
19 luglio 2020, ore 9.00
Ormai mancavano soltanto due ore prima dell’esecuzione. Io, Jasmine e il capitano Jack Harkness stavamo ripassando, per l’ennesima volta, il nostro piano di attacco e ci stavamo occupando degl’ultimi dettagli, che lo avrebbero reso completo.
“Tommy? A che punto siamo con le armi?”
“L’ultimo carico, è appena arrivato Signore!!!”
“Molto bene. Thomas? Come procede l’addestramento delle reclute?”
“Imparano in fretta, Lady Bartowski!!”
“Jack? Come se la sta cavando la squadra di Torchwood ?”gli chiesi, con tono curioso.
“Tengono sotto stretta sorveglianza il quartier generale di Lumic!!”mi rispose fiero.
“Molto bene; continuate a sorvegliare il palazzo, con discrezione …”
“Consideralo già fatto!!!”
“Taurus?Acquarius? Mi ricevete?” dissi attraverso un auricolare a distanza che ci aveva dato Jack; in modo che potessimo comunicare all’ esterno con gli altri.
“Ti sentiamo forte e chiaro, Pearl!”
“Vedete qualcosa? Ci sono dei Cybermen in giro?”
chiesi a Taurus che avevo in quel momento in contatto.
“Negativo Pearl!!Non ci sono Cybermen in agguato …”
“Mi raccomando Taurus; state in allerta!!!”
“Ricevuto !!! ” Mi rispose; chiudendo la comunicazione.
“Acquarius? Mi ricevi?”
“Perfettamente, Pearl!!”
“Com’è la situazione all’esterno?”
“Tutto tranquillo!!!”
“Avete avvistato qualche astronave Ciberniana in fase di atterraggio ?”
“Nessun avvistamento!!! Passo!!!”
Nel frattempo nella sala di controllo di Torchwood 4 …. Jack e Lisa Preston stavano controllando, non soltanto il palazzo del Governatore Lumic, ma anche ogni angolo della città di Parigi in attesa dell'arrivo dell'astronave che avrebbe trasportato il Dottore, per poi trasferirlo al quartier generale del Governatore, dove avrebbe atteso, invano, la sua morte.
“Lisa ? Com’è la situazione ?”
“Il nostro satellite ha appena intercettato un segnale: un oggetto non identificato; ha appena attraversato l’atmosfera terrestre!!!”
“ Ingrandisci l’immagine e cerca di capire che cos’è?”
“ Forse ci siamo Jack!!! Il velivolo non identificato … è una nave aliena Ciberniana!!!”
“Avverti subito Pearl; e dille che il Dottore è appena arrivato!!!”
 
P.O.V. Dottore
 
19 luglio 2020, ore 9.15
Sentivo che mi stavo muovendo; e a poco, a poco … i miei occhi verdi, ricominciavano a vedere la luce. Quando mi ripresi del tutto … capii subito dove mi trovavo: ero all’interno di un’astronave Ciberniana in movimento ; piena di Cybermen. Sapevo benissimo cosa voleva dire: pensavo che quel momento non arrivasse mai, e le ore che mi separavano dalla mia morte erano agli sgoccioli; stavo per morire e,continuavo ad essere calmo e rilassato, come se niente fosse. La mia anima, si sentiva serena.
“Comandante? Quanto manca all’atterraggio, sul pianeta Terra?”disse una delle guardie Cybermen, che mi tenevano in custodia al pilota.
“Mancano … meno di 15 minuti Signore!!”
“Mettimi, subito in contatto con il Governatore Lumic, devo avvertirlo del nostro arrivo.”
“E’ già in linea, capitano Foster!!”
“Governatore Lumic; mi sente? Passo!!!”
Vedevo il capitano Foster, comunicare con una specie di apparecchio audiovisivo dalla tecnologia avanzata.
“Ti sento Foster !!! Dimmi!!!”rispose il governatore, dall’altra parte dell’apparecchio.
“Stiamo raggiungendo la Terra. Atterreremo sul tetto del palazzo fra 15 minuti.”
“Molto bene, Foster !!! Ci vediamo sul tetto; fra 15 minuti; passo e chiudo!!!”
“Ricevuto,Governatore!!” La comunicazione s’interruppe e l’astronave atterrò qualche istante dopo, sul tetto del quartier generale di Lumic, dove avrei passato i miei ultimi istanti di vita.
 
P.O.V. Pearl
 
19 luglio 2020, ore 9.40
Nella sala di controllo di Torchwood 4, l’esperta di computer Lisa Jane Preston, aveva seguito tutta la fase di atterraggio dell’astronave Ciberniana che trasportava il mio amato Dottore, e con l’auricolare a distanza mi avvertì dell’atterraggio appena avvenuto.
“Pearl, mi ricevi? Passo!!!Pearl se mi senti, rispondimi!!!”
“Dimmi, Lisa!!” La risposi, con tono interessato.”
“Un’astronave aliena Ciberniana, è appena atterrata … sul tetto del palazzo del Governatore Lumic; non più di 15 minuti fa. Hanno appena effettuato il trasferimento del Dottore, all’interno delle segrete di palazzo Lumic ed è stato rinchiuso. Come dobbiamo agire?”
“Non fate nulla, finché non vi do io l’ordine; manteniamo la nostra posizione …”
“Ricevuto, Pearl!!!”mi risposero tutti, all’unisono”
“Al mio via … entreremo in azione; pronti? Si va in scena!!!”
 
P.O.V. Dottore
 
19 luglio 2020, ore 9.45
Sono rinchiuso in una delle segrete del palazzo di John Lumic; dove con un’ armonica fra le labbra … suono un orecchiabile motivetto, per ingannare il Tempo e aspettare l’arrivo delle guardie Cybermen per portarmi alla Place de la Concorde, dove mi fucileranno davanti a milioni di persone; dove vedrò per l’ultima volta la mia amata Pearl e non scoprirò mai la verità della misteriosa Jasmine. Sono trascorsi solo pochi minuti, ma sembra passata una vita... A momenti arriveranno le guardie a portarmi alla mia esecuzione e nell'attesa vago tra i mie pensieri... All'improvviso sento dei rumori provenire dal fondo del corridoio. Stanno venendo a prendermi ed io sono pronto ad andare... Contro la mia morte! Non ho paura di morire anzi, mi sento l’animo sereno e sulle mie labbra sorse un leggero sorriso.
“Vieni con noi Dottore; è giunto il momento!!! Goditi, i tuoi ultimi istanti di vita!”
C’incamminammo verso l’uscita ed io ero stato incatenato come se fossi un animale da macello, e mentre stavamo uscendo dal palazzo di John Lumic avevo l’impressione di essere seguito da qualcuno, che si muoveva con agilità nel buio quando una voce disse :
“Ehi! Vecchi rottami? Perché non venite a prendermi …” Un Cybermen si girò verso, l’uomo nell’ ombra e disse:
“Chi sei straniero? Identificati!!!”
“Capitano Jack Harkness!!! Liberate subito il Dottore; oppure … assaggerete il mio piombo a base di oro liquido concentrato!!!!”
“Allarme intruso!!! Delete, Delete!!!”
I Cybermen si avvicinarono veloci e in pochissimi istanti lo circondarono con un unico scopo: ucciderlo ad ogni costo, non ci sarebbero mai riusciti.
“Non potrai mai sconfiggerci Jack Harkness; siamo uno contro dieci; come pensi di riuscirci Eh?!” esclamò il capitano Foster sarcastico, “Uccidiamo
l’intruso e dimostriamogli che cosa sono capaci di fare i Cybermen !!!” ordinò.
“Non così di fretta … rottame!!”
Quella voce … era la voce della mia amata Pearl e con lei, c’era anche la giovane e misteriosa Jasmine. Come erano riusciti a rintracciarmi? E come pensavano di potermi salvare? Una scarica di proiettili a base di oro liquido concentrati; furono sparati, e i Cybermen che mi tenevano in custodia ,
erano tutti morti!!
 
P.O.V. Pearl
 
Dopo aver sterminato, una decina di Cyberuomini grazie ai nuovi proiettili d’oro liquido concentrati; mi avvicinai al mio uomo per togliergli le catene sia ai polsi che alle gambe con il mio cacciavite sonico e liberarlo. Vidi che era debole, disidratato e malnutrito che a stento, si reggeva in piedi. Mi appoggiai a lui, e con l’aiuto di Jasmine e Jack, riuscimmo a portarlo fuori dal palazzo di Lumic e raggiungere il nostro rifugio: la sede parigina dell’ Istituto di Torchwood 4; mentre all’esterno, c’era una guerra in corso; fra i Cyberuomini e gli abitanti non solo della Terra ma anche di tutto l’universo per renderli liberi dagli invasori.
“Dottore; come ti senti? Stai bene?” gli chiesi preoccupata mentre gli toccavo la fronte calda e gli accarezzavo il suo viso cereo …
“Pearl, amore mio; sei davvero tu? Mi ero dimenticato di quanto, tu fossi così bella. A meno prima di morire, ti ho rivista un ultima volta.”
Quando disse quelle parole, era in fase di delirio ed aveva subito bisogno,di cure immediate e riabilitarsi in fretta, prima che il mondo e tutto l’universo, andasse in pezzi.
“Jack; dobbiamo subito portarlo fuori di qui e raggiungere al più presto, il nostro Quartier generale; ha bisogno cibo e acqua. Lisa? Mi ricevi?”
dissi tramite, l’auricolare a distanza.
“Forte e chiaro,Pearl!!!”
“Ascoltami; il Dottore è salvo!! Lo stiamo portando al quartier generale, dì ai Satrax di allestire una camera di terapia intensiva per il Dottore; sta molto male ed è in condizioni critiche; ha bisogno di cure immediate. Siamo già qui fuori!!! Raggiungimi subito con una barella!!!”
“Sto arrivando Pearl !! Ti raggiungo!! Andiamo presto; il Dottore ha bisogno di noi!!”
Ormai, non avevamo più tempo!! Correvamo contro di esso per raggiungere l’Istituto di Torchwood 4 e portare in salvo il mio amato Dottore. Una volta, raggiunto il luogo stabilito; la prima cosa che facemmo, fu quella di mettere sulla barella il mio uomo e portarlo in terapia intensiva, dove c’erano Taurus e il grande sacerdote Satrax Acquarius, che ci aspettavano con ansia ed insieme,lo spostammo molto lentamente ; dalla barella al letto per curarlo e metterlo sotto osservazione. Vedevo Taurus impegnato a visitare il Dottore come se fosse un vero medico, e grazie alle sue abilità mediche poté scoprire le
sue reali condizioni di salute.
“Come sta Taurus? Quali sono le sue condizioni?” gli chiesi con tono, davvero preoccupato.
“Le sue condizioni di salute, sono abbastanza critiche; ma ciò non vuol dire, che stia morendo!!! Il Dottore è un osso duro!! Vedrai Pearl, si riprenderà presto.”
“Grazie Taurus; puoi andare!!!Io resto qui; voglio esserci al suo risveglio.”
Taurus, capendo le mie intenzioni … decise di andarsene per lasciarmi da sola con il mio amato Dottore. Guardavo il mio amato, pensando a tutto quello che gli era accaduto da quando ci eravamo incontrati. Lo accarezzai, spostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte e lo baciai. Poi gli presi la mano. Volevo vegliare su di lui, assicurargli un sonno tranquillo. Ma la stanchezza prevalse quasi subito: mi appoggiai al materasso e mi addormentai.
   
 
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