21/06/2012
1 recensioniFANDOM: ... Originale (?)
AVVERTIMENTI: Het
GENERI: Romantico, Malinconico
RATING: Verde
CONTEST: Fly To The Infinite Contest
INTRODUZIONE:
Era la mia migliore amica, non sarebbe stato corretto.
Ma allora perché sentivo che era la cosa giusta da fare in quel momento?
Nessuno scrupolo.
Sarebbe stato il nostro segreto.
Io e lui in quella stanza buia.
Ci guardavamo: ci stavamo studiando.
Ma i segreti a volte non durano in eterno.
Forse esistono proprio per essere scoperti.
NDA: Allora, parto col dire che io ho un ottimo rapporto con la mia migliore amica, ma mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se noi non avessimo dei "fondamenti" su cui ci basiamo per ogni cosa. E con l' idea del triangolo tutto è venuto fuori da solo.
Perchè la prima regola, in amicizia, è non innamorarsi del ragazzo dell' altra. Ma se capitasse? voglio dire, a rigor di logica l' amore non è una cosa che si può controllare.
“Saremo amiche per sempre sai?”
“Per sempre è un tempo così lungo”
“Lo so. E' per questo che dico per sempre.”
Seduta su il tronco dell' albero dove ci facemmo questa promessa non posso fare a meno di ricordare quanto tempo possa essere trascorso.
Sono passati 16 anni, mese più mese meno.
E siamo amiche come allora.
Abbiamo sempre avuto delle leggi non scritte, leggi che solo io e lei conosciamo.
Io mi chiamo Kimberly, Kim per gli amici.
Kimmy solo per lei.
Lei si chiama Hannah.
Anne, per gli amici.
Annie, solo per me.
Ed ha conosciuto l' amore.
E io sono felice per lei. O almeno, lo ero.
Lo ero prima di innamorarmi del suo ragazzo.
Si chiama John, ed ha dei fantastici capelli ricci e degli stupendi occhi verdi.
E delle labbra che sembrano disegnate da un pittore, di un rosso vivo, potente.
Ed è successo tutto per gioco, quindi infondo non è colpa mia.
John è in classe mia all' università.
Studiamo legge.
E io gli ho presentato Annie.
E si sono innamorati.
Non c' è nient' altro da sapere sulla loro storia, tranne che forse li ho fatti conoscere solo perchè credevo di poter cancellare le farfalle nello stomaco che provavo ogni volta che mi sorrideva.
Forse credevo di poterle soffocare se fossero stati insieme.
Forse perchè, la prima legge non scritta, era che tra amiche non siamo in competizione.
Tra amiche non ci si ruba i ragazzi, questa era la prima legge.
Eppure era successo: io e John eravamo andati insieme a una festa, la festa di Halloween per la precisione.
Ed io ero vestita da vampiro, con la pelle completamente bianca, gli occhi e i capelli neri. E le labbra rosse.
E John mi prese per mano, portandomi sotto le luci congelate allestite per la festa.
Ballavamo, e lui mi stringeva tra le braccia.
E io non riuscivo a respirare. Forse era solo il corpetto a darmi quella sensazione.
O forse era John.
“Stai bene stasera, lo sai?”
Sorridemmo.
“Grazie.”
I volti erano vicini.
Forse era la luce, forse era il suo profumo così fresco.
O forse era semplicemente ciò che io avevo cercato di nascondere.
Ma John si stava avvicinando a me, e io a lui.
Mi baciò delicatamente, e lentamente entrammo in un aula: l' aula 108, quella in cui facevamo lezione ogni mattina.
Era la mia migliore amica, non sarebbe stato corretto.
Ma allora perchè sentivo che era la cosa giusta da fare in quel momento?
Nessuno scrupolo.
Sarebbe stato il nostro segreto.
Io e lui in quella stanza buia.
Ci guardavamo: ci stavamo studiando.
Ma i segreti a volte non durano in eterno.
Forse esistono proprio per essere scoperti.
“E' sbagliato.”
John spezzò il silenzio, ammettendo ciò che io non volevo ammettere: la verità.
Eppure quel bacio era reale. E nonostante sapessi di stare spezzando il cuore della mia migliore amica in quel momento, non riuscivo a tirarmi indietro.
Questo è l' unico ricordo che mi è rimasto.
Il ricordo della fine del per sempre.
Ho sbagliato, e ho perso la mia migliore amica.
Che ironia, pur di provare a non innamorarmi, ho permesso al ragazzo che ho malauguratamente iniziato ad amare, di mettersi con la mia migliore amica. E, cosa che fa più male, gli ho permesso di spezzare il mio e il suo cuore.
E con questo, ho perso anche la mia migliore amica.
NdA finali: (probabilmente un mio vizio)
Okay, non chiedetemi il motivo, ma credo ci vogliano spiegazioni.
Il segreto non viene fuori, Kim lo custodisce nel suo cuore, probabilmente finirà per marcire, chissà. Ma non permetterà alla propria migliore amica di soffrire.
Cosa assurda da dire, ma come si dice "occhio non vede, cuore non duole."
Kim sa perfettamente di aver spezzato il cuore dell'amica sebbene lei non sappia del bacio, quindi si allontana costringendosi a perdere questa amicizia.
Questa è la sua punizione, la punizione che lei si è autoinflitta per aver spezzato il cuore dell'altra e anche il proprio.
Alla fine, Kim è una codarda che non sa prendersi le proprie responsabilità, ma infondo lo fa solo perchè la sua migliore amica non soffra.
Credo di aver detto tutto.
Ah no, nell' invio avevo dimenticato di specificare che la struttura del racconto rispetta gli studi di Kim: è come una specie di confessione.
Mai letto il libro “Lolita”?
L' autore ha strutturato l' opera come una confessione fatta in prigione, come se il detenuto raccontasse la propria storia.
E io ho fatto lo stesso con Kim, proprio per enfatizzare il senso di colpa che si porta addosso.
That's really all,
-J