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Autore: _Almach_    21/06/2012    6 recensioni
Prima Long Fic. In questa Hiroto non sarà un calciatore ma lavorerà in una agenzia investigativa. Il ragazzo però si troverà coinvolto in uno dei casi più difficili della sua vita, e lo affiancherà un ragazzo che inizialmente sarà la sua spina nel fianco.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice: Beh ci siamo, ho finito la mia prima Long Fic e posso sentirmi soddisfatta e felice. Posso stappare lo spumante perchè per la prima volta posso dire di aver scritto qualcosa di bello e i vostri commenti me lo hanno fatto capire ancora di più. Perciò ci tengo prima di tutto a ringraziare:
- Channy
- Ryusei Girl
- Yami-chan
- Emy
- Melli
- Akima.
- Sara.
Grazie ragazze siete fantastiche e questo ultimo capitolo è per tutte voi che avete seguito questa fic dall'anizio e l'avete apprezzata. ^^



L’indomani Hiroto stava camminando verso l’agenzia con ancora quella brutta sensazione che non lo lasciava stare da ieri sera, eppure se era successo qualcosa lo avrebbero avvertito, quindi secondo lui era solo un pò di stress per il caso difficile che stava affrontando ultimamente. Arrivò a lavoro in perfetto orario, come sempre, ed erano presenti già Fubuki e Hibiki, però mancava stranamente Midorikawa. Il rosso quindi si avvicinò a Fubuki per sapere se lui aveva notizie del verde.
“Shirou, sai per caso perché Midorikawa non è ancora arrivato?”
“No mi dispiace Hiro-chan. Ma dimmi come mai adesso ti preoccupi di lui?”
“Niente lascia stare, non è successo niente.”
“Oh dai dimmelo, ti prego. È successo qualcosa ieri sera?”
“No, ecco io.”
“Vi siete baciati?”
Hiroto a quella domanda divenne più rosso dei suoi capelli, quando voleva Shirou faceva delle domane proprio imbarazzanti.
“Sei impazzito? Come ti vengono in mente certe cose?”
“Sei rosso, ergo è successo qualcosa.”
Hiroto quindi si arrese, anche perché non poteva tenere nascosto ancora a lungo quello che il verde gli aveva rivelato la sera precedente, d’altronde Fubuki lavorava con lui quindi perché non doveva dirglielo? Si mise quindi a raccontare tutto per filo e per segno, senza tralasciare neanche un piccolo dettaglio.
“Oddio ma è terribile, povero Midorikawa quanto ha dovuto soffrire in vita sua.”
“Già Kageyama dovrà pagare anche per questo.”
“Però è strano che non è sia arrivato, aspetta lo chiamo.”
Hiroto annuì e Shirou prese il suo cellulare e provò a chiamare il collega. Ci provò più di una volta ma purtroppo senza successo.
“E allora?”
“E’ staccato, non riesco a chiamarlo.”
“Accidenti ho la sensazione che gli sia successo qualcosa.”
“Come fai a dirlo?”
Non passò nemmeno un secondo dalla domanda dell’albino che una cassetta fece il suo ingresso in agenzia rompendo il vetro della finestra.
“Hiro-chan che significa?”
“Per saperlo dobbiamo vederla.”
La fecero partire e apparse subito l’immagine di un Midorikawa legato, inbavagliato e ferito in un piccolo stanzino.
“Midorikawa!”
Esclamò Hiroto. Subito dopo apparse l’immagine di un Kageyama molto felice che incominciò a parlare.
“Salve miei cari amici dell’agenzia investigativa Inazuma, non è una mia abitudine mandare video agli amici delle mie vittime, ma visto che il ragazzo in questione è il mio figlioccio come potevo non farlo. Sappiate che oggi lo ucciderò nel modo più brutale possibile, a meno che non mi consegniate vivo l’agente Kiyama, ma a quel punto non assicuro la piena libertà di Ryuuji.”
A quel punto si avvicinò a Midorikawa e il video si spense. Hiroto era furioso non riusciva ancora a crederci, ora davvero Kageyama aveva superato ogni tipo di limite.
“Hiroto calmati.”
“Shirou mi dici come faccio a calmarmi? Quel bastardo ha rapito Midorikawa lo capisci? Perché non l’ho accompagnato a casa ieri sera maledizione. È tutta colpa mia.”
“Ti stai dando colpe che non sono tue, ora ragioniamo e cerchiamo di trovare una soluzione.”
“L’unica soluzione che mi viene in mente in questo momento è quella di consegnarmi. Basta è finita ci saranno altri che lo cattureranno prima o poi.”
“Hiroto così fai solo il suo gioco. Lo ha detto anche lui che se ti consegni non garantisce la piena libertà per Midorikawa.”
“E allora che cosa possiamo fare?”
“Tu ora puoi fare solo una cosa cioè calmarti, perché una soluzione si trova basta pensare.”
Hiroto annuì e insieme a Fubuki cominciarono ad andare avanti e indietro nella stanza in cerca di una possibile soluzione, non sapevano nemmeno il luogo dove tenevano rinchiuso il verde quindi non avevano proprio idea sul da farsi, poi però a Hiroto venne un’idea.
“Ma certo come ho fatto a non pensarci. L’orologio.”
“Che orologio?”
“Non ti ricordi quello che abbiamo dato a Midorikawa quando siamo andati a catturare Fudo. Da quel che ho visto non l’ha tolto quindi, se non si è rotto, possiamo rintracciarlo con quello.”
“Ma sei un genio Hiro-chan, dai andiamo a controllare.”
Si recarono quindi nella stanza delle telecomunicazioni e come aveva detto Hiroto il segnale dell’orologio di Midorikawa c’era, ma purtroppo era molto debole e quindi sarebbe stato attivo solamente per pochi minuti.
“Pensi che in questo lasso di tempo riusciremo a trovarlo?”
“Me lo auguro Shirou, altrimenti non so cosa inventarmi.”
“Allora, vediamo cosa posso ricavare da queste informazioni dell’orologio di Midorikawa….”
“Hai scoperto qualcosa? Shirou, allora”
“Hiro-chan non ci crederai mai, ma Mido-chan si trova nella prima villa di Kageyama quella vicina all’orfanotrofio dove è stato adottato.”
“Benissimo, adesso andiamo la, e lo ammazziamo.”
“Non avere fretta, chissà di quanti uomini disporrà quel mostro e noi siamo pochissimi, non riusciremmo mai ad entrare.”
“E allora cosa possiamo fare?”
“Beh magari possiamo andare la, appostarci e vedere di riuscire a entrare in qualche modo.”
“Possiamo sempre provare.”
I due uscirono ma vennero subito fermati da una voce a loro molto familiare.
“Posso venire con voi?”
“Shuuya, cosa ci fai qui?”
“Sono venuto a portare qualche nuovo tipo di arma a Hibiki e vi ho sentito parlare, e siccome non voglio che Shirou corra qualche rischio, vi prego portatemi con voi.”
Shirou guardò Hiroto perché era lui che doveva essere del tutto convinto.
“Va bene Gouenji puoi venire con noi, e poi ci serve uno che sa maneggiare le armi come te.”
il biondo annuì e tutti e tre si avventurarono verso la casa di quel verme di Kageyama. Arrivarono la dopo qualche minuto e si nascosero per osservare, e li capirono che non sarebbe stato facile entrare in quanto era gremito di guardie in ogni punto.
“E adesso cosa facciamo?” sussurrò Shirou guardando prima il suo ragazzo e poi il collega.
“Potrei sparare a tutti così ci cacciamo il pensiero che ne dici lupetto mio?”
“No è troppo rischioso. Perché invece non ci nascondiamo dentro un camion e attendiamodi passare dal cancello principale.” Disse Hiroto.
“Si e dove lo troviamo un camion in questo momento?”
“Ecco Shirou sta passando proprio in questo momento. È un camion di alimentari, eh bravo Kageyama non esce nemmeno per fare la spesa, se la fa portare direttamente.”
“Hiro-chan sei un genio.”
“Basta solo fare un po’ di attenzione ai dettagli.”
I tre quindi si avvicinarono e approfittarono del momento in cui il camion si fermò per i consueti controlli per salirci sopra e attendere il momento in cui sarebbero finalmente entrati dentro la villa del verme. Il camion si mosse solamente qualche minuto dopo e i nostri si ritrovarono dentro, ora dovevano solo cercare la stanza dove era rinchiuso Midorikawa e i giochi erano fatti. Uscirono dal rimorchio, una volta che questi si era fermato, ed entrarono velocemente all’interno dell’edificio, facendo attenzione a non essere visti da nessuno. Shirou era avanti e controllava sempre il macchinario per vedere dove si trovava esattamente il verde, ed era una vera impresa perché il segnale era davvero debole e quindi non si capiva bene.
“Hiro-chan non riesco a capire dove si trova.”
“Maledizione, e adesso cosa facciamo?”
Sentirono ad un certo punto delle guardie e quindi si nascosero per non essere avvistati ma comunque avevano sentito quello che avevano detto, parlavano infatti di Midorikawa quindi Hiroto si rivolse ai due compagni.
“Bene, seguiamo loro e forse troveremo Midorikawa.”
I due annuirono e a stile ninja seguirono le guardie e finalmente si trovarono davanti a uno stanzino dove il segnale della macchina di Shirou si era fatto più forte.
“Ci siamo Midorikawa si trova li.”
“Benissimo! Gouenji ce la fai a stordirli in qualche modo?”
“Secondo te sarei venuto qui impreparato? Ovviamente no. Ecco perché ho portato gli agli soporiferi che utilizzano i cacciatori in Africa per addormentare i grossi animali.”
“Wow Shuuya certo che sei un ragazzo pieno di sorprese.”
“Bene Gouenji, ora va e fa addormentare quei grossi animali”
Il biondo annuì e si avvicinò il più possibile alle guardie vicino alla porta e riuscì a soffiare sul collo gli aghi e caddero subito addormentati.
“Kiyama-san muoviti entra e salva Midorikawa.”
Il rosso annuì ed entrò nella stanza dove c’era Midorikawa sul fondo della stanza con accanto Kageyama.
“Oh sei arrivato finalmente agente Kiyama, devo dire che sei molto abile.”
"Stai zitto verme. Lascia immediatamente andare Midorikawa.”
“ E se decidessi di non farlo?”
“In tal caso ti ucciderò cosa che mi farà molto piacere.”
Kageyama però puntò la sua pistola addosso a Midorikawa.
“Tu spara e il tuo amico si ritroverà con un proiettile conficcato in testa.”
Hiroto però prese la sua pistola e la puntò contro Kageyama.
“Sei coraggioso ragazzo, non pensi al tuo amico?”
“Oh si che ci penso. Midorikawa spara.”
Era una bugia, in quanto il verde non poteva sparare, ma questo servì per distrarre Kageyama e infatti tolta per un secondo la pistola dalla testa di Midorikawa, il rosso potè sparare riuscendo a colpire al cuore Kageyama facendolo morire all’istante. Hiroto quindi corse verso il verde liberandolo dalle corde che lo tenevano imprigionato.
“Ryuuji stai bene? Non ti ha fatto niente quel bastardo vero?”
“No, mi ha solamente strapazzato un po’ ma sto bene, tranquillo.”
Il rosso istintivamente lo abbracciò.
“Per fortuna, ero davvero preoccupato per te.”
“Dici sul serio?”
“Certo, ti prego di perdonarmi se non sono riuscito a venire prima.”
“Sei venuto è questo l’importante.”
Gli occhi di Midorikawa si specchiarono in quelli acquamarina di Hiroto e tutte e due arrossirono contemporaneamente. Finalmente Midorikawa lo aveva capito, era amore quello che provava per il suo collega, ma chissà se anche lui provava il suo stesso sentimento.
“Ryuuji ascolta.”
“Si dimmi.”
“Ti piacerebbe cambiare agenzia e trasferirti definitivamente da noi?”
“Non stai scherzando vero? Io credevo che tu mi volessi cacciare via una volta concluso il caso.”
“Lo so, sono stato un idiota, ti ho trattato malissimo, ero geloso all’anizio perché pensavo che Hibiki ti avesse chiamato perché non mi credeva capace dell’impresa. Ma ho sbagliato anche in questo. Tu sei davvero in gamba e sono stato scemo a non accorgermi prima delle tue doti.”
“Hiroto io…”
“Aspetta fammi finire. Quando sei stato catturato io ho provato subito un brutto presentimento, sapevo che ti era successo qualcosa. e questo è perché mi sono a poco a poco affezzionato a te e finalmente ho capito una cosa. Io ti amo Ryuuji e l’ho capito troppo tardi quindi se tu adesso mi odi….”
Midorikawa era stanco di sentirlo parlare e gli mise un dito davanti alle labbra.
“Posso parlare io adesso?”
Midorikawa quindi si avvicinò al viso di Hiroto e unì la sua bocca a quella del compagno baciandolo e questo per fargli capire che anche lui lo amava. Non servivano altre parole perché ci aveva pensato quel bacio a dire tutto. Uscirono da quella casa mano nella mano sotto lo sguardo sbrillucicoso di Shirou che era molto felice di vedere quei due finalmente insieme.
Hiroto e Midorikawa insieme fecero grandi cose e in breve tempo vennero riconosciuti come il team di investigatori migliore di tutto il Giappone.
   
 
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