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Autore: len91    22/06/2012    3 recensioni
Ragazziiiii;) ciao a tutti.. mi ritrovo qui a pubblicare, tra un esame e l' altro, una simpatica long su uno dei miei manga preferiti..
La guerra si è appena conclusa, il consiglio di Konhoa si trova a dover scegliere il nuovo capo del villaggio e il nostro protagonista è piacevolmente costretto a fare i conti con questioni sentimentali rimaste irrisolte..;)
Una storia dedicata a tutti gli amanti della coppia NarutoxHinata, perchè vedranno un evolversi del loro rapporto abbastanza credibile e molto simpatico.. e a tutti coloro che amano il carattere imprevedibile del nostro protagonista..
Non mi resta che augurarvi una buona lettura.. spero recensiate in tanti.. baci a tutti :)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Piccola interferenza dell’ autrice: spero che la storia sia di vostro gradimento, almeno un po’. Mi rendo conto che risulta, forse, troppo tenera e dolce, ma avevo un bisogno fisico di renderla tale;) ringrazio quindi tutti coloro che hanno inserito il mio raccontino nei preferiti, sperando che l’ abbiano fatto per intenerirsi un po’ e non per gettarmi addosso i pomodori marci.. baci e buona lettura..:)

 

 

 

 

 

“ DI LUCCIOLE E SOGNI SEGRETI “.

 

 

 

 

“ Signorina? Hinata sama? Mi sente? Risponda! “

 

Una voce che la chiama con apprensione, mi sottrae dall’ imbarazzo che mi ha catturato nello sfiorarle il viso con le mani,

“ Qua – qualcuno mi chiama: è la voce di Ko; deve essersi svegliato e, non trovandomi in casa, dev’ essere venuto a cercarmi.. De – devo andare, Narutokun..mi “

 

L’ afferro per un braccio, con delicata fermezza:

“ No, aspetta.. “, mi rendo conto dell’ espressione stupita e, forse, lievemente preoccupata che le si è dipinta sul volto e percepisco il tremore del suo corpo a contatto con la mia presa; ha paura di me? Lascio immediatamente il suo avambraccio: “ No, nel senso.. ecco, non è necessario che tu vada già a casa; se ti va, posso accompagnarti io.. fra un po’ “.

Abbassa lo sguardo e si porta una mano, chiusa a pugno, sulla bocca.. sussurra, ma comprendo perfettamente che ha proferito un lieve “ S – si, volentieri “ . Non comprendo la mia agitazione nel trattenerla, come non mi è ben chiara la strana sensazione di sollievo che mi suscita il suo assenso, ma sono sollevato nel sapere che ha voglia di stare ancora un po’ in mia compagnia.

Mi sfiora appena il braccio e mi suggerisce di posizionarmi dietro di lei; pur ignaro delle sue intenzioni, obbedisco

“ Byakugan, tecnica della barriera oculare “; sono sorpreso nel sentire quelle parole ed il mio stupore non può che crescere, quando attorno a noi si materializza una sfera di chakra che ci avvolge luminosa, a seguito di rapidi movimenti delle braccia di Hinata:

“ Hinachan, ma che cosa..? “

“ Sta fermo Narutokun, altrimenti la protezione della tecnica non avrà più effetto sul tuo corpo “ obbedisco di nuovo, senza pormi troppe domande, attendendo con attenzione la sua prossima mossa, mentre non posso che domandarmi per quale ragione abbia attivato l’ abilità innata: non percepisco alcun pericolo intorno a noi.

 

Dopo qualche minuto la luce che ci avvolge si dirada come nebbia; Hinata rilassa i muscoli, emette un sospiro sonoro e si passa una mano sulla fronte, per scacciare la fatica e la concentrazione che la tecnica le ha, evidentemente, richiesto. Si volta e mi punta i suoi cristalli negli occhi, sorridendo debolmente:

“ E’- è una tecnica che permette di contrastare l’ effetto del Byakugan; l’ ho, l’ho attivata per evitare che Ko localizzasse la nostra posizione.. “ arrossisce violentemente, agita la mani e scambia la mia espressione di ammirazione per non so cosa, perché si giustifica: “ Cioè, non- non che non volessi che ci rintracciasse, non- non volevo stare sola con te.. è, ecco, l’ ho fatto perché.. “

“ Che tecnica straordinaria!” mi sento dire, mentre tento di troncare il suo ed il mio imbarazzo; mi chiedo se l’ agitazione di Hinata sia contagiosa, perché può essere unicamente questo il motivo della mia tensione

“ Beh, g- grazie, Narutokun “.

 

 

Avanza con andatura leggera, di qualche passo avanti a me; mi chiedo cosa lo abbia spinto a propormi di fargli compagnia.. gli fa piacere la mia presenza, o si sente unicamente solo? Non m’ importa il motivo, perché sono felice, felice che me l’ abbia chiesto e felice di avere accettato senza esitazione; la sua compagnia sta diventando un bisogno al quale non posso rinunciare, al quale non vorrei rinunciare.

“ Naruto kun. “

“ Dimmi.. “

“ E- ecco io non l’ avevo ancora fatto, ma vo- volevo ringraziarti per avere mantenuto la promessa; nonostante ti fosse stato detto di stare al sicuro, tu sei stato co- coraggioso e sei accorso in aiuto del villaggio contro l’ organizzazione. Grazie per avermi salvato la vita un’ altra volta “ si arresta, senza voltarsi; china il capo e stringe i pugni:

“ Non sono stato coraggioso..Ho avuto paura, Hinata, paura di non riuscire a controllare il Binju, paura dei suoi possibili effetti devastanti, terrore di non riuscire ad aiutare il villaggio, di perdere persone care.. di non rivedere più il tuo volto “ ll mio cuore perde alcuni battiti; si volta verso di me, le mani incrociate dietro il capo, un sorriso delicato e la voce più sollevata e rilassata:

“..E non mi ringraziare.. si vede che il nostro destino è di salvarci la vita a vicenda "

e, con un salto agile, si arrampica sul tronco di un albero e si siede su un ramo;

 

“ Vieni “ mi invita, sorridendomi e dando lievi colpetti al ramo stesso; non me lo faccio ripetere due volte e mi sistemo al suo fianco, mantenendo la debita distanza che mi permette di non svenire al contatto con il suo corpo. Dondola i piedi proprio come un bambino, mentre fissa la luna che, illuminandogli il volto, ne accarezza i lineamenti maturi; l’ idea di baciarlo mi imporpora le gote ed è solo il mio imbarazzo ad impedirmi di compiere quest’ azione che, lucidamente, non mi sognerei nemmeno,

“ Hinata, tu hai qualche ricordo di tua madre? “ e ora che c’ entra quella domanda, penso, ma gli sono grata per aver interrotto il silenzio pesante che, almeno per me, era calato tra noi due.

“ M- mia madre? Beh, lei è morta quando io ero molto piccola, m- ma mi ricordo il suo viso dolce e la sua gentilezza; ricordo che lei aveva sempre fiducia in me e mi- mi considerava speciale, ma non so credo di meritarmi questo titolo.. “

“ Lo meriti in pieno, Hinata e sono convinto che se lei ti potesse vedere ora, come credo avvenga, sarebbe orgogliosa di te “ fissa ancora la luna, quanto vorrei che si voltasse per cercare nei suoi occhi il significato di quelle parole; non l’ ha ancora capito, non ha compreso che ogni suo impercettibile complimento crea in me un’ aspettativa meschina e dolce al tempo stesso, un’ inutile pretesa che quelle piccole attenzioni vengano rivolte esclusivamente a me; ma niente da fare, lo so, lo so che è gentile con chiunque ed è questo aspetto che amo di più di lui. Accidenti, ma perché, perché non riesco a palesargli queste mie considerazioni? Perché non riesco ad esprimergli i miei sentimenti così come li percepisce il mio cuore? Vorrei parlargli delle mille, nitide emozioni che mi scombussolano l’ anima e vorrei farlo in modo chiaro e senza indugio, ma quella forza è costantemente pronta a bloccarmi e farmi ritrarre dinnanzi a lui. Così delle innumerevoli parole a cui vorrei dar voce, solo due, sempre le stesse, infrangono l’ aria:

“ Gra- grazie, Narutokun “

“Sai, io di mia madre ho solo un ricordo, un tenero ricordo; quando mi allenai con Bee per controllare il Kyuby, ella si presentò nella mia anima per aiutarmi a fronteggiare l’ impresa; era forte e bellissima, energica e anche un po’ stramba, quasi quanto il sottoscritto. In quel frangente mi rivelò di aver sacrificato la sua vita per salvare la mia e mi ricordò, scherzando, le raccomandazioni che mi aveva fatto tristemente, prima di morire. Non credo di aver rispettato tutti i suoi precetti, né di averla resa fiera di me, nonostante lei mi avesse detto il contrario, ma posso dire di aver seguito alla lettera un suo fondamentale consiglio: circondarmi di amici veri, anche pochi, ma sempre e comunque fidati. E Tu sei una tra questi, Hinata; quindi ti ringrazio per avermi dato la possibilità di rendere mia madre fiera dei miei legami “ un’ amica? Perché un improvviso gelo mi frusta il corpo? Le sue ultime parole mi hanno ferito l’ anima come una lama affilata, ma già lo sapevo, sapevo di essere tale per lui..e allora perché mi sento così tremendamente triste? Io che pensavo stesse confidando a me segreti intimi che nessun altro aveva avuto l’ onore di carpire.. che sciocca, ci ho creduto e ci sono cascata un ‘altra volta. Il suo sorriso mi accarezza il volto, è dolce e caldo e soprattutto sincero. Accontentati, mi ripeto, fatti bastare il fatto che ti annoveri fra i suoi legami più stretti, siine orgogliosa..

“ Ehi, Hinata? Ho detto qualcosa che non va? Perché hai quello sguardo triste? “ no, non se ne deve accorgere; sorrido, sofferente, ma tento di esibire un’ espressione dolce e tranquilla

“ T- tutto bene, Naruto kun, non ti devi preoccupare “

“.. non ti muovere e guarda sul tuo petto “ accidenti che succede? Perché ha quell’ aria seria?

“ E' una lucciola luminosissimissima “ ; il suo viso incornicia, ora, un sorrisone da bambino stupito ed i suoi occhi zaffiro parlano di un ragazzo che, di occasioni per emozionarsi come un bambino, ne ha davvero vissute poche. Come ci riesce? Come riesce a far convivere in sé la forza e la brutalità con cui ha combattuto in guerra, con quella innocenza e quel candore puerili? È davvero straordinario..Chino il capo e prendo, delicatamente, l’ insettino tra le mani:

“ E’- è davvero graziosa, Narutokun.. “ .

 

Il suo lume si è spento! Sorrido flebilmente e la mia espressione fa contrasto con quella di un Naruto dispiaciuto per la morte dell’ insettino

“ Cosa c’ è? Perché sorridi? “

“ Oh, beh..ecco mi è tornato in- in mente un ricordo di mo- molto tempo fa. Una sera ero seduta in giardino con mia madre; ad un tratto le si posò sul braccio una lucciola, proprio come questa, ed io ne rimasi affascinata. Non ti parlo della tristezza che mi invase quando quella, pochi istanti dopo, si spense; la- la mia mamma mi consolò e mi disse che non dovevo dispiacermi per l’ insettino, anzi, che ciascuna lucciola conservava un segreto, il sogno di ogni persona e quand’ essa cessava il suo luccichio significava che non aveva più bisogno di dare speranza al sogno, perché questo si era avverato. Le chiesi allora se il suo si fosse realizzato e lei mi rispose che la lucciola si era spenta proprio perché il suo sogno di avere una splendida famiglia che la circondasse si era avverato da tempo.. “ percepisco la sua attenzione su di me, come anche i lievi e repentini mutamenti di espressione del suo viso, proprio come se i sentimenti provati da me bambina, si riproponessero in lui con la stessa intensità,

“ E il tuo, Hinata? Il tuo sogno si è realizzato? “

“ Vo- volevo diventare coraggiosa e cre- credere di più in me stessa, quindi sì, il mio sogno si è realizzato “

“ Allora ringraziamo questa lucciola “ mi sorride,

 

“ Ringrazio te, Naruto! “pronuncio quelle parole senza arrossire o balbettare, perché lui non equivochi e capisca tutta la mia riconoscenza e non rincaro il suo nome con il rispettoso Kun, quasi come se desiderassi azzerare le distanza formale che, con quel suffisso, ho sempre interposto fra noi.

  
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