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Autore: _SKY96_    23/06/2012    0 recensioni
questa FF parla di Andy una ragazza inglese trapiantata in Italia con i gnitori. lei vive da sola da quando la sua coinquilina è andata a vivere a Parigi. Andy è un ragazza con un'intelligenza al di sopra della media ed è anche bella, molto bella solo che lei non si considera così. ha dei lunghi capelli biondi e ricci e degli occhi grigi stupendi... la ocsa più importante da dire su di lei? beh... MA è UNA DIRECTIONER! cercherà in tutti i modi di farsi seguire dai suoi idoli ma con scarsi risultati però chi lo sa... più avanti potrebbe andarle meglio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick Pov.

I ragazzi insistevano per avere il PC e io controvoglia lo consegnai. Finalmente avevo scoperto come si chiamava veramente. Andrea. Un nome comune che associato ad una cosa così bella cambiava completamente suono. Certo non l’avevo mai vista in faccia dato che la sua icon di Twitter era un di quelle predefinite, ma sapevo già che sarebbe stata bellissima. Come poteva non esserlo? Non vedevo l’ora di atterrare per incontrarla. Aspettavo più o meno da sempre quel momento. Dopo aver passato il PC agli altri iniziai ad avere dei ripensamenti sull’immagine che mi ero fatto di lei. e se non avesse avuto i capelli mori e gli occhi blu? E se invece fosse castana con gli occhi verdi? Ma ora che ci penso, che cosa potrebbe importarmene? Sospirai pesantemente attirando l’attenzione degli altri che iniziarono a guardarmi con sorrisetti maliziosi. Loro sapevano tutto e insistevano sul fatto che non avrei dovuto mia farle una cosa del genere e infondo avevano ragione. Mi ostinavo a mentirle ma dovevo essere sicuro di tutto 
.


Andy Pov.

Mi svegliai quando sentii l’aero tremare. Le ruote avevano toccato terra e fuori dall’oblò si intravedeva un cielo grigio come i miei occhi e un leggera pioggerellina che non faceva in tempo ad arrivare in terra che già era evaporata. Avevo sempre amato L’Irlanda proprio per quello. amavo la pioggia. Quando finalmente il segnale di slacciare le cinture iniziò a lampeggiare mi alzai in piedi afferrando la mia borsa e estraendone un cardigan bianco di come minimo 3 taglie più grande di me e poi scesi. La navetta ci stava già aspettando per andare al ritiro bagagli. Una volta dentro notai una cosa piuttosto insolita. L’aeroporto era completamente vuoto se non fosse stato per i passeggeri del mio volo e per gli assistenti di terra e qualcuno sceso da un jet privato. Senza trattenermi ancora ritirai il mio trolley e mi incamminai verso lo starbucks. Andai ad accomodarmi ad un tavolo poco distante dal bancone e subito arrivò un ragazzo a chiedermi l’ordinazione.
I: veramente sto aspettando una persona. Credo che ordinerò più tardi.
X: ok, sono a tua disposizione.
Ammiccò un sorrisetto per poi tornarsene alla sua postazione. Io ero troppo concentrata a non farmi prendere un attacco di panico per arrabbiarmi con quel tipo. Pensai fosse meglio darmi un’occhiata per assicurarmi di essere decente. Ero pallidissima così decisi di pizzicarmi leggermente le guancie per darmi un po’ di colore altrimenti potevo tranquillamente essere scambiata per un fantasma. Aspettai una decina di minuti poi sentii quella parola. Un ragazzo era entrato gridando POTETO! Tutte le persone presenti si girarono nella sua direzione. Solo io rimasi girata a guardarlo. Indossava una giacca dell’Adidas con sotto una felpa con il cappuccio tirato su e un paio di occhiali da sole al chiuso. Non gli staccai un attimo gli occhi di dosso e lui se ne accorse. Venne verso il mio tavolo e più si avvicinava più sentivo che il cuore mi sarebbe esploso da un momento all’altro. ne ero certa. Poi appena scostò la sedia e si sedette davanti a me, il cuore perse un battito o farse anche più di uno. Ero troppo curiosa di vedere chi si nascondesse sotto quel cappuccio.
I: ciao…
N: ehy.
I: allora… c-com’è andato il volo?
N: ah si, bene. Il tuo?
I: alla grande… così tu sei Nick…
N: senti potremmo andare a parlare da un’altra parte?
I: o-ok.
Presi la mia valigia e lo seguii fuori. L’attesa mi stava logorando. Ad un tratto mi prese per mano e li sarei potuta veramente morire. Mi sentivo al settimo cielo. Mi trascinò fino alla saletta dove mettono in attesa i passeggeri che hanno perso i loro bagagli così ci chiudemmo li dentro.
I: ma abbiamo il permesso di stare qui?
N: si, certo. Tranquilla. Senti Andy io…
La sua frase fu interrotta dalla suoneria del mio cellulare. Avevo un suoneria leggermente ridicola per quelli che al sentivano e anche Nick si mise subito a ridere. Era la suoneria con la voce di Niall, l’avevo scaricata da youtube…
I: scusami devi rispondere, è importante.
Senza dargli tempo di rispondere accettai la chiamata.
I: Fex perché stai gridando?! Che succede? No non ci sono andata su Twitter, perché? cosa?! Scherzi vero? Non ci posso credere! Si aspetta che ci guardo subito.
Appena chiusa la conversazione effettuai l’accesso a Twitter con il cellulare ed era vero. Avevo cinque follower in più e quando andai a controllare mi ritrovai scritti i loro nomi. Senza rendermene conto iniziai a piangere come una matta. Non potevo crederci. I One Direction mi seguivano su Twitter!
N: ehy tutto bene?
I: m-mi segue…
N: chi?
I: ma come chi Nick?! Niall Horan! e anche tutti gli altri! non posso crederci! Allora qualcuno ascolta i miei desideri!
N: allora vuol dire che ora provi di nuovo qualche cosa di più per Niall che per me?
Mi girai lentamente verso di lui e gli posai una mano sulla spalla.
I: io non mi rimangio mai quello che dico, e se ho detto che tu mi piaci molto di più di Niall puoi stare sicuro che è così.
N: beh… allora sarebbe un peccato.
I: che vorresti dire?
Lo guardai con una faccia sospettosa mentre mi dava le spalle. Prima si era tolto gli occhiali poi tirò giù il cappuccio e alla fine si voltò di nuovo verso di me, poi vidi quegli occhi. I suoi occhi. Erano di un azzurro ancora più intenso di quanto non lo fosse nelle foto e il suo sorriso era… era… perfetto.
I: t-tu sei…
N: già… sono io. te l’avevo detto che presto ti avrei seguita.
I: sei sempre stato tu?
N: dal primo momento.
I: p-perché? perché l’hai fatto?
N: volevo essere sicuro che quello che scrivevi nei tuoi tweet fosse vero.
I: e ora nei sei sicuro?
N: decisamente. Mi dispiace di averti mentito.
I: perciò vuoi dirmi che anche quello che mi hai scritto poco fa era un bugia?
N: cosa?! No no assolutamente no! era vero! Anzi è vero!
I: quindi mi stai dicendo che tu, Niall James Horan, uno dei One Direction, provi qualche cosa per me? Mmmm. interessante come cosa.
N: e tu quello che mi hai detto prima lo pensavi veramente?
I: tu che dici?
Iniziammo a ridere. Però che risata fantastica aveva. Rimasi imbambolata a fissarlo mentre la pelle chiara si arrossava leggermente. Poi quando smise di ridere e tornò serio si avvicinò a me spostandomi un riccio da davanti agli occhi per poi posarmi delicatamente una mano calda sulla guancia.
N: Dio mio…
I: c-che succede? Ho fatto qualche cosa che non va?
N: è solo che… immaginavo fossi bella ma… ma non così. sei sopra ogni mi aspettativa.
I: e questo è un male?
N: potrebbe diventarlo. I ragazzi potrebbero provarci con te.
I: i ra-ragazzi? Vu-vuoi dire…
N: sono in una macchina qui fuori che ci aspettano. Certo sempre se vuoi venire con noi.
Gli saltai addosso abbracciandolo. Poverino lo stavo soffocando.
N: mi piace il tuo profumo…
I: cosa?
N: niente, niente… allora lo prendo come un si?
I: SI!
Mi prese di nuovo per il polso e mi trascinò fuori di li. Avevo in mano il mio trolley, la borsa in spalla i tacchi che rischiavano di rompersi ma non me ne importava niente. Stavo correndo con Niall Horan per raggiungere Liam, Harry, Louis e Zayn in auto. Quando finalmente arrivammo a pochi metri dallo sportello ci fermammo. E io mi girai di scatto verso di lui.
I: ehy ma che suc…
No riuscii a finire la fase che mi ritrovai con le sue labbra appoggiate alle mie. Un contatto quasi impercettibile all’inizio ma che poi si approfondì sempre di più, e pensare che io non ero quel tipo di ragazza. non baciavo ma nessuno ragazzo appena conosciuto ma in quel momento mi sembrava la cosa più giusta da fare. Rimanemmo li impalati per un tempo indeterminato. Non se fossero secondi, minuti o ore, so solo che quando ci staccammo mi guardò negli occhi e mi sorrise per poi accarezzarmi di nuovo.
N: è da quando ho iniziato a leggere i tuoi tweet che volevo farlo.
Detto questo corremmo in macchina. Grazie alla mia imbranataggine finii con la testa sopra alle ginocchia di Louis che mi guardava divertito.
Lou: tu sei Andy! Piacere io sono Louis!
Mi tirai su di scatto e mi sistemai i capelli prima spettinandoli di lato e poi portandoli a destra… più o meno come fa Harry.
I: p-piacere mio.
L: credo che non ci sia bisogno di presentazioni ma sarebbe maleducato non farle perciò, io sono Liam.
H: piacere, Harry. Mi piace come ti sistemi i capelli!
Z: e io sono Zayn!
Ero senza parole. Non riuscivo a formulare un frase di senso compiuto!
N: Andy, ti senti bene?
I: s-se mi sento bene… E ME LO CHIEDI PURE!? SONO IN MACCHINA CON I MIEI IDOLI, IL RAGAZZO DI CUI MI ERO INNAMORATA E CHE MI AVEVA FATTO DIMENTICARE TE SEI TU E TU MI HAI APPENA BACIATA! Può ANDARE MEGGLIO DI COSì!?
Lou: perciò tu ti sei innamorata di Niall.
I: n-non ho detto questo.
Z: e invece si che l’hai detto!
Continuammo a scherzare e a prenderci in giro come se ci conoscessimo da una vita. Era fantastico. Passammo momenti fantastici tutti insieme e quella che doveva essere una banalissima vacanza studio si trasformò nella mia nuova vita, nella quale erano compresi i ragazzi, il conservatorio e un fidanzato fantastico.
 



  
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