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Autore: Akane25    08/01/2007    1 recensioni
Una strana sensazione alberga nel cuore di Akane, qualcuno dal passato cerca vendetta. Una vendetta bagnata nel sangue. Quale avventura vivranno stavolta Ranma e Akane? A che prezzo varrà la loro vita?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14 LA SPADA ED IL SUO PADRONE

 

 

La grotta era buia e umida…da una stalattite cadde una goccia d’acqua…il suono che produsse a contatto con il suolo si fece eco in tutta la caverna…

 

Erano giorni che Ken Ju si allenava in condizioni disumane…il suo obbiettivo era quello di eliminare la sua parte umana…o per lo meno di dominarla

 

*non voglio essere debole…non voglio essere debole* si ripeteva ogni giorno, ogni ora, ogni maledetto minuto…

 

Li in quel luogo nelle profondità della roccia aveva perso la cognizione del tempo…non mangiava, non dormiva…in mente una sola immagine….Akane.

 

Doveva assolutamente non pensare a lei come donna, ma bensì come avversario…lei era la guardiana della Chiave…solo quello…

 

Il respiro gli si stava affannando…

 

Si diresse verso una sorgente d’acqua, dove c’era una cascata gelida…

 

“Devo temprare il mio corpo ed il mio spirito…devo controllare Soichiro”

 

Si tolse i vestiti e rimase nudo…

 

Il corpo di Ken Ju era un tripudio di armonia e di forza…sembrava scolpito nella fredda pietra…

 

Si immerse nell’acqua fredda per qualche minuto, abituatosi un po’ alla temperatura si diresse sotto la cascata

 

Si mise in posizione di Loto, congiunse le mani e chiuse i suoi bellissimi occhi…

 

L’acqua gli accarezzava ogni suo muscolo…sfiorava la schiena, le braccia, le gambe…esplorava ogni suo avvallamento come se fosse una donna bramosa…

 

Qualche goccia gli rigava il petto cosi sodo e guizzante…

 

I suoi capelli lunghi bagnati erano attaccati alle spalle…e qualche ciocca cadeva aderente sul viso perfetto…

 

Nella sua mente ancora Akane, gli occhi di quella donna che lo accarezzava, il suo calore, il desiderio di baciarla….

 

Scacciò via quei pensieri con rabbia e riprese l’allenamento…

 

 

“ Eccoci ragazzi…questa è la città di Hokkaido”

 

sui volti dei ragazzi di dipinse un espressione di gioia…

 

“finalmente” disse estasiata Shan-pu

“Quanto tempo ci vuole per arrivare al tempio?” chiese risoluto Ryoga

 

“beh…” Sakura riflettè una attimo “se manteniamo il passo 5 giorni al massimo”

 

“bene allora andiamo” incitò Mousse che andò a sbattere prontamente contro un albero…

 

“che idiota…” disse una Shan-pu esasperata…

 

Il gruppo si incamminò verso la montagna…

 

Ranma era molto pensieroso…erano passati giorni dallo svenimento di Akane…sia Obaba che Sakura lo avevano rassicurato…ma c’era qualcosa di strano…in lui c’era una sorta di tensione…quando stava alla testa del gruppo sentiva l’impellente bisogno di girarsi per controllare se Akane teneva il passo…notò anche che Sakura aveva alleggerito molto gli allenamenti fisici della nipote…ma anche in quell’occasione la donna gli aveva spiegato che la ragazza era molto provata per l’addestramento…e per evitare altri probabili svenimenti,ci stava andando leggera…ma a Ranma tutto questo non quadrava…

 

*mmm…Akane è sempre stata una ragazza forte…non si è mai tirata indietro di fronte al lavoro…com’è che accetta di buon grado questo alleggerimento?? * per tutto il viaggio Ranma fu molto taciturno e ciò attirò l’attenzione di Akane…

 

“tutto bene Akane?” chiese Sakura

 

“eh…si nonna…va tutto bene” mentì

 

“tesoro non devi sforzarti nelle tue condizioni…”la nonna era visibilmente preoccupata

 

“tranquilla…sto cercando di evitare ogni peso e ogni discussione e inoltre tutte sera mi metto l’unguento giapponese che mi hai dato…” Akane sorrise…la nonna oltre ai soliti esercizi le stava insegnando a proteggere il bambino da eventuali attacchi con la forza del pensiero…creando intorno a sé una barriera protettiva

 

“e con Ranma?? E da un po’ che lo stai evitando”

 

il volto di Akane si intristì “già…è difficile per me mentirgli…quindi mi tengo a distanza…non voglio che lui sappia di questa cosa” Akane riportò d’istinto la mano sul ventre accarezzandolo…

 

la nonna le sfiorò una guancia…”pensa solo a star bene…”

 

 

 

“ragazzi eccolo…il tempio buddista” l’urlo di gioia di Ukyo fece sveltire tutto il gruppo ancora intento ad attraversare un tratto roccioso

 

“ne sei sicula spatolona?” chiese sarcastica Shan-pu

 

Ukyo mise le mani sui fianchi in segno di superiorità “hei cinesina…con chi credi di star parlando?”

 

“non è il momento di litigare” concluse Obaba “su…forza..”

 

Dopo giorni di cammino, e notti di addestramento finalmente si intravide una costruzione…

 

Tra la folta boscaglia si erigeva un imponente struttura…Il tempio era maestoso di un colore dorato e rosso… Il suo colonnato era enorme e antico…

 

Davanti all’ingresso c’era un monaco piuttosto giovane ma dall’espressione saggia intento a curare alcune erbe medicinali…i suoi occhi neri erano rassicuranti e giudiziosi…emanava un forte spirito combattivo che incuriosì Ranma…*non mi sembra tanto un monaco ordinario…ha un’aura molto ben sviluppata*

 

“benvenuti viaggiatori….possa essere questo tempio per voi luogo di conforto e meditazione, il mio nome è Sangi” il monaco li invitò ad entrare

 

“la ringrazio infinitamente monaco Sangi” Sakura seguita dal restante gruppo entrò nel grande salone e si inchinò in segno di ringraziamento

 

“ vi prego…mettiamo da parte i formalismi… piuttosto cosa vi porta qui?” chiese il monaco inginocchiandosi davanti ai suoi ospiti…

 

“il mio nome è Sakura Yamamoto…quelli che avete davanti sono un gruppo di forti combattenti, venuti fin qui per un motivo…chiedervi in prestito la sacra Spada di luce…” il tono della donna era fermo e austero

 

All’udire il nome della donna e dell’oggetto sacro il monaco trasalì… “voi...voi conoscevate mio padre vero?” il giovane monaco abbassò lo sguardo

 

Gli occhi di Sakura e di Akane si addolorarono “il Sensei era un uomo saggio e leale…ha tenuto fede alla sua promessa…pagando con la sua stessa vita…Ken Ju è tornato e nessun sigillo potrà imprigionarlo…ecco perché vi chiedo umilmente di consegnarci la Spada…” Sakura si inchinò nuovamente

 

“vi prego…alzate lo sguardo…vi consegnerò la Spada…ma dovete aspettare fin dopo il tramonto poiché anni fa mio nonno creò attorno a essa un campo di energia…mi servirà del tempo per togliere il sigillo” il monaco guardò con curiosità la ragazza dai capelli corti e corvini…

 

Si avvicinò a lei ponendosi di fronte

 

 “Stando ai racconti di mio padre lei,se non sbaglio,è la guardina della Chiave…non che la donna che ha rapito il cuore del demone” Gli occhi del monaco erano così intensi che Akane abbassò lo sguardo imbarazzata

 

Ranma dovette trattenersi da saltagli addosso e urlargli che Akane era sua e di nessun altro…strinse con forza i pugni contenendo la sua rabbia…

 

Sakura intervenne prontamente

 

“si  Sangi-sama mia nipote è la guardiana della Chiave…tra lei e la parte umana del demone c’era una forte e intensa amicizia…”

 

Sangi non proferì parola a riguardo si diresse verso le stanza sacre “vi prego di attendere il mio ritorno…intanto i miei allievi si occuperanno di darvi le migliori sistemazioni…per chiunque voglia allenarsi fuori il giardino è disponibile”

 

“la ringrazio” rispose cordialmente Obaba

 

Il monaco sparì dietro la grande porta di legno.

 

 

Era pomeriggio inoltrato quando Ranma si svegliò dal suo sonno….accanto a lui Mousse russava rumorosamente…

 

“dannata papera” brontolò Ranma “beh mi andrò ad allenare un po’ fuori…”

 

Si vestì in fretta e scese giù in giardino…

dove sentì qualcuno in lontananza allenarsi

 

*Ma chi??* Ranma fece qualche passo quando cominciò ad avvertire una forte aura nella sua direzione…

 

*Ryoga*  sorrise soddisfatto…annullò il suo chi e si avvicinò di spalle al ragazzo…

 

Ryoga era molto concentrato…si stava allenando probabilmente da una mezz’ora…e ora stava in posizione d’attacco di fronte ad una antica quercia…al suo fianco una spada…

 

“Hei maiale?? Cosa ci fai qui?? Ti sei perso di nuovo?” il volto spavaldo di Ranma fece saltare i nervi all’eterno disperso…la vena in fronte gli cominciò a pulsare

 

“RANMA…”la voce di Ryoga si iniziò a spazientire

 

Ranma era proprio questo quello che voleva…uno scontro in piena regola con l’avversario di sempre

 

*mi aiuterà a scaricarmi…* scoccò le nocche e iniziarono…

 

 

Il tramonto era passato da un pezzo,nella sala principale c’era un profondo silenzio

 

Tutti si erano riuniti…tutti tranne Ranma e Ryoga….

 

“Hei Shan-pu sai dove sono andati a finire quei due??” chiese a bassa voce Ukyo

 

Shan-pu fece spallucce “non ne ho idea spatolona…dovevano essele qui al tlamonto”

 

L’espressione di Akane era furibonda  *possibile che quello stupido debba farsi attendere in un momento del genere?? Poco importa cominceremo senza di loro*

 

La porta si aprì e il venerabile monaco portando con sé una custodia di mogano lucido…

 

Tutti fecero un inchino

 

“scusatemi per l’attesa…ma è stato più lungo del previsto…” il viso del monaco sembrava molto stanco e provato, sciogliere l’incantesimo era stato più difficile del previsto…

 

Sakura sorrise al giovane monaco “Sangi-sama grazie per il vostro aiuto”

 

“converrà con me Sakura-sama,che la spada di luce è un oggetto millenario…non la si dà in mano a chiunque…come la Chiave necessita di un custode puro di cuore…”

Sakura annui “certo monaco Sangi…è per questo che vi chiedo di consegnarla a mia nipote Akane…ella è già la guardiana della Chiave e…”

 

Ma il monaco la interruppe “Sakura–sama  mi dispiace doverla contraddire, ma vostra nipote non può essere la guardiana della Spada…”

 

Akane si alzò in piedi di scatto “perché monaco?? Perché non posso prendere in custodia la Spada?? È necessario…”

 

“Akane, tesoro…calmati” anche Sakura era molto nervosa…ma cercò di calmare la nipote. Sbalzi d’umore erano tipici della maternità, ma in quel momento Akane doveva mantenere i nervi saldi.

 

Il monaco si alzò e si inginocchiò di fronte ad Akane, che sembrò calmarsi..

 

“vedete Akane-sama…in principio i due oggetti sacri erano un unico potente cimelio che gli dei avevano donato agli uomini … la forza insita nell’oggetto era immensa e gli uomini ne fecero un cattivo uso…il mondo per poco non sfiorò l’apocalisse, a causa della cupidigia…

Fu cosi che gli Dei li divisero…creando la Chiave e la Spada… entrambi necessitano di un custode di puro cuore che li purifichi…ma il custode non può essere la medesima persona poiché in questo caso i due oggetti si rifonderebbero insieme e la sciagura sui abbatterebbe sul nostro pianeta….guerre sanguinose, massacri di innocenti…”

 

Akane fu colpita da quella rivelazione…e dalla serenità con cui il monaco gliel’aveva spiegata

 

“scusi la mia irruenza”  Akane era molto imbarazzata

 

Sangi le sorrise… “non hai bisogno di scusarti…sento un cuore puro pulsarti dentro e sento nuova vita in te crescere…”

 

Akane sgranò gli occhi…quel monaco doveva essere molto potente se aveva percepito la sua gravidanza…fortunatamente nessuno capì il senso di quelle frasi…

 

Sangi, detto ciò, aprì la custodia…la sala fu irradiata da una sfavillante luce celeste…

 

Davanti ai loro occhi c’era la sacra Spada di luce

 

Tutti rimasero folgorati dalla sua potenza

 

“prego Akane…la prenda in mano” Sangi esortò la ragazza

 

“ma lei…” Akane era perplessa

 

“lei è una guardiana e può maneggiare l’oggetto ma purtroppo senza sfruttarne i veri poteri…un qualsiasi altro essere umano non riuscirebbe neanche ad alzarla da terra…risulterebbe troppo pesante”

 

Akane impugnò la spada…effettivamente la sentiva pesante nelle sue mani ma con un po’ di allenamento l’avrebbe maneggiata alla perfezione….*devo riuscirci…o saremo tutti in pericolo*

 

 

Il momento era solenne...fin quando la porta principale si frantumò di colpo

 

“Ranma….vieni qui che ti rompo tutto” la voce minacciosa di Ryoga rimbombò nella sala

 

I due ragazzi stavano combattendo…incuranti di aver interrotto un momento molto delicato….

 

I presenti guardavano la scena esasperati, con grossi goccioloni dietro le nuche…  

 

“Ranma…la vuoi finire??” urlò Akane con ancora la spada tra le mani

 

Ma i due non si accorsero di nulla…stavano combattendo senza tregua

 

“Hei non scaldarti tanto P-Chan” Ranma sorrise mentre il volto di Ryoga si trasformava in una faccia tremante di rabbia

 

“bastardo….ranmaaaaaaaaa sei un uomo mortooo”

 

Ryoga, oramai furente, sfoderò la sua spada e attaccò frontalmente Ranma che molto abilmente lo evitò facendo una capriola all’indietro…

 

“scusa Akane la prendo in prestito” Fu molto lesto…Akane rimase di pietra

 

Ignaro di ciò che avesse in mano Ranma parò i colpi di Ryoga con la sacra Spada…

 

Si susseguirono vari colpi, affondi, rovesci…

 

Ranma maneggiava quella spada con un abilità eccezionale

 

Tutti rimasero sbigottiti…

 

“ma allora…” Obaba non potè finire la frase che i due ragazzi uscirono in giardino

 

“RANMAAAAAAAAAA…preparati a morire”

 

“La vedremoooooooo”

 

 

Un boato scosse la terra…un bagliore blu illuminò tutto il bosco circostante…

 

Tutti dovettero pararsi il volto con le mani per evitare il forte vento

 

Akane fece solo in tempo a vedere Ryoga sbattuto contro un albero…

 

“RYOGAAAAAAAAAA”

 

Di colpo la luce sparì , lasciando un enorme cratere fumante al centro del giardino…

 

“Lanma”

 

“Ranma, amore”

 

Shan-pu e Ukyo corsero dal ragazzo che giaceva semi nudo nel bel mezzo del cratere…

 

“ma cosa?? Ma cosa è successo??” chiese Ranma stralunato e confuso, sentendo la testa girargli vorticosamente

 

Akane a Sakura si guardavano con preoccupazione


*ti prego fa che non sia vero…* gli occhi di Akane si inumidirono

 

Il monaco dietro di loro sorrise compiaciuto

 

 “Beh…credo proprio che abbiamo trovato il nostro Custode…”

 

In cielo la prima stella della sera cominciò a brillare…

 

CONTINUA

 

 

 

   
 
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