Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Akane25    08/01/2007    1 recensioni
Una strana sensazione alberga nel cuore di Akane, qualcuno dal passato cerca vendetta. Una vendetta bagnata nel sangue. Quale avventura vivranno stavolta Ranma e Akane? A che prezzo varrà la loro vita?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo 15 L’ADDESTRAMENTO

 

La luce soffusa dei raggi del sole filtrava fra le tende spesse della camera dei ragazzi…

 

*mmm..dove sono?* Ranma accusò una fitta lancinante alle braccia

 

“si sta svegliando nonna” senti la voce di Shan-pu lontana

 

Ranma aprì gli occhi…la luce seppur poca gli dava un forte fastidio…

 

Provò ad alzarsi ma una voce gliel’ho impedì

 

“no Ranma non muoverti…sei ancora debole” la voce di Ukyo era piena di apprensione

 

Ranma senza fare storie si mise di nuovo steso…si girò verso l’altro letto, c’era qualcuno li disteso, Obaba lo stava medicando…ed era ridotto piuttosto male…

 

“ma chi??”

 

“Non pleoccupalti amole Lyoga stalà bene…la nonna si sta plendendo cula di lui”

 

“Ryoga??” Ranma era perplesso “ma cosa??cosa diavolo è successo?? Ricordo solo che stavamo combattendo….poi una luce accecante mi ha investit…”

 

Ranma si bloccò…*quella luce?? Forse era Ken Ju!! Akane*

 

Di scatto Ranma si alzò dal letto barcollando “Ken Ju…Bastardo…non….Akane dov’è Akane??”

 

Obaba gli si piazzò davanti, toccandolo in un punto alla base del collo gli immobilizzò le gambe…

 

Ranma cadde rovinosamente a terra “vecchiaccia” mormorò

 

“Lanma!!”

 

“Futuro marito…non sta bene che ti agiti…sei ancora debole…Ken Ju non centra in questa storia…l’esplosione in giardino l’hai provocata tu…” il tono di Obaba non ammetteva repliche

 

Shan-pu mise Ranma a letto, mentre Ukyo gli sistemava i cuscini dietro la schiena

 

“ma cosa stai dicendo??” la testa di Ranma stava scoppiando

 

“ascoltami ragazzo…” Ranma fissò l’anziana incuriosito cercando di prestare la massima attenzione

 

“mentre combattevi con Ryoga ricordi di aver preso fra le mani di Akane una spada molto antica?”

 

Ranma annuì, lo aveva fatto seguendo l’istinto, non sapeva il motivo, ma quella spada lo attirava

 

“bene…vedi inconsapevolmente tu tenevi fra le mani…la sacra Spada di luce”

 

Ranma rimase esterrefatto… “come?? Io avrei combattuto con la leggendaria Spada??” la bocca gli si seccò dallo stupore

“proprio cosi ragazzo…”

 

“ma scusa Obaba a me sembrava una spada normalissima…” Ranma era ancora intontito

 

“vedi…quella spada in mano ad un qualsiasi essere umano diviene estremamente pesante cosi da impedirne l’uso…l’unica persona in grado di maneggiarla abilmente è il suo guardiano”

 

momenti di silenzio…Per Ranma fu difficile assorbire la notizia

 

“ma…Ma Akane la teneva in mano senza problemi…io?” ma Obaba lo interruppe

 

“ricorda futuro marito che anche Akane è una guardiana, quindi anche lei può utilizzare la Spada senza tuttavia utilizzarne i pieni poteri…questo spetta solo a te!!”

 

“come mai non è diventata Akane la custode anche della Spada? ” il cuore di Ranma accelerò

 

“perché la guardiana della Chiave non può possedere anche la sacra Spada…i due oggetti sono troppo potenti per essere riuniti in una sola persona…”

 

Ranma non credeva alle sue orecchie

 

“ma…ma questo vuol dire che…”

 

“..che sei il legittimo custode della Spada” fini la frase il monaco

 

“Sangi-san” dissero in coro i presenti …Ryoga mugugnò nel sonno

 

“come sta in nostro convalescente?” il monaco portava con sé una scodella con dell’olio

 

“molto meglio Sangi-san” rispose Obaba

 

“vedo che tu Ranma ti sei ripreso”

 

Ranma fissò il monaco ancora con perplessità…”io..io…” le parole gli vennero a mancare

 

Il monaco lo guardò con una serenità e una consapevolezza rassicuranti

 

“si Ranma…lo sei…” Ranma strabuzzò gli occhi

 

“sono anch’io un guardiano” lo disse a bassa voce “sono anch’io come Akane…”

 

*Akane?? Ma dove??*

 

Ranma si guardò intorno preso dal panico… “Akane…Obaba dov’è Akane??”

 

Ukyo abbassò lo sguardo *Akane…sempre e solo lei…* stringendo i pugni

 

Shan-pu sorrise cercando di sembrare più naturale possibile

 

A parlare fu Mousse, che per tutto il tempo era rimasto seduto in un angolo della stanza

 

“Akane è stata qui fino a stamattina, ha vegliato su di te tutta la notte…quando i dottori le hanno detto che stavi bene è andata con Sakura in giardino…forse si stanno allenando…”

 

“Capisco…” Ranma era molto pensieroso *possibile che mi stia evitando??*

 

“Ranma??” Ranma si ridestò  “Si Sangi-san?’”

 

“più tardi se ti sentirai meglio…inizierai anche tu gli allenamenti...devi imparare a padroneggiare l’arma sacra… ” cosi dicendo lasciò la stanza raccomandando ad Obaba si spalmare l’olio sulle ferite di Ryoga…

                                                                 

Ranma non aveva parole…era incredulo…

 

 

Da una delle finestre della palestra si poteva scorgere il giardino del santuario…era molto rovinato dalla battaglia tra Ryoga e Ranma…in mezzo c’era ancora quel grande cratere formatosi a causa della potenza della Spada….

 

Gli Allievi del tempio si stavano dando da fare per richiuderlo con della terra…sarebbe stato un lavoro molto lungo…

 

Akane seguì con lo sguardo l’orizzonte…i suoi occhi erano gonfi e assonnati…aveva passato tutta la notte a vegliare su Ranma…

Nel suo cuore tanta preoccupazione…

 

Appoggiò una mano ad uno degli infissi della finestra…e vi si posò la fronte…

 

Benché in quel tempio avesse recuperato le ore di sonno e aveva mangiato abbondantemente, Akane si sentiva tremendamente affaticata…come se tutti i giorni di cammino da casa sua al tempio le fossero crollati addosso tutti quanti insieme…

 

“Tesoro?” Akane girò lentamente la testa

 

Davanti alla porta c’era Sakura con un vassoio,2 tazze di thè fumanti e qualche biscotto

 

“Ho pensato che dopo l’allenamento ti fosse venuta sete o fame e cosi…”

 

“grazie nonna Sakura…” sorrise stancamente

 

La nonna le si avvicinò preoccupata  “tesoro sei pallida…” sospirò “sapevo che non avrei dovuto accettare di allenarti anche oggi…dai andiamo in stanza…ti aiuto io…”

 

Akane non si mosse di un millimetro “pensi che riuscirà a padroneggiarla?’’

 

Sakura si bloccò…anche se era stata molto vaga, capì il malessere che attanagliava il cuore della nipote

 

“Akane…Ranma è un ragazzo forte e determinato…in poche settimane ha fatto progressi da gigante…già oggi pomeriggio il monaco Sangi lo allenerà …. non avrà alcun problema a prendere dimestichezza con la Spada”

 

Akane si staccò dalla finestra, tenendo basso lo sguardo  “già…” sospirò amaramente “è proprio questo il problema…”

 

Sakura sbatté le palpebre più volte “non ti seguo…cosa vuoi dire?”

 

Akane si sedette contro il muro e raccolse al petto le ginocchia tremanti  “voglio dire che rischia la vita…rischia la vita a causa mia…cercherà di difendermi…Ora che ha con sé  il potere della Spada cercherà di impedire a Ken…a Soichiro di uccidermi…e ancora non sa del bambino…se lo venisse a sapere…si batterebbe anima e corpo pur di batterlo… ”

 

Akane pianse disperata…pianse forte, mettendo le mani fra i capelli…

 

“E’ compito mio sconfiggere Ken Ju…non posso permettere che Ranma si sacrifichi per me…lo amo nonna…lo amo più della mia stessa vita, sono pronta a morire per lui…ma non posso…LUI me lo impedisce” si toccò il ventre malinconicamente

 “…Ranma…mi odierebbe se sapesse che ho fatto del male a nostro figlio…mi odierei anch’io…” Akane singhiozzò dolorosamente

 

la nonna non proferì parola *è giusto che si sfoghi * le si avvicinò e la abbracciò con tutto il suo amore…

 

Era pomeriggio…

 

In una delle sale del tempio un ragazzo con il codino stava immobile, in posizione di loto, davanti ad un monaco buddista…

 

I due erano immobili, come delle statue…

Gli esercizi meditativi richiedevano grande spirito di concentrazione, e… silenzio …un ottimo artista marziale in concentrazione sapeva che il silenzio era fondamentale…acuiva i sensi per ascoltare ogni minimo rumore….talvolta i più bravi riuscivano a percepire i battiti di chi gli stava di fronte….sentivano quel pulsare cadenzare aritmicamente…

 

“bene Ranma può bastare come riscaldamento”

 

Ranma aprì gli occhi lentamente, prese un profondo sospirò e prestò attenzione alla figura del monaco che aveva fra le mani una custodia di mogano lucido…

 

Sangi gli si avvicinò e si sedette di fronte a lui…

 

Ranma fissava la scatola in silenzio *li c’è la spada…* deglutì

 

Sangi aprì lo scrigno…Davanti a Ranma la sacra Spada di luce….

 

Era una spada molto antica…il manico era stato forgiato a forma di dragone…un dragone maestoso, imponente…dove nel suo occhio brillava incastonata una pietra blu, e tra le sue fauci usciva la lama della spada….una lama grossa e scintillante…

 

Ranma la guardava ammirato…non dalla bellezza in sé per sé…ma dall’energia che emanava….Ecco perché la prima volta aveva sentito quell’impulso di doverla impugnare…quella Spada era impregnata di millenni di storia, di secoli di battaglie…

 

“coraggio Ranma prendila…” il monaco lo esortò

 

Ranma impugnò la Spada…effettivamente era un po’ pesante…

 

“Sangi-san come mai ora sento la Spada più pesante?”

 

“perché il tuo spirito combattivo è al riposo…ecco perché devi allenarti…devi dominare la Spada, farle capire che può “fidarsi” di te, poiché sei un puro di cuore…dovete instaurare un rapporto a filo diretto…solo così la Spada sprigionerà i suoi poteri e si fonderà con i tuoi…”

 

Ranma capì “bene cominciamo”

 

I due combattenti si allenarono per un tempo infinito…anche se il monaco aveva una normalissima spada con sé riusciva a tenere testa al ragazzo, molto affaticato.. .

 

Si fermarono… Sangi scrutò il ragazzo

 

“Ranma…non è la Spada a doverti guidare…sei tu a dover guidare la Spada…”

 

Ranma non capì molto…

 

“ragazzo…dimentica che sia un oggetto sacro come ieri sera contro Ryoga…e combatti a cuore sereno…sciogli tutti i muscoli e pensa che quella che hai in mano sia una spada come tute le altre…e..non preoccuparti di doverti trattenere…la Spada non ferisce i monaci”

Sangi sorrise, evidentemente aveva capito che Ranma era un uomo d’onore e che non voleva andarci pesante anche avendo la sacra Spada con sé…sarebbe stato sleale

 

“allora riprendiamo??” gli occhi di ranma brillarono “quando volete…”

 

 

L’addestramento si protrasse fino a tarda sera…i due combattenti davano il meglio di sé…

Ranma aveva preso padronanza con la Spada…la sentiva leggera…e abilmente parava ogni colpo dell’avversario…

 

Un ennesimo attacco aereo…i due si scontrarono e atterrarono nelle parti opposte della sala con le spalle rivolte l’uno verso l’altro…

 

Qualche goccia di sudore bagnò il pavimento di  legno…Ranma era sfinito…

 

“bene Ranma…” Sangi si girò verso l’allievo

 

“grazie “ disse il ragazzo asciugandosi il sudore sotto il mento…

 

“vuoi continuare?? O preferisci riposarti?” il tono del monaco era pacato…

 

Un sorriso malandrino si increspò sul volto di Ranma “riposarmi?? Non ditemi che siete già stanco Sangi-san?” quella vena di bonario sarcasmo fece sorridere il monaco…

 

“beh l’età comincia a farsi sentire…” disse lui al gioco “ma…se vuoi andare avanti per me va bene” il suo tono divenne subito serio

 

“sono pronto” disse il ragazzo deciso

 

“Ranma ora però sarà diverso…”il ragazzo lo guardò con aria perplessa…il monaco continuò “Ora hai il controllo perfetto della Spada…sia con l’aura a riposo sia in battaglia…ora quello che ti chiedo è divenire tutt’uno con essa…”

 

Ranma non afferrò le parole dell’uomo “ma…”

 

“chiudi gli occhi Ranma…e immagina la Spada non come un oggetto, ma come un prolungamento del tuo braccio…sentila parte di te, parte del tuo corpo…solo se entrerai in sintonia con lei, questa sprigionerà la sua potenza…”

 

Ranma fece un profondo respiro…chiuse gli occhi e si concentrò al limite delle sue forze…

 

*devo entrare in sintonia con la Spada…essa è parte di me…è una parte di me*

 

Nuova energia si stava rigenerando nel corpo si Ranma…Si sentì pervadere da una forza enorme…ma tutta via mantenne il controllo…sentiva la Spada farsi sempre più leggera, come se fosse invisibile, come se si fosse fusa nel suo braccio…nelle sue vene sentiva scorrere linfa nuova… respirò affannosamente

 

Aprì gli occhi di scatto e partì… nella sala si sentì il freddo suono metallico delle Spade che si incrociavano…

 

Più a sud nella foresta selvaggia e incontaminata , tra alberi secolari e sempre verdi… vi era una grotta…

 

Il suo ingresso era buio e tenebroso…

 

A poco a poco, dalla grotta una figura prese forma…più si avvicinava, più la figura si faceva più nitida…

 

Ken Ju abbagliato dalla luce del sole si coprì gli occhi con una mano… non sapeva per quanto tempo era stato li sotto…fatto sta che aveva raggiunto il suo scopo…

 

Abituato un po’ alla luce…si tolse la mano davanti agli occhi e scrutò il paesaggio circostante..

 

“finalmente ci sono riuscito…”

 

Ken Ju aveva potenziato notevolmente la sua aura demoniaca cosi da sopraffare quella umana di Soichiro…oramai quando pensava ad Akane, nessun sentimento faceva breccia nel suo cuore…nella sua mente un unico pensiero…la Chiave…

 

Più volte la sua mente aveva pensato a Sagar…loro avevano fatto un patto…se Sagar gli avesse portato la vittima sacrificale…lui gli avrebbe dato in pasto l’anima di quel Ranma …ma…

 

*poco importa…una volta impossessatomi della Chiave…anche Sagar perirà, insieme a quei patetici esseri umani…*

 

un rumore fra le foglie lo distolse dai suoi pensieri…Ken Ju rimase impassibile ma eresse una barriera mentale… “sei in ritardo!!” disse lui spazientito

 

Una risatina rimbombò per tutta la foresta….       

 

CONTINUA

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Akane25