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Autore: Aniel    23/06/2012    1 recensioni
Klaus/Elena... so che è una coppia strana, ma un tentativo non fa mai male.
Bloccatevi a Before Sunset. Damon e Stefan sono riusciti a gettare la bara contenente Klaus in fondo all'oceano prima che Elijah arrivasse a Mystic Falls (non vi preoccupate fan di Klaus, se si trova tra i personaggi c'è più di un motivo). E' passata una settimana da quell'evento, Alaric (cattivo) sta inseguendo gli originari in giro per il mondo, ma Bonnie non è sicura che Klaus abbia detto la verità riguardo l'essere il capostipite della linea di sangue dei nostri eroi, così decide di fare un piccolo incantesimo, e ovviamente... va tutto per il verso sbagliato.
Sia Klaus che Elena vedranno così le loro vite prendere direzioni che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie Bennett, Elena Gilbert, Elijah, Klaus, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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13 – La maledizione del sole e della luna










 

Elena osservò con attenzione l’uomo che l’aveva rapita. Aveva i capelli neri, leggermente lunghi, una folta barba dello stesso colore e occhi grigio scuro, una corporatura robusta, e portava vestiti scuri malridotti. Si trovava in piedi, di fronte a lei, e la fissava in un modo che le metteva i brividi.
« Chi sei? » ripeté « E cosa vuoi da me? » lui sorrise, maligno.
« Dimmi bambina: credi ai vampiri? » ad Elena venne da ridere a quella domanda, ma la situazione era troppo seria e pericolosa per commettere un errore simile.
« Potrei... » rispose, facendo attenzione a quello che diceva « se mi fornissero delle prove » l’uomo scoppiò in una risata divertita e impiegò almeno 3 minuti prima di riuscire a calmarsi.
« Potrei fornirtele io, tesoro »
« E perché dovresti? Cosa te ne verrebbe? » l’espressione sul viso dell’uomo la spaventò ancora di più, e mentre questo si avvicinava a lei con fare minaccioso, dovette trattenersi dal mettersi a urlare.
« Lo vedrai » rispose, sussurrando a due centimetri dal suo viso « entro la fine di questa giornata non solo crederai ai vampiri, ma verrai sventrata da uno di essi. E quella del tuo assassino sarà l’ultima faccia che i tuoi begli occhi vedranno »
 

Raphael smise di piangere, cullato dalle braccia di zio Kol, poggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi, sapendo in cuor suo che qualcosa non andava. Improvvisamente erano andati via tutti. Pensava che la mamma sarebbe comparsa davanti a lui da un momento all’altro, ma era passato molto tempo e lei non arrivava.
« Ti hanno lasciato a fare il baby sitter? » Raphael alzò la testa e lanciò un urletto di gioia sentendo quella voce, ma quando la vide capì subito che quella non era la mamma, era l’altra, e tornò a stringere zio Kol.
« Volevo andare con loro, ma era necessario che qualcuno rimanesse con Raphael, Rebekah è cocciuta e si è impuntata in maniera molto gentile dicendo che Elena è sua amica, su di te non si può fare affidamento, quindi... »
« Chi ti dice che su di me non si può fare affidamento? » chiese Katherine, con tono di sfida.
« I miei fratelli mi hanno parlato di te, entrambi, in momenti diversi, ed entrambi erano d’accordo su una cosa »
« Cosa? » Kol si sporse sul divano, tenendo il nipote con attenzione e bisbigliò con un sorriso.
« Sei una stronza » poi si alzò e andò a mettere Raphael nella culla, facendogli il solletico. Il bambino rise per qualche istante, battendo le manine, prima di concentrarsi sul suo peluche. Katherine osservava la scena con distacco, appoggiata al muro.
« Sei ridicolo » disse dopo un po’, e Kol alzò lo sguardo su di lei con la fronte aggrottata.
« Come, prego? »
« Sei ridicolo » ripeté lei « tutta questa storia lo è. Klaus ed Elena coppietta felice e voi, i vampiri più vecchi e potenti esistenti che cambiate pannolini e leggete le favole. È semplicemente assurdo! »
« Noi siamo una famiglia » disse Kol con forza « ci proteggiamo a vicenda e ci prendiamo cura gli uni degli altri. Sai almeno cosa significa avere una famiglia? »
« No, in effetti, e sai perché? Perché tuo fratello ha ucciso la mia » l’originario boccheggiò.
« Mi dispiace, non lo sapevo »
« Già, sono sicura che ha dimenticato ad accennare a quella parte » Kol la osservò per un istante, incerto su cosa dire, poi un dubbio si fece strada in lui.
« Ma allora come fa Elena a... ? »
« Ho... avuto una bambina, prima di conoscere i tuoi fratelli, ma mi è stata portata via »
« Quindi mia cognata e mio nipote sono la mia famiglia tanto quanto sono la tua, e tu ancora non li accetti? »
« No, vedi, è qui che ti sbagli » replicò la vampira guardandolo con sfida. « loro non sono ne la tua famiglia ne la mia, sono la famiglia di Klaus e qualsiasi cosa o persona abbia a che fare con Klaus io non la digerisco »
« Allora perché hai tentato di sedurmi oggi? » le chiese lui, e senza aspettare una risposta andò via. « Prova a sfiorare quel bambino e ti spezzo tutte le ossa » le urlò poi dall’altra stanza, facendola sospirare. Proprio non ci riusciva ad andare d’accordo con i membri di quella famiglia.
 

Erano passate ore da quando si era svegliata in quel posto che somigliava tanto a un vecchio magazzino e pullulava di scarafaggi. Non sentiva più le mani e le corde le segavano polsi e caviglie, inoltre aveva una gran sete. Il suo rapitore era sparito e cominciava a pensare che l’avrebbe lasciata lì a morire, quando udì il rumore di una porta che sbatteva e delle voci non molto lontane. Un paio di minuti dopo, quattro persone entrarono nel magazzino ed Elena si sentì improvvisamente felice.
« Stai bene? » le domandò Klaus, avvicinandosi velocemente a lei e slegandola. Lei annuì e chiuse gli occhi, finalmente al sicuro.
« Allora, quando potremo vedere la luce del sole? » la voce del suo rapitore le arrivò alle orecchie e la fece rabbrividire tra le braccia del fidanzato. Elijah si accostò al vampiro e gli mise una mano su una spalla.
« Vedi, ci sono un paio di piccoli problemi nel tuo regalo » gli disse.
« Come? Cercate la doppelganger da secoli e io ve l’ho portata, quale sarebbe il problema? »
« Per dirne uno, lei era già con noi » e prima che l’altro potesse anche solo mostrare un segno di sorpresa, gli strappò via il cuore. Elena urlò e nascose il volto con le mani, mentre Klaus la stringeva a se.
« Shhh! Non è successo niente » la consolò, ma lei continuava a tremare « andiamo a casa »
 

Raphael aprì gli occhi e sentì qualcosa di strano. Sua mamma non era ancora tornata, ne era sicuro, perché altrimenti sarebbe subito venuta a cullarlo e a dargli la pappa. Oh, ecco cosa c’era di strano.
« KATHERINE! » la vampira saltò in aria all’udire l’urlo che proveniva dal piano di sopra e corse a vedere cosa stava succedendo. Quando giuse sulla soglia della stanza di Klaus ed Elena quasi scoppiò a ridere. Kol era lì, con i capelli scompigliati, e cercava di calmare il pianto del bambino, senza riuscirci. « Piange da mezz’ora e non riesco a farlo smettere, ti prego, aiutami »
« Perché dovrei? »
« Perché sei una donna e sei una specie di bisnonna per lui. Per favore, sono disperato » lei rise di cuore.
« Vieni, andiamo in cucina »
Dieci minuti dopo, Katherine stava dando da mangiare a Raphael con il biberon, seduta su uno sgabello.
« È la prima volta che lo tieni in braccio e non piange » disse lui, osservandoli con attenzione. Tutte le volte che la vampira tentava di prenderlo in braccio, effettivamente, il bambino iniziava a urlare, avvertendo che quella non era la madre.
« È disperato anche lui. Elena manca da ore ormai »
« Non sei preoccupata neanche un po’? »
« Tu lo sei? » chiese lei, alzando le sopracciglia.
« Certo che lo sono »
« Cos’è successo esattamente? Come hanno fatto lei e Klaus ad innamorarsi? L’ultima volta che li ho visti prima di incontrare te, lui teneva a lei solo per la storia degli ibridi » Kol inspirò e si sedette di fronte a lei, riflettendo.
« Il loro è stato un incontro molto romantico. Lo era all’epoca e lo è ancora di più ora che possiamo considerare tutti i fatti nel loro insieme »
« Che vuoi dire? Non capisco »
« Noi abbiamo conosciuto Elena mille anni fa. Viaggio nel tempo » spiegò subito, notando l’espressione confusa di Katherine « casino di Bonnie. Ma Elena si è subito innamorata dell’umanità di mio fratello, è stato quello che si definisce un colpo di fulmine, credo. E ora lui è metà umano e... è difficile far sparire l’amore, dopo che ha fatto la sua comparsa »
« Metà umano? » domandò lei, balbettando e Kol le spiegò cos’era successo. Alla fine del racconto, lei era sotto shock « Sapevo che c’era qualcosa di diverso in lui » ammise, alla fine.
« Si, beh, mio fratello attira guai, anche se l’ultima credo sia stata una benedizione » fece una pausa e si guardò le mani « Io non ero molto legato ad Elena » sussurrò « vedevo quanto lei e Nik fossero legati, e sapevo che lei era una brava ragazza, ed ero felice quando si sono sposati, nel passato, ma lei era molto amica di Rebekah e passava la maggior parte del suo tempo con lei o con mia madre o con mio fratello. Qualche volta parlava con Elijah. Sembrava molto legata ad Elijah e ora so il perché. Immagino di aver pensato che ci sarebbe stato tempo per fare amicizia con lei, invece, poi, è sparita, e Nik era distrutto »
« L’ha presa tanto male? »
« Non ha parlato per giorni, e quando ha ricominciato era... diverso. Sembrava non importargli di niente. Finché non è arrivata Tatia. E quando mia madre ha gettato su di lui la maledizione, ha promesso che non si sarebbe mai più affezionato a nessuna che assomigliasse tanto a sua moglie. Solo ora capisco quanto possa essere stato difficile per lui perdere Elena. E per quale motivo è diventato così stronzo nel corso dei secoli. Io non ho mai provato quel tipo di amore »
« Quello che ti rovina la vita? » domandò Katherine con uno sbuffo. Kol la guardò male e parlò lentamente, facendole arrivare ogni sillaba con chiarezza inaudita.
« Quello che ti fa sentire che gli unici momenti che contano sono quelli che passi insieme a lei. Quello che ti fa brillare gli occhi e battere il cuore a una velocità che ti fa quasi male. Quello che ti fa tremare le mani quando siete vicini e che rende ogni giorno passato con quella persona un giorno di cui non potresti fare a meno »
« Wow » sospirò lei, prima avvicinarsi con l’intento di baciarlo. Kol si scostò di scatto e sorrise birichino.
« E quella che hai appena sentito è la descrizione del rapporto tra Klaus ed Elena che mio fratello mi ha dato mille anni fa, poco prima che si sposassero. Già! » aggiunse, ridendo alla faccia arrabbiata di Katherine.
« Non erano parole tue? »
« No, ma è stato divertente vedere la tua reazione. Sul serio... » aggiunse, riavvicinandosi e convincendola a guardarlo « io mi diverto a corteggiare le donne per una botta e via. Non ho mai provato quel tipo di amore, quindi non potrei descriverlo, ma mio fratello si, e quando vedo come loro due si guardano... quello è il tipo di amore che vorrei trovare. Con un semplice sguardo riescono ad esprimere un universo di emozioni. È difficile riuscire a trovare una persona da amare e che ti ami con quella profondità »
« E tu non pensi di riuscire a trovarla, un giorno? » chiese lei, mentre una scintilla di speranza si faceva strada in lei.
« Non ho ancora incontrato nessuna che mi faccia sentire così »
 

Klaus portò Elena nella loro stanza e la adagiò sul letto, dove lei si rannicchiò su se stessa, in lacrime.
« Amore » le sussurrò, sedendosi accanto a lei e stringendola nuovamente a se.
« Non era necessario ucciderlo » iniziò lei.
« Si che lo era »
« Cos’è successo? » domandò, alzando il viso per poterlo guardare negli occhi.
« Non lo sai? »
« Lui non mi ha spiegato » Klaus prese un respiro profondo e abbassò lo sguardo.
« È colpa mia » ammise, tornando a guardarla negli occhi « Io ed Elijah abbiamo inventato la maledizione del sole e della luna, ricordi? Per trovare più facilmente la doppelganger e la pietra di luna »
« Si, mi ricordo »
« Beh, moltissimi vampiri hanno passato secoli ad aiutarmi inconsapevolmente, pensando di entrare nelle mie grazie e poter stare alla luce del sole. Così, quando ho spezzato la maledizione, ho fatto in modo che la notizia arrivasse ai licantropi, ma non ai vampiri. Si sarebbero arrabbiati, capisci? Li abbiamo presi in giro per più di un millennio »
« Quindi nessuno di loro, eccetto noi, sa che hai spezzato la maledizione »
« No, se lo sapessero si aspetterebbero di poter uscire di giorno, e non posso rischiare che un’intera comunità di vampiri si infuri con noi, non ora »
« Quindi continueranno a darmi la caccia » sussurrò lei, tremando.
« No, nessun altro scoprirà che esisti, e anche se ci riuscissero noi ti proteggeremo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, inclusa la loro paura. E anche se per caso dovessero riuscire a rapirti di nuovo, ti condurrebbero dritta a noi e noi potremo ucciderli »
« Ma se mi rapissero per vendetta, invece... » Klaus le prese la testa fra le mani e le posò un leggero bacio sulle labbra.
« Questo non accadrà mai. Faremo in modo che non accada. Te lo prometto » Elena annuì e strinse le sue mani a quelle di lui, ma lui si scostò quasi subito e si morse un polso « Tieni » disse, portandole la ferita alle labbra.
« No »
« Oh, andiamo, so che ti fanno male » le disse, indicando le ferite lasciate dalle corde, e lei bevve, dopo un attimo di esitazione, sentendo subito il dolore sparire. Poi, Klaus la trasse a se, e iniziò a carezzarle la testa con una mano, mentre portava l’altra a stringerle il fianco « Andrà tutto bene » ed Elena annuì piano, inspirando il suo odore e addormentandosi.
 

Non troppo lontano, in un vecchio magazzino abbandonato, una strega e una vampira trovavano l’amico senza cuore.
 









Angolo autrice
Questo capitolo mi piace tantissimo... in ogni singola parte, specialmente quando Kol parla dell’amore e poi si scopre che erano frasi di Klaus =D
Un bacione a tutte e mille grazie a voi che leggete e a ila_D e ad Elisetta Slitherin che hanno recensito. Buonanotte e al prossimo episodio!
  
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