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Autore: cussolettapink    24/06/2012    1 recensioni
Arianna e Lisa sono due gemelle abbandonate dalla madre e il padre. Compiuti 18 anni escono dall'orfanotrofio e da lì inizia la loro vita. Quante cose gli capiteranno una volta incontrate 5 zanzare... (One Direction)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scherlock in azione

Arianna
“Finalmente! Ce l’hai fatta ad uscire da quel bagno” Lisa mi guardò male “Ma cosa vuoi?”, “Dai su sbrigati che sto morendo di fame” così uscimmo di casa e ci incamminammo verso Nando’s.

Stavamo ordinando i nostri menù a portar via, “Davvero hai intenzione di mangiarti quella robaccia?” mi chiese Lisa sconvolta a causa del mio panino con: pollo, tonno, insalata, formaggio e pomodoro, il tutto accompagnato con delle patatine al formaggio, non capivo cosa ci trovava di male, infondo non era poi così pesante, sempre meglio del suo banalissimo menù con: pollo, insalata e maionese e patatine fritte.
“Cosa c’è di male? E’ leggero” Lisa sbarrò gli occhi “Se quello è leggero, gli elefanti volano”,”Sei triste” dissi passandomi una mano sulla faccia. 

Stavamo uscendo dal locale quando Lisa di colpo mi trascinò dietro una colonna “Che succede?” chiesi allarmata, “Shhh, guarda” mi sporsi un po’ con la testa e vidi suor Matilda parlare con gli Onda Rection…. Con gli Onda Rection?! Ma cosa ci faceva suor Matilda con loro? Cercai di capire cosa si stavano dicendo, ma non ci riuscì così chiesi a mia sorella, che vedevo molto presa, “Lì ma che si stanno dicendo?”, “Shhh!” quella fu l’unica risposta che ricevetti, così mi rigirai.
Non feci nemmeno in tempo a concentrarmi sulla discussione che la suora iniziò a salutare quei tipacci.

Lisa mi trascinò fuori dal locale e si fermò d’avanti alla suora “Salve suor Matilda, quanto tempo!” ammetto che la faccia di mia sorella in quel momento mi terrorizzava “Ragazze, che ci fate qui?” io cercai di parlare ma mia sorella mi precedette “Noi mangiamo, lei invece che ci faceva con quei bellissi…”, “TIPACCI” finì la frase al posto di Lisa, non poteva chiamarli bellissimi, non erano niente male… Ok erano belli ma erano delle fastidiose zanzare!
La suora scoppiò a ridere “Arianna sei sempre la solita, ammettilo sono belli”, “Lo vedi, lo dice anche suor Matilda” io le guardai con faccia rassegnata, “Sarà… ma rimangono dei tipacci comunque” mia sorella mi passò una mano d’avanti la faccia come per scacciare ciò che avevo detto e si rigirò verso la suora “Comunque che ci faceva con quei ragazzi?” Lisa sembrava il poliziotto cattivo, mentre io quello ciccione che se ne fregava di tutto. 
La suora la guardò e fece un sorrisetto nervoso “Niente, è solo che… Bhè… Ah si! Ci sono delle bambine giù all’orfanotrofio che li adorano e volevano un autografo e avendone l’occasione me lo sono fatto fare. Ora vado ci vediamo settimana prossima, ciao” salutammo la suora poi mia sorella si girò verso di me con una mano sotto il mento, sembrava la statua –il pensatore- mi venne da ridere “Mmm.. quella suora non mi convince, dobbiamo indagare” disse convinta carezzandosi il mento come se avesse la barba “Hai proprio ragione Sherlock” scoppiai a ridere “E allora indaghiamo Watson” mi disse con nonchalance, la cosa che mi faceva più paura era che, era terribilmente seria “Si, penso proprio che da oggi in poi non ti permetterò di leggere più romanzi gialli… Andiamo a casa che sennò qui si fredda tutto!” così la presi sotto braccio e ci avviammo verso casa. 

Lisa
Eravamo sedute a tavola a mangiare il nostro pranzo, ma io non riuscivo a togliermi dalla testa la scena di oggi, era veramente troppo strano.

Cominciai a pensare: e se stessero tramando qualcosa? Ho bisogno di indizi, e se quella non era suor Matilda, ma un serial killer che attenta la vita di belle labbra, cioè Liam? Ho bisogno di indizi, e se fosse il ninja- maggiordomo? Ho bisogno di indizi, se ci penso bene sto dicendo troppe volte –ho bisogno di indizi- e se ci penso ancora meglio… ho bisogno di uno psicologo! 
Comunque mi pare strano il fatto che da quel fatidico giorno dello scontro, li incontriamo sempre…
“Oddio è vero” gridai, facendo strozzare mia sorella con una di quelle rivoltanti patatine al formaggio “Che succede?” chiese allarmata “Non ti sembra strano che quei raga…”,”Tipacci” mi corresse lei, “Si vabbè loro, da quel fatidico giorno li incontriamo sempre?” lei mi guardò esasperata “Si devo decisamente BRUCIARTI tutti quei libri” la squadrai “Non sto scherzando facci caso!”, “Ma ti pare che ci seguono? Noi abitiamo a Londra e anche loro, è normale”, “Bhè ma Londra è grande”, “Magari saranno di questa zona”, “Mmmm… Questa storia mi puzza”, “Ah si e di cosa?” la guardai incenerendola con lo sguardo, “Ora sei tu quella triste”, “Ogni tanto posso permettermelo anche io” disse lei ingurgitando l’ultima patatina e andando a buttare la sua roba. 
Stranamente dopo anni e anni, non riuscivo ancora ad abituarmi al fatto che mia sorella fosse così veloce nel mangiare, io ero ancora si e no al quarto morso del mio panino.

Era pomeriggio inoltrato; “Lisa!” gridò mia sorella dal piano di sotto “Che c’è?” risposi dalla mia camera “Vieni con me giocare twister!”, “Ok, va bene”, “Non era una domanda, era un ordine” sbuffai e scesi le scale.

Eravamo tutte e due in una posizione stranissima: la mia gamba sinistra era intorno al braccio destro di Ari che di conseguenza era attorno alla mia gamba destra, la nostre teste erano attaccate, “Allora Panda, la tua gamba destra sul blu” la vidi guardarmi sconvolta “Ma come faccio? Dovrei passare sopra il tuo busto” io scoppiai a ridere “Prova!” iniziò a muoversi “No, non così, guarda che caschiamo…” non feci in tempo a finire la fase che cademmo a terra come due pere cotte! 
Scoppiammo a ridere mentre ci massaggiavamo la testa, che avevamo sbattuto a terra “Sei un disastro in questo gioco Panda, cadi sempre per prima”, “Ti farò vedere io chi è il disastro” disse cercando di essere seria, ma non ci riuscì perché crollò nuovamente a ridere.

La sera eravamo a tavola ancora a ridere per quello che era successo il pomeriggio “Ho un bozzo enorme in testa!” disse mia sorella con le lacrime agli occhi per le risate, “Oddio non parlarne a me! Sono piena di lividi” eravamo lì a piegarci in due dalle risate. 
Da quant’è che non vedevo mia sorella ridere così? Forse quel peso che l’aveva sempre angosciata stava cedendo… Speriamo.

Dopo un po’ salimmo le scale per andare a dormire, mia sorella mi diede la buonanotte mentre entrava nella sua stanza, la bloccai “Ari aspetta!”, “Dimmi” mi disse sorridendo, causando anche un mio sorriso, “Era da tanto che non ti vedevo ridere così, mi mancava, ti prego non smettere più, il tuo sorriso è la causa dei miei” venne da me e mi abbracciò “Non ti servono i miei sorrisi per essere felice, ma se questo ti fa stare bene allora ti prometto che ci proverò” gli diedi un bacio in guancia, almeno aveva detto che ci avrebbe provato e per lei già era un grande sforzo, “Buonanotte Panda”, “Buonanotte Scrocchia!” così ci ritirammo tutte e due nelle nostre camere.


Angolo Matte! 
Arianna: Lisa ti rendi conto che diciamo troppe volte angolo matte? Secondo me l'hanno capito che abbiamo quanche problemino 
Lisa: NO! JIMMY PROTESTED !
Arianna: Ma che centra ? 
Lisa: Bho ahahaha
CCCeeeerto ahahaha andiamo avanti. In questa puntata troviamo una Lisa partita di mente e un Arianna un pò meno depressa *unapplausoadAriannachesuperaladepressione*
Ahahaha grazie a tutti quelli che l'hanno messa tra le seguite, preferite, ricordate e grazie a quelle che recensiscono, riuscite a darci la forza per andare avanti con la storia, siete fantastiche **
GRAZIEEE VI VOGLIAMO TANTO MA TANTO BENE ♥

Manna xx Liz xx 
   
 
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