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Autore: Lily_and_the_Marauders    24/06/2012    2 recensioni
Salve a tutti! :3
Questa Fan Fiction è concentrata sul dolore di George Weasley dopo aver perso suo fratello Fred.
I due in incontreranno grazie alla Pietra della Resurrezione.
Genere: Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nonostante fosse primavera il sole era cocente sulla testa delle persone che cercavano di sistemare ciò che era rimasto di Hogwarts.
La scuola era caduta insieme ai morti in battaglia e se ci si concentava almeno un po', attraverso quelle pereti, si potevano ancora udire urla di morte e distruzione. Urla di chi voleva vivere ma purtroppo non ce l'ha fatta.
E ora i sopravvissuti erano tutti là a ricostruirla, a ricostruire i loro cuori infranti anche se sapevano che nulla sarebbe stato più lo stesso.
Uno di questi era George Weasley.
Era a pezzi, proprio come la sua tanto amata Hogwarts.
La sua unica possibilità, pensava, era quella di soffocare tra i ricordi passati, per rivederlo ancora una volta. Avrebbe preferito di gran lunga morire con lui piuttosto che rimanere là a non far nulla.
-Mamma?- chiese avvicinandosi a Molly che mormorva incantesimi facendo svolazzare la bacchetta a destra e a sinistra.
Per un attimo si fermò e guardò il figlio negli occhi.
George potè leggere facilmente il dolore che a poco a poco prendeva possesso di lei, il dolore di chi aveva appena perso un figlio.
-Dimmi, George- le rispose, la sua voce era flebile e tremante.
Aveva da poco smesso di piangere, non si era nemmeno preoccupata di asciugarsi le lacrime. Lacrime troppo amare da poter dissolvere solo con un lembo di una sporca maglietta.
-Posso aiutarti in qualche modo?- le domandò lui.
Sul viso della signora Weasley si aprì un tenero sorriso interrotto da singhiozzi che cercava con tutta sè stessa di tenere a freno.
-Oh, no George caro. Vai pure a sederti, io ho quasi terminato, mi farò dare il cambio da Sibilla-
George fece un breve cenno d'assenso e le voltò le spalle dirigendosi fuori dall'atrio, non aveva voglia di vederla piangere perchè non avrebbe saputo come consolarla dal momento che non era capace di consolare nemmeno sè stesso.
Girovagò su quello che un tempo era il girdino del Castello e vide diverse persone indaffarate a sistemare o a curare i feriti. Alcune sorridevano e si abbracciavano.. George avrebbe voluto essere come loro.. Sorridente, ma soprattutto avrebbe voluto che ad abbracciarlo e a dirgli che tutto andava bene ci fosse stato Fred.. Ma ovviamente non sarebbe andata così, Fred era morto!
Fred l'aveva lasciato solo!
Lanciò un urlo di rabbia misto a dolore, poi scoppiò in lacrime. Erano due giorni che non faceva altro che piangere ma non si sentiva meglio, anzì piangere lo rendeva ancora più vuoto e vulnerabile.
Ora come ora non avrebbe avuto nemmeno la forza di sollevare la bacchetta per lanciare uno Schiantesimo.
Si stese sul prato osservando il limpido cielo primaverile; per un momento pensò che forse gli conveniva stare là in eterno.
Era cosìpiacevole.
Forse però dopo un ora o solo dopo cinque minuti si alzò e riprese il suo cammino. Arrivò fino al limitare della foresta proibita e scrutò il luogo intorno a lui. Alcuni alberi erano ormai completamente bruciati, molti erano anche caduti a terra.
C'era ancora un acre odore di cenere e sangue.
George avanzò di qualche passo quando un bagliore catturò la sua attenzione. Si accucciò e accanto al suo piede c'era una piccola pietra nera, a forma di prisma.
Immediatamente seppe cosa aveva trovato e non perse tempo a girarla tre volte in mano con un unico pensiero fisso nella testa, quel desiderio che portava dentro da giorni ormai.
Fred apparve accanto al gemello.
-F-Freddie? Sei proprio tu?- chiese George quasi intimorito al fantasma di suo fratello.
Il rosso annuì sfoderando quel sorriso che solo lui sapeva fare, quel sorriso che George amava più della sua stessa vita.
Restò a fissarlo ancora per qualche minuto cercando di saziarsi di lui, perchè sapeva che in futuro non avrebbe avuto altre occasioni per farlo.
-Ehi, che hai da guardare?- chiese Fred divertito. -Cosa c'è George, finalmente ti sei reso conto chi era il più bello dei due?-
-Pfft, ma finiscila, si sa che io sono il più bello- ribattè l'altro con ironia. Quell'ironia che poco dopo volò via come non fosse mai esistita.
-Cosa c'è George?- gli domandò, questa volta seriamente.
-Te ne sei andato Fred, mi hai lasciato solo. Fino a poco tempo fa ero sicuro che nessuno ci avrebbe mai divisi; Sai il Negozio andava alla grande e i nostri scherzi facevano ancora arrabbiare la mamma.-
-Ma io non me ne sono andato, io sono sempre stato con te! Per le mutande di Merlino, siamo identici! Certo, il mio corpo sarà sempre più bello del tuo,ma le nostre anime George, quelle sono praticamente le stesse! Solo che qualcuno lassù, al principio ha deciso di separarle e metterle in due corpi differenti! Ora che il mio bel corpo non c'è più non vuol dire che anche la mia anima se ne sia andata, perchè quella George, quella è sempre stata tua.. e continuerà ad esserlo. Siamo indivisibili, e lo saremo sempre-
-Ma non sarà la stessa cosa!- esclamò lui.
-Questo è vero, ma nella vita tutti devono affrontare dei sacrifici George, per andare avanti! Io mi sono sacrificato, ed ora tocca a te portare avanti tutti e due..Sembra difficile ma vedrai che con il tempo ti abituerai..-
-Non capisci Fred, non puoi capire come io mi senta! Non sono mai stato così solo in vita mia! Non è come quando discutevamo da bambini, che io andavo da mamma e tu da papà e poi alla fine della giornata ci rincontravamo come se nulla fosse accaduto, non è così! Ora tu non sei da papà, questa sera a cena non ci rincontreremo!-
-George, ti stai facendo troppi problemi! Quando avrai bisogno di me io ci sarò sempre! Fino alla fine George, fino alla fine mi avrai accanto-
-Non... Non è vero- singhiozzò -Stai mentendo Fred, non tornerai-
-Miseriaccia! Hai una bella testa dura eh! Se ti ho detto in questo modo ci sarà un motivo, testone!- esclamò Fred, visibilmente spazientito.
-Cosa intendi esattamente?-
-Intendo dire che tu potrai vedermi quando vorrai, perchè faccio parte di te..-
-Non capisco..- continuò George imperterrito.
-Lo capirai allora, questo non è il momento adatto George, ora hai un altro compito da portare a termine.. Devi sostenere la famiglia, devi far sì che nessuno crolli a causa mia, perchè se ti vedranno forte allora saranno forti anche loro. Devi farlo George e ti prometto che ci rivedremo!-
-Ok, lo farò.. Ma quando ci rivedremo?-
-Quando ne avrai bisogno tu, io ci sarò. Per ora devi promettermi che continuerai a mandare avanti il Negozio.. fatti aiutare da Ron! E devi tenere alto il morale della famiglia! Non voglio assolutamente che qualcuno stia male per causa mia, soprattutto tu!-
-Va bene, fratellino- sussurrò infine George, poi osservò la Pietra della Resurrezione.
-Quella non servirà più..- puntualizzò Fred.
-Ma.. -
-Buttala.-
-Va bene.. prima però devi promettermi una cosa-
-Ci sto, spara!-
-Devi promettermi, Freddie, che ovunque tu sarai, qualunque cosa tu stia facendo non mi lascerai solo- un'altra lacrima bagnò il volto ormai zuppo di George.
Il rosso lo guardò teneramente e poi rispose -Ovvio che non ti lascerò-
-Bene.. -
-Ci vediamo fratellino, saluta tutti da parte mia e da un bacio alla mamma e a Ginny. Ah, e dì pure a Percy che anche se penserò sempre che sia un idiota, bhè, digli che lo perdono- lo salutò Fred.
-Ci vediamo presto e si, riporterò- ricambiò l'altro.
Fred Weasley si avvicinò talmente tanto al fratello che sembrava volesse abbracciarlo, in realtà poco dopo scoparì.. era appena entrato nel corpo di George anzi, nel cuore di George, e da lì non se ne sarebbe mai andato.
Il giovane Weasley si sentiva stranamente bene, ed era come se il suo cuore si stesse riscaldando.. riscaldando di qualcosa di puro che a sua volta intiepidiva anche il resto del corpo.
Se prima George Weasley non sarebbe riuscito a lanciare un semplice Schiantesimo ora era in grado di sollevare Hogwarts se fosse stato possibile.
Si lanciò in una folle corsa verso il lago nero ridendo di gioia. Alla sua risata ne fece eco un'altra, dieci volte più felice. Ora era tutto completo.. Ah, no.. Mancava ancora qualcosa.
George tirò fuori la Pietra e con un potente movimento del braccio la buttò nel Lago.
Ecco, ora sì che andava bene.
Rise ancora e con quel sorriso si avviò dalla famiglia, pronto a ricominciare.



ANGOLO DELL'AUTRICE.
Ehilà, eccomi ancora qui.
Questa Fan Fiction l'ho scritta tanto tempo fa, per un altro sito e ho pensato: Perchè non la metto anche su EFP?
Così eccola :3
Se ci dovessero essere erroracci di battitura vi prego di dirmelo e di scusarmi, gli occhi iniziano a protestare >.<
Come sempre grazie a chi la leggerà e a chi recensirà.
Alla prossima! Tanti baci,
Lily.
   
 
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