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Autore: Smeralda Elesar    24/06/2012    3 recensioni
:-Lord Shen è ancora vivo?-:
Chiese Po alla Divinatrice
:Se è ancora vivo? Farebbe qualche differenza?-:
:-Certo che sì! Insomma, se è ancora vivo dobbiamo andare a salvarlo!-:
La seconda possibilità che tutti avremmo voluto dare a Lord Shen
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lord Shen, Po, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Schegge

 

Non aveva idea di dove fosse andato a finire Shifu, e neanche aveva idea di dove trovare l’altro panda, così Shen decise di tornare al palazzo.

Era solo metà mattina e tutti dovevano essere ancora impegnati con il loro allenamento perché l’arena era deserta, e così anche la palestra.

Shen entrò circospetto.

Ebbe un attimo di panico quando scorse una sagoma tozza con minuscole orecchie arrotondare, ma poi si accorse che era solo un punching ball.

Ovviamente a forma di panda.

 

“Dannati panda!”

 

In un angolo c’era una rastrelliera con bastoni ed altre imitazioni di armi in legno.

C’erano spade, shuriken e lance.

Shen le osservò tutte attentamente prima di scegliere quella che più somigliava al suo guan dao.

Le lame da lancio non gli interessavano perché riteneva che qualunque idiota avrebbe potuto colpire un bersaglio con una shuriken affilata su tutti i lati, e lui che aveva sempre lanciato lame a forma di coltello per cui serviva molta più abilità si rifiutava di usare quelle armi da incapaci.

Staccò la lancia dalla rastrelliera e provò qualche mossa.

 

“Salute, panda! Ci incontriamo alla fine”

 

Pensò con amarezza.

Era passata una vita intera da quando aveva fatto le prove per “accogliere” il panda al palazzo imperiale della città di Gong Men.

Il palazzo che poi lui stesso aveva distrutto.

 

“Hai appena distrutto la tua casa avita, Shen!”

 

“Un sacrificio futile, quando l’intera Cina è la mia ricompensa”

 

Si sentiva così sicuro di se quando aveva pronunciato quelle parole, invece quello che gli era rimasto era assolutamente nulla.

Sferzò il vuoto con rabbia e se avesse avuto davanti il panda e se la lancia avesse avuto una punta di vero metallo il plantigrade non avrebbe avuto scampo.

 

:-Il cai li fo è un’arte complessa-:

 

Lo sorprese una voce femminile alle sue spalle.

Shen scattò in guardia e si trovò davanti Tigress.

 

:-Che cosa vuoi?-:

 

Le chiese sgarbato.

In quanto uccello aveva una istintivo timore dei felidi e non gli piaceva che la tigre comparisse all’improvviso, specie alle sue spalle!

 

:-Sei molto abile, ma se vuoi migliorare ancora ti serve un compagno per allenarti. Se vuoi ho cinque minuti liberi-:

 

Gli rispose lei.

 

Tsk! Questa non sa che ho messo K.O. Master Croc e Master Ox quando loro erano due contro uno!”

 

Shen la guardò con sufficienza.

 

:-Per me va bene-:

 

Tigress annuì e staccò a sua volta una lancia dalla rastrelliera.

 

:-Io sono pronta-:

 

Scattarono all’attacco nello stesso momento, scambiandosi una serie di colpi velocissimi.

Presto Shen si accorse che la tigre non era molto a suo agio con un’arma, forse perché più era abituata al combattimento corpo a corpo, invece lui maneggiava il guan dao come se fosse un parte di se, e questo gli diede una certa sicurezza.

Furono interrotti dalla voce di Crane fuori dalla palestra.

 

:-Tigress! Hei, Tigress, mi stai facendo fare tutto il lavoro da solo!-:

 

Shen abbassò la lancia.

 

:-Sembra che il tuo tempo si scaduto-:

 

Le disse apparentemente indifferente.

 

:-Sì, il dovere chiama-:

 

Gli voltò le spalle e rimise la lancia al suo posto.

Shen strinse la sua appena un po’ di più.

Se non ci fosse stata la costante minaccia di essere sbattuto di nuovo in cella e se fosse stato armato come si deve non avrebbe esitato ad attaccare la tigre alle spalle.

Sospirò amareggiato pensando a quanti “se” c’erano in troppo poco tempo.

 

:-Comunque è stato un bell’incontro-:

 

Gli disse Tigress, poi lo salutò come i maestri kung fu, con il pugno destro contro il palmo sinistro e Shen rimase un attimo interdetto perché proprio non se lo aspettava, però rispose.

Rispose con un riflesso che gli era rimasto scolpito nella memoria, quello di piegare la testa in un mezzo inchino.

 

:-A dopo, Shen!-:

 

Appena Tigress sparì oltre la porta Shen si diede cento e mille volte dell’idiota.

Che gli era saltato in testa di inchinarsi per rispondere alla tigre?!

Lui era un principe, dannazione, e qualunque gesto di rispetto o ancora meglio di sottomissione gli era semplicemente dovuto!

La verità era che combattere con qualcuno in una palestra lo aveva riportato a quando Master Grey Badger insegnava le basi del Kung Fu.

 

“Perché non vuoi fare il saluto, Shen?”

 

“Io sono il principe e non mi inchino davanti a nessuno!”

 

“Salutare l’avversario è un gesto di rispetto, non di sottomissione. Se vuoi essere trattato con rispetto devi essere pronto a rispettare a tua volta”

 

Riprese ad esercitarsi con la lancia per farsi passare un po’ di stizza.

Gli esercizi lo calmavano perché gli facevano distogliere l’attenzione da quello che lo turbava, e siccome con il suo carattere Shen dava spesso in escandescenze anche esercitarsi con il guan dao era una cosa che faceva spesso.

Lanciò in aria l’arma ed al momento di riprenderla al volo, un’ombra alle sue spalle lo fece saltare terrorizzato.

Un’ombra grande, ingombrante e con piccole orecchie rotonde.

 

:-Ma dannazione, panda, in questo posto non usate bussare?!-:

 

Stridette furioso.

 

:-Veramente l’ho fatto, ma tu eri troppo concentrato-:

 

:-Sì, sì, certo, come dici tu. Adesso ascoltami!-:

 

Ci pensò dopo che se voleva ottenere delle risposte forse il modo migliore non era sputare ordini, ma d’altra parte il panda non pareva essersi offeso e stava aspettando.

Shen lasciò un minuscolo sospiro, ripensando ai petali bianchi che gli erano caduti addosso.

 

:-Voglio sapere perché-:

 

Gli chiese.

 

:-Perché… cosa?-:

 

Per Shen era assolutamente ovvio, per il panda evidentemente no.

 

:-Perché tutto questo!-:

 

Chiarì Shen.

 

:-Bè, allora, quelli sono gli anelli che usa Monkey, la foresta dei Draghi è usata un po’ da tutti… ma sta attento che è pericolosa! Per i tenerini intendo… e poi la Tartaruga serve a…-:

 

Decisamente il panda era lento di comprendonio!

 

:-Non quello! Intendevo dire me! Che te ne importa se vivo o se muoio?! Perché continui ad aiutarmi?!-:

 

:-Perché credo che tu abbia bisogno di aiuto. Ti ricordi quella cosa sui genitori? Quando mi hai detto che non mi amavano? Io credo di sapere perché lo hai fatto-:

 

No! Di nuovo no!

Bastava già la capra che cercava di strapazzargli la coscienza!

 

:-Perché approfittavo della tua debolezza, ovvio! Ci hai messo così tanto a capire che sono un bastardo sadico e senza cuore?-:

 

Glielo disse con una sorta di feroce compiacimento, tanto per ricordargli con chi aveva a che fare.

 

:-No, non è questo. Ok, sì, magari anche, ma secondo me lo hai fatto perché ti sentivi solo. Tu eri convinto che i tuoi genitori ti odiassero, non è così? Volevi che qualcuno provasse il tuo stesso dolore per poterti capire-:

 

Un altro spigolo del suo orgoglio andò irrimediabilmente in pezzi come un ciottolo di ossidiana scagliato contro il muro.

 

:-Io non provo dolore! Io provo solo… odio!-:

 

Gli sibilò contro.

 

:-E pensi che continuare ad odiare ti guarirà? Riempirà quel cratere che hai nell’anima?-:

 

:-Non rubarmi le battute, panda!-:

 

:-Però questa ci stava bene, ammettilo!-:

 

Gli replicò quello con un sorriso.

Shen scosse la testa rassegnato: la vicinanza del panda si stava rivelando più deleteria del solito, così decise di andarsene.

 

:-E dai, Shen, non ti offendere per così poco!-:

 

Gli gridò dietro il panda.

Lui rimise a posto la lancia di legno prima di girarsi a rispondergli.

 

:-Non mi sono offeso. Solo che non capisco-:

 

Era la verità: più che offeso si sentiva terribilmente confuso.

 

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Cantuccio dell’autore

 

Salve a tutti!

Tanto per cominciare vorrei ringraziare Naty McQueen per aver messo la storia nei preferiti, Julia Snape per averla messa tra le ricordate, WareWolf91 e ancora Naty McQueen per averla messa tra le seguite.

Ora passiamo alle chiacchiere.

Nel testo ci sono citazioni di parole ma anche di situazioni di Kung Fu Panda uno e due e mi piace inserirle perché creano continuità con la storia originale.

Poi lo sapevate che il titolo originale di Kung Fu Panda 2 è “Kaboom of doom”?

Tradotto verrebbe più o meno “il Boom (nel senso di esplosione) del destino” che è un titolo fighissimo che rende perfettamente tutto il senso del film.

Mi chiedo perché in Italia, che lasciano tutto in inglese, giusto questo lo hanno tagliato!

 

                                               Makoto

 

 

 

   
 
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