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Autore: ExoticS_Dream    25/06/2012    0 recensioni
Salve a tutti! Eccomi tornata!
Allora la storia parla di Fine, che intraprese un viaggio, con il termine di qualche mese, invece si dimostrerà più lungo del previsto... Motivo? Leggete e saprete. xD
Vi avverto che il titolo è provvisorio, forse in futuro lo cambierò.
Vabbè, ora non mi resta altro di augurare Buona Lettura a chi leggerà questa storia. ^^
FXS RXB
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 fxs Festa a palazzo                             IV° parte

Lock.
La sua mente continuava a ripetere quel nome.
Lock.
Un enorme quantità di domande, si formarono nei pensieri della rossa, ipotetiche cause che avessero spinto l’uomo a cercarla.
Fin li. Non in un qualunque posto. Ma nel suo Regno, la sua terra, la sua casa.
Chiuse gli occhi, e prese un bel sospiro.
Avrebbe preferito dimenticare il “tutto” per un po’ di tempo…almeno fino a quando sarebbe stata su Wonder.
Desiderava, davvero, diventare per quei pochi giorni la vecchia goffa, golosa e sempre allegra Fine.
Ma evidentemente il Destino, non voleva, ma insisteva a ricordarle qual'era il suo ruolo.
Devo restare lucida il più possibile. Pensò mentre stingeva i pugni lunghi gli esili fianchi.
Aprì gli occhi e riprese il suo vero ruolo.
- Dimmi pure, caro amico, cosa ti spinge a cercarmi fin qui? E’ successo forse qualcosa di grave nel regno? – chiese con calma la principessa
Lock, era un caro amico di Fine. L’unico vero amico. Pensava spesso la rossa.
Era sempre al suo fianco, pronto ad aiutarla in qualsiasi situazione.
Diciamo che era il suo braccio destro, i suoi occhi e le sue orecchie.
La principessa Solare, gli affidava delle piccole missioni, che lei in persona non poteva svolgere; come per esempio, sapere cosa davvero esigeva il suo popolo. Se quest’ultimi erano contenti e se c’era qualcosa che non andava.
Lock aveva il compito di riferirlo a Fine e lei provvedeva a risolvere il problema.
Ma la cosa che la premeva molto, era sapere il motivo per cui Lock era venuto da lei, visto che gli aveva affidato una missione molto particolare e che sarebbe dovuto venire solo in casi gravi.
Infatti, la missione consisteva nel controllare la situazione nel Regno durante la sua assenza e se sarebbe successo qualcosa di grave sarebbe dovuto venire immediatamente da lei.
Aveva il presentimento che la sua “vacanza” nella propria terra sarebbe durata meno del previsto.
- Il popolo, mia Sovrana, sta soffrendo. Da un po’ non arriva più cibo, le tasse sono diventate nuovamente insostenibili per gli abitanti, dopo la sua partenza.
Sta andando fuori di testa! E’ sempre agitato, arrabbiato e poi si riversa contro il povero popolo ormai all’estremo. Sta portando il Regno alla rovina! – disse l’uomo agitandosi sempre di più
Fine non si scompose di un millimetro. Guardava intensamente con i suoi occhi rossi, Lock che parlava.
- Lock, Ascoltami bene… – disse con estrema calma e con voce decisa ma la preoccupazione dell’uomo lo spinse a interromperla
- Regina. Deve tornare. Il Regno ha bisogno di lei. Il popolo – concluse l’uomo
A quel punto Fine non poté più reggere quella maschera calma e tranquilla che aveva assunto.
Con quelle parole, si sentì come se l'avessero strappato un organo. Si sentiva mancare.
E quella “sensazione” tanto famigliare, cominciò a scorrere nel suo corpo.
La rossa abbassò lo sguardo.
Si aggrappo saldamente alla ringhiera davanti a lei, il suo corpo automaticamente perse le forze e andò a sbattere contro il recinto di ferro. Si sostenne con le braccia e si fece scivolare lentamente verso terra, fino a quando non fu completamente seduta sul freddo scalino di marmo.
L’uomo vedendo la sua Regina in difficoltà, avanzò bruscamente verso di lei, ma quest’ultima alzò presto la mano, segno di fermarsi.
Lock obbedì e restò a guardare Fine che si copriva il volto con le mani. Gli sembrava di aver visto il viso particolarmente spento e gli occhi molto lucidi.
Sarà l’effetto della Luna, pensò, sapendo che la sua Sovrana era una donna molto forte. Anche se era consapevole, che sarebbe arrivato il momento in cui lei si sarebbe sfogata. Percepiva che la situazione era molto pesante e sapeva bene quanto lei tenesse a far visita alla sua famiglia.
La principessa del Regno Solare, restò con il volto coperto per alcuni secondi, poi scoprì il suo candido viso leggermente colorato agli zigomi.
Guardò fisso davanti a se, poi si girò verso l’uomo.
E’ al limite, penso lui.
- Perché deve fare così? Perché deve essere sempre così egoista?! Eppure lo sa bene perché è importante questo viaggio per me! Lock, non puoi chiedermi di tornare…sono appena arrivata…- disse la Regina quasi implorando l’amico di lasciarla restare
- Lo so mia Sovrana. Mi dispiace molto per voi. Ma oramai, troppe persone contano su di lei. L’intero Regno conta su di lei! – disse l’uomo deciso
- E se non ne fossi all’altezza? E se disponete le vostre speranze nella persona sbagliata? – ribatté la principessa
Lo sfogo è arrivato. Penso il giovane uomo quasi contento. Era sollevato per il fatto che Fine, per quell’istante, avesse smesso di tenersi tutto per sé e di parlarne con un amico, lui d’altronde.
- No, mia Regina. Tutti sanno bene che è lei la persona giusta che attendavamo –
- Lock, tu, credi in me? – chiese timorosa Fine
- Certamente. Con tutta l’anima. Sarò accanto a lei fino alla morte – disse deciso Lock, con una mano al cuore
Un sorriso non poté che comparire sul volto della principessa.
E’ bello sapere che ho una persona su cui contare, pensò la rossa.
Devo farlo, si impose. Sapevo già come sarebbero andate a finire le cose, anche se sono più tristi di quello che mi aspettavo, disse tra se e se.
Assunse nuovamente la sua espressione calma e con decisione parlò all’uomo.
- Dunque. Io tengo molto al Regno e ai suoi sudditi. Ma  tengo molto anche alla mia famiglia e a questo viaggio. Il motivo e cosa accadrà dopo, lo sappiamo bene entrambi – si fermò la Regina cercando consenso nel fedele amico, il quale annuì, poi riprese a parlare – Quindi, ecco cosa faremo. Voi, tornate a casa. Andate a palazzo, nella mia stanza e sotto il materasso troverete una chiave di bronzo. Prendetela e recatevi nei sotterranei, senza farvi vedere.
Andate fino alla fine del corridoio dei sotterranei e li troverete un grande portone di legno. Quella è la stanza che hanno affidato a me come magazzino per le mie cose. Apritelo con la chiave e infondo alla sala vi sono dei sacchi marroni. Dentro vi è qualche genere alimentare. Prendeteli e distribuiteli alla popolazione, sfamateli durante la mia assenza, dando moderate quantità di cibo in modo che le scorte durino più lungo possibile. Tutto questo, in modo  discreto e inosservato – spigò la Regina
L’uomo sembrava convinto del piano della rossa e fece grandi accenni con la testa.
- Io tornerò prima del previsto, non ho altra scelta. Tenete pronto il popolo, al mio ritorno ci saranno i fuochi d'artificio – concluse decisa Fine
- D’accordo. L’aspetteremo con ansia. Grazie infinite, mia Sovrana – disse l’uomo inchinandosi debitore
- Ora fate ritorno nel nostro Regno  ed eseguite quello che vi ho affidato e mi raccomando state attento lungo il viaggio di ritorno – disse Fine premurosa verso il suo amico
- D’accordo, mia Regina – rispose l’uomo
Dopo di che abbassò il capo, saluto Fine, e si indirizzò nell’ombra per mimetizzarsi nuovamente con il buio della notte. Ma fu bloccato dalla Regina stessa.
- Lock? –
- Si? – disse girandosi verso la rossa
- Grazie e mi dispiace per avermi visto in quello stato. Non accadrà più che mi faccio prendere dalle emozioni –
Si sentiva terribilmente dispiaciuta verso il giovane uomo, per aver scoperto le sue debolezze davanti a lui. Preferiva farlo quando era da sola così che, eventualmente, si sconfortasse solo lei e non gli altri.
Ma sembra che all’uomo non le aveva dato fastidio.
Anzi era ancora più orgoglioso della sua sovrana.
- Non si preoccupi, mia Regina– rispose con un sorriso, un sorriso che sotto al chiarore della Luna era ancora più puro e dolce, facendo inaspettatamente sorridere la rossa.
Poi sparì nella siepe confondersi con il nero della notte
Così Fine si trovò nuovamente sola a fissare la siepe, nel punto in cui se n’era andato Lock.
Spostò lo sguardo davanti a se. Ancora sorridente.
Poi quel sorriso si spense piano piano.
Alzò delicatamente le mani e le riposò sul suo angelico volto. E si lasciò andare, allontanandosi poco a poco da quel meraviglioso giardino al chiarore della Luna.
Dalla quella meravigliosa festa che si stava svolgendo dentro, in suo onore, preparata con amore dalla sua famiglia.
Da  quella crudele realtà da cui non poteva fuggire, o allontanarsi.
Fece un bel respiro mentre nella mente si continuava a ripetere “Pace Interiore”.
Era un metodo che aveva adottato in questi anni, per restare calma. Per controllarsi.
Lentamente sentiva quell'energia, accumulata nel suo corpo durante l’incontro con Lock, scivolare via. Lasciando un senso di leggerezza.
E quando questa leggerezza la sentiva in ogni parte del porto, aveva raggiunto la pace. Come in quel momento.
Infatti, si sentì leggera ed era certa che avrebbe potuto andare da qualsiasi parte lasciandosi trasportare dal vento.
Ma l’unico momento in cui era davvero distante da tutto quello che le accadeva attorno, durò poco.
Una voce la chiamò e la fece allontanare, lentamente, dal senso di pace.
- Fine? –
Sentì una voce dietro le sue spalle, pronunciare il suo nome. Ma non riuscì a capire chi fosse, era ancora troppo lontana dalla realtà per focalizzare bene l’appartenenza di quella voce.
Chissà forse, l’esperienza, l’istinto, l’amore passato?
Non lo seppe nemmeno lei, ma qualcosa, la fece voltare comunque, anche se non era ancora effettivamente presente a quella realtà.
Così si girò di scatto alle sue spalle, per vedere chi fosse la persona  che l’aveva chiamata poco fa. Ma quello che vide non fu altro che figure indistinte e colori sfuocati.
Una conseguenza del suo “metodo di autocontrollo” era che nel tentativo di riportarti, bruscamente alla realtà, provocava un leggero stordimento e confusione.
Gli effetti li sentì subito, ma provò lo stesso a mettere a fuoco l’immagine davanti a lei, sforzando i suoi occhi color rubino.
Risultato?
Peggiorò la situazione.
Il giramento di testa si intensificò e gli occhi cominciarono a bruciare.
Da quando sono diventata così irresponsabile e sprovveduta, imprecò a mente la rossa, coprendosi nuovamente gli occhi e ritornando alla precedente posizione.
- Fine?! Stai bene? – le chiese la voce con tono preoccupato
Ora riuscì, a distinguere un po’ la voce. Era maschile.
Sentì un rumore vicino a lei, qualcuno si era seduto velocemente vicino a lei tanto da sbattere le proprie gambe con le sue.
Dev’essere molto vicino, pensò la principessa.
Poco dopo percepì delle mani, afferrarla per le spalle, e girarla nella direzione della persona accanto a lei per poi cominciare a scuoterla leggermente.
Sballottolava, ma non succedeva nulla. Lei era ancora con il viso coperto e quel senso di confusione sembrava non passare più.
Sentì la persona non identificata chiamarla più volte e le mani, precedentemente appoggiate alle sue mani, cominciarono a scorrere lungo il suo vestito, provando dei brividi sulla sua pelle.
Il suo cuore cominciò a battere forte, una sensazione di caldo si sentì dipingere ancora di più le sue guance.
Che sta succedendo? SI chiese mentre si stava riprendendo, lentamente.
La voce le era sempre più famigliare.
Bene, mi sto riprendendo. Penso sollevata, non sopportando più quel senso di confusione e impotenza verso il suo stesso corpo.
Eppure, ora che si era quasi ripresa del tutto, non voleva scoprire gli occhi. Voleva restare ancora un po’ all’ignoto.
Ma la persona accanto a lei, le risultava sempre più famigliare, tanto che non avrebbe resistito ancora per molto a quella situazione.
Fece un profondo respiro.
Ritorniamo ad affrontare il tutto, pensò decisa.
Lentamente si tolse le mani dal viso e i suoi occhi color rubino si scontrarono con due occhi color cobalto e molto preoccupati.
- Shade? – chiese a voce bassa anche se lo sapeva già che era lui
- Fine! Stai bene? – chiese lui allarmato riponendole le mani sulle spalle
Quasi saltò per quel contatto, ora che si era del tutto ripresa.
- Si, sto bene grazie – disse dolcemente per poi alzarsi lentamente, rompendo quel contatto
Shade si alzò con lei, sempre in allerta, nel caso Fine non si sentisse nuovamente bene.
Non sapeva il motivo, ma era certo che la rossa gli stesse nascondendo qualcosa.
- Tutto a posto? – le chiese una volta in piedi
- Si, ora sto meglio, grazie – le rispose nuovamente la rossa con un sorriso, voleva rassicurarlo.
Non voleva che lui stesse così preoccupato per lei, le faceva sentire una strana sensazione…
Forse, era così tanto tempo che era abituata a preoccuparsi, esclusivamente lei, di se stessa.
Anzi, gli altri non se ne preoccupavano proprio di lei, e lei s'è fatta una ragione e ha continuato  ad andare avanti.
Anche da sola.
- Su, rientriamo dentro, alla festa – disse la rossa rompendo quella strana atmosfera creatasi
Il cobalto annuì, serio.
Fine alzò prudentemente il suo lungo abito, appena sopra i piedi, in modo da non inciamparsi nel vestito mentre saliva i pochi scalini. Seguita da Shade.
Stavano per varcare la grande porta finestra, per poi entrare nell'immensa sala, quando qualcosa piombò addosso a Fine. Facendola barcollare sul posto.
- Fine! - disse una vocina molto dolce
Si sentì chiamare la rossa, mentre cercava di riprendere l'equilibrio.
Dopo di che, un po' confusa abbassò il capo e vide un dolce faccino, ornato da lunghi capelli rosa, e due occhi dannatamente famigliari, color cobalto che la fissavano pieni di gioia.
- Milky? - chiese quasi incredula la rossa, per il notevole cambiamento della “piccola”
Piccola ormai, non era più.
Se la ricordava ancora una piccola brighella, sempre in cerca di guai, dimenticandosi che erano passati anni dall'ultima volta che l'aveva vista.
Ora, si poteva dire che era una signorina.
Quei lineamenti dolci da bambina che la rendeva innocente, li aveva abbandonati, lasciando spazio a lineamenti più adulti.
Era alta all'incirca, appena sotto il suo petto. Portava lunghi capelli rosa raccolti in una coda alta mossa. Gli occhi valorizzati da dell'ombretto bianco abbinato con l'elegante vestito bianco che portava. E un trasparente scialle brillantinato, color blu notte, che le copriva le spalle. Nude, visto che il vestito non aveva spalline.
- Fine, sono contenta che sei, finalmente, ritornata! - disse la principessa del Regno della Luna piena di gioia, nascondendo il paffuto viso immutato nel tempo, nella soffice stoffa del vestito di Fine
- Fine! Mi sei mancata così tanto! - esclamò stringendo l'abbraccio, il quale fece riprendere Fine dai suoi pensieri
- Oh, anche tu, piccolo terremoto! - disse divertita Fine
La mia piccola signorina, pensò Fine, ricambiando l'abbraccio.
E questo non poté farle che del male.
- Milky! Così la soffocherai! - disse divertito il cobalto, rimasto nel frattempo in parte alle ragazze, guardando la scena
Milky alzò lo guardò e guardò suo fratello con un adorabile broncio.
Ma scomparve presto.
Suo fratello stava ridendo.
Era questa la frase che rimbombava nella mente della piccola.
Uno strano sorriso, forse malizioso, si dipinse sul viso della principessina.
- Ei fratellone. Ti stai dando già da fare, eh? - chiese in modo malizioso
Come sentì la domanda della sorellina, il cobalto, smise di ridere immediatamente.
- Milky! - controbatté di fretta
La principessina sorrise e ritornò a guardare Fine.
- Pretendo che tu vieni nel mio Regno un giorno di questi! - disse Milky – Sono sicura che anche la mamma  sarà felice! - continuò
- Oh Moon Maria, come sta? - chiese Fine al pensiero di rivedere la cara Regina
- Vieni a controllare di persona! - rispose Milky
La rossa rise.
- Va bene,. Ho capito, verrò presto a farvi visita –
Un sorriso a trentadue denti, non poté che spuntare sul viso della piccola, poi sciolse l'abbraccio e cominciò a saltellare.
Fine e Shade non potevano far altro che ridere, davanti a così tanta gioia, in un piccolo corpo.
- Bene, non vedo l'ora! - esclamò Milky – Ora devo andare, se no la mamma  si preoccupa. A presto Fine! Ti aspetto! - continuò la principessina della Luna allontanandosi da loro ed entrando dentro la sala da ballo
- Quella piccola peste – sbuffò Shade
- Sta diventando una signorina. Dalle tempo - disse con un sorriso Fine – E poi non mi sembra tanto diversa da te – continuò divertita
- Ei! - disse finto offeso il cobalto
Entrambi si guardarono per poi buttarsi in una fragorosa risata.
Fu Shade a parlare per primo.
- Fine – disse in modo serio
- Mhmm? - rispose la rossa ancora ridendo
- Mi puoi concedere questo ballo? - le chiese il cobalto porgendole la mano
E come se il Destino lo volesse, in sottofondo cominciò una dolce musica pronta ad accompagnarli per l'intero ballo.
La principessa solare, fissò Shade, pensando che stesse scherzando.
Ma appena lo vide, era del tutto serio.
- Qui? - chiese guardandosi intorno
Si trovavano ancora fuori sulla terrazza, davanti la porta finestra della sala da ballo.
- Si – di disse il principe deciso – Come hai vecchi tempi – continuò nostalgico
Già, i vecchi tempi. Pensò Fine guardandolo un po' titubante.
Non era sicura che, sarebbe riuscita a sostenere il passato. In quanto aveva tentato più volte di seppellirlo in un angolo remoto dentro di lei, eppure riusciva sempre a trovare un modo per  uscire.
Alla fine decisi di lasciarsi andare, e lasciò al passato un piccolo spiraglio.
Guardò un ultima volta la festa che si svolgeva all'interno del palazzo, poi si voltò verso Shade e gli sorrise.
- Va bene – disse una volta rassegnata
Il cobalto le sorrise e  allungo ancora di più la mano, con un elegante inchino.
Fine fissò la delicata mano, un tempo desiderosa di toccarla anche per qualche secondo.
Posò dolcemente la sua esile mano e si lasciò trasportare dal principe, il quale strinse leggermente la mano, timoroso che lei potesse scomparire o scappare un altra volta.
Prudentemente e con passi dolci, percorsero la terrazza e scesero i bianchi scalini di marmo, per poi giungere in giardino.
Una volta giunti in un ampio spazio, Shade si fermò e si posizionò davanti a Fine.
Appoggiò delicatamente la sua mano sul fianco della rossa e cominciarono a danzare accompagnati da quella soave melodia.
Sembrava che quella notte era fatta apposta per loro.
Il cielo era limpido e la Luna si vedeva chiaramente in quel pozzo buioi e oscuro. Le rose bianche e rosse erano ancora al massimo della loro fioritura, baciate dal chiarore della Luna.
Strane immagini, famigliari in particolar modo, si formavano nella mente della rossa mentre scrutava quei magnetici occhi color cobalto. A tal punto da non riuscire a sostenere il suo sguardo.
Così distolse lo sguardo da Shade e guardò per terra sentendo distintamente lo sguardo del principe, diventato pesante, su di lei.
- Sai, mi stanno venendo in mente dei strani ricordi..- disse d'un tratto il cobalto
Fine socchiuse gli occhi, consapevole di avere gli stessi ricordi, che fluttuavano nella sua mente.
- Sono solo ricordi – disse la rossa – Passato – concluse in modo freddo e distaccato
Ma questo non urtò il principe del Regno della Luna.
La principessa sentì il respiro di Shade sulla sua morbida pelle del viso.
Con la coda dell'occhio guardò il cobalto con sul volto uno strano chiarore.
Stava sorridendo.
- E chi ha detto che i ricordi non sono fatti per riviverli – disse piuttosto convinto
Quella frase lasciò confusa la rossa.
Cosa voleva significare? Si pose istintivamente la principessa Solare nella sua mente.
In modo del tutto spontaneo alzò il proprio viso verso il principe, per vedere che espressione era dipinta sul suo volto.
Tristezza?
Nostalgia?
Ma non vide altro che due occhi cobalto e un viso sorridente che la guardavano.
Distolse velocemente lo sguardo da quegli occhi puri, precedentemente tanto amati.
Non era sicura ma sentiva uno strano calore salirle su per il viso all'altezza degli zigomi.
E questo cosa sarà? Si chiese
Imbarazzo.
Si rispose poco dopo una parte dentro di lei, ricordandosi ancora certe emozioni, anche se non le aveva più vissute da tempo.
Shade, invece, sembrava non dargli, particolarmente, fastidio di ricordare il passato.
Anzi, si stava gustando nella sua piccola mente, i bei ricordi rimassi impressi, guardando il viso abbassato di Fine, sempre illuminato dal chiarore lunare.
Un gesto improvviso lo fece riportare alla realtà, e non più nella sua fantasia. Improvvisamente Fine appoggiò la testa sulla possente spalla del principe, il quale sorpreso rallentò il ritmo del ballo.
Ma presto riprese la normale andatura e strinse più forte a sè la principessa.
Così i due reali si lasciarono trasportare da un mare di ricordi.
Ognuno con i propri.
Ognuno con le proprie preoccupazioni.
Ognuno con le proprie speranze.
Ognuno con i propri segreti.

******
Sera a tutti ^_^
Vi chiedo scusa per l'enorme ritardo, e per aver trascurato un po' questa FF ç.ç
Vari contrattempi mi hanno impedito di aggiornare D:
Comunque, ora sono qui, con l'ottavo capitolo YEEE **
Qui Fine, sente in modo pesante e continuo i sensi di colpa (?) (nd Me Povera **)
(ndFine -.-' )
Lock, alla fine si è scoperto che è una persona buona e unica amica di Fine.
E voi penserete, ma cosa divi, Fine ha amiche tutte le altre principesse! ù.ù
Ed è vero, ma capirete pià avanti.
Il piccolo Shade, sempre piuttosto sicuro di se..che stia tramando qualcosa? Bha.
Bene, ora vi lascio che devo scappare. 
Un grazie a tutti quelli che hanno recensito/seguito e solamente letto la storia **
Vi chieco anticipatamente scusa se troverete degli errori nel testo :)
Ora vado a presto.
Bye ^_^
  
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