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Autore: Hey_Ashes    26/06/2012    3 recensioni
[Traduzione]
La vita nelle Zone si è rivelata un pò più facile da quando una certa persona è scomparsa rifugiandosi nel mondo al difuori della California. Certo, c'è Korse, e i Draculoidi ecc, ma sembrava almeno che un problema si fosse tolto di torno da solo. Non per molto. Destroya è sulle loro tracce, assetata di vendetta.
[AU! Killjoys!]
Genere: Azione, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non ha avuto un gran riscontro, ma non per questo mi fermo! *mormorio scontento da parte del pubblico*
Ho già dei capitoli pronti, quindi non vi libererete di me tanto facilmente lalalal a 
 ♥
Enjoy!
 

-Chapter 2-
Duck tape Scars on my Honey.

 

*Kobra Kid*



Kobra non dormì bene quella notte..

Si ricordò del fratello che urlava a pieni polmoni, non preoccupandosi di eventuali Draculoidi che avrebbero potuto trovarsi in zona. Continuava a ripetere lo stesso nome, la sua voce che diventava sempre più roca e alta, le guance rosse come i suoi capelli. Non lo aveva mai visto così arrabbiato in vita sua.

"DESTROYA! DESTROYA!" Era la parola che arrivava alle sue orecchie come un pugno ogni volta che veniva pronunciata.

Ci fu un momento in cui Poison tirò fuori la pistola dalla fondina, iniziando a sparare alla cieca nell'area circostante, colpendo soltanto cactus. Ghoul e Jet dovettero togliergli la pistola e bloccarlo per un braccio ciascuno, nel tentativo di calmarlo. Crollò a terra, esausto, totalmente senza voce. Jet si inginocchiò accanto a lui ed iniziò a parlargli, mentre Ghoul si occupò dello shock riportato da Kid alla vista del proprio fratello in quello stato.

"Kobe, Io-" Inizò. Ma non potè finire, e sospirò pesantemente. Si sedette accanto al compagno e cercò di consolarlo meglio che potè.


 

Kobra Kid voleva delle risposte.

"Chi è Destroya."

"...Una donna." Esitò l'altro.

"Perchè sta mandando a puttane la salute mentale di mio fratello?!"

 

Il moro sospirò di nuovo.

"E' una donna da dimenticare. Poison sta esagerando, Kid, andrà tutto...bene." Il biondo notò che l'altro non lo stava guardando negli occhi.

"Dimmi che cazzo sta succedendo, Ghoul!" Urlò perdendo la pazienza. Suo fratello significava tutto per lui, avevano un legame troppo forte per essere spezzato, e ora non sapeva niente di questa Destroya. Non avrebbe dormito finchè non avesse trovato una risposta in modo da poter aiutare Party Poison.

"Kid, non voglio più ripeterlo, Destroya è un brutto ricordo che non deve essere riportato alla luce. Né per me, né per tuo fratelo è tantomeno per Jet. Lascia perdere!" Rispose con esasperazione crescente, seppellendo la testa tra le mani.

Kobra Kid sospirò, nascondendo il volto dietro le mani e chiudendo gli occhi, cercando di capire i pensieri del fratello.

Questi figli di puttana hanno qualcosa da nascondere. Per l'amor di Dio, Poison, ti dimostrerò quanto ti voglio bene. Possiamo uccidere le tue preoccupazioni. Possiamo ucciderle, se ci proviamo.

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*Jet Star*

"Poison, guardami! Lei non è qui!" A questo punto Jet stava letteralmente urlando in faccia all'amico, in modo che questo lo ascoltasse, ma l'amico sembrava sempre più sull'orlo dell'esaurimento.

"Destroya è vicina. Chi altro avrebbe potuto farlo? Solo lei può fare in modo che il fottutissimo vento porti un biglietto fino a qui!" Rispose rigidamente il rosso, fissando la sabbia ai suoi piedi.

"Party Poison. Guardami." Ripetè Jet.

Poison si voltò a guardare il suo migliore amico.

"Non ci stiamo nascondendo come insetti: siamo all'aperto, e possiamo facilmente essere individuati e presi come bersaglio. Torna al campo, figlio di puttana." Disse addolcendo le ultime parole con un sorriso accennato ed una strizzata d'occhio. Il rosso si guardò intorno, ruotando velocemente la testa a destra e a sinistra innumerevoli volte, mentre Jet entrava nella “modalità allerta”. Entrambi notarono con orrore quattro figure incappucciate che venivano verso di loro in sella a motociclette di diversi colori. Dietro di loro si scorgeva un'enorme fiamma arancione, che continuava a crescere a dismisura. Si potevano udire urla e sirene, accompagnate da luci lampeggianti individuabili ovunque. Sarebbero risultate visibili persino dal cielo, o da qualche miglia di distanza da dove si trovavano.

"Jet, dammi la mia fottutissima pistola!" Strillò Poison, ottenendo come risultato che l'amico gli lanciasse l'arma senza esitazioni. La prese al volo, con una sola mano, ed iniziò a sparare colpi indirizzati agli individui che si avvicinavano cavalcando le moto dai colori sgargianti. Pessima mossa. Le quattro figure risposero al fuoco, ferendo Jet alla spalla sinistra. Il moro urlò di dolore, ma fece comunque del suo meglio per stringere i denti e combattere il bruciore pungente dovuto allo sparo. Ma più le figure incappucciate si avvicinavano, meno dei loro colpi andavano a segno. Che cazzo stava succedendo? E dove cazzo erano Kobra e Ghoul? I Killjoys avevano bisogno di essere insieme e di pararsi il culo a vicenda, in un momento del genere!

"Merda, Jet!" Urlò il rosso, e tutto quello che Jet fece fu sparare più rapidamente, mentre ancora più proiettili di luce colorata piovevano su di loro, e mandando ancora meno tiri a segno. Che diavolo succedeva? Sembrava che i proiettili deviassero la loro traiettoria di proposito!

"Jet!" Urlò di nuovo. Jet si sentiva confuso: perchè i colpi non centravano i bersagli? Era come se ci fosse una sorta di repulsione magnetica che agiva deviandoli.

Si bloccò, come congelato.

Awh, Ray dolcezza, perchè hai lasciato che rischiassero di colpire il mio prezioso Party? Tesoro mio, non credo in te, non credo in Dio, non credo nella fortuna, e non credo nell'amore. La pagherai, baby. Oops, attenzione Toro, o forse dovrei dire Jet Star? Guardati dal campo magnetico: la sua forza potrebbe farti male. Continua a correre, Motorbaby. Tornerò presto.

Le ultime parole che Lei gli aveva detto gli frullarono nel cervello. Aveva usato il suo vero nome. Non ricordava nemmeno quale fosse, prima che quel ricordo che credeva ormai sotterrato tornasse a galla.

"Jet!"

Ma si ricordava bene di cosa Destroya fosse capace.


 

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*
Fun Ghoul*


Ghoul e Kobra sentirono l'esplosione, e le loro mani corsero istantaneamente alle loro pistole. Perchè i ribelli si stavano muovendo nel mezzo della notte? Ghoul non poteva vedere niente, apparte la fiammata a diverse miglia da loro. Venne stordito dalla confusione mentale non appena si alzò, dopo aver chiesto a Kid di fare lo stesso. Non riuscivano a vedere né a capire dove Jet e Poison si trovassero. Respirò profondamente e strizzò gli occhi, cercando di focalizzare cosa stesse succedendo.

Gli altri avrebbero dovuto aspettare, avrebbero potuto cavarsela da soli per una volta.

"Kobe, basta domande, sembra che ci siano guai di cui dobbiamo occuparci." Mormorò, e stroncò sul nascere un'obbiezione del biondo con un gesto stizzito della mano.

Iniziarono a correre, sperando di incontrare gli altri due lungo la strada, ma i più grandi parevano non avere intenzione di farsi vedere, e loro a malapena riuscivano a distinguere dove andavano a causa dell'oscurità della notte. Udirono urla ed esplosioni, prima di realizzare che Poison era corso via subito dopo aver letto il biglietto e che Jet era andato con lui. Merda.

"Ghoul.. abbiamo davvero intenzione di scappare e lasciarli qui? Noi non lasciamo nessuno indietro, siamo una squadra."Insistette cocciutamente Kobra, suonando quasi come un bambino.

"Dovremo farlo, se non li troviamo!"

"Ma si preoccuperanno se non ci troveranno qui quando tornano!"

Il moro respirò profondamente, cercando di contenere la rabbia che iniziava a montargli dentro. Kobra era fottutamente irritante, a volte.

"Kobra. Pistola alla mano e vediamo di risolvere questa questione. Quei due staranno bene, scommetto che si tratta di qualche draculoide e qualche ribelle che hanno ingaggiato una lotta da qualche parte, niente che li metterà in pericolo." Rispose duramente, ma guardando la zona in fiamme, inizò a dubitare delle proprie parole. Chi avrebbe potuto ingaggiare un combattimento a fuoco così grande e di una durata tale?

Desiderò che lui non avesse posto quella domanda, perchè aveva una risposta.

Merda, Destroya. Come aveva potuto non pensarci?

Dobbiamo proteggere questo pianeta, non cazzeggiare, Ghoul, è la tua ultima possibilità per salvare Poison da quella stronza. Non puoi permetterti di prendertela comoda.

La sua espressione terrorizzata fece preoccupare Kobra all'istante, che chiese subito cosa stesse succedendo.

Fun Ghoul guardò il più giovane.

"Dobbiamo trovare tuo fratello. Ora.

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*Party Poison*

Destroya possedeva l'abalità di controllare gli elementi. Dio solo sa come, ma poteva farlo. Pioggia, vento, fuoco, terra, Lei poteva fargli fare ciò che voleva, ma entro certi limiti: non faceva prendere fuoco le persone per il gusto di farlo, ma certamente avrebbe potuto, se ne avesse avuto voglia.

Poison strinse i denti e rabbrividì al solo pensarla, poi urlò il nome del compagno ancora una volta. Jet aveva smesso di sparare, limitandosi a fissare le persone che venivano loro incontro. Aveva probabilmente realizzato che il fuoco rimanesse acceso per così tanto tempo per mano di Destroya, che stava anche controllando il vento per fargli mancare i bersagli, Dio solo sa come! Sentì la rabbia montargli dentro, accompagnata dalla voglia di schiaffeggiare quella cagna. Erano passati sei fottutissimi anni. Sei anni da quando era scomparsa ma aveva continuato ad aggirarsi per le varie Zone. Fece una smorfia, pensando alle ultime cose che Lei gli aveva detto.

Non mi piace essere sola. Avresti dovuto darmi amore, Poison. Non ne ho bisogno, ma un giorno tornerò, prenderò quello che voglio dal tuo cuore e lo terrò in una borsetta. O in una scatola, al massimo. Hai un sorriso adorabile, ma comprati una qualche motivazione: ti stai perdendo l'elemento mancante per far fuori questi bastardi. Fai fuori la gioia con me e non tornare mai indietro, non andare mai a casa! Tu non hai bisogno di loro, hai bisogno soltanto di me, tesoro. Mi rimpiangerai se ti lascerò.

Lui aveva urlato che non l'avrebbe mai amata.

Zitto, e dammi un sorso(*). Possiamo lasciare questo mondo, lasciarcelo tutto alle spalle, non vedi che puoi scappare con me ogni volta che vuoi? Ti manterrò salvo dentro. Ma le persone muoiono tra le fiamme. A quei ragazzini non importa se stai bene, dolcezza, loro non credono in noi. Ma non lascerò mai che qualcuno si prenda il meglio di me. Sono così sola. Vieni e manda affanculo il mondo intero con me. Ci rincontreremo quando il sole diventerà nero, Killjoy. Le luci si stanno spegnendo, e la festa è finita.

E' strano quanto il ricordo fosse nitido nella sua testa, come se fosse stato ieri. Lei aveva sempre parlato in modo strano, con troppe metafore e modi di dire che insieme non avevano assolutamente senso. Parlava brevemente di qualcosa e poi saltava a qualcosa di completamente diverso, cambiando soggetto ancora e ancora. Non riuscivi mai a starle dietro.

E mentre era immerso in questo stock di ricordi, si era dimenticato delle figure minacciose che avanzavano verso di lui, e che sia lui che Jet avevano smesso di sparare, entrambi presi da pensieri profondi su quella fottutissima Destroya. Era ridicolo persino sprecare cellule cerebrali per lei: rimpiangeva anche solo lasciarla passare per l'anticamera del cervello, cazzo! Stava ancora pensando a Lei. Realizzò che non stava ancora sparando, e tornò in sé non appena focalizzò lo sguardo sulle figure che continuavano a farsi più vicine attimo dopo attimo, ed uscì dal suo stato di trance.

Jet, cazzo, spara!" Urlò. Ma era troppo tardi. Vide qualcosa passargli vicino al volto e conficcarsi nella spalla di Jet, che cadde a terra in modo quasi istantaneo, ripetendo con tono lagnoso la parola “Frank”. Frank? Cacchio, si era scordato a chi appartenesse quel nome, ma sapeva che si trattava di qualcuno di importante per l'amico. Era passato così tanto tempo da quando avevano cambiato le loro identità. Lottò con sé stesso per ricordare quale nome fosse di chi.

Scosse la testa e invocò gli altri due Killjoys, domandandosi perchè cazzo non avessero già sentito i suoi richiami.

Ma era troppo tardi. Vide un proiettile dalla strana forma schizzare verso di lui e colpirgli il braccio sinistro. Cadde a terra quasi a rallentatore, e l'ultima cosa che vide fu una donna che lo sovrastava, che rivelò dei capelli di un blu acceso una volta dopo essersi calata il cappuccio dalla testa.


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Mi scuso adesso per eventuali errori ma no, dopo il lavorone per tradurlo non ho davvero avuto le palle di rileggerlo .___.
Ringrazio quel tesoro del mio Frank () per aver recensito  e spero che qualcuno di voi segua il suo esempio e___e *prende mazza da baseball*
No vabè scherzo, ma ormai lo sapete che una recensione mi fa sempre piacere.
xoxo
Ash

  
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