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Autore: Scarlett_92    27/06/2012    2 recensioni
“ Mentre i mali uscirono e presero il loro posto in mezzo agli umani, la Speranza non lo fece, aggrappandosi al fondo del Sacro Scrigno di Pandora; per millenni rimarrà lì, e nessuno potrà mai impadronirsene. Tuttavia, un giorno un essere divino rinuncerà alla sua immortalità per amore di un mortale, e, quando alla loro porta verrà appeso un fiocco rosa, il vaso si aprirà un’ultima volta, lasciando che la sua unica ospite raggiunga la sua Custode.
La dinastia degli immortali sparirà poco dopo il lieto evento, ma il dono della Speranza non morrà, chiuso al sicuro nell’ultima degli esseri Potenti, destinata a portare la salvezza: la mezza dea. ”
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 26.
 
 

<< Adesso mi spiegate il perché di questo assurdo check-in? >> << Sei morta, Noel, o almeno lo eri fino a qualche ora fa. E’ necessario controllare che sia tutto a posto. Inoltre, dobbiamo capire quali capacità sono sopraggiunte dopo la rottura del sigillo. >>
 
Era stato davvero imbarazzante dover annullare il funerale.
 
“ Perdonateci, abbiamo controllato male, era ancora viva. “ questa l’unica spiegazione intelligente che era saltata in testa a Blaine, giustificatosi con i fratelli dicendo che un ragazzo che dorme per più di un anno è ovviamente scombussolato e va compreso.
 
Le attenzioni erano tutte per Noel: la piccola Sophie, la zia Beth, Karen, Nick, James, le Mew Mew e gli altri familiari le gironzolavano attorno come le api col miele.
 
Ghish le stava letteralmente appiccicato, seguendo ogni suo movimento e osservando con attenzione ogni singolo cambiamento conseguente alla rottura del sigillo. Non si perdeva neanche un suo minimo respiro.
 
 
<< Ghish… >> << Mmmh? >> << Non credi di esagerare? Mi state asfissiando, tutti quanti. >> << Smettila di fare la guastafeste. Sei morta, e per quanto tu abbia vissuto la cosa serenamente, non si può dire lo stesso per noi. Quindi taci e lasciami rallegrare del fatto che tu sia ancora viva. >>
 
Fo̱s le si avvicinò, con cautela, sedendosi di fronte a lei.
 
Prima di fiondarsi da Ghish, la ragazza aveva avuto modo di riappacificarsi con suo padre e di chiarirsi con sua madre, scomparsa per così tanto tempo. Ormai non c’era motivo di portare altro rancore, era arrivato il momento di ricominciare daccapo, tutti insieme.
 
<< Ecco, giusto te cercavo! >> << Dimmi, cara. >> << Com’è fatto Zeus? >> << Il tuo bisnonno è… abbastanza eccentrico e, direi, affascinante. Comunque avrai modo di vederlo, sono sicura che presto verrà a farti visita; dopotutto, sei la sua erede. >> << Capisco. Peccato, avrei voluto saperne di più. La mia mente sembra così…spaziosa adesso! >> << E’ normale che tu ti senta così, tesoro, ma presto ti abituerai. Allora, Noel, >> disse la dea, << è ora di controllare cosa è cambiato in te. Partiamo dalle basi, dalle capacità che, in teoria, sono presenti in tutti gli dèi. Sei pronta? >>
 
Noel la guardò, incuriosita. << Certo, se la piovra qui affianco si staccasse per cinque minuti… >> << Ma come siamo gentili! Acida! >> << Infantile! >> << Insensibile! >> << Rompiscatole! >> << Taci! >> << Taci tu! >>
 
Indispettito, Ghish fece il broncio e si sedette un po’ più lontano da Noel, senza però andarsene dal divano e continuando a tenerla d’occhio.
 
Fo̱s cercò di ignorare la situazione. << Allora, tesoro. Prova a concentrarti sulla cucina. Chiudi gli occhi, e pensa di essere lì. Coraggio. >> << Ok… >>
 
Noel fece come la madre le aveva chiesto. Chiuse gli occhi, focalizzò la cucina, eccetera.
Mentre si concentrava, avvertì qualcosa nell’aria cambiare, come se si fosse spostata, non solo mentalmente.
Riaprì gli occhi, e poi scattò in piedi, accorgendosi di non essere più sul divano ma sulla sedia… della cucina.
 
<< Come cavolo ho fatto?! >> urlò, sorpresa, guardando verso la madre e Ghish, che la guardava con il suo stesso stupore.
<< Ti sei smaterializzata, Noel. Il teletrasporto è una delle doti più comuni tra gli dèi, e a quanto pare ora puoi farlo anche tu. Sei ancora molto lenta, ma col tempo migliorerai. >> disse Fo̱s, soddisfatta.
 
Noel la fissò ancora per un po’ con incredulità, poi scoppiò a ridere, soddisfatta. << Wow!!! Ok, passiamo al prossimo! Questa faccenda del sigillo si sta rivelando molto interessante! >> disse, per poi concentrarsi e compiere nuovamente il teletrasporto, tornando indietro sul divano e rivolgendosi a Ghish. << Ha! Ha! Ha! Adesso non sei l’unico a poter apparire e sparire quando ti pare! >> << Vedo… ma sei troppo lenta! >> << Tu dammi tempo e vedrai che ti farò mangiare la polvere! >>
 
<< Vediamo… Cos’altro potremmo provare? >> si chiese la dea, mettendosi a riflettere. << Trovato! Se anche questa funziona, sono certa che ti piacerà! Tu, >> disse, indicando Strawberry, << avvicinati, per favore. >>
La rossa, seppur titubante, obbedì. << C… che c’è? >> << Sta’ tranquilla, non è nulla di pericoloso. >> disse con tono rassicurante. Poi si rivolse alla figlia << Tesoro, concentra lo sguardo su di lei, incrocia il suo sguardo e prova ad andare oltre la facciata, cerca di sentirti come se fossi in grado di entrare nella sua testa. Poi, chiedile qualcosa che sai per certo che non farebbe mai. >>
 
Noel guardò prima la madre, inarcando un sopracciglio << E tutto ciò a che pro? >> << Tu prova e vedrai. Divertiti. >> disse, facendole l’occhiolino.
 
Anche se titubante, Noel fece come le aveva chiesto sua madre. Arrivò al punto da sentirti un tutt’uno con la mente di Strawberry.
A quel punto, le venne in mente un’idea forse un po’ cattivella ma interessante e divertente se pensava allo scenario possibile. Sul suo volto riapparve il suo famigerato sorrisetto sadico, ancora più inquietante dopo i suoi lievi cambiamenti somatici.
 
<< Di’ a Mark che non lo sopporti e che non vuoi più vederlo. E che puzza. >>
 
I presenti la guardarono scioccati, trattenendo il respiro per non scoppiare a ridere.
Sebbene Strawberry la guardasse con aria visibilmente contrariata, i piedi sembravano muoversi da soli. Si avvicinò a Mark, e poi disse << Non ti sopporto e non voglio più vederti. E puzzi. >> facendo pietrificare il povero Mark. Poi, quando ebbe finito, Strawberry sembrò tornare in sé e arrossì, imbarazzata << Oddio! Perché ho detto una cosa del genere?! Non volevo, non volevo! >>
Fu allora che tutti quanti esplosero in una sonora risata, Noel compresa, assolutamente soddisfatta di questi progressi. Anche Ghish, accanto a lei, si era piegato in due dal ridere.
 
<< Una volta presa una certa dimestichezza, sarai in grado di ottenere tutto ciò che vuoi. Il pianeta Terra è fatto per soddisfare ogni tuo desiderio. >> disse, cogliendo la ragazza di sorpresa.
<< Magnifico, assolutamente stupendo! C’è altro? Dimmi di sì, ti prego! >>
<< Datti un minimo di pausa, Noel! Concentrati intanto su queste due potenzialità, io nel frattempo penso a cos’altro potremmo sperimentare. >> << Uff… d’accordo. >> rispose, delusa.
 
<< La zia è speciale! >> esclamò Sophie, saltandole in braccio. Lei gli schioccò un bacio sulla fronte. << Vero! Allora, ti va di vedere un po’ di tv? >> << Sìì! Ci sono i cartoni adesso! >>  << Molto bene. Siediti un attimo accanto a Ghish mentre io prendo il telecomando dal tavolino. >> << No, non voglio! >> << Come non vuoi? Fa’ la brava! >> << No! >> << Oh, andiamo! Se non scendi come faccio a prendere il telecomaODDIO!!!! >> urlò, scattando in piedi.
E aveva ragione di essere sorpresa. Il telecomando era improvvisamente nelle sue mani.
<< Come ci è finito in mano mia?! >> urlò, rivolgendosi anche a Ghish. << E io che ne so? >>
 
<< Visto? Non servo io, stai scoprendo tutto da sola! >> Esclamò Fo̱s, in cucina con la zia.
 
<< Wow… Vabbè, dettagli. Su che canale devo mettere? >> << Canale 10! >> << Benissimo! >>
Non appena puntò il telecomando contro il televisore, esso si illuminò, sfogliando tutti i canali all’impazzata, lasciando a bocca aperta Noel.
Fo̱s si avvicinò, divertita, prendendo in mano il telecomando. << Meglio che tu stia lontana dagli aggeggi elettronici per un po’, almeno finché non avrai imparato a controllare i tuoi poteri. >> disse, per poi selezionare il canale desiderato dalla piccola Sophie.
 
<< Tutto questo è assurdo! Magari posso anche far scatenare temporali o svolazzare a mio piacimento! >> scherzò la ragazza, entusiasta delle novità.
  << Proviamo! >> Esclamò Ghish, sfidandola. Lei ricambiò lo sguardo, indispettita << Ti rallegra tanto l’idea di vedermi diventare una frittata stramazzandomi al suolo? >>.
Il ragazzo rise divertito << Andiamo! Di che ti preoccupi! Vengo anche io, contenta? Così se starai per cadere ti prenderò in tempo. >> << Che intendi con “in tempo”? Aspetterai che mi venga un infarto per poi acciuffarmi mentre il mio naso è a dieci centimetri dall’asfalto? >> << Basta chiacchiere! Vuoi provare o no? >>
Noel lo guardò, con aria di sfida mista al suo lato sadico. << Rendiamo le cose più interessanti. >> << Sentiamo. >>
 
<< Ecco che ricominciano… >> borbottò Nick.
 
<< Se non riesco a stare in aria almeno per una decina di secondi, ti svolgerò tutti i compiti delle vacanze senza che tu muova un dito. >> << Ci sto. E se riesci a volare? >> << Ti farai fare, per una sola volta, quello che ho fatto a Strawberry poco fa. >>
 
Ghish sgranò gli occhi, pensando a chissà quali progetti avesse Noel per la testa, e scattò in piedi. << Non se ne parla! >> << Oh, andiamo! Non dirmi che hai paura! Dopotutto parti avvantaggiato, è molto più difficile che non ci riesca piuttosto che il contrario, è giusto che il prezzo sia più alto! >> esclamò, soffermandosi sulla seconda esclamazione con enfasi, per schernirlo.
 
 Per tutta risposta, Ghish la guardò di sbieco << Andiamo di sopra. Partiremo dal terrazzino. >> << Perfetto. >>
 
Interessati tutti all’avvenimento, salirono assieme a loro.
 
<< Allora, Noel, >> intervenne Fos << la cosa fondamentale in questi poteri è pensare di poterlo fare. Non so se tu ne sia in grado, ma tentar non nuoce. Perciò, nel momento in cui salti, pensa di essere sorretta da qualcosa, da un filo invisibile, oppure immagina di avere le ali. Insomma, devi volare nella tua testa, capito? >> << Più o meno.. >>
 
Ghish ghignò. << Paura, tesoro? >> << Sta’ zitto! >> esclamò quella, cercando di concentrarsi. Lui nel frattempo era già sospeso a mezz’aria, pronto a prenderla in caso non fosse riuscita nel suo intento.
 
Salì sulla ringhiera e chiuse gli occhi e, come suggerito dalla madre, immaginò di essere sorretta da un filo, come si usava durante le recite per rappresentare gli angeli.
 
Fece un respiro profondo, poi si lasciò cadere nel vuoto.
 
In un primo momento, la caduta sembrava non interrompersi, e Ghish si preparò a raggiungerla, pregustando la vittoria.
 
Tuttavia, Noel all’improvviso rimase sospesa a mezz’aria, cominciando a salire, come un corpo che inizia a galleggiare e a risalire sulla superficie dell’acqua.
Mentre saliva verso l’alto, si mise in posizione alzata, come se camminasse nell’aria, proprio come faceva Ghish. Solo allora aprì gli occhi, soddisfatta e sorridente.
 
<< Non. Ci. Credo. >> disse Karen, a bocca aperta. << Tesoro, sei stava fenomenale! Imparare così tante cose in un giorno solo! Sono molto orgogliosa di te! >> esclamò la dea, osservando la figlia con immenso orgoglio.
 
Noel spostò lo sguardo verso Ghish, con aria di sfida. << Comincia a contare. >> gli disse.
 
E lo fece, arrivando fino a dieci, ma, per sua sfortuna, Noel non accennava a cadere. Aveva perso.
<< Splendido! Adesso svolazzi, anche! >> borbottò Ghish, deluso dalla sconfitta e preparandosi al peggio.
 
Noel puntò le braccia al cielo, vittoriosa. << Evviva!!! Sono un geniooooCADOCADOCADOCADOCADO!!!! >> iniziò a urlare, mentre a causa di una distrazione iniziava a perdere l’equilibrio. Ghish per fortuna la prese in tempo, anche se ancora teneva il broncio.
 
Tornarono tutti in salotto, nelle stesse posizioni di prima.
 
<< Sputa il rospo, sono psicologicamente preparato. >> disse Ghish, rivolgendosi alla fidanzata.
 
Noel ghignò, soddisfatta. Si avvicinò a lui, proprio nello stesso modo in cui aveva fatto con Strawberry, per poi pronunciare il suo desiderio.
<< Voglio che tu mi dia il portafogli. >>
<< Come?! Non se ne parl…ehi!!! >> esclamò, mentre la mano si muoveva da sola ed estraeva il portafogli dalla tasca, senza permettergli di opporre resistenza.
Lo porse a Noel, che balzò in piedi, felice, richiamando a sé i suoi amici prediletti e Blaine, un tempo parte del gruppo. << Karen, ragazzi! Festeggiamo il fatto che non sono più morta! Tutti a fare shopping! Offre il mio ragazzo! >> esclamò, mentre assieme agli altri quattro si fiondò verso l’uscita.
Tempo di capire cosa fosse accaduto, che Ghish le corse dietro, cercando di fermarla.
 
 
 
<< La sta prendendo bene. >> disse Richard, rivolgendosi a Fos. << Lasciamo che si diverta, almeno per oggi, ne ha tutto il diritto. Presto ci saranno tempi duri, per noi e soprattutto per lei. Il peggio deve ancora venire. >>
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti!
Con questo capitolo abbastanza leggero –ci voleva, credo, dopo l’aria pesante dei capitoli precedenti- è ufficialmente iniziata la seconda parte di questa storia: ora che gli dèi sono tornati e che Noel è ufficialmente per metà dea, ci saranno numerosi cambiamenti… La stessa Noel deve ancora scoprire quali altre novità la attendono dopo essere tornata…
 
Grazie come sempre a chi segue la storia e anche a chi lascerà un suo parere!
Al prossimo capitolo!
  
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