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Autore: Sakura00    28/06/2012    2 recensioni
Ok, ora basta prendere frammenti dai capitoli che scrivo! Non troverò mai una intro per questa maledetta fan fiction. Mi toccherà scriverla di mio pugno! (*tossisce*)
Questa è una storia molto complicata, i cui fili si districheranno molto lentamente. Ci sono Ranma e Akane, ci sono il loro amici, c'è anche Soun, c'è Ranko, c'è Ryoga e un sacco di altre persone. Personalmente la storia mi piace dal capitolo 10, ma lascio a voi commenti ;)
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 13








Cercheranno di spacciare droghe, mantenendoci tutti ad un livello più basso e sperando che noi non vedremo mai la verità.



They'll try to push drugs, keep us all dumbed down and hope that we will never see the truth around.


[Muse - Uprising]



«Dai, Ranma... Vieni a casa mia dopo il lavoro?» Ripeté con tono lascivo Shampoo. Mi si strusciò ancora addosso. Arrossii.

«N-non insistere, ho da fare stasera.» Non mi piaceva Shampoo. Va bene. Lo ammetto, era una ragazza piuttosto carina, col suo accento cinese e aveva un sacco di quelle cose che, normalmente, ti fanno perdere la testa. Il punto è che l'avevo già perduta.

Sentii una sua mano scendere pericolosamente in basso. Sussultai e feci cadere un bicchiere, scatenando le sue risate leggere.

«O-oh, guarda, ho rotto un bicchiere, sarà meglio prendere una scopa!» Riuscii così a districarmi dall'avviluppamento delle sue braccia (ma quante diavolo ne aveva?!).

Passai di fronte al tavolo di Akane e accennai un sorriso. In risposta ricevetti un'occhiata tanto gelida che dovetti trattenere un brivido.

Fantastico! L'avevo fatta arrabbiare di nuovo! Ma perché poi se la deve sempre prendere con me? Non è che Shampoo per allontanarla possa prenderla a pugni, è pur sempre una donna.

Sospirai innervosito. Presi la scopa nello sgabuzzino e mi diressi dietro al bancone per pulire.

Decisi di avere bisogno di una pausa, così mi rivolsi a Mousse, che stava con me lì dietro. «Ehi, puoi portare tu queste ordinazioni? Io mi prendo 10 minuti appena ho pulito.»

Mi rivolse uno sguardo stanco dietro le spesse lenti che portava sul naso. «I tuoi non sono mai 10 minuti.»

«Ti prego! È un favore da amico che ti chiedo.» Come al solito, lo vidi sciogliersi alla parola amico. Alzò gli occhi al cielo e mi fece segno con la mano riluttante di andare.

Non me lo feci ripetere due volte. Ammucchiai i vetri in un angolo, decidendo di buttarli dopo.

Più per abitudine che per altro strofinai le mani fra loro, come a pulirle, e mi diressi verso l'uscita sul retro. Questa, non dava sulla stessa via della principale, ma su una sua traversa. Da alcune settimane c'era un lampione difettoso che lampeggiava a intermittenza, ma dopo le prime volte ci avevo fatto l'abitudine e non mi dava più fastidio.

Mi sentii quasi colpevole mentre facevo scivolare la mano nella tasca sul retro dei pantaloni per prendere il pacchetto delle sigarette e l'accendino. Sentivo che non fumavo prima dell'amnesia, e a dimostrazione c'era il fastidio che avevo provato le prime volte, ma erano molto utili a scaricare il nervosismo.

La accesi e poi osservai il primo sbuffo di fumo che si dissolveva contorcendosi sempre più in alto, fino a sparire.

Ogni notte facevo sogni su sogni, che sentivo, anzi ne ero certo, riguardassero il mio passato, ma quando mi svegliavo diventavano come il fumo della sigaretta. Sfumavano, via via affilandosi e scomparivano, lasciando solo il loro sapore nella mia bocca.

Presi un'altra boccata.

Mi sentivo così vicino a loro da farmi impazzire, era come vederli attraverso un vetro oscurato. Sapevo che c'erano, li sentivo picchiettare sul vetro, ma non li vedevo. E questo mi frustrava oltremodo.

A quel punto sentii la porta del locale cigolare. Sospirai e feci cadere un po' di cenere dalla sigaretta. «Tranquillo, Mousse. È quasi finita, rientro subito.»

Sentii una mano troppo delicata per essere quella di un uomo sfiorarmi la spalla, mi girai sorpreso e trovai Akane.




Non ci costringeranno, finiranno di degradarci. Non avranno più controllo su di noi, ne usciremo vittoriosi.


They will not force us, they will stop degrading us. They will not control us, we will be victorious.


[Muse - Uprising]



«Akane.» Il mio nome passato tra le sue labbra scatenò un brivido represso in me. Mi ritrovai a fissarle un po' sperduta, analizzando le pieghe che le espressioni provocavano sul suo viso.

La mia mano lascio un po' riluttante la sua spalla, per tornare rilassata al mio fianco.

«Già.» Fu un tale sussurro che non seppi mai se mi avesse sentito.

Distolsi per poco lo sguardo per poggiarmi al muro accanto a lui. Lo riposai sulla sigaretta consumata a metà tra il suo indice e il medio.

«Non sapevo che fumassi.» Non era una domanda. Una semplice constatazione. Con appena una punta di veleno nel tono.

Da come si accigliò capii che l'aveva colta. «Non è come pensi. Lo faccio solo qui mentre lavoro.»

Soffiò altro fumo. In effetti, considerai, non puzzava mai di fumo. Anzi, trovavo il suo odore molto buono.

Lo guardai stavolta confusa. «Perché?»

Soffiò ancora fumo, poi buttò a terra la sigaretta ormai completamente consumata per pestarla col piede. Scrollò le spalle. Non rispose.

Tirava una strana tensione tra noi. Probabilmente il mio cattivo umore, aggravato da quella pu... da Shampoo, influiva terribilmente, ma si vedeva che non era a senso unico.

Ranma intercettò la domanda che stavo per porre con un'altra. «Come sapevi che ero qui?»

Un lampione sfarfallò velocemente, tirando una luce strana sulla strada. «Me lo ha detto Mousse. Gliel'ho chiesto quando ho visto che non eri tu a portarci da bere.»

Evitai di completare la verità dicendo che me lo aspettavo sul retro avvinghiato a Shampoo, in atti discutibili o peggio, osceni.

«Ah.»

Seguì altro teso silenzio, rotto solamente dai nostri respiri. Posi la domanda che aveva soppresso. «Che hai?»

Si girò verso di me, inchiodandomi nei suoi occhi blu. Oceani in tempesta. Notti senza luna.

Lo amo, fu il mio pensiero follemente istantaneo in quel momento. La morsa della colpa intrappolò nuovamente il mio cuore, graffiandolo, spezzettandolo, bruciandolo. Era un dolore fisico.

Non avrei dovuto...

Non potevo...

Io...

«Io-» Non sapevo cosa stavo per rivelargli, quali parole stavo per vomitare. Ma non lo avrei mai saputo.

Si chinò su me, poggiando dolcemente le labbra sulle mie. Aspettò immobile una qualunque mia risposta, che non tardò ad arrivare.

In uno slancio di disperazione, dettato dai sensi di colpa e dal piacere del bacio, allacciai le braccia al suo collo. Lui posò le mani sui miei fianchi, possessive, e iniziò a muovere lentamente la bocca sulla mia.

Dischiusi le labbra per lasciar uscire lingua e passarla sul suo labbro inferiore. Fremette e dischiuse le labbra a sua volta per far danzare la sua lingua con la mia.

Ridacchiai leggermente quando morse delicatamente il mio labbro.

La gioia si scontrava violentemente con la confusione nel mio stomaco, facendogli fare le capriole.

Si staccò con riluttanza e poggiò la fronte sulla mia. Il suo respiro mi solleticava la pelle del viso accaldata.

Inchiodò di nuovo i suoi occhi nei miei. Spazio infinito. Fondali marini.

Articolò una frase che ci sarebbe costata parecchio.

«Ti amo.»



Lo so. È corto, frettoloso e insensato. Ma non ci posso fare niente! Questa sarà l'ultima fic in questo fandom perché ora mi stanno prendendo altre fisse. Tranquilli questa la finisco, odio lasciare a metà e non sarò da meno con questa fic!

La scena del bacio avrei voluto farla più spinta (colpa di tutte le lemon yaoi che ho letto XD), ma non lo so, Ranma e Akane non li vedo per niente in quel senso! >\\\<

Comunque, la canzone apparentemente non centra nula, infatti è un'anticipazione al prossimo capitolo.

E ora le risposte:

verycoc: Ehi ciao! Eh sì, Akane non si sta comportando tanto bene, ma in fondo cosa potrebbe fare? Io troverei troppo difficile dirgli la verità. Vedrai nel prossimo capitolo come si evolverà tutta la situation! Prevedo scintille e non solo in senso positivo.

Ranma e Ryoga invece io ce li vedo! (come sempre colpa dello yaoi di cui mi sto “drogando”) Grazie per tutti i complimenti che mi hai fatto, spero la storia continui a piacerti. Bacii

caia: Il rapporto tra Akane e Ranma, dopo questo bacio, ti anticipo che prenderà un risvolto... diverso nel prossimo capitolo, poi capirai perché. Anche il fattore “verità” non è assolutamente da trascurare, nel prossimo capitolo centrerà anche quello. Ecco ho spoilerato. Vabbè tu dimentica ciò che hai letto xD.

Le sorelle di Akane avevo scritto che Kasumi si è sposata e Nabiki era scappata. Nabiki è il capo di quelli che hanno salvato Ranko! Mi pare di averlo scritto, vabbè se non è così ho rispoilerato! Baci.

Vabbè ora vi lascio, tra un po' pubblico il secondo capitolo della raccolta.

Alla prossima.

Sakura*


  
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