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Autore: Vale_t_97    30/06/2012    5 recensioni
Sophie, Valery, Amber e Travis sono sedicenni che conducono una vita normale: vanno a scuola, stanno con gli amici, a volte litigano con i genitori, si innamorano. Negli ultimi tempi, però, a tutti loro stanno succedendo cose strane.
Sophie soffre di continui mal di testa, il suo cervello è invaso da informazioni su cose di cui non ha mai sentito parlare.
Valery ama la natura e gli animali da quando era piccola, ma adesso le sembra che ovunque metta piede l'erba diventi più verde e spesso riesce a capire gli animali meglio di chiunque altro.
Amber e Travis sono gemelli, ma non potrebbero essere più diversi:Amber è sempre stata attratta dalla notte, la sua passione è il tiro con l'arco, ma da quando ha compiuto sedici anni le sembra di avere una forza e un'agilità superiore a quella di molti ragazzi della sua età. Travis è affascinato dalla luce.
L'unica passione che ha in comune con la sorella è il tiro con l'arco. Dal giorno del suo compleanno, però, fa degli strani sogni e ha delle visioni.
Quando i quattro ragazzi incontreranno una donna che sostiene di essere l'Oracolo di Delfi dovranno combattere per salvare l'Olimpo.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel suo trono di fiamme eterne e ossa Ade rifletteva e preparava la sua vendetta: i suoi nemici dovevano pagare per tutto ciò che gli avevano fatto, anche se quei nemici erano i suoi stessi fratelli.
Gli avevano tolto tutto costringendolo a regnare sugli Inferi, solo e bandito dall'Olimpo, mondo che lui stesso aveva contribuito a creare.
Ormai non gli rimaneva più niente, anche sua moglie Persefone lo aveva abbandonato, non lo amava più come un tempo, ma come poteva biasimarla? Lei era una ninfa e, anche se il Signore dei Morti aveva creato per lei un giardino negli Inferi, di certo il Regno dei Morti non profumava di rose: puzzava sempre di bruciato e di cadaveri.
- È tutto pronto, mio signore - una voce strappò Ade alle sue riflessioni e un soldato-zombie in armatura greca comparve nella sala del trono.
- Bene, raduna i miei servi e preparatevi a combattere. Presto l'Olimpo sarà mio, insieme a tutti i suoi abitanti. - rispose la voce profonda del Dio dei Morti.
Finalmente Ade avrebbe avuto la vittoria che meritava.
 
L'Olimpo bruciava. Non c'era altro che fumo e fiamme. Le colonne cadevano e gli edifici bruciavano lasciando solo cumuli di macerie. Gente in tunica greca scappava da tutti i lati, ma non erano persone normali: erano dei, ninfe e creature olimpiche che fuggivano per scampare a un destino peggiore della morte, quello che gli sarebbe toccato se non fossero riusciti a scappare. Sapevano che, una volta conquistato l'Olimpo e sottomesso Zeus e Poseidone, Ade avrebbe rinchiuso gli Dei nelle prigioni eterne del Regno dei Morti, li avrebbe fatti torturare dai demoni peggiori impedendo loro ogni movimento, ma mantenendo attivi tutti i loro sensi.
L'esercito di Ade era inarrestabile. I dodici Dei olimpici avevano combattuto contro ogni sorta di creatura e niente era mai riuscito a fermarli, ma il Signore degli Inferi era potente e anche infuriato.
Le divinità sapevano che erano spacciate, a tutte loro rimaneva una sola possibilità, ma era pericoloso.
Zeus sentì l'esercito di zombie avanzare e prese la sua decisione. Chiamò davanti a sé i suoi figli più fidati: Atena, Artemide, Apollo e Demetra. Nessuno poteva più salvare gli Dei, ma il Re dell'Olimpo contava su di loro per liberare il mondo che lui aveva creato con tanti sacrifici.
Le quattro divinità si avvicinarono al Padre. Zeus parlò davanti all'assemblea olimpica e, mentre spiegava ai presenti il suo piano, Ade irruppe nella sala.
Non c'era più tempo. Senza aspettare, Atena, Demetra, Artemide e Apollo pronunciarono all'unisono il loro giuramento:
- Io prometto di salvare l'Olimpo. Rinuncio alla mia immortalità per rinascere come mortale sulla Terra. Correrò tutti i rischi che comporterà la mia scelta e, quando verrà il momento, prometto di combattere per l'Olimpo.
Ci fu una luce accecante e le divinità scomparvero catturate da quattro lampi colorati, uno dorato, uno argentato, uno viola e uno verde.
Agli altri Dei non rimaneva altro che lottare e Zeus e Poseidone l'avrebbero fatto fino alla fine.
 
Da qualche parte nell'Olimpo l'Oracolo di Delfi aveva assistito in sogno a tutti gli eventi.
Aveva predetto tutto, ma non aveva potuto avvertire nessuno perché le visioni erano arrivate troppo tardi.
Ormai non poteva fare più niente in quel mondo, quindi prese la sua decisione: avrebbe aiutato gli dei rinati sulla Terra a ricordare chi erano stati nella loro vita precedente, ma per farlo doveva nascondersi da Ade.
Fischiò e un bellissimo pegaso, un cavallo alato, giunse in suo aiuto. Insieme volarono via nei cieli olimpici e giunsero sulla Terra.
 L'Oracolo avrebbe seguito gli dei e si sarebbe mescolata tra gli uomini, rivelandosi quando sarebbe arrivato il momento.
  
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