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Autore: Aven90    01/07/2012    1 recensioni
Prefazione. Che titolo cretino. Questo è quello che state pensando, vero? Beh, ma io non avevo intenzione di scrivere un giallo serio, e quindi va bene anche questo. Ma non troppe battute, ci sono anche le parti serie.
NB: Contiene parolacce. Vietato ai minori di 18. 18 secoli. Se hai meno di 1800 anni non puoi leggere questa storia, quindi vai subito al comune per falsificare la carta d’identità, marsch. Ogni riferimento a cose, persone, animali, personaggi fantastici non di mia proprietà è puramente casuale e comunque non teso ad offendere.
Genere: Parodia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vi sembrava fosse finita?

Martedì, ore 8.31.

Christian avrebbe dormito un altro po’, ma era stato svegliato dalle sirene dell’ambulanza; così si alzò per vedere che cazzo era successo.

Beh, ma prima avrebbe dovuto vestirsi, visto che dormiva in mutande.

Dopo aver superato l’ostacolo cani/gatti che aspettavano la loro razione di cibo quotidiana, Christian notò che l’ambulanza era accompagnata dalla polizia e non solo, si era fermata al palazzo accanto, alla sua sinistra.

Si vestì e andò a controllare, anche solo per deformazione professionale.

Venne subito accolto da una stralunata Lucinda, evidentemente anche la polizia era stata svegliata di soprassalto, che, vedendolo, disse “Oh Christian! Stavamo giustappunto per venire a chiamarti! È morta una vecchia!”

Christian chiese “Non sarà per caso la vecchia Corinne?”

Lucinda scosse la testa “Non so Christian, ma faresti meglio a entrare. Il commissario non è molto contento”

Arrivato all’appartamento, a Christian venne un tuffo al cuore.

Corinne Demond, 99 anni, giaceva sul suo letto in apparente sonno.

Christian si inginocchiò al suo letto “Oh nonna Corinne, ti prego, dimmi che non sei morta, NOOOOO!”, e pianse.

Tutto questo venne sentito da Whiskers “Ah eccoti. Stai per caso provando la parte di Romeo e Giulietta? Alzati e ascoltami, visto che conosci la vittima: abbiamo trovato di nuovo il bicchiere mezzo vuoto, quindi l’assassino del cianuro è ancora in libertà, quindi…”

“… come al solito sei solito coglione che prende quello sbagliato. Gli abbiamo dovuto dare una Porsche a Dominique perché lui accettasse le nostre scuse, perché sarebbe ridicolo che lui abbia una copia anche di questa chiave”, concluse Anthony, incazzatissimo nel suo giaccone nero.

Christian guardò entrambi “Ma non capite: per me è… era… come una nonna! Mi ha cresciuto, mi ha regalato la sua casa quando non avevo un posto dove andare…”

“…Da quando quella santa donna di tua madre ha lasciato questo mondo. Lo sappiamo bene, ci hai parlato per anni di Corinne, e adesso hai un motivo in più per acciuffare questo bastardo, che chiameremo serial killer”

Anthony sorseggiò il caffè dal suo thermos, pi disse nostalgico “Serial killer… Whiskers, ti ricordi?”

Whiskers annuì “Eh, le notti passate attorno al fuoco, vicino ai carri… che cazzo, quella sì che era vita. Non con questo frignone che prende lo spaventapasseri sbagliato”

Christian si incazzò “Aveva detto che non avrebbe più usato quel soprannome”

“Che vuoi farci, ormai è una droga”

Anthony cominciò “Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Spaventapasseri”

“Basta! Chiamo Robert e lo faccio venire qua”

“Ecco, sarebbe meglio”, disse Whiskers. “I coglioni devono sempre viaggiare in coppia. Ma non avevi detto che il tuo telefono è stato rubato?”

Christian batté una mano sulla fronte “Già. Allora vado a prenderlo”

Whiskers scosse la testa verso Anthony “Sei uno spaventapasseri incorreggibile”

Poi cominciò a fare domande al vicino di casa, che aveva scoperto il cadavere “Quindi è lei che ha scoperto il catavr’?”

Anthony imitò alla perfezione la cadenza del panellaro del giorno prima “Caaataaavr’”

Il vicino rispose “Sì, commissario. Come ogni mattina portavo le robe lavate alla signora Corinne, ma purtroppo oggi non lo saprà mai”

Whiskers prese appunti “Quindi ha una copia delle chiavi?”

“Beh, certo signore”

“E dov’era la notte scorsa?”

“Sono per caso un indiziato?”

“Facendo questa domanda stai aggravando la tua posizione”

“Ero a letto, se lo faccia dire da mia moglie e questi miei figli”

“Che non sono a scuola”, disse scrutandoli.

“Beh, Thomas ha il morbillo e Alice ha la varicella”

“Che cazzo di lazzaretto è la tua casa? Sparisci, prima che me le immischiano”, non avendole ancora avute lui.

Anthony si mise le mani in tasca “Beh Whiskers, mi sa che siamo ad un punto morto, a meno che il nostro spaventapasseri preferito nasconde qualcosa. In effetti, potrebbe essere stato lui, solo che manca il movente…MARY! Che ne dici?”

Mary arrivò istantaneamente “Oh signore, Jackson mi era sembrato davvero dispiaciuto per la morte della signora”

Anthony annuì “Capisco. Beh, essendo che tu hai fatto scuola di recitazione, se dici che qualcuno è sincero devo crederti. Quindi non ci resta che interrogare i figli, mentre Jackson prende l’altro suo coglione”

Whiskers lo indicò alle ragazze “È così che si indaga, lavative!”

Spostiamoci adesso di nuovo a casa di Brenda, dove Robert se la stava sbattendo.

“Robert, non me l’aspettavo di certo”, disse Christian disgustato.

“Un momento, non è come sembra!”, disse Brenda.

“Dite tutte così”, disse Christian, con lo stesso tono del giorno prima “Fortunatamente i tuoi figli sono a scuola. Non capisco come mai il lunedì non ce li mandi”

Brenda “Beh, ma lo sai: è brutto ricominciare la settimana subito dopo la domenica. E comunque io e Robert siamo solo amici”

Robert si rivestì “È così, abbiamo solo parlato”

Christian disse “Vabé, poi lo dirò a Lucius. (il quale, essendo assente, non capirebbe una parola, ma tant’è) È morta Corinne, e ieri abbiamo preso quello sbagliato”

Robert agghiacciò e Brenda si mise le mani sulla bocca.

“Vaffanculo, e dire che tutti i tasselli erano messi bene”

“Come è morta Corinne? E tu come farai adesso? A chi andrà il monolocale dove stavi?”

Le parole di Brenda fecero venire il tarlo del dubbio a Christian: se non era citato nel testamento di Corinne avrebbe dovuto cedere la casa ai figli, che erano strurusi simpaticissimi e violenti per niente violenti e lo avrebbero preso a calci in culo avrebbero compreso facilmente la situazione cedendogli la casa.

Perciò Christian rispose “Non ne ho idea. Robert, andiamo”, e così si recarono nuovamente sul posto, dove questa volta ad attenderli c’era un manipolo di giornalisti, dove a capeggiarli c’era Paula.

Paula disse “Anche questa volta un buco nell’acqua. Ebbene sì, cari telespettatori di Lectala: il vostro commissario ha nuovamente preso quello sbagliato e un nuovo serial killer si aggira libero per la città: la sua nuova vittima è Corinne Demond, di soli 99 anni. C’è da chiedersi chi sia questa mente malata che se la prende con una signora così disponibile e stimata da tutti, ma con queste forze dell’ordine campa cavallo. Qui…”

“EH NO EH?Fino a ieri sera eri qua che ti facevi toccare il culo, e adesso ci sfotti? E comunque noi abbiamo catturato quel criminale in seguito alla soffiata del detective esterno, è con lui che ve la dovete prendere”, disse Whiskers, ma Paula rimase impassibile “Come potete vedere, il vostro commissario non riesce nemmeno a prendersi le sue responsabilità. Ma andiamo a sentire i parenti della vittima, per chiedere loro come si sentono” e si avviarono dentro l’appartamento, dove Robert stava studiando la situazione anche senza il cadavere.

Robert notò di nuovo il gessetto dov’era c’era scritto “Bicchiere mezzo vuoto”, ormai diventato un indizio, e disse “Te l’avevo detto. È dal bicchiere che dobbiamo partire, e dalla pillola. C’è qualcuno che distribuisce pillole mortali alle persone”

Christian chiese “Proviamo a chiedere al farmacista?”

Robert ci pensò “Boh… non arriveremmo a niente. Penso che però voglia uccidere solo donne. Se uccide solo donne bisogna indovinare chi sarà la prossima vittima”, Mary lo ascoltò e si mise a piagnucolare “Ecco! Il solito animo misogino! L’uomo orco che si abbatte su noi povere donne, ma noi un giorno prenderemo il potere, e allora sì che saranno cazzi amari”

Robert la guardò e stava per risponderle, ma ecco arrivare la troupe. Paula chiese in generale “Ci sono figli a cui posso concedere un’intervista?”

“Eccomi.”, Gilbert, ex campione di pesi massimi, arriva baldanzoso verso la stanza di sua madre, spostando come fuscelli il commissario e l’ispettore.

Paula disse “Come si sente nel sapere che sua madre è morta brutalmente a causa di un furioso serial killer?”

Gilbert guardò tutti i giornalisti e disse “FUORI! NON VI PERMETTO DI SCIACALLARE SU MIA MADREEE!”

“Ma il pubblico deve sapereeeee…” disse Paula, volando via nell’aere superata la finestra.

Poi Gilbert si rivolse a Christian “Brutto stronzo, ti conviene sloggiare dal monolocale, che serve alla mia deliziosa bambina. Ester! Vieni qua!”

Ecco che viene Ester, la viziatissima figlia di Gilbert “Ohohohoho babbo! Come sei generoso a regalarmi un monolocale che posso usare come dependance per i miei numerosissimi vestiti!”

Gilbert cambiò radicalmente tono “E poi puoi anche fare… ehehehe”

Ester ridacchiò “iihhihiih! Naturalmente se avevi animali non ti resta che abbatterli, carino!”

Christian se lo aspettava, e non poteva dire assolutamente niente: erano troppo simpatici.

Così rispose “E va bene, la forza bruta vince un’altra volta eh? Datemi almeno il tempo di vendicare vostra madre”

Gilbert ci pensò “Mmmm non so. Esty, che ne dici?”

Ester guardò Christian “Ti diamo 10 giorni. Nel frattempo io comincerò a mettere le mie cose, non ti dispiace, vero? HAHAHAHA!”, e se ne andarono.

Christian batté un pugno sul muro e disse a Robert “Devi aiutarmi. Devo sbattere in galera quel criminale, perché sarà il mio ultimo caso… eh?”, ma tutti guardavano Robert, che volteggiava come se stesse ballando il Lago dei Cigni.

“Ooooh mia dolce Esteeer, la tua bellezza mi ha cambiato la vitata..”

“ANDIAAAAMO dai! Tanto Ester al massimo ti cagherà tre giorni, poi ti poserà come i suoi vestiti!”

Ma Robert disse “Dici? Io dico invece che si può innamorare di me…”, e siccome Christian chiuse la porta, non si sentì più niente.

Qualche secondo dopo, i poliziotti cominciarono a ridere a più non posso. Soprattutto Whiskers e Anthony, che continuavano a sfornare battute sempre nuove e originali, ad esempio Whiskers disse “Mio dolce spaventapasseri, sono cotto di lei”, ed Anthony “Oooooh mia cara Ester, pur essendo una baldracca mi sono innamorato di te”, e ballarono.

Lo so, sono troppo forti.

Nemmeno Christian sapeva dove stava andando con la macchina, ma in qualche modo doveva sfogarsi con qualcosa.

Poi si rivolse a Robert, ormai ristabilitosi “Avanti, fatti venire un’idea. Da dove cominciamo?”

Robert disse “Cominciamo da Gilbert, il suo atteggiamento mi è parso sospetto”

Christian rispose “Tu in realtà vuoi vedere di nuovo Ester”

“ESTER? Sì? DOVE? DIMMELOOO”

“ATTENTO STO GUIDANDOOOOO”, e andarono a sbattere contro un lampione. Così erano anche senza macchina, oltre che senza casa.

Mentre aspettavano il carro attrezzi, Christian riordinò le idee seduto sul marciapiede con la testa fra le mani “Tu prima di ammalarti hai detto che probabilmente il nostro uomo ce l’aveva con le donne…”

Robert disse “Sì, m’amaaaa! Come sono contento!

Ma Christian proseguì “Mmmm… se io fossi il serial killer… prima ho ucciso una donna di 31 anni… le due vittime non sono troppo distanti… secondo me, ucciderà una signora di mezza età fra quelle che abitano fra la prima e la seconda vittima. Andiamo a dirlo al commissario”

Ma invece di Robert, trovò l’uomo del carro attrezzi con carta e penna “Prima deve pagare il suo conto, non è che lo faccio gratis, eh”.

Così per andare al commissariato dovettero farsela a piedi, mettendoci un po’.

Arrivati allo studio del commissario, Whiskers era insolitamente serio “Jackson. Mio caro Jackson. Sei ultimamente un po’ distratto, eh eh eh eh”, col dito ammonitore.

Christian disse “Ho una teoria. Probabilmente il nostro uomo ucciderà Marlène Sanders, 57 anni, che abita proprio in mezzo alle due vittime”

Ma Whiskers diniegò col dito “E come pensi di indagare con la poco credibile ESTER?”

Robert stava dormendo “EH? Dove? Dov’è? Fatemela vedereeeee”, e si aggirò nervoso per l’ufficio.

Christian rispose “Si riprenderà sicuramente. La prego, mi lasci questo caso, è importante”

Whiskers si stupì “Aaaah ma il caso è tuo, che domande. Non te lo leverei manco morto, non vorrei che il nostro amico si distaccasse da ESTER, vero?”, e Robert la cercò sotto i tavoli.

Christian disse “La ringrazio. Vedrà che stavolta cattureremo il colpevole. Essendo un serial killer è molto più facile, basta entrare nella sua testa”

Whiskers chiese “O nella sua TESTEEER? AHA!”, e Robert uscì fuori urlando d’amore, mentre Anthony riprendeva il tutto con la videocamera per postarlo su You Tube, col titolo “Ragazzo sclera appena sente dire Ester”.

A Christian non rimase altro che prelevarlo e andare a piedi da sua sorella, per aggiornarla sulla novità.

“… e quindi mi hanno dato dieci giorni”

Brenda posò il suo tè “Capisco. Evidentemente l’Alzheimer non ha avuto pietà nemmeno di Corinne”

Christian disse “No. Sapessi come faceva Gilbert appena ha saputo che il monolocale era suo”

Brenda disse M’ommaggino, e…”, un pallone spaccò la finestra ed entrò in casa, subito dopo Bernard urlò “MAAAAAAA!LA PALLAAAA! LA CAVALLA CALCIA TROPPO FORTE!”

Ma Tamara disse “Non è vero, stronzo!”, e gli diede un pugno.

Brenda li calmò “calma ragazzi, e fate piano la prossima volta”, e tirò loro la palla.

Poi si rivolse al fratello “Non pensarci. Tutto si risolverà. Puoi stare con Robert nel frattempo che ti trovi una sistemazione, tanto mio marito è sempre assente”

Christian sorrise “Mi sono sempre chiesto perché non lo lasci”

Brenda “Cazzo, fa il petroliere”

Christian “Lo sooo, però dico, è sempre assente”

“Pensa piuttosto ad acciuffare questo bastardo, che gli assegni principeschi che mi passa sono problemi miei”, ma nessuno li aveva citati.

Così per Christian si prospettavano dieci giorni in cui avrebbe messo in discussione se stesso.


Fine Capitolo 4! Leggete e commentate!

   
 
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