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Autore: Pettyfer    01/07/2012    172 recensioni
Karen odiava Zayn Malik, con tutta sé stessa. Era la persona più egoista, vanitosa e antipatica che avesse mai conosciuto.
Tanto stronzo quanto misterioso.
Ed era il fratello della sua migliore amica.
**
Cinque ragazzi, il divertimento, il sesso e una scommessa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 25

Broken



 





-Ragazzi- salutò Zayn passandosi una mano sugli occhi.
-Zayn, hai idea della cazzata che hai commesso ieri sera?- domandò Harryavvicinandosi a lui.
Lo guardò confuso alzando un sopracciglio.
Di cosa parlava?
-Che io ricordi no.- borbottò.
-Ieri ti sei ubriacato, ti abbiamo portato in camera e con noi è venuta anche Karen. È rimasta con te mentre io e Liam ce ne siamo andati e quando è uscita sapeva della scommessa- ringhiò quasi Harry.
Zayn sgranò gli occhi ma poi scoppiò a ridere di gusto.
-Ma che simpatico! Ci sono anche cascato, smettila di sparare cazzate- il moro gli mollò un pugno scherzoso sul braccio eppure Harry continuava a fissarlo serio.
-Davvero Zayn. Credo proprio che tu gliel’abbia detto, e adesso stiamo nella merda, sia io che tu, tutti.- iniziò Liam fissandolo serio –ieri quando sono uscito dalla mensa con Karen mi chiese se tu stessi con lei a causa di uno scherzo, di una scommessa, non so chi gliel’abbia messo in testa, ma io ho negato tutto. Credevo che gliel’avresti detto tu, con più calma, ma a quanto pare gliel’hai detto da ubriaco fradicio. Era arrabbiata, stava piangendo e adesso ce l’ha anche con me, non ci perdonerà mai- spiegò Liam con gli occhi lucidi dalla rabbia.
L’ansia lo prese in pieno.
Adesso che la sua relazione con Karen andava alla grande, aveva rovinato tutto. Immaginò Karen piangente che usciva dalla sua stanza e una morsa gli strinse lo stomaco. Aveva rovinato tutto. Si portò una mano sul viso, passandosela per i capelli.
-Merda- ringhiò ad alta voce dando un calcio al tronco d’albero al suo fianco.
-Le devi parlare, e subito- disse Niall.
-Non vorrà mai parlargli- si intromise Louis, e Zayn si trattenne dal prenderlo a pugni.
Era stato lui a mettere quella cazzo di scommessa in mezzo, e lui era stato doppiamente coglione da accettarla, a causa del suo stupido orgoglio.
-Ma chi cazzo le ha messo in testa questa cosa della scommessa?- domandò infuriato.
-Oltre a noi chi lo sa, Zayn? Pensaci- disse Harry con una nota di rabbia nella voce.
Si passò per l’ennesima volta le mani tra i capelli e pensò a chiunque sapesse della loro stupida scommessa.
Fissò Safaa alle spalle di Niall che camminava verso di loro e cacciò un urlo nervoso.
-McCole, cazzo-
-Già-
-Devo trovarlo- disse girandosi, ma la mano di Louis lo bloccò.
-No, dopo- gli disse.
-Hei, bambocci, come va?- urlò sorridente Safaa raggiungendoli.
Evidentemente non sapeva niente.
-Karen?- domandò Zayn senza risponderla.
-Sta venendo, l’ho chiamata qualche minuto fa, era giù di morale, è successo qualcosa tra di voi?- chiese osservando il fratello.
-Ho fatto una scommessa- disse Zayn appoggiandosi con la schiena all’albero, chinando la testa all’indietro.
-Mi fa piacere, ma che centra?-
-Io e Louis abbiamo fatto una scommessa su di lei, se me la fossi portata a letto avrei avuto 200£, e adesso lo sa anche lei- spiegò maledicendosi mentalmente.
-Tu cosa?- urlò Safaa con gli occhi che un altro po’ avrebbero lanciato saette.
-Io…-
-Ma ti rendi conto di come si potrà sentire adesso Karen? È stata quasi violentata da quello stronzo di McCole e tu che fai, una scommessa? Ma sei completamente coglione?- urlò senza dargli il tempo di spiegare.
-Senti Safaa, ho fatto questa scommessa quando neanche sapevo l’esistenza di McCole, e quando è successo…quello ho lasciato perdere tutto, nessuna scommessa, niente di niente, mi sono messo con lei perché lo volevo e lo voglio tutt’ora-.
-Pensi davvero che Karen voglia stare con te dopo questo casino? Se non ti manda a fanculo lei, giuro che lo faccio io- respirò per trattenere la rabbia e si girò verso Liam –e tu? Ne sapevi qualcosa?-
Liam la fissò impaurito, l’avrebbe lasciato.
E non voleva, l’amava.
-Io…- incominciò, ma Zayn si intromise.
-No, lui non sa niente, come Harry e Niall, è stata una cosa tra me e Louis- spiegò.
Safaa gli lanciò un’occhiataccia e si allontanò da loro, dirigendosi verso Alice.
-Non dovevi farlo- disse Liam.
-Si che dovevo, vi sareste lasciati, e ti avrei rovinato. Sto rovinando la vita a fin troppe persone, e…ci sto una merda-.



Aveva raccontato tutto a Alice, e anche lei era a dir poco scandalizzata. Ma non era quella la cosa importante. Karen non si era presentata a scuola, erano già alla terza ora e dell’amica nessuna traccia. Eppure l’aveva chiamata quella stessa mattina e le aveva detto che era appena uscita di casa. Che fine aveva fatto?
Erano in ansia, e dopo aver saputo della notizia della scommessa era ancora più preoccupata.
-Professore, Malik non si sente bene, posso accompagnarla all’infermeria?- chiese Alice al professore, mente Safaa assumeva un viso dolorante.
Uscirono dall’aula e si allontanarono il più possibile dalla classe.
-E adesso?- domandò Alice.
-Tu vai a chiamare Sarah, io chiamo a casa di Karen- la bionda annuì e si allontanò per chiamare l’amica.
Prese il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e compose il numero di casa Morrison e attese che qualcuno rispondesse.
-Pronto?-
-Salve signora Morrison, sono Safaa- rispose e si fermò.
-Ciao Safaa, non dovresti essere a scuola a quest’ora?- chiese la donna.
-Si, lo sono. Volevo chiederle se stamattina Karen ha dimenticato il cellulare a casa- inventò. Se Karen era uscita di casa, ma non si era presentata a scuola, i suoi genitori non dovevano saperlo.
-Aspetta che controllo-
Non era a casa.
Il cuore di Safaa prese a battere velocemente. Adesso si che era preoccupata.
-No, e adesso che ricordo lo stava maneggiando quando è uscita di casa-
-Grazie, grazie signora Morrison, Karen lo avrà messo in borsa e non avrà controllato bene. Arrivederci- aspettò il saluto della donna e poi chiuse la chiamata.
-Cazzo- borbottò.
Vide Alice e Sarah raggiungerla con l’affanno e si girò verso di loro.
-Allora? È a casa?- chiese Alice.
-Mi ha raccontato tutto Alice- spiegò Sarah, anticipando la domanda di Safaa.
-No, è scomparsa-


-Bravo Styles, continua a studiare mi raccomando, e anche tu Malik. Vi farò qualche altra domandina e poi verrà affermato il voto- disse la professoressa di filosofia mentre Harry e Zayn si andavano a sedere dopo una lunga e stressante interrogazione.
Proprio quel giorno non ci voleva, anche se era andata benissimo, Zayn stava pensando a tutt’altro.
E quel tutto equivaleva a Karen.
Si sedette al fianco del riccio e lanciò un’occhiata a Liam che cercava di zittire Louis e Niall che parlavano in continuazione.
Bussarono con forza alla porta e la professoressa urlo un ‘avanti’ infastidito.
-Buongiorno, possono uscire Malik, Styles, Tomlinson, Payne e Horan?- chiese Safaa con un espressione tesa.
-Tutta questa gente? No-
Che voleva? Si trattava di Karen?
Si drizzò sulla sedia e lo stesso fecero gli altri mentre si scambiavano sguardi preoccupati.
-La prego, è una questione importantissima- insisté Safaa.
Non l’aveva mai vista così seria.
-Importantissima?- ma che cazzo!
-Di famiglia-
-Ok, uscite- disse ai ragazzi lasciandoli uscire.
Una volta chiusa la porta alle loro spalle, i ragazzi si misero davanti a Safaa e Sarah che avevano uno sguardo quasi spaventato.
-Allora?- chiese Louis.
- Dov’è Karen?- la voce di Zayn rimbombò tra quelle pareti.
-Proprio di questo volevamo parlarvi, a scuola non si è presentata, e a casa non c’è, sua mamma sa che è a scuola, e noi abbiamo un brutto presentimento- spiegò Safaa.
-Oddio- borbottò Zayn passandosi le mani tra i capelli mentre il suo cuore batteva velocemente nel petto.
-Cazzo, dove diavolo si è cacciata?- domandò Harry con un tono ansioso.
-Ragazzi?- Alice li raggiunse correndo –abbiamo un altro problema: McCole non è presente a scuola-.
-Intendi dire che sono insieme?- domandò Niall sbiancando.
-Non lo sappiamo, è una supposizione- spiegò Sarah.
La preoccupazione alleggiava sui loro visi, erano tesi e Zayn sapeva che se fosse successo qualcosa a Karen sarebbe morto.
-Giuro che se sta con quel coglione, io…io…- incominciò a sussurrare mentre incominciò a tremare dalla rabbia.
-Zayn, Zayn. Guardami! Andrà tutto bene, ok?-
-No che non va bene, Karen è scomparsa chissà dove e chissà con chi e non è tutto ‘ok’- ringhiò Louis gesticolando come un ossesso.
-Non sei d’aiuto- borbottò Safaa.
-No, non lo sono e non lo sono mai stato. Ho messo io in mezzo questa cazzo di scommessa, e…se succede qualcosa a Karen non me lo perdonerei mai- Louis era quasi sul punto di piangere.
-Oddio, Louis non fare così, non è colpa tua. E’ colpa di Zayn- cercò di rassicurarlo Harry.
Sarah si schiaffeggiò con una mano, stufa.
-Ah, ma grazie Harry- borbottò Zayn imbronciato.
Il cellulare di Louis prese a vibrare e lesse il messaggio ad alta voce, ma prima di farlo si bloccò.
-Che centra Ronnie in tutto questo?- chiese stranito.
-L’abbiamo chiamata noi, avanti leggi- gli ordinò Alice.
-‘Venite tutti fuori, so dove sta Karen’- si guardarono per un secondo in viso e corsero verso l’uscita della scuola.
Una volta usciti, dopo aver minacciato il bidello che urlò di raccontare l’accaduto al preside, videro Ronnie che camminava avanti e indietro per il cancello e la raggiunsero.
-Allora dov’è? Come l’hai fatto a sapere?- le domandò Zayn in fretta e in furia.
-L’ho vista mentre arrivavo qui con il bus, sta in spiaggia- spiegò e Safaa si maledì mentalmente di non averci pensato prima, quello era il loro posto.




Appena arrivati in spiaggia, Zayn la ispezionò tutta, mente gli altri stavano a stento al passo. Quando la vide poté giurare di sentirsi morire: era con McCole.
Non stavano facendo nulla di male, eppure una grande voglia di spaccare il naso a quel coglione gli passò per la mente.
-Karen!- urlò a gran voce facendola girare verso di lui, e notò gli occhi lucidi.
La ragazza si asciugò con una manica della felpa le lacrime e si alzò dal troco su cui era seduta con McCole e si diresse il più lontano possibile da loro. Zayn le corse dietro, con la convinzione di non allontanarsi da là finché non le avrebbe parlato. La fermò per un braccio e quando Karen si girò arretrò di un passo. I suoi occhi erano pieni di odio, puro odio. Nessuna emozione accompagnava quest’ultima, forse la rabbia, anche quella ce n’era tanta.
-Che vuoi? Un’altra scopata, così da vincere altri soldi?- gli domandò.
Il ragazzo poté sentire il suo cuore fermarsi per due secondi.
-Karen, non è come pensi, non sono stato con te per quella scommessa, giuro.-
-Sai una cosa, Zayn? Non mi interessa. Non mi interessa avere una tua versione dei fatti, non voglio sapere il perché l’hai fatto, se hai ricevuto i soldi o se ti piaccio sul serio, non voglio sapere niente. Sono stata io una stupida a non domandarmi prima ‘perché un ragazzo come lui è interessato ad una come me?’. Sono stata io la stupida ad essere stata al tuo gioco, sono stata una stupida ad innamorarmi di te, e credimi Zayn, sono pentita di ogni cosa che ho fatto con te-.
Quello non era odio, era disprezzo.
-Karen…- provò a parlare, ma la ragazza lo fermò ancora una volta.
-E sai che dico? Ti odio. Sei uno schifo, lo sei sempre stato. Interessato ai soldi, al sesso e alle ragazze. Non ti è mia importato niente di me, e ti odio talmente tanto da sapertelo dire in faccia- sospirò e continuò mentre il cuore di Zayn incominciò ad incrinarsi –e mi fai talmente schifo da essermi pentita di aver perso la verginità con te, la prima volta deve essere per amore, e con te che pensavi solo ad urlare ai quattro venti che mi hai scopata così da avere i tuoi soldi. Sei una persona materialista, Zayn. Non avrai mai una ragazza che ti amerà per questo, perché con me, adesso che so la verità, è scomparso tutto. Ti amavo, ma adesso non più, è stato rimpiazzato da un sentimento migliore, che riesco a gestire, l’odio. E adesso ritorna a casa e guardati allo specchio, e non per ammirare la tua bellezza, ma ammira quanto fai schifo-.
Il cuore di Zayn si era completamente rotto in mille pezzi, aveva sbagliato, ma non meritava quelle parole. Karen lo guardava ancora con disprezzo e con sfida.
Voleva dire qualcosa, ma non ci riuscì. Era rimasto spiazzato da quelle parole dette con tale freddezza da fargli del male, un male che mai nessuno gli aveva fatto.
Sentiva gli sguardi di tutti sulla schiena, avevano sentito tutto, e non poté fare altro che dare le spalle a Karen e allontanarsi da tutto e da tutti.
E fu così, che per la prima volta, dopo tanti anni, sentì gli occhi inumidirsi.
 
 

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*Prende un fazzoletto e si asciuga le lacrime*
Si sono lasciati, eh si. E chissà se la situazione di sistemerà, con me ci sono molte sorprese.  Almeno ho aggiornato prima, in onore della partita tra l’Italia e la Spagna, che io non guarderò, perché se la guardo gli azzurri perderanno di sicuro.lol
Porto sfiga.
Passando al capitolo: anche se triste, io sto piangendo, spero che vi sia piaciuto e per qualsiasi cosa chiedete pure, e se volte dirmi una critica, fate pure.lol
E’ stato difficile scrivere questo capitolo, e immagino il prossimo ‘-‘ quello sarà una vera tortura :C
Ok, ho detto troppo, aspetto un vostro parere tramite le recensioni, un bacio.
Pettyfer.



- I don't need you tonight.
- I wish that was me
-
Freestalove.
- I'll look after you.


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