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Autore: cerconicknamesugoogle    02/07/2012    10 recensioni
È il prezzo da pagare, Cato. La tua vita lo è.
L’unico modo per saziare una capitale affamata di spettacolo, è offrirglielo. Te ne rendi conto nell’attimo in cui la freccia scocca verso di te.
Ti hanno guardato morire lentamente, affascinati dalla voracia degli ibridi. Hanno osservato il tuo corpo perdere vita pian piano, bramando che quella visione non terminasse mai. Sei stato il loro personale spettacolo per un intera notte.
Oggi, sei l’ombra di qualcuno che un tempo brillava. Domani, loro non ricorderanno nemmeno il tuo nome.
Quella freccia, Cato, ti sembra la cosa più bella della tua intera esistenza.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehy Cato lo senti il dolore?
I denti ti incidono la carne. Le zanne ti graffiano il volto.
Ehy Cato, ti fanno male?
Mille esplosioni invadono il tuo corpo. Paragonabili a mille lampi accecanti.
 
I lupi ti accerchiano alla curnocopia. Non puoi più scappare. Né ne hai la forza. Li senti ringhiare, mentre si contendono la prima fila verso il tuo corpo ormai orrendamente dilaniato.
 
Ehy Cato,  vedi Clove?
è un lupacchiotto piccolo, col pelo scuro.
Sembra quasi che sorrida ancora mentre si fa largo verso di te.  Come faceva una volta. Come se fossi uno di quei tributi che uccidevate assieme. Come se fossi tu, ora, la sua vittima.
Ehy Cato, vedi il suo sguardo?
È uno sguardo accusatore. Indica odio. Indica rabbia.
Ti sta dicendo che è tutta colpa tua. Non sei stato abbastanza veloce. Perché, Cato, non l’hai salvata?
Quella pietra sollevata sarebbe dovuta essere per te.
Te la ricordi, Cato?
Si è battuta sulla sua testa, brandita dalle mani di un ragazzo che tu stesso hai ucciso.
 
Ironia della sorte, ora è lui a ricambiare il favore.
 
Lo vedi immediatamente. È un lupo più grosso degli altri. Fa meno rumore, perché non spreca tempo a ringhiare. Eppure, è colui che ti fa più male.
 
Ehy Cato, senti il sangue che cola dalle ferite?
È un liquido rosso, denso e caldo. Fuoriesce dai tagli, lambendo la tua pelle. D’istinto, sollevi a fatica una mano. La guardi.
Dalle dita mozzate quella miscela di rosso esce prontamente. Non riesci a muovere le due dita rimaste, e nemmeno a chuderle a pugno. Il mignolo e il medio ricambiano il tuo sguardo agonizzanti, mentre cerchi di sentirli di nuovo. Perchè adesso, così pulsanti, così caldi, non ti sembrano più nemmeno tuoi.
Sono così rossi, Cato.
 
Rosso sangue.
Quante volte hai visto quel colore? Quanto ne hai versato, per arrivare fin lì?
 
Sei tu il cattivo.
 
Tu. Tu. Tu.
Sei tu il favorito. Colui su cui tutti avevano scommesso.
Sei tu quello che avrebbe potuto vincere. Tutti quei discorsi su quanto fossi preparato, tutte quelle parole sprecate e romai perse sulla tua forza. Erano tutte bugie, Cato? O forse tu ci credevi davvero?
 Dopotutto, eri ad un passo dalla vittoria, tributo. Ti mancava poco.
Ma non ci sei riuscito. Hai perso.
 
 
Perso, perso, perso.
Sei un fallito. Da qualche parte, tuo padre lo starà dichiarando a tua madre. Fallito.
 
Ehy Cato, adesso lo senti il dolore?
Si, non riesci a pensare ad altro, ora.
D’improvviso, l’aria dei polmoni spinge verso la bocca. Le labbra si dischiudono, un filo di liquido rosso ne esce.
È allora che cominci ad urlare.
 
Ulri, mentre Clove cerca di colpirti la testa. Urli, mentre Tresh ti azzanna una gamba. Urli ancora, mentre quelle che ti sembrano mille zanne ti dilaniano il corpo. E d’improvviso, perfino urlare richiede una forza che sembra scivolata via dal tuo corpo.
E allora piangi e preghi, Cato. Strilli come un poppante, implori come se fossi un vigliacco.
Sei troppo giovane per questo, tributo. Alla fine, sebbene tu sia stato il cattivo, ti sei trasformato in una vittima del gioco. Una pedina destinata a morire.
Pedina. Pedina. Pedina.
Chi si ricorderà di te, ora? Chi penserà al tuo volto, se non come a quello di un perdente?
Di un fallito?
Ma riesci a vederti, Cato?
Non sei più nemmeno te stesso. Sei un ammasso disordinato di carne maciullata. Sei un corpo senza più pelle. Un mostro informe. Sembri quasi un ibrido spaventoso e mal riuscito di Capitol City. Nulla rimane del tributo che un tempo si fece avanti, offrendosi volontario.
 
Un colpo. Sembra che fuoco vivo si riversi sulla tua faccia, dal buco della testa dove un tempo c’era il tuo orecchio. Un altro colpo. Urli, cosciente solo di quegli artigli schiacciati contro il tuo ventre. Ancora un colpo. Ancora un altro.
Giunge l’alba e tu sei ancora vivo.
Straziato, mutilato, torturato. E, sfortunatamente,vivo.
 
Poi, vedi il suo volto.
Quanto l’hai odiata, Cato? Fin dal primo momento hai bramato la sua morte. La sua morte per mano tua. Eppure, adesso, sembra tutto svanito.
Quell’odio se ne è andato con la tua anima, strappata via dalle zanne dei lupi. Implori ancora, Cato. Dalle tue labbre esce un flebile “Per favore” che è tutto quello che riesci a dire.
Sei debole, Cato. Lo sei sempre stato. Ora più che mai.
Lei incocca la freccia, punta l’arco. Chiudi gli occhi, aspettando di morire.
 
Ci credi nell’inferno, Cato?
Probabilmente si.
Perché è esattamente il posto in cui sei stato nelle ultime ore. Sotto lo sguardo prepotente degli spettatori.
Qualsiasi cosa ci sia dopo, non sarà peggio di questa. Se esiste un inferno, non sarà niente in confronto a queste ore passate di agonia.
 
È il prezzo da pagare, Cato. La tua vita lo è.
L’unico modo per saziare una capitale affamata di spettacolo, è offrirglielo.  Te ne rendi conto nell’attimo in cui la freccia scocca verso di te.
Ti hanno guardato morire lentamente, affascinati dalla voracia degli ibridi. Hanno osservato il tuo corpo perdere vita pian piano, bramando che quella visione non terminasse mai. Sei stato il loro personale spettacolo per un intera notte.
Oggi, sei l’ombra di qualcuno che un tempo brillava. Domani, loro non ricorderanno nemmeno il tuo nome.
Quella freccia, Cato, ti sembra la cosa più bella della tua intera esistenza.

Angolo Wany:
Che dire, era da circa una settimana che stavo dietro a questo tributo. Dato che ho avuto un problema col vecchio accaunt, e non posso continuare ad aggiornare vecchie storie dato che non riesco più a entrare, eccomi con una one-shot di cui mi vergogno u-u
Si, mi è venuta male. Me ne rendo conto. Specialmente la prima parte, mentre la seconda è quantomeno decente. Che dire, spero che la prossima volta che proverò con una storia venga meglio.
Un grazie a chiunque l'abbia letta e voglia recensire. O anche solamente a chi ha sprecato tempo dietro a questa robaccia orribile.
Wany
  
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