Un giorno perfetto
Ho sempre pensato che sarei stata un’Auror solitaria, imbranata certo, ma impavida e forte, e che mai, mai e poi mai, mi sarei trovata in una situazione simile. Mi basta guardare negli occhi mia madre, per capire che anche lei non se l’aspettava; dopotutto sono sempre stata quella figlia perennemente distratta, un po’ goffa nei movimenti ed eternamente ottimista. “Ogni giorno è perfetto”, le ripetevo anche quando fuori c’era il vento a ululare, perché non mi importava se fuori ci fosse una tempesta o un sole caldo. Anche da piccola non badavo al colore del cielo, ma solo a quanto fosse immenso, puro. Un po’ come te. Anche oggi è un giorno perfetto, e nemmeno il nervosismo di Remus mi farà cambiare idea. Da quanto tempo ci siamo preparati a combattere? Non possiamo perdere più neanche un minuto, abbiamo aspettato troppo, e farlo ancora sarebbe quasi un affronto verso di te, perché voglio costruire il tuo mondo. Voglio che ci sia colore, che ogni cosa brilli per quanto sia vivacemente colorata. Rosso, giallo, verde, blu, arancione e anche un po’ di rosa, perché abbiamo bisogno di ricordare che fuori dalla porta non c’è solo il male o la morte, ma ci sei anche tu. Ho capito che non devo lottare per un Bene Superiore o perché sono un Auror, ma solo per proteggere il tuo mondo. Mi chino verso di te per stuzzicarti con un tulipano rosso, perché soffri il solletico e comincerai a ridere, a emettere quei suoni che mi fanno impazzire di gioia e che mi trasmettono tutto la forza di cui ho bisogno. La tua allegria è contagiosa, sai? Appena percepisci il petalo sul tuo naso, ti sposti leggermente, ma io continuo a inseguirti, o come dice Remus, a torturarti. E allora apri gli occhi e mi fissi in modo truce, come se volessi farmi paura o dirmi: “Ehi! Stavo dormendo!” . Ogni momento è prezioso e io voglio viverlo con te, quindi mi è concesso tutto, anche continuare a passare il fiore sulle tue guanciotte. E tu segui ogni minimo movimento, su e giù, e alla fine anche i tuoi capelli sono diventati rossi. Rossi come il tulipano. Quando Remus mi sfiora la spalla, so che è giunto il momento e che dobbiamo andare da Harry. Devo andare, Teddy. Devo andare a costruire il tuo mondo, ma stai tranquillo e non piangere, perché al mio ritorno troverai quel mondo che ti avevo promesso. “Buonanotte.” Le mie labbra sfiorano i tuoi capelli, sono soffici e profumano di buono. “Buonanotte e dormi bene, perché domani sarà un giorno perfetto.” Questa flash ha partecipato al contest “Canzoni, fiore e amore” di Viols, classificandosi sesta. Qui potete trovare il suo giudizio. È una storia un po’ triste, ma alla quale tengo tanto per la presenza di Teddy e poi ho sempre avuto un debole per Tonks! Spero vi sia piaciuta.