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Autore: MissShinigami    02/07/2012    1 recensioni
La protagonista, non posso dire il nome, è una ragazza che frequenta una scuola per adolescenti senza speranze, ma è diversa dagli altri uno dei suoi più grandi amori è la fotografia, e sta lottando per far sua la reflex dello zio, e soprattutto i Paramore! Li ascolta sempre.
Dopo una gita ad un museo e una strana foto inizierà ad incontrare gente strana, finché non sarà salvata da due strane figure e una tappetta ...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Nuovo Personaggio, Taylor York
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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I Paramore (continuo a dirlo sperando che la cosa prenda senso) rimasero quasi tutto il pomeriggio. Guardarono e riguardarono le mie foto, tutte, dalla prima all’ultima, ancora e ancora e ancora … continuarono anche a farmi domande su domande, rispondevo come potevo, anche se più che altro facevo segni col capo e gesti con le mani, ma a loro non sembrò scocciare più di tanto.
Mi sentivo scema e confusa e frastornata e disorientata e … avete capito, no?
Comunque non trovarono nulla di particolare, decisero di prendersi una copia di tutte le foto per poterle guardare con strani aggeggi di cui dissero il nome me che ovviamente non capii … ovviamente … ma non ho ancora capito se perché non li conoscevo o perché parlò Taylor.
“Ecco questi sono i nostri numeri di cellulare, chiamaci se vedi … bhè! Qualcosa che non dovresti vedere …” sorrise Jeremy passandomi un cartoncino rettangolare color crema.
“Grazie.” dissi in un soffio.
“Poi quando avremo trovato qualcosa, ti chiameremo noi, comunque.” avvisò Taylor mentre estraeva  una chiavetta USB dal mio pc.
Annuii.
Se ne andarono e io mi ritrovai scema, confusa, frastornata e disorientata, seduta al tavolo della cucina come se nulla fosse successo. Stringevo nella mano il cartoncino che m aveva dato Jeremy, come fosse la testimonianza del fatto che era accaduto realmente. Fu così che mi trovò mio zio quando rientrò in casa; prima mi squadrò un attimo, lo guardavo di rimando, volendo sembrare meno rintronata di quanto non lo fossi, ma credo che non mi riuscii molto bene.
“Ok, ora mi preoccupo sul serio.”
Mi limitai a fissarlo, come sempre d’altronde.
“Tutto bene?”
Annuii assumendo la mia miglior espressione da angioletto innocente.
“Chissà perché ma non ti credo ma mi fido.” disse facendo spallucce.
Risi dell’insensatezza della frase che aveva appena detto.
Quella notte mi addormentai straordinariamente subito. Era buio e freddo, tra il sonno mi ritrovai sotto le coperte calde, ma non riuscivo a sfuggirgli. Qualcosa mi trascinava nel gelo con le sue mani artigliate. Cosa stava accadendo?
Aprii gli occhi di scatto. Avevo freddo ed ero spaventata come mai non lo ero stata in vita mia …
Mi sentivo osservata. Decisi di alzarmi per fare due passi e tranquillizzarmi. Andai in cucina accendendo tutte le luci, tanto mio zio non era in casa ma a lavoro. Guardai l’ora: era da poco passata l’una di notte.
Mi avvicinai alla finestra, il lato positiva di abitare a Brooklyn era la rassicurante vista rosso scuro che circondavano l’appartamento. Fuori era tutto tranquillo, c’erano pochissimi pedoni che ancora camminavano lungo i marciapiedi. Li considerai pazzi, visto il freddo.
La mia attenzione fu attirata da una figura scura in fondo alla strada: aveva un grande impermeabile scuro e un altrettanto grande cappello nero, accanto ai sui stivali un enorme cane nero muoveva la testa annusando l’aria.
Sgranai gli occhi colta dal terrore più puro.
Il Conte sorrise.
Scattai velocissima in camera mia, afferrai il telefono sopra il mio comodino e da sotto il cuscino estrassi il cartoncino.
Composi il primo numero dei tre.
“Pronto?”
Era Hayley.
“ È qui, sotto casa …” dissi prima che la voce mi smettesse di funzionare.
“Non ti preoccupare, saremo lì in un attimo.” la sua voce era seria e sicura.
Mugugnai qualcosa poi lei riattaccò. Andai ancora alla finestra, in realtà avrei voluto nascondermi sotto metri e metri di coperte e lenzuola. Ma non potevo.
Guardai fuori: non c’era più nessuno adesso, solo qualcuno proprio sotto la mia finestra, indossava una grossa felpa nera con il cappuccio tirato sulla testa. Quando sollevò lo sguardo la riconobbi: era Hayley.
Non so come avesse fatto ad arrivare così in fretta ma era felice che fosse lì anche se se fosse stata attaccata non sapevo come si sarebbe potuta difendere.
Rimasi a guardare fuori, Hayley non si muoveva di lì.
Dopo un po’ mi sedetti sul divanetto del salottino. Mi sentivo stanca; il freddo stava scemando, non era più quella sensazione gelida che mi aveva scosso prima.
Piano piano mi addormentai.


Scusate l'imperdonabile mancanza!!! Ok forse non glien'è fregato nulla a nessuno, dipende dai punti di vista!
Comunque d'ora in poi, per riuscire a darmi delle cose da fare tutti i giorni, ho diviso le mie ff. Lunga storia!
Vi basti sapere che se seguite questa  la pubblicherò tutti i lunedì!!
E ora commentate commentate!!!!
  
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