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Autore: CaptainJollyRoger    03/07/2012    5 recensioni
Schizzi di malinconia proiettati sul mio personaggio preferito, Zoro. E lui, dove troverà il suo posto nel mondo, una volta realizzato il suo sogno?
Il rapporto tra lui e Rufy, ovviamente, è di pura e semplice amicizia.
Vi prego di recensire, anche solo con una frase, ci tengo parecchio.
Grazie.
CaptainJollyRoger.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NDA: mentre cerco l'ispirazione per qualcosa di più decente (magari per la raccolta), accontentatevi di questo... Di solito si dice che le idee notturne siano le migliori...speriamo bene! Forse sono andata un po' OOC...fatemi sapere!



Aprì gli occhi di scatto, il fiato corto e il cuore che martellava nel petto.
Si guardò intorno, spaesato e spaventato. Era sul ponte della Sunny, appoggiato con la schiena alla balaustra, come suo solito. Al suo fianco, le tre fedeli katane.
Si passò una mano sulla fronte, trovandola stranamente sudata nonostante il vento fresco che spirava. Fece scendere la mano lungo i capelli verdi, chiudendo gli occhi e sospirando, cercando di regolarizzare il respiro.
Lui, Roronoa Zoro, colui che sarebbe diventato il migliore spadaccino del mondo, uno delle undici supernove, il cacciatore di pirati, membro di una delle ciurme più temute al mondo, spaventato da un fottutissimo sogno.
Era una vergogna. Sbuffò, scocciato dalla situazione. Eppure...il solo ricordo di quel sogno gli faceva drizzare di nuovo i peli sulla nuca, perfino ora che era sveglio.
Aveva sempre creduto che il suo incubo peggiore fosse non riuscire a realizzare il suo obiettivo, ed ora quella paura veniva schiacciata da un terrore molto più forte, molto più tangibile.
Cosa avrebbe fatto, una volta realizzato il proprio sogno? Quale sarebbe stato il suo scopo, una volta battuto l'uomo dagli occhi di falco? Per cosa avrebbe combattuto, una volta che non ci sarebbe più stato nessun obiettivo da perseguire?
Questo gli ripeteva Kuina nell'incubo che da ormai una settimana lo assillava. E a quelle domande, lui non era in grado di dare risposta. Gli sarebbe forse toccato finire la sua vita da avventuriero come l'aveva iniziata? Solo, a guadagnarsi da vivere nel più subdolo dei modi, girando il mondo senza meta e senza compagnia? Quella via, che prima di incontrare Rufy aveva seguito senza problemi, ora gli dava la nausea. Quel ragazzo, quella ciurma, lo avevano cambiato.
Si guardò intorno. Tutto nella norma. Chopper e Usop pescavano. Brook accordava il suo violino. Rufy era seduto sulla polena della Sunny. Nami e Robin prendevano il sole, mentre quello stupido damerino gli piroettava intorno. Franky non si vedeva, ma si sentiva il rumore dei suoi attrezzi da lavoro. Persino il mare era una tavola.
Improvvisamente, quella situazione gli diede sui nervi. Come poteva essere tutto così piatto, mentre dentro di sé imperversava una tempesta?
Si alzò di scatto, afferrò le spade e si diresse a passo di marcia verso il suo capitano. Il ragazzo scrutava l'orizzonte come se dentro potesse trovarci tutte le risposte del mondo. Sembrava incredibilmente serio, come raramente lo si poteva vedere.
Zoro si fermò a qualche metro da lui, e lo osservò per qualche secondo.
-Rufy.- chiamò.
-Mmm?- rispose quello, continuando a contemplate la distesa azzurra che scorreva placidamente sotto il loro scafo.
-Che farai una volta diventato Re dei pirati?- non era tipo da girarci intorno, Zoro. Andava subito al punto, non come quello sciocco di un sopracciglio a ricciolo.
Rufy sembró pensarci un po' su. -Beh, per prima cosa penso che mangerò. Diventare Re dei pirati deve mettere appetito, non trovi?-
-Assolutamente.- si limitò a rispondere lo spadaccino. Conosceva Rufy da più tempo di chiunque altro, e aveva imparato semplicemente ad adeguarsi alle sue stravaganze senza perdere la pazienza.
-E poi...beh, dovrò ricordare a tutti i piratuncoli che girano cosa vuol dire essere davvero un pirata e avere un sogno da realizzare...e poi...-si concentró a lungo, come per ricordare qualcosa di fondamentale che al momento gli sfuggiva. -Ah già, poi dovremo realizzare i vostri sogni, quelli che non si saranno ancora realizzati! Dovremo finire il giro di tutti i mari, per Franky e per Nami. Dovremo trovare l'All Blue, con Sanji. Dovremo vivere centinaia di avventure per provare il coraggio di Usop e trovare la medicina miracolosa per Chopper. Dovremo scoprire cosa successe nei cento anni di buio, e tornare da Lovoon con Brook per dimostrargli che noi pirati siamo gente di parola. E poi ovviamente troveremo Mihawk e lo sconfiggerai.- concluse con un sorriso smagliante.
Zoro sospirò e fissò gli occhi sul mare. -E dopo Mihawk? Che fine farò?- Non si accorse di aver parlato ad alta voce finché il suo capitano non gli rispose.
-Oh beh, quello non lo so. Ma stai pur certo che non ti permetterò di girare su una barchetta a forma di bara e spaventare tutto e tutti, in solitudine e con il broncio sempre sul viso. Sei un membro della mia ciurma. E lo sarai per sempre, migliore spadaccino del mondo o meno. Poi suona bene, no? Il Re dei pirati, e il migliore spadaccino del mondo.-
Detto questo, il ragazzo scese dalla polena con un salto, dirigendosi circospetto verso la cucina, subito bloccato dal cuoco.
E mentre le urla dei due si levavano verso il cielo, annunciando ai gabbiani il passaggio di quella ciurma di pazzi psicopatici, Zoro, finalmente sorridente, saltò sulla polena, esattamente dove poco prima c'era il suo capitano. Ora aveva le risposte che gli servivano. Sapeva per cosa avrebbe combattuto. Sapeva cosa avrebbe protetto. Sapeva cosa lo avrebbe salvato dalle sue paure, e dalla solitudine. Aveva osato dimenticarlo, ma non sarebbe più successo.
Avrebbe lottato per la migliore navigatrice del mondo.
Avrebbe difeso la più grande archeologa di tutti i tempi.
Avrebbe aiutato uno scheletro a dimostrare il valore delle promesse.
Avrebbe solcato tutti i mari esistenti sulla nave migliore di tutte.
Avrebbe visto un ragazzo fifone diventare un coraggioso pirata.
Avrebbe scoperto la medicina che guarisce tutte le malattie col miglior medico in circolazione.
Avrebbe trovato l'All Blue con quel cretino di un cuoco.
Avrebbe vissuto altri miliardi di avventure con i suoi migliori amici, con i suoi compagni, con la sua famiglia.
E avrebbe difeso fino all'ultimo il suo capitano. Il Re dei pirati.
Osservò il sole calare sull'orizzonte. Mai un tramonto gli era sembrato più promettente.
  
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