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Autore: Kingdommarco    03/07/2012    1 recensioni
Tuffiamoci nella psiche di due ragazzi, Roxas e Xion, privi di cuore ma con un cervello che di cuori ne vale dieci, nella loro avventura spinta da un ideale da raggiungere: scoprire chi erano nella loro vita precedente, prima di diventare dei Nessuno; capire chi erano le persone che ricordavano e scoprire chi era Sora, la persona della quale spesso avevano sentito il nome nei loro "frammenti" di memoria.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel, Organizzazione XIII, Roxas, Xion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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Il fruscio delle foglie era l’unico rumore percepibile in quella serata: persino nel Castello che Non Esiste regnava una calma tombale. Calma che per alcuni significava “relax”, per altri “noia”. Ma per Roxas aveva un significato ben diverso: “Riflessione”.

Sdraiato sul letto della sua camera, pensava. E pensava a quei ragazzi che vedeva nei suoi sogni. E pensava alla parola Sora… e pensava alla Keyblade. Come mai ce l’aveva lui? La Keyblade era un arma che solo I puri di cuore possono brandire… ma allora come mai lui poteva usarla, proprio lui che un cuore non lo aveva nemmeno? E come mai anche Xion lo usava? I Nessuno nascono da persone dal cuore particolarmente puro, quindi era probabile che lui un cuore puro lo avesse avuto, ma allora perché nessun altro membro dell’Organizzazione lo usava? Xion si faceva le stesse domande, aveva gli stessi dubbi di Roxas.

La cosa che incuriosiva e spaventava maggiormente Roxas era che Xion aveva i suoi stessi identici ricordi. Visualizzava, nella sua mente, gli stessi “frammenti” di Roxas: il cane e il papero, il re topo… Forse nella vita precedente si conoscevano… magari erano soci. O acerrimi nemici. Roxas spesso, oppresso da questi dubbi che premevano sul suo cranio con una stretta quasi mortale, si liberava scoppiando in lacrime. Si raccontava che attraverso le lacrime si espellono i problemi… ma lui, per quanto ci provasse, riusciva solo a espellere la tensione: i dubbi erano sempre in agguato, nel profondo del suo subconscio. Pronti ad aggredirlo, alla minima debolezza. E lui era sicuro che non avrebbe resistito in eterno; un giorno questi dubbi l’avrebbero ucciso. Anzi, “distrutto”, come si dice per i Nessuno.
Roxas decise, per saziare almeno in parte i suoi dubbi, di avere un colloquio con Xion. Appena uscito dalla sua camera, proprio al di fuori della sua porta, trovò proprio la ragazza.

“Ciao, Roxas.” Sembrava molto triste, oppressa. Proprio come lui.
“Xion… stavo venendo da te.”
“Oh… ti dovrei parlare, posso entrare?”
“Certo… anche io devo parlarti.”
Entrarono nella camera di Roxas e si sedettero sul letto. Roxas iniziò:
“Allora… Xion, ti ricordi quello che mi hai raccontato sulla torre?”
“La storia dei ricordi?”
“Esatto… proprio quella…”
“Anche io ero venuta per questo.”
Roxas rimase stranito: cosa mai voleva dirle? “Xion, parla prima tu.”
“Okay… beh, vedi… stanotte io ti ho sognato. Eri nei miei ricordi.”
“Davvero?” Roxas sorrise: forse uno dei suoi dubbi stava per essere estinto.
“Si… ti ho visto insieme a una ragazza bionda vestita di bianco, in una villa.”
Evidentemente parlava di Naminè. Era strano, lei non era con Roxas quel giorno. Come poteva ricordarlo?
“E lei, dopo averti congedato, venne a parlare con me.”
“E… cosa ti disse?”
“Che io e te siamo la stessa persona, ma che io non sono reale.” Anziché andare via, i suoi dubbi erano aumentati. Che diamine voleva significare?
Roxas chiese all’amica: “In che senso?”

“Che tu sei un vero Nessuno. Io sono una tua copia.”
Che mai significava “una copia”? Era possibile creare doppi delle persone, come dei fac-simili? E poi intendeva copia come clone fisico, o copia dell’anima?
“E… io, anzi… noi… di chi siamo i Nessuno?” Xion fece un respiro profondo, poi disse con un filo di voce:
“Di Sora.” La mente di Roxas si illuminò, finalmente aveva capito chi era Sora, e evidentemente i ragazzi e le altre persone che vedeva nei suoi sogni erano stati suoi conoscenti.

Ma nel suo subconscio nacque un nuovo dubbio: com’era Sora? Cosa faceva nella sua vita precedente? Anche lui era stato tramutato in un Heartless? E soprattutto, se la sua amica Xion non era un vero Nessuno ma una semplice copia, quale sarebbe stata la sua sorte? Roxas era preparato al peggio.
   
 
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