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Autore: givemetherapy    04/07/2012    1 recensioni
Io e Zack che stiamo insieme?! No mai. O almeno…questo era quello che pensavo fino a poche settimane fa.
Tutto è iniziato un maledetto giorno di pioggia di metà maggio. Io e la band stavamo uscendo dal locale in cui avevano appena suonato. E manco farlo apposta fuori non pioveva, no era peggio. Sembrava che l’acqua la buttassero giù, non so chi, a secchiate.
“Fantastico!” esclamai seccata.
Sentii il rumore di passi dietro di me e mi girai.
[Dal primo capitolo]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non c’erano molte cosa di dirgli e quelle poche che c’erano erano banali. Preferii starmene in silenzio ad ascoltare il battito del suo cuore che pian piano si stava regolarizzando.
Però una cosa da dirgli c’era.
 
“Grazie” Si, grazie. Grazie per la bella serata passata insieme e per avermi fatta sentire speciale e importante. Zack non disse nulla in risposta. Mi sorrise e basta. Iniziò a coccolarmi. Mentre lui mi accarezzava la schiena io iniziai a fare dei piccoli disegni con il dito sul suo petto. Disegnai la mia iniziale poi un cuore e ancora la sua iniziale.
 
“Per sempre” disse lui. Mi baciò la testa.
“Com’è che il mio guerriero è stanco?” scherzai.
Rise mettendosi un braccio sotto la nuca. “Colpa tua cara mia!”
“Mia?!”
“Si! Mi hai fatto impegnare troppo e guarda adesso come sto stanco!” Oh povero cucciolo! Un po’ di vita dopo una serata così! Il guerriero sirenetto sbadigliò.
Gli diedi un bacio stampo.
“Dormi bello mio” gli dissi tornando alla mia posizione originale.
“Impossibile riuscire a farlo dopo una serata del genere.”
 
Bum. Bum. Bum. Bu-bum. Bu-bum. Il battito del cuore aumentò quando mi baciò. Mi addormentai. Quando mi svegliai sentii il suo respiro sulla mia schiena. Eravamo mano nella mano dalla sera prima, non mi ha lasciata nemmeno un secondo. Cercai di alzarmi ma lui con il braccio mi attirò a se. Sorrisi spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
 
“Buongiorno” glielo sussurrai vicino all’orecchio. Comparve la fossetta. Gli scoccai un bacio sulla guancia.
“Che ore sono?” disse Zack aprendo lentamente gli occhi.
“Le 12:30”
“Meglio muoversi qua!”
 
Gli posai una mano sul petto e lo costrinsi a stare a letto. Iniziò a fare tutte le facce buffe. Non resistetti. Presi il suo i-phone e iniziai a scattargli foto a dismisura. Passammo quasi tutto il pomeriggio a letto a ridere e farci foto. Quando iniziò a farsi tardi ci vestimmo e tornammo a casa.
 
“Dove siete stati?” tuonò Jack seduto sul divano del salotto.
“Siamo stati…via…” abbozzai una frase.
“Mi hai fatto preoccupare! Cavolo avvisare no?!”
“Oh piano fratello! Ero con Zack!”
“Chissene, sei mia sorella! Mi sono preoccupato quando ho visto che non siete tornati questa mattina”
“Hei Jack tranquillo” disse Zack dandogli una pacca sulla spalla.
 
Zack e io andammo in camera a cambiarci. Cenammo e con i ragazzi uscimmo per andare in discoteca. Io e mio fratello eravamo come di casa li, tutte le estati andavamo li a ballare. Inatti il titolare nonché barista ci offriva sempre da bere. Appena entrammo Jack prese per la mano Reb e sparirono in mezzo alla pista a ballare. Li seguii con lo sguardo. All’inizio ballavano normalmente quando il dj invece ha messo su un pezzo più lento e con movimenti più sensuali allora li è stata la fine. I corsi di ballo orientale di Reb in certi casi diventavano utili. Un ballo cosi affiatato non l’ho mai visto, dico davvero. Anche perché poi mio fratello non era di certo un gran ballerino, diciamo che se la cava. Sembravano una cosa sola: i movimenti di lei assecondati benissimo dai movimenti di lui. Io invece me ne stavo comodamente seduta al bancone a parlare con il titolare. Sapendo del nostro arrivo nel locale e dell’amore smisurato di Jack per la macarena il dj mise su la musica. In due secondi la pista si riempi e tutti ballavano la macarena. Jack vedendomi seduta mi trascino in pista a ballare. Che odio! Però lo stesso fece Reb con suo fratello. Il che non mi faceva sentire l’unica idiota a ballare. All’inizio mi vergognavo molto però dopo iniziai a divertirmi davvero tanto. Dopo qualche giro di macarena tornò la solita musica da discoteca. Ringrazia davvero tanto il dj per avermi salvato la vita! Mi concedetti un drink.
 
“Mi concede un ballo, principessa?” mi girai verso Zack.
“Certo” con il drink in mano mi diressi verso la pista con lui.
 
Eravamo due pazzi scatenati. Lui che si passava due dita sugli occhi a ‘la febbre del sabato sera’ e io che tentavo di ballare il boogie boogie che su quella musica…non era proprio il massimo! A fine serata ci rintanammo in un Irish pub. Ognuno aveva in mano un boccale di birra. Giocammo al gioco dell’alafabeto. Era semplice. Consisteva nel battere veloce le mani e uno ciascuno dire la lattera con un corrispondente stato, se non ti veniva il nome come penitenza di beveva un bicchierino di wiskhey. Alla fine persero Lisa e Cassee. Io e Reb si eravamo un po’ brille. Un po’ molto brille. Ritornammo a casa tutti quanti belli felici.
 
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Aloha!
Oddio che schifo di capitolo! Sono senza idee ç__ç ma so che voi mi perdonerete, vero?! Si che lo farete! #speranza
Vi auguro una buona lettura ;)
-Rebecca.
   
 
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