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Autore: ChaosReign_    04/07/2012    14 recensioni
"Quando mai un nome ha cambiato la vera natura di qualcuno?"
È questo quello che Zacky, Jimmy, Matt, Brian e Johnny dicono a Rebecca, un'ignara ragazza di New York, trasferita a casa degli zii per sbaglio, in cerca di lavoro.
E sono proprio questi cinque ragazzi che la assumono come ballerina in uno squallido locale. E sempre loro la mettono al corrente di un mondo senza limiti, di una realtà disumana dove lei è il tassello mancante del puzzle. Quello più importante.
Diventeranno un tutt'uno e quando sarà il momento e quando le forze del male si scateneranno sarà compito loro finire il lavoro che millenni prima avevano iniziato.
Genere: Dark, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Beast and The Harlot.

 

-There's more than meets the eye round here look to the waters of the deep.
A city of evil .-

 

 

INTRO:

Successe tutto per colpa di mia cugina.

Ma quando mi trasferii non sapevo a cosa andavo incontro. Quando incontrai quegli occhi così cristallini non sapevo cosa celavano. Eppure nessuno sapeva di lui. Nessuno si accorse di quello che mi stava facendo. E quando fu troppo tardi beh... La mia era solo un'altra morte come tante. Per loro, per tutti loro, ero morta per overdose. Ma nessuno seppe davvero cosa successe. Nessuno sa, ancora oggi, cosa successe dopo che entrai in quel bar.”

 

 

CHAPTER ONE:

Dopo un lungo viaggio in aereo e un altrettanto lungo viaggio in taxi ora sono qui, ad Huntington Beach, cittadina tutta sole, mare, spiagge e palme.

Si, per colpa di mia cugina mi sono dovuta trasferire da New York, la grande mela, il centro di tutto, in questo buco.

Mi chiamo Rebecca e ho ventidue anni.

E da pochi giorni vivo qua ad Huntington Beach con i miei zii e mia cugina di diciassette anni, Charlotte.

Con la promessa di un lavoro e una casa tutta mia mi hanno convinto a partire e ora sono qui senza casa e senza lavoro.

Non che mi dispiaccia vivere con i miei parenti... Però è da tanto che non sto con una famiglia e non ci sono più abituata, non parlo con i miei genitori ormai da anni e loro li vedo si e no una volta ogni morte di papa. Non sono portata per i legami familiari, non come con i legami con altre persone. Là, a New York, ho dovuto lasciare la mia migliore amica e tutti gli altri amici e colleghi.

Già, avevo anche un lavoro prima... Lavoravo in un corpo di ballo per un programma televisivo.

Avevo tutto, una migliore amica, tanti uomini, soldi e un lavoro. Perché me ne sono andata?

Perché avevo bisogno di cambiare aria per colpa di quei “tanti uomini”, in particolare uno che si chima Mike e che mi ha spezzato il cuore, sono caduta in depressione e ho iniziato a non mangiare più, bere, fumare e anche abusare di qualche sostanza stupefacente. Solo a pensarci, ora, mi si accappona la pelle.

Ora che sono qua allora non mi resta che trovare un nuovo lavoro, possibilmente da ballerina, la cosa che so fare meglio.

-Zia esco... Vado a fare un giro per la città e cerco di trovare lavoro...-

Prendo la borsa e ci infilo dentro il mio curriculum nel caso... Non si sa mai. Prendo anche gli occhiali da sole e sono pronta.

-Va bene Reb... Senti se stai fuori fino a tardi puoi passare a prendere Charly?-

-Ok, alle sei e mezza vado a prenderla a lezione di chitarra. Ciao!-

Esco di casa a facendo un respiro profondo, è arrivata l'ora di darci dentro.*

Appena metto piede fuori dal vialetto mi calo gli occhiali da sole sugli occhi, ma perché la California è così calda? Io ho sempre odiato il caldo e qui sembra di essere in un forno nonostante abbia solo una canottiera bianca con un teschio sopra e degli short di jeans sfilacciati.

Mentre cammino per le strade della cittadina mi guardo intorno in cerca di agenzie, negozi o posti interessanti dove mostrare il mio curriculum.

Zero. Niente che possa essermi utile, più mi guardo intorno più vedo spiagge, palme, mare e quel dannato sole.

Sbuffo sonoramente e mi siedo su un muretto ai piedi della spiaggia.

I bambini che giocano felici, le coppiette che passeggiano sulla spiaggia mano nella mano... Sembra tutto perfetto in questo paesino.

Allora perché non riesco a trovare quello che voglio?

Mi rialzo con ancora meno speranza di prima e mi dirigo verso un punto indefinito della città.

Il cielo cambia lentamente colore, da azzurro puffo diventa più tenue fino a trasformarsi in un giallo paglierino per diventare subito dopo arancione.

Prendo il cellulare dalla borsa e guardo l'ora: 17.03.

Sono stata fuori tutto il pomeriggio e di un misero lavoro, anche come lavandaia, nemmeno l'ombra.

Quando mi guardo intorno un'ennesima volta mi accorgo che sono in una parte della città che non avevo visitato prima, qualche metro avanti a me c'è un cartello illuminato di un pub, forse lì cercano una barista.

Appena mi avvicino un po' si inizia a sentire la musica, probabilmente heavy metal, a palla e gente parlare, ridere e urlare.

Il manifesto appeso sopra la porta mostra un teschio con le ali da pipistrello tutto nero su sfondo bianco e sotto la scritta in rosso sangue “Welcome to City of Evil”. E infatti il nome illuminato del pub è proprio City of Evil.

Non è che mi alletti molto l'idea di lavorare in un posto così però se c'è da ballare e ci sono i soldi è sempre meglio di niente.

Prendo un bel respiro ed entro nel locale, subito le narici si riempiono di fumo e odore di birra, quando la coltre di fumo di sigaretta si fa un po' meno densa e gli occhi si abituano alle luci molto tenui, il locale è quasi al buio, vedo delle ragazze ballare su palchetti allestiti con un palo e altre ballare tra i tavoli o davanti ai clienti. Che sventolano banconote. Bene, almeno una fonte di guadagno sicura c'è. Ora devo solo farmi assumere e non credo mi dispiacerà molto lavorare qui anche se troverò dei porci, la musica non mi piace e sarà molto diverso dal mio lavoro precedente.

Mi aggiro tra i tavoli tra occhiate furtive da parte degli uomini seduti come spettatori.

Vedo dall'altra parte della grande sala affollata una porta con la scritta “Staff and Workers” allora cerco di raggiungerla quando sbatto contro qualcuno e cado rovinosamente a terra.

-Ehi! Stia un po' più att...-

Appena alzo lo sguardo mi si presentano davanti due occhi fantastici. Di quelli che vedi solo nei film grazie ad effetti speciali o che immagini perché ne hai sentito parlare. Ma quelli sono veri e mi stanno scrutando. Occhi color acqua marina.

Mi riprendo e mi alzo lisciandomi la canottiera. Io non dico niente, sono come ipnotizzata da quegli occhi ma dovrei sapere che non posso lasciarmi andare così. L'ultimo che mi ha fatto questo effetto alla fine mi ha spezzato il cuore.

Eppure non mi volto, non me ne vado. Rimango a fissarlo.

-Scusami... Non so davvero dove ho la testa.-

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo per scusarmi. Così, forse, riesco a pensare a qualcosa di sensato con quegli occhi fuori portata.

-Tranquilla... È colpa mia, volevo fermarti ma mi sono alzato in anticipo... Ti ho vista appena hai messo piede nel locale e mi sono chiesto cosa ci facesse una bella ragazza come te in un posto come questo.-

Il ragazzo, credo della mia età o giù di lì, allarga le braccia teatralmente e fa un sorriso sghembo. Ora che lo guardo bene è davvero un bel ragazzo, non è il mio tipo, no di certo. E non è nemmeno il tipico bel ragazzo californiano. Ha una bellezza misteriosa, sembra uno di quei personaggi di saghe fantasy... Ha il fascino del male, del mistero.

-Comunque io sono Zackary. Zackary Baker.-

Mi porge la mano che afferro volentieri e gli do un'altra occhiata: ha i capelli neri rasati e tinti di viola o blu, non si capisce bene, da un lato, per il resto ha i capelli nerissimi e portati in un ciuffo che gli copre una parte dell'occhio, non so se per le luci ma sembrerebbe molto pallido, quasi più di me e due anellini gli circondano le estremità del labbro inferiore mentre uno gli pende dal naso e ha anche dei dilatatori alle orecchie. Ha uno spesso strato di trucco rosso che gli contorna gli occhi facendolo sembrare ancora più dannato.

-Piacere. Io sono Rebecca Davis.-

Solo dopo avergli stretto la mano mi accorgo della presenza di altri quattro ragazzi seduti al tavolo dietro di lui che sorridono. Tutti e quattro sono belli come Zackary, forse qualcuno anche di più: in particolare mi colpiscono due ragazzi, uno molto alto anche da seduto e anche lui con i capelli tutti neri e il ciuffo. Ha gli occhi azzurri, più azzurri di quelli di Baker e l'altro anch'esso con i capelli neri o comunque molto scuri, non saprei dirlo visto l'effetto delle luci; e lunghi. Ha i tratti del viso molto morbidi forse è questo che mi ha colpito molto, ha una sorta di pizzetto che gli da l'effetto di “uomo vissuto” ma che non lo invecchia, a differenza degli altri porta un cappello in testa e anche i suoi occhi sono scuri come i capelli.

-Loro sono James, Brian, Matthew e Jonathan. Comunque cosa ci fai in un posto come questo?-

Zackary sembra accorgersi del mio interesse verso i suoi amici e me li presenta i quali alzano la mano e mi fanno un cenno di saluto quando pronuncia i loro nomi.

Quello alto è James e quello al suo fianco con il cappello è Brian, mi pare.

-Sto cercando lavoro... Come ballerina possibilmente... E pensavo che forse qui cercassero qualcosa...-

I cinque ragazzi si guardano ammiccando. No, non posso cadere ancora in trappole di questo genere, non posso cedere al primo sguardo o al primo sorriso.

-Beh... Allora sei nel posto giusto con le persone giuste. Noi siamo i proprietari di questo posto. E tu sei quello che stavamo cercando. Siediti qui con noi così parliamo un po'.-

Zackary si siede accanto a James e mi invita a fare lo stesso. Io mi guardo un po' intorno e mi siedo dal lato opposto del tavolo, vicino a quello che dovrebbe essere Jonathan.

-Dicci... Quanti anni hai?-

Mr. Occhi-Che-Più-Azzurri-Non-Si-Può congiunge le mani sul tavolo e mi sorride.

Oh, finalmente il mondo inizia a girare dalla parte giusta.

-Ne ho ventidue e faccio danza da quando ne avevo... Mhm... Sei.-

Tutti e cinque i ragazzi annuiscono soddisfatti, sono tutti vestiti di nero e con le braccia tatuate scoperte. James attira l'attenzione di una cameriera e chiede da bere.

Quando ritorna la ragazza vestita da diavoletta porta con sé un vassoio con dei bicchieri pieni di un liquido scuro.

-Questo lo offre la casa visto che sei nostra coetanea... Quasi. E speriamo che domani tornerai qui alle cinque per firmare il contratto. -

Matthew, il più muscoloso, si alza e mi porge la mano. Quando sorride mostra due fossette che gli danno un'aria tenerissima che fa a pugni con i due canini in metallo finti e con i vari dilatatori e e piercing e il trucco nero pesante.

Dopo aver bevuto quel liquido mi alzo con loro e li saluto, Zackary si avvicina al mio orecchio e mi sussurra qualcosa che mi fa molto piacere.

-Spero davvero che ritornerai... Sei... “Speciale”.-

Non so se lo fa solo per avere una nuova ballerina o perché lo pensa davvero fatto sta che mi intriga molto e mi fa provare ancora più curiosità verso di lui.

Quando li vedo sparire dietro la porta che avevo adocchiato poco prima mi convinco che è ora di uscire.

Raggiunta l'uscita guardo subito il cellulare e noto con mio dispiacere che sono già le sei e ventotto.

 

 

Dopo una corsa disperata arrivo alla scuola di musica dove va mia cugina in orario e così mi siedo sui gradoni davanti all'entrata in attesa di Charlotte.

-Ciao Reb!! Come è andata oggi? Trovato qualcosa?-

-Ciao peste... Si, credo che accetterò un posto da ballerina in un locale...-

Io e mia cugina ci incamminiamo verso casa a passo lento.

-Beh... Dai raccontami! Dov'è questo locale e come sono i tuoi datori di lavoro?-

Devo dire che io e Charly siamo abbastanza legate e lo eravamo ancora di più da piccole, ci raccontavamo i segreti e tutti i ragazzi che ci piacevano.

So che posso essere sincera con lei.

-Allooora... Si chiama City of Evil e i proprietari... Sono degli stra-fighi! Sono cinque ragazzi della mia età e c'è uno... Zackary Baker che è un ragazzo bellissimo!-

La ragazza che fino a poco fa sembrava più impaziente di me di sapere il mio nuovo lavoro perde il suo entusiasmo e guarda per terra facendo ricadere i capelli biondi davanti agli occhi.

-Mhm... Non dicono sia un bel posto, la gente che sta li non è raccomandabile... Soprattutto i proprietari. Dicono che abbiano fatto delle cose... Non molto belle. Zackary, quello che dici tu, lo chiamano “Vengeance” e nessuno sa bene il perché. Ci sono molte leggende metropolitane su quel gruppo. Però che siano belli lo so bene.-

La guardo stupita, non lo sapevo. Certo, non pensavo fosse il tipico luogo dove andrebbe a lavorare una ragazza che studia in università ma per me va più che bene.

E non pensavo che quei ragazzi un po' misteriosi fossero dei malviventi o cose così.

-Ah si? Non mi sono sembrati cattivi... Parlami un po' di loro.-

-Di Zackary ti ho già detto quello che so. Tutti hanno un soprannome alquanto sinistro... Tipo Matthew Shadows, Johnny Christ, Synyster Fuckin' Gates per Brian e The Reverend Tolohmew Plague per James. Nomi da gangster dicono... Poi hanno un gruppo metal: gli Avenged Sevenfold e la musica che si sente dentro il locale è la loro. Non so dirti altro.-

Guardo avanti a me con i pensieri che vagano al pomeriggio passato con quei cinque ragazzi.

Almeno non dicono che sono assassini, stupratori o cose simili.

Iniziamo bene.

Comunque domani tornerò lì e vedrò cosa fare. Al massimo mi licenzio o non mi faccio più vedere.

-Ok, terrò conto di queste informazioni... Ma tu come fai a essere così informata?-

-Ehm... A me piace la loro musica... Ascolto metal, ricordi?-

Le sorrido sbattendomi una mano contro la fronte.

-Ahhh è vero!! Comunque ora muoviamoci che ho fame.-

-Va beneeee cuginona!-

Per il resto del tragitto rimaniamo in silenzio e anche durante la cena con gli zii nessuno parla, è una serata tranquilla.

La sera dopo essermi fatta una doccia calda e dopo essermi infilata sotto le coperte mi rimane un'unica cosa a cui pensare: rivedere quegli occhi acqua marina che mi hanno completamente stregato.

 









*frase tratta dal programma Buddy il boss delle torte/la sfida... lo dice sempre ai concorrenti LOL

Ciao a tutti... Sono tornata con una nuova piccola long, credo ci saranno massimo 10 capitoli...
Allora... Mi è venuta l'ispirazione guardando il video della canzone Beast and the Harlot...
spero solo che nessuno abbia avuto questa idea prima di me...
Spero anche che come primo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito. Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate... quindi non esitate a scrivermi qualche recensione... Accetto tutto! (commenti, critiche, consigli, complimenti... tutto)
E ringrazio tutti! cosa che farò meglio al prossimo capitolo.
Bacioni.
Alisea. <3

  
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