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Autore: _Explosion    05/07/2012    2 recensioni
Sulla Terra tutto sembra come prima. Ma qualcosa si agita nel mondo e Gohan dovrà scontrarsi con esso. Scoprirà un nuovo nemico, il più difficile da sconfiggere: la paura. Per sè e per chi ama.
E Gohan dovrà affrontare un viaggio che lo porterà lontano, dove tutto è cominciato.
Avventura, riflessioni, amore, paure, si intrecceranno in una storia che vedrà protagonisti Gohan, Videl e le loro famiglie.
_____
Tutte le storie devono avere una motivazione. Quella più importante, per me, riguarda il personaggio di Gohan.
Il personaggio che, più di tutti, vive una profonda trasformazione nel corso della storia. Sbaglia, soffre, cresce. Le sue paure, le sue aspirazioni, la paura di deludere chi ama, i sensi di colpa sono solo accennati ma vanno a formare un personaggio incredibilmente sfaccettato.
E incredibilmente sottovalutato. Toriyama lo trasforma da giovanissimo talento, futuro e presente eroe del pianeta, a un sedicenne che non ha voglia di allenarsi e a uno studioso che di Saiyan non ha più nulla.
E allora questa storia vuole ridare dignità al personaggio che, sopra ogni altro, ne è stato privato. Perché se la merita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo scontro


 

La mattina successiva si diressero a scuola con i nervi tesi. Gohan si girava a ogni rumore sospetto sempre pronto a scattare e Videl frugava il cielo con gli occhi temendo che d'un tratto comparisse Majin Cell.
Arrivati a scuola quasi tutti gli studenti si tennero a distanza dalla coppia. La voce dello scontro si era sparsa in fretta e, anche se molti conoscevano l'identità di Great Sayaman, erano terrorizzati del fatto che i pericoli che l'eroe combatteva potessero giungere anche a scuola. Solo pochi osavano avvicinarsi, e tra questi vi erano Erasa e Sharpner che, zittitti da un'occhiataccia di Videl, evitarono di fare domande.

La prima ora trascorse come al solito. Gohan iniziò a rilassarsi pensando che forse Majin Cell volesse lasciarlo nell'angoscia di un possibile attacco. Forse per qualche giorno erano al sicuro.
- This text is quite simple. Sharpner, please, read it - disse la professoressa di inglese entrata in seconda ora. I compagni risero: Sharpner non era una cima a scuola e i professori ci scherzavano su. 
Gohan sorrise leggermente e guardò fuori dalla finestra. Lasciò vagare lo sguardo per la città che era ancora tranquilla quella mattina. 
Ad un tratto lo vide. 
Majin Cell era apparso davanti alla finestra e gli aveva sorriso sprezzante. Gohan restò pietrificato, poi scattò in piedi stringendo i pugni. Videl seguì il suo sguardo e lo vide per un attimo, prima che scomparisse. 
- Ma che diamine...? - mormorò Gohan guardando fuori dalla finestra. Quando vide che non sarebbe tornato, si rimise a sedere. Nessuno aveva notato quanto era successo tranne Videl, che lanciò al mezzo Saiyan un'occhiata preocuppata, subito ricambiata.

Il resto della mattinata trascorse tranquillo. Gohan però capì cosa intendesse davvero Majin Cell. Il mostro aveva un concetto molto chiaro di pressione psicologica. Il giovane trascorse tutta la giornata sempre in tensione, continuando a guardare fuori dalla finestra e tendendo l'orecchio a ogni minimo rumore incosueto. Non era riuscito a parlare con Videl perchè Erasa continuava a intromettersi tra i due non lasciandoli un attimo soli. Sharpner invece era stranamente silenzioso e sembrava pallido.
Perciò non potendo parlare, iniziò a riflettere su come cavarsela. Non vedeva l'ora di misurarsi con Majin Cell. Sapeva perfettamente di essere in netto svantaggio, ma voleva capire di quanto. Si rese conto, con un pizzico di orgoglio, che il sangue Saiyan scorreva impetuoso nelle sue vene portandolo a desiderare lo scontro diretto. Non gli piacevano i giochetti psicologici, anche se il suo essere mezzo umano gli permetteva di non essere precipitoso come un Saiyan. Cercava dunque di controllarsi e di pensare a come far rivoltare quei trucchetti contro il nemico. Giunse all'unica conclusione possibile: non mostrare paura. Nemmeno sorpresa. Nulla. Doveva riuscire a rimanere impassibile e annullare ogni vantaggio psicologico del mostro che, presto, si sarebbe stancato di non ottenere risultati.
Pensò al sogno della notte precedente e i pensieri corsero subito a suo padre. Avrebbe tanto voluto averlo con sè a rassicurarlo, come quando era piccolo. 
Già, 
come quando era piccolo. E Gohan non lo era più. Doveva assumersi le sue responsabilità. Avrebbe protetto la Terra come un vero Saiyan. Da solo.


Quel pomeriggio lui e Videl ebbero modo di parlare. La giovane concordava con Gohan: l'unica cosa che voleva Majin Cell, per ora, era distruggerlo psichicamente.
I due tentarono poi di studiare per distrarsi un po'. Videl, seduta alla scrivania, non riusciva a concentrarsi e continuava a distarsi osservando Gohan che, invece, sembrava essersi un po' calmato tra le confortanti pagine dei libri.
Erano ormai le sei di sera quando Videl decise di andare a farsi una doccia e Gohan si sedette sul letto, con i gomiti sulle ginocchia, guardando fuori dalla finestra.
Trascorse mezz'oretta e la figlia di Mr. Satan uscì dal bagno vestita con un asciugamano arrotolato sui capelli. Si sedette accanto al mezzo Saiyan e rimasero a guardare il tramonto insieme.


Ad un tratto si udì un'esplosione. Gohan si alzò di scatto e corse davanti alla finestra, subito accompagnato da Videl.
- Mi sta chiamando -
- Vengo con te -
- Non se ne parla. E' troppo pericoloso -
La ragazza lo prese per il polso: - Gohan lo sai che ti seguirò anche se mi dici di no. E sarà ancora più pericoloso per te non sapere se sono a cento metri o a cinquanta dal combattimento -
Il mezzo Saiyan la fissò con i suoi occhi neri: - No. Lo sai che cerca di distruggermi psicolgicamente. E il modo più facile è prendere le persone che amo -
- E se durante il combattimento scomparisse per venire qui a rapirmi? Come potresti proteggermi? -
Vedendo che il ragazzo abbassava gli occhi e non rispondeva, incalzò: - E se volesse uccidere civili solo per distrarti? Ci penserò io a tenerli lontano dal combattimento e a salvare chi è in pericolo. Siamo una squadra -
Gohan si arrese: - D'accordo. Ma farai qualsiasi cosa io ti dica di fare - Un'altra esplosione lo interruppe
Si guardarono negli occhi e premettero il bottone dell'orologio.


 

Volavano rapidi sopra la città, avvicinandosi ai luoghi dell'esplosione. Planarono osservando la devastazione: due edifici era stati rasi al suolo e quelli circostanti erano gravemente danneggiati. Polizia e ambulanze non sapevano gestire la situazione, sovrapponendosi e non riuscendo a coordinare la fuga dei civili.

A terra, in mezzo alla strada, Majin Cell attendeva.

Videl diede un rapido bacio a Gohan mormorando un: - Credo in te – e andò a prendere il controllo di poliziotti e medici. Great Saiyaman, atterrò a una decina di metri dal mostro. Poi espanse l'aura strappando così il fazzoletto sulla testa e sbalzando via gli occhiali da sole.

Si fissarono negli occhi per qualche secondo.

- Eccoti finalmente. Sei pronto? -

- E tu? - rispose sprezzante Gohan

E iniziarono. Scattarono l'uno verso l'altro, Majin Cell sferrò un potente pugno che il mezzo Saiyan parò con gli avambracci, poi ricambiò tentando di calciarlo al fianco, ma il mostro aveva la stessa duttilità di Bu e il tronco si deformò impedendo al colpo di andare a segno.

Rapidissimo, Majin Cell colpì il ventre di Gohan con un pugno che venne spedito a una decina di metri di distanza.

Il ragazzo riprese fiato e ripartì all'attacco molto più attento, ma anche più deciso.

Si scambiarono una rapida serie di colpi: Gohan riuscì a colpire Cell con un pugno ma dopo aver schivato un calcio venne colpito a sua volta dalle nocche del mostro.

Si schiantò contro un edificio che proprio in quel momento Videl stava facendo evacuare.

La ragazza lo osservò preoccupata ma decise di non chiamarlo per non distrarlo.

Gohan, sanguinante, si rialzò e espanse la sua aura distruggendo completamente l'edificio e compromettendo gli altri.

Poi si scagliò di nuovo contro Majin Cell.

Lo scontro continuò per una buona mezz'ora. Gohan, per quanto si impegnasse, aveva la peggio. Il mostro era più veloce di lui e i suoi copi più potenti. Il mezzo Saiyan risultò presto affaticato e spesso veniva scagliato lontano, ma continuava a rialzarsi, sempre più malconcio. E Videl era sempre più preoccupata.

 

Dopo una serie di colpi di potenza inaudita, Majin Cell lanciò una sfera di energia in pieno petto al giovane, che si schiantò al suolo e non riuscì più a rialzarsi. Il mostro atterrò vicino a lui e si avvicinò camminando lentamente, con un ghigno stampato in volto.

Non puoi vincere. Lo sai vero? - Rise.

E ricominciò a colpire il giovane, ormai semi svenuto.














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Ok fustigatemi pure ç__ç
Scena del combattimento descritta male, vero? Solo che con i cartoni è così facile far capire tutto... mi impegnerò di più per i prossimi (piccola anticipazione) giuro! 

Nel frattempo ringrazio i lettori, mi piacerebbe che recensiste per sapere cosa ne pensate! 

Grazie!

  
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