L'aria fresca della mattina mi arrivò fino nei polmoni, facendomi rabbrividire e seccandomi la gola ma ormai ero abituato e per non arrivare tardi a scuola dovevo continuare a correre.
Vidi il cancello della scuola e stringendomi lo zaino meglio nella spalla scrutai la sagoma del ragazzo che mi aspettava appoggiato al muro dell'entrata della scuola.
Non poteva che essere lui, come ogni mattina.
-Robert, ma cosa fai? Sei in ritardo di 15 secondi. Inizi a essere sempre più lento.- sorrise guardandomi ma io lo ignorai stringendo ancor di più lo zaino mentre fu circondato dalle solite ragazze.