-Tanto di cappello- Claire rispose con freddezza, guardando Tallulah dall’alto in basso. – Il natale è soltanto una festa commerciale. – riprese, girandosi, riprendendo il libro. Gli occhi di Tallulah erano fissi sulla ragazza mora, le palpebre si chiusero soltanto perché un fiocco di neve le cadde sul naso. – Stai a sentire.- la ragazza bionda le andò incontro toccandole la spalla. – Ripeto, perché penso che tu abbia seri problemi all’udito. Non ho nulla contro di te, quindi la tua freddezza e il tuo sarcasmo possono anche andare a farsi friggere.- un sorriso si incurvò sul volto di Tallulah, girandosi e continuando a camminare per il viale, ormai sommerso di neve. –Andiamo?-
-Certo- Will riprese a camminare seguendola, era rimasto scioccato da quanto astio conservava la sua migliore amica. –Da dove hai preso tutto quell’odio?- domandò il rosso, continuando a camminare. Il vento non voleva saperne di smettere di spirare, così Tallulah si fermò e si sedette su un tronco d’albero caduto, forse per il forte vento.-Sono timida, non ho mai detto nulla durante la mia inutile esistenza. Ma quest’anno ho deciso di cambiare. Voglio essere nuova- provò a spiegarsi, iniziando a gesticolare. Quando Tallulah era nervosa iniziava a gesticolare, i suoi occhi verdi incontrarono quelli blu di Will. – Ho capito.- sospirò il rosso. Will non era bravo ad intromettersi nei discorsi o a capire quelli degli altri.  – Non aspetto che tu capisca, ma mi sono stancata di fare la comparsa.-  Talluah continuò la sua tirata, si alzò , facendo attenzione a non avere eventuali pezzetti di ghiaccio addosso. Will annuì e iniziarono a camminare, non si erano rivolti la parola durante il tragitto, soltanto occhiatacce.  Il ronzio delle conversazioni delle altre persone si facevano sempre più vicine, il bar, era sempre più vicino. Continuarono a camminare fino ad arrivare ad una porta di vetro, con un bastoncino di liquirizia attaccato sopra, Will spinse la porta, azionando il rumore del campanello. L’odore di dolci casarecci, cioccolate calde usurparono il naso di Tallulah che chiuse gli occhi. Nella sua fervida immaginazione, stava danzando.  Tutto le ricordava casa, nella pasticceria del padre, la sua infanzia era trascorsa, tra fiumi di risate e straripanti pianti. Si sedettero ad un tavolo, subito un cameriere vestito da schiaccianoci si avvicinò. –Ciao Matthew..questa divisa e’ l’ultima brillante idea del capo?- disse Tallulah con tono divertente, stava ridendo. William la guardò di sottecchi, ma era arrossita?.