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Autore: Sakkaku    08/07/2012    1 recensioni
Dunque, non dovrebbero esserci scene particolarmente violente, però ho deciso di cambiare il rating in arancione perché forse nel capitolo 20, c'è qualche descrizione che potrebbero dare fastidio, giusto per essere sicura che la lettura non disturbi la sensibilità di nessuno :)
Dal capitolo 18:
– Io sono Kassy, mentre lei è Lady. Ti avviso, anche se sei un vampiro Originale, se vedo un mezzo movimento pericoloso per Lady, non mi farò scrupoli ad attaccarti. Ti consiglio di non sottovalutarmi solo perché ho le sembianze di una bambina, sono pur sempre un demone - - Hei, hei, sono venuto in pace – disse Klaus cercando di placare l’animo Kassy – Ho scoperto che i vostri nemici, gli angeli per intenderci, sono sensibili al nostro sangue. Purtroppo siamo in pochi e per annientarli ci servirebbe un aiuto – i capelli argentati di Lady si spostarono dopo una folata di vento. Il capo dei demoni fissò negli occhi azzurri il vampiro, analizzandolo. In quello sguardo vedeva riflesso la pura pazzia, in qualche modo la intimoriva, era la prima volta che percepiva tanta pazzia concentrata in una sola persona.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12: Patto di sangue


Sibby stava discutendo con i suoi compagni.
– Cosa vuol dire che non riesci a sentire quello che dicono? Ieri non hai avuto problemi – disse un biondino – Appunto ieri ho sentito tutto quello che dicevano quei due che si ubriacavano e oggi dopo che si son svegliati non sentivo più nulla. Mi sono messa sul davanzale della finestra con le sembianze di una colomba ma nulla – rispose Sibby sconvolta.
– Hanno ucciso uno spirito, neanche noi con i nostri poteri messi assieme ne siamo in grado. Dobbiamo tenerli d’occhio, potrebbero essere pericolosi – osservò una donna mentre toglieva le spine da un cactus.
– Siamo rimasti solo in sei. Appena notiamo qualcosa di sospetto, li gettiamo tutti nel vulcano. Perché stiamo perdendo tempo parlando di questo gruppo? – brontolò un uomo pelato – Bryan, per favore non iniziare – lo ammonì Sibby – Con loro potremmo eliminare tutti questi dannati demoni che continuano a moltiplicarsi - - Allora facciamo così – propose la donna che giocava con il cactus – Più tardi andò io da loro. Poiché sono il capo, dirò qualche bugia sul fatto che voglio fargli di persona da guida e idiozie simili. Sibby intanto tu mettiti a rovistare nel loro piccolo rifugio, cerca di trovare qualcosa che possiamo usare contro di loro - - Consideralo già fatto Connie – dichiarò la donna dai capelli celesti.


Nel frattempo che i cosiddetti angeli cospiravano alle spalle dei nuovi arrivati, le ragazze si erano riunite in una stanza.
– Bene, visto che dobbiamo per forza rimanere qui, ho avuto una grande idea – spiegò Caroline – Questa stanza sarà la nostra camera-armadio per i nostri vestiti - - Non so se hai capito biondina, ma dobbiamo lavorare per guadagnare soldi – disse Rebekah – Solo nel bosco c’è la possibilità di far esaudire i nostri desideri -.
– Allora diciamo che vogliamo rimanere qui – affermò Katherine – Non l’avrei mai detto, ma d’accordo con te! Almeno possiamo avere sangue illimitato – concordò Rebekah.
– Vi spiace non parlare di sangue con me presente? – domandò Bonnie – Esattamente, stavamo parlando di vestiti – concordò Caroline con l’amica.


Mentre le ragazze pensavano ai vestiti che avevano lasciato a Mystic Falls e ad altri che avevano visto nelle riviste o in tv che desideravano avere discutendo allegramente ed eliminando alcuni orribili scelti da Rebekah, i ragazzi discutevano su questioni importanti.
– Secondo voi, cosa dovremmo fare? – chiese Matt, non che gli importasse molto, sapeva già che lui come semplice umano non poteva fare granché.
– Direi di prendere in ostaggio quella Sibby e di torturarla finché non ci dirà tutto quello che vogliamo sapere – propose Stefan – Bravo fratellino, così ci ritroviamo contro un gruppo inferocito di angeli che usano magia nera – lo rimproverò Damon spalancando gli occhi, per mostrargli che era serio.
– Sai penso che non sia una cattiva idea quella di Stefan – s’intromise Alaric – Basta modificare un po’ il piano d’azione. Invece di sequestrarla direi di dialogare tranquillamente, facendola parlare più di quando dovrebbe – Mi trovo d’accordo con il signor Saltzman – Elijah sorrideva “Finalmente qualcuno che ragiona in modo decoroso”.
– Siamo tutti d’accordo? – domandò Klaus – Sì- risposero all’unisono tutti gli altri.
– Per festeggiare direi di fare un brindisi – propose Elijah indicando il tavolo dove apparvero dei bicchieri pieni di un liquido rosso.
Disgustato Jeremy declinò – Io passo, non bevo sangue umano, vado a farmi un giro - - Hei, guarda che per noi non c’è sangue – lo rassicurò Matt – Brindate voi, preferisco prendere un po’ d’aria – ribatté il giovane Gilbert.


I pensieri di Jeremy andarono verso le sue ex fidanzate.
Ripensava a Bonnie che dopo un suo errore non ci aveva messo molto a sostituirlo con Jamie.
Quasi non si accorse che alle sue spalle non si vedeva più la villetta dove si erano rifugiati.
– Se vuoi, ti posso aiutare – ridacchio una vocina.
Jeremy si guardò intorno, vide tre alberi più lontano una bambina, con lunghi capelli corvini, che lo guardava sorridendo.
“Deve essere un demone” pensò il ragazzo “Voglio sapere in cosa mi può aiutare. Eppoi ho l’anello, quindi, anche se mi uccide torno in vita”.
Jeremy si avvicinò e fingendo di non conoscere l’identità della bambina chiese – Ciao piccolina, come ti chiami? - - Sono Kassy e sono un demone o meglio è così che ci chiamano Sibby e i suoi simili – ridacchiò nuovamente – Vedo che non sei preoccupato che posso ucciderti - - Se mi volevi ammazzare non ti saresti messa a parlare, mi avresti attaccato senza che me ne accorgessi – disse Jeremy.
Con tono serio Kassy parlò nuovamente – Esattamente. Tu vuoi con te una persona cara che hai lasciato nel tuo mondo vero? – il giovane Gilbert annuì. - Eccellente! – esclamò la bambina demone saltellando intorno a Jeremy - Potresti fermare un momento? Mi fai venire mal di testa –.
Kassy si fermò e guardò Jeremy negli occhi marroni, solo allora il ragazzo si accorse che la bambina aveva dei grandi occhi argentati.
- Mi stai simpatico – dichiarò Kassy – Per questo motivo ti aiuterò prima che tu ricambi il favore – gli puntò l’indice sulla punta del naso – Però non devi farne parola con nessuno, non devi dire che sono stata io, intesi? - - Puoi contarci – la rassicurò Jeremy.
La bambina demoniaca si morse l’indice della mano destra, poi afferrò quella di Jeremy e fece lo stesso.
Infine avvicinò i due diti sanguinati.
In quel momento Jeremy pensò “Strano, nonostante ha dei denti aguzzi, non ho sentito per niente male, è come se mi avesse pizzicato una zanzara”.
Con la sua lingua biforcuta sfiorò il dito ferito di Jeremy che subito si cicatrizzò.
– Ora sei il mio fratellone – disse gioiosamente la piccola Kassy riprendendo a saltellare.
Sul volto di entrambi spuntò un sorriso.
Jeremy aveva un motivo in più per sorridere rispetto a Kassy.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime.
  
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