Titolo: The
one that got away.
Fandom: The
Vampire Diaries
Personaggi/Pairing(s):
Damon
Salvatore/Alaric Saltzman.
Avvertimenti:
angst,
flashfic, oneshot.
Note: ovviamente,
è tutto frutto della mia mente bacata. Niente di tutto
ciò è
reale, nessuno mi paga per scrivere questa roba, molti lo farebbero
per farmi smettere.
The one that got away.
Al sorgere
del sole Damon si guarda intorno, abbeverandosi di quella vista
straordinaria, di quelle sfumature che la luce disegna nel cielo di
Mystic Falls.
Entra nel
cimitero e si incammina, le mani in tasca e un ghigno sul viso, uno
di quelli che l'hanno sempre reso affascinante e allo stesso tempo
tremendamente antipatico.
Cammina senza fretta, zigzagando tra le
lapidi e divertendosi a ricordare com'erano stati in vita quei nomi
incisi nel marmo.
Quando arriva alla sua destinazione, cerca di
non guardare davanti a se, non ce la fa. Non ancora.
Così si
siede vicino alla quercia, a qualche passo di distanza da quel
nuovissimo pezzo di pietra bianca e inizia a parlare, un grumo in
gola e gli occhi lucidi.
“Ciao Rick..”
Le dita
della mano destra si stringono intorno a un pezzo di terra e
strappano un paio di fiorellini arancioni.
“Prima che tu me lo
chieda, Elena sta bene. La stiamo aiutando molto, tutti. Stefan,
Caroline sono tutti così premurosi. Io volevo solo
insegnarle a
staccare qualche testa” ridacchia con lo sguardo
all'orizzonte.
“Finalmente
abbiamo un po' di tempo per noi. Senza famiglie di originali che
cercano di saltarci alla giugulare”
Si ferma per un istante,
sospirando profondamente e poi torna a parlare.
“Sai, se tu non
fossi stato così cretino da farti ammazzare, saremmo potuti
andare a
fare quel viaggio che volevi fare. Sai, quello di cui mi hai sempre
parlato, in Europa!”
E Damon
riesce a immaginare la faccia di Rick perplessa e corrucciata nel
minimo dettaglio. I suoi occhi semichiusi e la fronte aggrottata in
un'espressione pensierosa.
“Ok, va
bene. Forse era l'Asia, non lo ricordo. Mi dispiace, sei noioso e mi
stanco facilmente delle tue chiacchiere”
Si alza
lentamente e si pulisce i pantaloni, un sorriso cinico a sfiorargli
le labbra.
“Manchi tanto a Jeremy ed Elena, lo sai?”
E
vorrebbe dirlo, vorrebbe finalmente trovare la forza di ammettere che
sì, manca un sacco anche a lui. Gli manca il suo migliore
amico, il
suo confidente e ogni volta che lo rivede morire tra le sue braccia
il cuore gli si stringe più forte e gli manca il respiro.
Ma
Damon non lo fa.
Perché vorrebbe dire ammettere di averlo perso.
E lui lo sente lì.
Troppo
vicino per ignorarlo.
Sfiora la
lapide con le dita e guarda il cielo.
“Mi
dispiace”