La tenda le accarezzava la guancia mentre il tepore del sole la sfiorava, e i
suoi pensieri vorticavano in fretta nella sua mente rivolti ancora una volta a
lui. Aprì gli occhi e venne accecata dalla luce che entrava nella stanza e, una
volta riacquistata la vista, si accorse di non essere sola nella stanza
-te l’hanno mai detto che sei bellissima anche quando dormi?- un ragazzo
dagl’occhi azzurri e intensi come il mare che la fissavano accompagnati da un
sorriso dolce
-si me lo avevano accennato… ma che ci fai qui, Charles?-
-mi hanno chiesto di venirti a svegliare e io- la baciò lievemente sulla fronte-
ho obbedito ma era troppo bello vederti dormire così mi sono limitato ad aprire
la finestra… e tu ti sei svegliata da sola-
-…oh…-
-su cambiati che oggi dobbiamo fare uno spot sulla spiaggia per pubblicizzare il
musical-
-si, arrivo…-.
Charles uscì dalla stanza e Sana si alzò e si affacciò alla finestra e sorrise
nel vedere New York già viva e nel pieno delle sue attività:la strada già
ingorgata, le persone in giacca e cravatta con la loro sole 24 ore correre sul
marciapiede cercando di evitare i ragazzini che felici andavano a scuola con i
loro amici(ma come si fa ad essere felici di andare a scuola!ndIO); amici… da
quanto tempo non passava un pomeriggio con i suoi… li aveva proprio abbandonati,
chissà come avrebbero reagito al suo ritorno da star del cinema… di lei non ne
volevano sapere visto come li aveva trattati oppure l’ avrebbero accolta a
braccia aperte?
-mah…- commento. Si avviò verso il bagno per cambiarsi e come toccò la maniglia
ebbe ancora la stessa sensazione di qualche settimana prima, poi, girato il
pomello e richiusa la porta dette il via alla sua giornata…
La mano sulla maniglia e il respiro a mille un po’ per l’ agitazione, un po’ per
l’entusiasmo e un po’ per la fretta… quanto odiava alzarsi tardi e fare tutto di
fretta!
-muovetevi o perderemo l’ aereo!- gridava Heric da basso verso le scale anche se
sapeva che era tutto inutile. Suonò il campanello: era Fanny anche lei paonazza
per la corsa.
-allora si va?-
-chiedilo alla mia famiglia che sta litigando ancora per il bagno-
- COSA!!!!!!!!- ma Heric fece spallucce rassegnato.
Finalmente il padre e la sorella accennarono a scendere e a letteralmente
correre in macchina “volando” sulla strada verso l’ aeroporto…
IL POMERIGGIO DEL GIORNO DOPO…
=venite a vedere il nostro musical, vi divertirete un sacco= =e potrete avere in
omaggio o vincere tanti premi!= =davvero Charles?!= =certo! E saremo noi a
consegnarli!= =wow! Allora che aspettate?! La prima sarà domani pomeriggio e
solo per questa volta su questa bellissima spiaggia=
-Heric? Che ne dici se andiamo?-
- si, se vuoi…ma io-
-preferisci cercarla per tutta la città?-
-no certo che no… volevo solo dire che questa tv non è un gran che è più bella
quella della prima classe!-
- ma cosa centra questo!- Fanny gli tirò un colpo ben piazzato sulla testa
ancora prima che Heric se ne accorgesse.
-ahi!-
-un’ altra volta pensa prima di parlare!-
La tv si spense. Una graziosa hostess apparve e annunciò
-che ne dite di fare una lotteria tanto per… ammazzare il tempo? Allora prendete
il vostro biglietto e guardate il numero in alto a destra… se lo chiamo vincete
un premio-
-pronti?-un’ altra hostess uscì- il primo numero con premio un volo a Hollywood
è il n 1236-
-accidenti il mio è il 1235! E il tuo, Heric?-
-5000-
un signore in fondo allo scompartimento cominciò a sbracciare e a urlare…aveva
vinto lui
-il secondo premio è un preziosissimo pass per il musical dell’anno! Il numero
è…wow! Un numero in meno del precedente! Il 1235!-
Fanny saltò sul sedile e andò a ritirare il premio gridando ho vinto, ho vinto a
squarcia gola.
-il terzo e ultimo premio sono due biglietti da accompagnare al pass…. Il numero
è…5000, signori!-
Heric perse il respiro e alzò insicuro la mano e dopo di essa anche tutto il
resto del corpo e, a bocca aperta ritirò anche lui il suo premio
-bene signori,- concluse la hostess- vi prego di allacciare le cinture… stiamo
atterrando-
-siamo stati fortunati… che ne dici se facciamo a cambio…tu un biglietto e io il
pass?-
-il pass? Sei sicura fanny?-
-certo! Ne hai più bisogno tu!-
-allora…ok- dopo questo breve scambio si allacciarono le cinture e poco dopo si
ritrovarono in hotel a riposare(scusate la diversità nei tempi ma non avevo
altra scelta ndIO).