Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: kaizu307    11/07/2012    5 recensioni
Ciao a tutti, questa è la nostra prima fanfic spero davvero possa piacervi...
Per Kai Hiwatari la vita è cambiata drasticamente dopo la vittoria sulla BEGA.
Si è trasferito in Giappone, ma non riesce ad adattarsi alla nuova quotidianità.
Il ragazzo è ancora tormentato da un passato doloroso.
Perseguitato dai fantasmi di una vita lontana Kai farà ritorno nella fredda Russia, in un antico monastero nei pressi di Mosca, teatro di orribili crimini.
Ma in quella bufera di dolore due occhi di ghiaccio sono l'unica ancora di salvezza...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Hiwatari, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
INCONTRO CON IL DIAVOLO

Eccoci tornate!! Vi siamo mancate, vero?? Lo sappiamo, ci abbiamo messo un sacco a scriverlo, ma dovete prendervela con Ila che è sempre in vacanza (mi dispiace!!). In questo capitolo succedono un sacco di cose, tutte brutte ovviamente! In fondo vi avevamo avvisati che eravamo un po’ sadiche! Speriamo vi piaccia (fatevelo piacere!)
 

La tempesta scuoteva l’imbarcazione, sballottandola tra le onde.
Nuvole scure si ammassavano sopra le loro teste, mentre un vento gelido si insinuava tra i pesanti mantelli che indossavano, ormai zuppi d’acqua.
Sergey strinse con forza le mani intorno al timone, cercando di mantenere il controllo della barca, accanto a lui Boris scrutava preoccupato il cielo in tempesta.
-Ci resta poco tempo prima che cominci il finimondo … non credo che saremo in grado di governare la barca ancora per molto!!- eclamò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli viola.
-Dobbiamo resistere ancora per qualche ora. La costa Giapponese non è poi così lontana.-
Mentre parlava Sergey cercava disperatamente di convincersi delle sue stesse parole, ma una nota di incertezza nella voce tradiva le sue reali preoccupazioni.
-Stai scherzando!! E’ da giorni che siamo in mare … forse questa non è neppure la giusta rotta!-
A quel punto la nave si inclinò pericolosamente e Boris si aggrappò al braccio dell’altro cercando di mantenere l’equilibrio. Sergey lo scostò in malo modo.
-Certo tu non mi aiuti!- disse ironico –Cerca almeno di stare in piedi! O se proprio non hai di meglio da fare vai a vedere cosa sta combinando Ivanov …-
Con uno sbuffo scocciato Boris si rialzò a fatica. –Per tua informazione sto cercando di aiutarti a capire dove cavolo stiamo andando!-
-Oh ti ringrazio di cuore! Non saprei proprio cosa fare sena la tua preziosa presenza.- esclamò ironico il biondo alzando gli occhi al cielo.
-Ma statte zitto! Senza di me non sapresti neanche leggere una di queste … questa … questa cacchio di cosa!!-
-Bussola? Hai proprio ragione, chissà cosa farei!-
-Il nome non è importante … ma questo cavolo di ago perché continua a muoversi?- Boris afferrò il “misterioso” oggetto e iniziò a scuoterlo con eccessiva violenza.
-Se non fossimo in una situazione così tragica mi verrebbe quasi da ridere!- Detto questo, Sergey afferrò la bussola mentre un sorriso soddisfatto gli affiorò sulle labbra. –Comunque stiamo andando nella direzione giusta … prendi  il cannocchiale e vai a prua, con questa nebbia non riesco a vedere nulla!-
-Vado, vado …- esclamò Boris allontanandosi con aria scocciata per poi fermarsi e lanciare a Sergey un’occhiata perplessa –Ehm … ma dove sarebbe questa pua … prua …?-
 
 Yuriy si scostò con rabbia i ciuffi rossi dal viso, mentre spruzzi d’acqua gelida lo investivano.
Il sua sguardo cadde sui due compagni alle prese con il timone. Forse non avrebbe dovuto trascinarli con lui in quel viaggio; era stato egoistico da parte sua. Ma da quando aveva ricevuto quella dannatissima lettera il pensiero di raggiungere Kai in Giappone gli aveva fatto perdere ogni riserva, trascinandolo tra quelle acque.
L’aereo sarebbe stata la scelta migliore, anche un treno sarebbe andato bene, ma il costo del biglietto gli aveva fatti desistere in entrambi i casi. Stavano già rinunciando all’impresa quando Boris aveva scovato quella vecchia nave in uno dei depositi del monastero. Renderla utilizzabile non era stata un’impresa facile. C’erano voluti mesi prima che quella bagnarola potesse anche solo galleggiare.
Poi erano partiti con la consapevolezza di avere un ritardo di ben due mesi, che le probabilità che Kai fosse all’oscuro della libertà dei loro ex carcerieri era pura utopia.
Ma in fondo la loro era anche una fuga, rimanere a Mosca gli avrebbe resi facili prede ora che il leone era stato liberato. Il Giappone era la loro ancora di salvataggio, unica speranza di sfuggire a un passato che stava facendo ritorno.
Ma il futuro era incerto e le poche certezze che in quegli anni di libertà si erano lentamente create erano state distrutte con quelle poche semplici parole.
Il fiume dei suoi pensieri fu bruscamente interrotto dal grido di Boris.
-Nave a poppa, no prua … insomma lì!!-
Ivanov corse lungo la fiancata della nave raggiungendo il compagno che indicava una macchia scura in mezzo a quella nebbia.
-A prima vista sembrerebbe un mercantile … aggiriamolo mantenendolo sulla destra.- suggerì Sergey.
Yuriy annuì, mentre un brivido gelido lo percorse da capo a piedi.
Le due navi si avvicinavano lentamente, studiandosi. I russi scrutavano il profilo dell’altra imbarcazione che lentamente emergeva dalla nebbia. Con loro grande stupore notarono che l’altra imbarcazione cercava di accostarsi alla loro.
I tre ragazzi si lanciarono uno sguardo inquieto mentre una sensazione di gelo calava sui loro cuori.
Una voce si levò dalla nebbia, spezzando il silenzio.
-Guarda, guarda chi è capitato nella mia rete. E pensare che credevo di dover aspettare più a lungo prima di trovarvi.-
 
Il telefono squillò.
Soichiro Hiwatari afferrò la cornetta con uno sbuffo infastidito. Odiava essere disturbato mentre “lavorava”. –Pronto?- disse mentre con un gesto scocciato allontanò la giovane segretaria.
-Sono io.-
-Ah.- l’uomo inarcò un sopracciglio, non si aspettava quella telefonata così presto. –Li hai trovati?-
-Ho fatto di meglio. Ora la loro barca giace in fondo al mare.-
-Bene. Direi che ora è tempo di passare alla seconda parte del piano.- detto questo un sorriso privo di allegria increspò le sue labbra.
-Non vedo l’ora.-
 
Kai Hiwatari non stava prestando la minima attenzione alla lezione di storia. La sua mente vagava lontano tra quelle gelide distese innevate che erano state la sua prigione e la sua casa. Riusciva a vedere i neri tetti di Mosca ricoperti dalla soffice coltre bianca, i colori della sua città, così intensi e vividi nella sua memoria, erano in contrasto con le nere guglie del monastero.
Nei suoi ricordi riuscì a vedere i volti di quei ragazzi che continuava a considerare suoi fratelli, gli unici che potessero comprenderlo fino in fondo. Malgrado a separarli ci fossero chilometri, in quel momento li sentì vicini come non mai.
La porta si spalancò all’improvviso e la preside irruppe nella classe, scrutando i volti dei ragazzi, fermandosi negli occhi ametista di Kai.
-Hiwatari dobbiamo parlare.-
Genuina perplessità comparve sul viso del giovane. –Perché?- l’educazione non era mai stata il suo forte.
-Ci sono delle persone che vogliono vederti.-
-Che persone?- la sua voce tradì una nota di tensione. Con la coda dell’occhio notò l’espressione tesa di Rei che li fissava.
-Non farmi perdere tempo. Vieni subito.- era evidente che la donna stava perdendo la calma.
-Non prima di aver visto chi vuole parlarmi.- ribatté gelido.
Prima che l’altra potesse replicare una risata risuonò nell’aula.
-Certo che non cambi mai Kai. E’ sempre un piacere parlare con te.-
Il russo spalancò gli occhi, boccheggiando.
Sulla porta si stagliavano le imponenti figure di Soichiro Hiwatari e Vladimir Vorcov.
 
 
Vai Vorky!! Siamo tutti con te!! Fai vedere chi è il migliore!! ;) Per chi non l’avesse notato siamo fan di Vorky!
Dobbiamo dire che Yuriy, Sergey e Boris erano molto felici di replicare il Titanic!
A grande richiesta (di chi? Boh!) apriamo qui sotto una nuova rubrica:


“RISATE DIETRO LE QUINTE!”
Oggi abbiamo con noi e per voi: Boris in “Lezioni di nautica con zio Bo!”


Reby: Dunque Boris … qual è la cosa più importante da sapere su una nave?
Zio Bo: Ovvio! Sapere dove sono i sacchetti per il vomito!
Reby: Cose tipo saper guidare non sono molto importanti!
Zio Bo: Cosa vuoi che ci voglia a girare il ti … ti …
Ila: TIMONE!!
Zio Bo: Eh! Cosa ho detto io!!
Ila: Domanda da 15000mila€ al Milionario. Cos’è la polena? (faccina crudele!)
Zio Bo: Ma si! Quella gialla che si mangia con il formaggio … però non sapevo che si usasse anche sulle navi …
Ila: (non sta più in piedi dal ridere)
Reby: Scommetto che tu fai il mozzo di solito!
Zio Bo: A chi hai dato del tozzo!?!
Reby: (fingendo di non aver sentito) Ci vediamo la prossima volta sperando in ospiti un po’ più, ehm … avete capito. (Trascina Ila che non si è ancora ripresa…)

UN ABBRACCIO A TUTTI!!

P.s.: ringraziamo tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere la nostra fanfic e in particolare:
Refyia
Cinanzon
DarkHiwatari
DemonLady
Ikarikun
Aky ivanov
Che hanno recensito o che hanno inserito la nostra storia tra le seguite
UN BACIO A TUTTI E AL PROSSIMO CAPITOLO
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: kaizu307