Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Amber    26/01/2007    4 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Capitolo 28

Salve a tutti! scusate il ritardo… disastroso! Come ve la passate?? Le pagelle quatte quatte si avvicinano lasciando dietro di se una totale desolazione! -_-’’’ soooooob! Comunque! Passiamo a questo capitoletto! >o<

Ringrazio i soli lettori (credo che negli scorsi capitoli non li ho mai citati… soooorry!! ^_^’’’) e ora via con le rec XD

Lala_g: non c’è di che! Sono contenta che lo scorso cap ti sia piaciuto! ^///^ E per il fatto che non succede nulla… mi saprai dire tu! XD

Fra007: non morirà!? Beh, qui c’è la censura! Censura censura censuraaaa!!! Comunque sono felice che sia la tua fic preferita e spero continuerà ad esserlo! A dire la verità il pensiero mi fa un po’ arrossire… ^///^

Yulinghan: povero Koga!! Stupenda la scena, troppo divertente!! Anche in certi momenti sono tutti e due molto gelosi!! XD Averti alle calcagna?? Mi devo preoccupare?? ^^-

E dopo ciò vi auguro una buona lettura di questo capitoletto un po’… strano!

Capitolo 7

…come sempre…

Mercoledì. Ore 7.15

Sango entrò in cucina dove la madre stava mettendo la colazione in tavola

-Ciao tesoro-

-Mamma, Kohaku, ciao papà! Non sei ancora andato a lavoro?- chiese sorpresa sedendosi accanto al fratellino

-No, inizio alle 9.00 oggi, accompagno tua madre a lavoro intanto- disse l’uomo sorseggiando il caffè, e quando Sango annuì lui tornò al suo giornale

-Stavo pensando a una cosa- disse attirando su di se l’attenzione di tutti. La madre si sedette davanti a lei

-Cioè?- domandò

-Ricordate che meno di un mese fa Kohaku è stato invitato a casa degli Higarashi? Ha passato un ottima serata là, ed è stato accompagnato pure a scuola la mattina, ricordate?- Loro annuirono

-Certo, ma che centra?- domandò

-Potremmo restituire il favore a Sota no? Invitiamolo qua questo Giovedì sera!- esclamò sorridendo

-Ma stai male? Da quando ti preoccupi così tanto per me?- chiese il fratello confuso

-Chiudi il becco- disse lei gentile sempre sorridendolo. Riguardò i genitori –Allora?-

-Per noi non c’è problema, che dici Kohaku?-

-Wow!! Allora può davvero venire qua??- domandò il bambino eccitato

-Ma certo, devi però chiederlo a lui prima- disse la madre

-A scuola glielo chiedo subitissimo!! Che bello!!- esclamò saltando giù dalla sedia e prendendo la cartella –Io vado! Ciao!!!- E saltellò via felice. I genitori guardarono Sango che sorrideva sotto I baffi

-Come mai questa proposta verso tuo fratello?- domandò il padre anche lui stupito

-Beh, ogni tanto devo fare vedere che voglio bene al mio adoratissimo fratellino!- esclamò sparecchiando e prendendo poi la cartella –Vado anche io, ciao mamma ciao papà, buon lavoro- disse

-Buono studio- dissero mentre lei chiudeva la porta

-Abbiamo sicuramente sbagliato qualche cosa nell’educazione dei nostri figli- disse la madre dagli occhi gli occhi blu. Lui annuì

-Allora non me ne sono accorto solo io…- disse sorpreso scuotendo poi il capo.

Sango si sedette sul porta biciclette. Non c’erano segni né di Miroku né di Kagome, tanto per cambiare! Una massa di capelli neri le corse incontro

-Sangooooooo!!!!!- esclamò felice

-KAGOME!! Possibile che arrivi sempre in ritardo!?- sbottò

-Non sono in ritardo, sono puntuale- annuì con forza Kagome, convinta

-Puntuale tu?- Sango alzò le sopracciglia

-Certo, il mio orologio fa…- Kagome guardò l’orologio -… le 7.47…-

-Non le 7.45 come avevamo detto ieri però!-

-Sango, carissima, sei stressata?- Le chiese Kagome sorridendo

-Non si vede?- sibilò l’amica dagli occhi blu

-Decisamente!- concordò Kagome. Le due si guardarono e iniziarono a ridere a crepapelle per lo scambio delle battute identiche –No dai, oggi, rispetto a tre settimane fa, sono in anticipo di un minuto- disse ridendo ancora. Sango scosse con forza la testa poi la prese sotto braccio –Hai delle belle notizie per me, vero?- domandò

-I miei hanno detto di si e Kohaku… non vede l’ora!- esclamò sorridendole. Kagome le buttò le braccia al collo

-GRAZIE GRAZIE!! TI FARÒ UNA STATUA!!! GRAZIE!!!!- urlò felicissima

-Ok… staccati… Kagome? Sciò!- La allontanò un po’ da se sempre sorridendo

-Dai, andiamo in classe-

-Che abbiamo alla prima ora?- domandò lei

-Scienze. Oggi sono interrogata di sicuro- sbottò –E non riesco a memorizzare una definizione- disse amareggiata. Kagome la fissò con gli occhi sbarrati

-Oh mio Dio… stai male? Hai la febbre? Chiamo un medico? Hai bevuto?- domandò nel panico

-No, non ho bevuto nulla- disse Sango –E sto bene- Annuì

-Oh… mio…Dio…- scandì bene Kagome- Sango non si ricorda una definizione, che choc… Sango, non sa tutta la pagina a memoria, doppio choc… per questo probabilmente non prenderà 9 e la sua media calerà 8½ … oh-mio-dio-che-choc!- sussurrò

-Eddai Kagome, non è nulla… è solo una stupidissima definizione!- esclamò Sango. Kagome si mise una mano sul cuore

-Una stupidissima… definizione?- ripeté –Sei un clone, si sei un clone! La mia Sango non lo avrebbe mai, mai detto!!- esclamò –Dove hai messo la mia amica oh spirito maligno?- chiese teatrale, ma non troppo. Sango alzò il sopracciglio

-Vivere in un tempio ti sta influenzando in modo molto, molto negativo…- disse. Kagome sbuffò

-No, dici?- L’amica annuì –Andiamo và!- La prese sotto braccio e si diressero nella loro… affiatatissima classe!

Alla fine, la prof di scienze la interrogò e, come al solito, la ragazza rispose perfettamente a tutte le domande. La definizione che Sango non ricordava, era il moto dei corpi celesti che la prof, per fortuna, non chiese. La ragazza quindi, tornò al posto sollevata, con un bellissimo e tondeggiante 9.

La ragazza per tutta la mattina sperò che non piovesse e le sue preghiere vennero esaudite. Un po’ di nuvolo, ma niente pioggia. Per questo al suono della campana si alzò e salutando l’amica si diresse dove l’aspettava Inuyasha.

Il ragazzo era già lì, seduto, che l’attendeva impaziente. Quando lei arrivò si sorrisero e lei gli si sedette accanto

-Sorpresa!- esclamò lei dandogli una piccola scatolina coperta

-Cos’è?- domandò lui curioso

-Ieri mi hai detto che avevo messo troppo zucchero nelle patatine… oggi le ho rifatte. Assaggia!- Lo incitò quando lui vide il dolce

-Ok- Lo assaggiò incerto poi sorrise

-Perfetto!- esclamò scoccandole un bacio. Mangiarono in silenzio per un po’ poi lei chiese

-Hai parlato con Koga?- domandò. Lui annuì

-Si, è tutto ok. Ha capito che deve stare al suo posto- disse sorridendo

-Ti ha detto qualche cosa?-

-No, perché?- Lei sorrise sollevata

-Oh nulla nulla! Sai, mi ha raccontato di com’eri alle medie!- esclamò e lui tossì un paio di volte –Allora… chi è questa Yui??- domandò prendendolo sotto braccio

-Nessuna, non la vedo da più di sette anni…- borbottò

-Ah, però ti ricordi il suo nome, eh?- chiese lei

-Beh, perché non dovrei ricordarmi del suo… nome?- Lei scosse il capo

“Si ricorda il nome di questa Yui e non di… Sakura!” pensò –Comunque… era importante no?- domandò –Dai, non mi arrabbio!- esclamò guardando lo sguardo incerto di lui

-A me sembri già arrabbiata- Lei scosse il capo

-No, giuro!- proferì –Allora?- insistette. Lui sospirò

-Beh, si… era importante, mi piaceva- disse lui facendole notare bene il verbo al passato –Ma ormai…- Alzò le spalle –non mi interessa più lei- disse annuendo. Lei lo fissò

-Davvero?-

-Davvero- confermò lui

-Davvero!?-

-Davvero, davvero!- esclamò guardandola alzarsi in piedi dandole la spalle. Lei si girò sorridendo

-Davvero…?- Lui allungò la mano verso di lei prendendogliela e la spinse verso di lui stringendola

-Davvero- mormorò. Lei sentì il cuore battere forte e lo guardò arrossendo leggermente

-Pensa se quelle del tuo fan club ci vedessero- disse lei e lui si staccò velocemente

-Come lo sai?- chiese sospettoso

-Le voci girano Inuyasha… e poi quella Rumi… probabilmente se ne è già accorta- Lui fece una smorfia

-Non ho fatto nulla per fare sospettare quelle- sbottò lui

-Eddai… ieri cosa hai fatto? Uno: l’hai scostata. Due: mi hai guardata sorridendomi. Credi davvero che non se ne sia accorta?- domandò lei

-Avresti preferito che le dicessi di si?-

-No!- esclamò terrorizzata lei –Ma il fatto non credi che l’abbia insospettita? Non l’hai mai rifiutata!- esclamò irritata da quella cosa. Lui sbuffò

-È vero, forse si è insospettita ma…- La scrutò bloccandosi –Ehi, aspetta un secondo! Ma tu come cavolo lo sai?- domandò. Lei mi morse la lingua

-Te l’ho detto: le voci girano- disse in fretta

-Non prendermi in giro Kagome! Chi ti ha detto del fan club? Chi ti ha detto la cosa di Rumi? E quella di Yui?- Lei sospirò

-Ieri… me lo ha detto Koga…- mormorò e lui ringhiò qualche cosa di poco carino verso l’amico –Non te la prendere con lui!- esclamò –Ha fatto bene a dirmelo!- esclamò

-Io lo ammazzo- Fece un passo avanti ma lei lo bloccò per un braccio

-Per piacere Inuyasha, non fare niente! Ha fatto bene a dirmi queste cose, ha fatto bene!- esclamò. Lui la fissò con occhi gelidi

-Non lo dovevi sapere, non avresti mai dovuto… saperlo!- ringhiò

-Forse… ma questa storia non potrà restare nascosta per l’eternità! Era chiaro che prima o poi qualcuno se ne sarebbe accorto! Dovrò affrontare quelle ragazze!- esclamò

-Certo, sai come hanno ridotto Yui?- sbottò

-Si, lo so… mi ha informata anche di questo ma… reagirò e tu non farai niente! Capito? Niente!- esclamò fissandolo. Lui la abbracciò affondando il viso nell’incavo del collo

-Non voglio che ti facciano qualche cosa…- mormorò –Lo odio!- esclamò lui

-Lo odi? Chi?- chiese lei. Lui le sorrise

-Niente… Giurami che cercherai di evitare quelle là, giuralo!-

-Non mi succederà nulla- disse lei –Guarda che quando mi arrabbio mi so difendere benissimo!- esclamò. Lui fece un sorrisetto

-Ne so qualche cosa- disse lui. Lei corrugò le sopracciglia –Le tue suddette parole: “Non sei il primo a cui ribalto la faccia!”- esclamò in falsetto. Lei rise

-Ah già…- disse ghignando

-Posso chiederti cosa avevi combinato a quella povera persona-

-È stato un lui… non so neppure il suo nome- disse lei alzando le spalle –Non credo ti piacerebbe saperlo quindi lascia stare- Annuì

-Tu prova- insistette

-Ok, allora ero andata a fare la spesa e stavo tornando a casa quando è arrivato uno, mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto e a ha iniziato a chiedermi cose private, così, molto gentilmente, gli ho chiesto di sloggiare ma lui ha insistito e mi ha preso il braccio per farmi fermare- Lei sorrise al viso di pietra di lui

-Ah, e poi?-

-Oh… credo che rimarrà un’ eunuco fino alla fine dei suoi giorni, è diventato un ottimo soprano!- esclamò allegra

-Oh…- disse stupito lui facendo un passo indietro –Non sei proprio un fiorellino allora…- Lei ghignò –Allora… voglio sapere, dopo questo breve intermezzo, perché diavolo ce l’hai con la mia moto!- e sciamò e lei sbuffò

-Non ce l’ho con la TUA moto… ce l’ho con LE moto- precisò lei per l’ennesima volta esasperata

-Beh, vabbè… ma mi dici perché?- Lei scosse il capo sorridendo

-È suonata la campana… te lo dirò poi- disse

-Devi sempre!- esclamò

-Sono brava anche in questo, non trovi?- Lui mosse la mano come per scacciare una mosca fastidiosa

-Ok… non ne vuoi parlare, mi arrendo- disse alzando poi le braccia al cielo. Lei gli girò le spalle

-Ehm… senti un po’-

-Cosa?-

-Giovedì… non c’è nessuno a casa mia, intendo dalle 17.00 in poi- mormorò imbarazzata. Lui sorrise incrociando le braccia

-Ah ah! Allora ammetti che ti manco eh?- disse lui beffardo. Lei arrossì fino alla punta dei capelli

-Beh… ehm…-

-Sii?-

-Dai, bestione!- esclamò seccata

-No dai, dimmelo- disse lui incitandola

-Beh si… un pochino- disse

-Solo… un pochino?- chiese lui sempre sorridendo

-No… forse mi manchi tanto…-

-Solo…?-

-Ok! Mi manchi va bene????- sbottò lei incrociando le braccia -È un problema se mi manca il mio ragazzo? Eh???- sbottò fissandolo con due occhi di fuoco

-Molto meglio- disse lui sorridendo sornione. Lei ringhiò qualche cosa che lui imitò come: “un altro eunuco a questo mondo non farebbe male!” –Scusami- disse in fretta lui cercando di riparare –Non lo faccio più!- Lei lo guardò truce poi sorrise

-Ok, allora puoi?- chiese

-Ehi, io non rifiuterei mai l’invito della mia ragazza!- disse. Lei gli saltò al collo

-Ci vediamo all’uscita!- Gli scoccò un bacio e se ne andò contenta.

Kagome riappoggiò la biro accanto al foglio sospirando e, riguardò la verifica di Geometria controllando le risposte. Aveva risposto bene a tutte le domande e sperava, almeno questa volta, in un bel 7… ma lei non ci contava molto. Guardò i compagni scrivere velocemente o passarsi pensierosi la mano tra i capelli ma poi, decise di consegnare. Si alzò scostando piano la sedia per non disturbare e passò tra i banchi andando davanti alla prof che la guardò e le sorrise. Kagome si stupiva ogni volta quando vedeva la prof di Matematica e Geometria. Anche se la materia e lei non andavano molto d’accordo, Kagome aveva molto rispetto per la prof: era giovanissima e aveva degli occhi espressivi e molto gentili, erano di un colore turchese bellissimo; poi aveva una pazienza infinita con gli studenti e raramente si arrabbiava.

-Ha finito?-

-Si prof- rispose lei

-Bene- La donna prese il foglio mettendolo a faccia in giù vicino a lei con cura

-Bene Higarashi… vuoi fare qualche espressione per aspettare o preferisci andare fuori?- Kagome sgranò gli occhi e fece un passo indietro

-Vado fuori- disse subito. La prof fece una risatina divertita

-Ma dai che scherzavo! Vai pure ma quando la campana suona torna subito in classe- Kagome annuì e sparì dietro la porta.

Fuori guardò la pioggia scendere fitta.

Forse per tornare a casa serviva il motoscafo o bisognava andare a nuoto! Meglio l’ultima… costava meno…

Andò avanti e indietro davanti alla classe, sperando che uscisse qualcuno, ma quando, dopo due minuti, non arrivò nessuno si diresse in bagno cercando un po’ di pace. Entrò chiudendo la porta e si appoggiò al muro guardando interessata l’orologio: aveva 5 minuti di tempo prima del suono della campana quindi se la poteva prendere comoda.

La porta si aprì subito e quattro ragazze entrarono ridendo ma, appena la videro, si bloccarono fissandola male.

Kagome le guardò stupita: non le aveva mai viste… perché la fissavano in quella maniera?

Una ragazza si fece avanti. Aveva dei lunghi capelli corvini e profondi occhi scuri. La ragazza la riconobbe immediatamente: Rumi

“Ma porca… sono tutte membri del fan club di Inuyasha?” pensò timorosa “Loro sono in quattro e io? Sono da sola! Ma perché non mi sono messa a fare quelle stupidissime espressioni!?”

-Ma guarda chi abbiamo qua…- disse ironica Rumi –Sai, parlavamo proprio di te prima- Indicò le amiche che la fissavano sempre sprezzanti

-Ah si?- chiese Kagome acquistando un po’ del suo coraggio –Ne sono onorata- disse nello stesso tono della ragazza corvina.

Una rossa le si avvicinò pericolosamente squadrandola

-Non riesco proprio a capire cosa ci trovi il MIO Inuyasha in una come te… sei così ordinaria! E non sei neppure tanto bella!- disse con una smorfia. Kagome alzò il sopracciglio.

Dunque… cominciando dal fatto che non era il SUO Inuyasha… e poi nessuno sapeva offendere decentemente?

Kagome strinse i pugni cercando di controllarsi e poi li rilasciò

-Tu sei?- chiese

-Mi chiamo Miu- rispose sprezzante la rossa

-Piacere- sbottò Kagome di rimando

-Non osare parlare a lei con quel tono- ringhiò una biondina

-Saresti?- chiese Kagome interessata

-Riiko- disse –Ma non ti azzardare a pronunciare il mio nome… me lo insozzeresti con la tua voce insulsa!-

-Insulsa sarai tu, al massimo- mormorò Kagome. Riiko la incenerì

-Cosa? Come osi!?- sibilò facendo un passo vanti minacciosa

-Riiko, calmati- disse la ragazza con il caschetto –Sono Lidya- disse anticipando la domanda di Kagome –Ho visto te e Inuyasha…-

-Il MIO Inuyasha- precisò Miu guardando Kagome altezzosa. Kagome, di rimando, la incenerì

-Ho visto te e Inuyasha- riprese esasperata Lyd –tenervi per mano davanti alla sua classe ieri- disse

-Ah si?- domandò Kagome interessata –Quindi sei tu che fai la spia eh?- Lyd fece un passo vanti

-Non sono una spia- ringhiò. Kagome sorrise sentendo dentro di se tutto il suo coraggio

-Ceeerto!- Incrociò le braccia –Allora, mentre facevi la spia… Lidya… hai detto alle tue amiche che cosa hai visto?- domandò. Lyd annuì

-Siete arrivati, vi siete guardati negli occhi e vi siete sfiorate le mani- disse veloce –E poi non facevo la spia- sibilò. Kagome sorrise

-Come vuoi- mormorò -Bene, e ditemi… per caso, a voi altre vi a mai guardate negli occhi? No vero? Sarò ordinaria e non sarò neppure bella ma… per il MIO Inuyasha, il mio ragazzo, tra me e voi c’è una differenza abissale, comprendete?- chiese. Le quattro schiumarono di rabbia e Miu alzò la mano minacciosa

-Brutta schifosa…- Abbassò la mano velocemente che si bloccò a mezz’aria a una voce gelida

-Ora basta- Tutte si voltarono e Kagome, sorpresa, vide Inuyasha entrare nel bagno seguita da una preoccupata Sango –Tu… allontanati da Kagome, immediatamente- ordinò e Miu si eclissò dietro alle amiche tremando dalla paura. Il ragazzo si mise tra Kagome e loro senza distogliere lo sguardo da quest’ultime –Stai bene angelo?- domandò addolcendo la voce

-Quando oggi ti ho detto “non intervenire” intendevo proprio questo! E poi… questo è il bagno delle ragazze!!- esclamò offesa e irritata. Lui si voltò verso di lei mettendosi le mani sui fianchi

-E allora? Si chiama “bagno” anche quello dei ragazzi e servono tutti e due alla stessa cosa, non c’è differenza!- sbottò

-C’è differenza!! C’è il complemento di specificazione!!- esclamò –“delle ragazze”- scandì –Sai, si impara in Grammatica alle medie!!-

-Non cominciare!- esclamò lui seccato. Lei incrociò le braccia guardandolo male

-Io comincio quando mi pare!- esclamò –Sei un bestione arrogante e dispotico!!- affermò –Me la stavo cavando benissimo io!!-

-Ma se stavi per ricevere una sberla!- disse lui

-Vedo che hai molta fiducia nella tua ragazza!-

-Appunto! La mia ragazza!! E poi io ho molta fiducia in te, è degli altri che non mi fido per niente!!-

-Questa cosa la devo risolvere io!- urlò quasi isterica

-Sai... pesta pure i piedi, urla, grida, scalpita… non mi interessa, io di qua non mi muovo CHIARO!?-

-TI ODIO!- urlò lei pestando i piedi

-Si si… me lo dici in continuazione… non mi tocca neppure più- fischiettò lui. Lei arrossì di rabbia

-FA COME TI PARE ALLORA!!!! STUPIDO!!!- Kagome girò i tacchi e se ne andò seguita da una esasperata Sango. Inuyasha la guardò sparire poi si voltò ancora verso le quattro

-Allora…- Il tono di voce così diverso da quello usato prima con Kagome, le fece rabbrividire –Cosa credevate di fare?- domandò

-Io… noi… ecco…- balbettò Lyd arrossendo

-Si Lidya? Dì pure- la incitò lui

-Volevamo vedere com’era questa tua nuova ragazza… ma non immaginavamo di trovarla nel bagno delle ragazze- ingiunse Rumi in aiuto dell’amica -È stata una sorpresa per tutte Inuyasha- disse più dolcemente possibile il suo nome. Inuyasha annuì non badandoci affatto

-Si certo… Miu, perché non ti fai vedere?- domandò lui. L’interessata rabbrividì e allungò i collo per farsi vedere –Vediamo di capirci- ringhiò lui –o vieni qua, o mi incazzo ancora di più e non ti conviene quindi muoviti!- Miu fece qualche passo avanti velocemente abbassando gli occhi terrorizzata –Bene- Addolcì la voce –Allora, stavi per picchiare la mia ragazza per caso?- domandò

-No… no io… non… volevo io…- sussurrò

-Certo che lo stavi facendo- disse piano lui –Vogliamo vedere se ci riprovi?- chiese lui guardandosi interessato lo mano –Non ho mai picchiato una ragazza in vita mia… ma possiamo provarci, che dici? Dopotutto… c’è sempre una prima volta!- chiese guardandola. Lei scosse il capo facendo un passo indietro deglutendo con gli occhi lucidi

-No… no perdonami… no ti prego…- balbettò

-Non azzardarti a piangere!- ringhiò lui –E non fare un altro passo indietro!- Lei si bloccò tremando –Ti avverto Miu, toccala ancora con un dito… provaci… e ti giuro che ti meno a sangue!- ringhiò. Lei annuì

-Si… si… lo giuro- mormorò Miu

-E se voi altre le girate ancora attorno… vi ammazzo siamo intesi??- Loro annuirono spaventate. Lui le guardò sprezzante poi se ne andò a grandi passi.

Miu scivolò a terra scoppiando in lacrime e Lyd le fu subito accanto più pallida del solito. Riiko si mise una mano sul cuore

-Oddio…- mormorò –Non l’ho mai visto così arrabbiato- disse tremando ancora

-Credevo che ci avesse picchiate tutte- sussurrò Lyd. Rumi le guardò leccandosi le labbra aride

-Credo sia il momento di avvertire le altre- disse. Le amiche la guardarono sbarrando gli occhi

-Sei matta? Se quelle la beccano da sola… la ammazzano!- esclamò Riiko

-Per colpa di chi siamo state minacciate, eh?- domandò Rumi. Le tre si guardarono. Lyd e

Riiko annuirono

-Ok, lo faremo dopodomani sera quando il club sarà riunito- disse infine Riiko –Tutte d’accordo?-

-Certo- rispose Lyd e Rumi annuì. Miu le guardò e loro guardarono lei

-Avete sentito che ha detto Inuyasha? Ci ammazzerà se scoprirà che siamo state noi a dirlo alle altre! Se succederà qualche cosa alla sua ragazza, quella Kagome, da chi andrà secondo voi Inuyasha?- domandò rilasciando qualche altra lacrima dagli occhi azzurri

-Non è detto che scopra che siamo state noi… e poi dubito che le altre non abbiano un minimo di sospetto… si sono fatti vedere troppe volte insieme… all’uscita della scuola e pure davanti all’aula di lui!- esclamò Rumi guardando Lyd. Miu abbassò il capo e annuì poco convinta

-Sono con voi… come sempre- disse

ANTICIPAZIONI!

[Inuyasha, seduto comodamente sul davanzale, i capelli bagnati in alcuni punti e i vestiti fradici, sorrise dondolando le gambe. Kagome sgranò ancora più gli occhi, guardandolo, mentre si toglieva le scarpe e le appoggiava di fianco a lui

-Beh? Non mi fai entrare?-]

  
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