Salve a tutti! scusate il ritardo… disastroso! Come ve la
passate?? Le pagelle quatte quatte si avvicinano lasciando dietro di se una
totale desolazione! -_-’’’ soooooob! Comunque! Passiamo a questo capitoletto!
>o<
Ringrazio i soli lettori (credo che negli scorsi capitoli
non li ho mai citati… soooorry!! ^_^’’’) e ora via con le rec XD
Lala_g: non c’è di che! Sono contenta che lo scorso cap ti
sia piaciuto! ^///^ E per il fatto che non succede nulla… mi saprai dire tu! XD
Fra007: non morirà!? Beh, qui c’è la censura! Censura
censura censuraaaa!!! Comunque sono felice che sia la tua fic preferita e spero
continuerà ad esserlo! A dire la verità il pensiero mi fa un po’ arrossire… ^///^
Yulinghan: povero Koga!! Stupenda la scena, troppo
divertente!! Anche in certi momenti sono tutti e due molto gelosi!! XD Averti
alle calcagna?? Mi devo preoccupare?? ^^-
E dopo ciò vi auguro una buona lettura di questo capitoletto
un po’… strano!
Capitolo 7
…come sempre…
Mercoledì. Ore 7.15
Sango entrò in cucina dove
la madre stava mettendo la colazione in tavola
-Ciao tesoro-
-Mamma, Kohaku, ciao papà!
Non sei ancora andato a lavoro?- chiese sorpresa sedendosi accanto al
fratellino
-No, inizio alle 9.00 oggi,
accompagno tua madre a lavoro intanto- disse l’uomo sorseggiando il caffè, e
quando Sango annuì lui tornò al suo giornale
-Stavo pensando a una cosa-
disse attirando su di se l’attenzione di tutti. La madre si sedette davanti a
lei
-Cioè?- domandò
-Ricordate che meno di un
mese fa Kohaku è stato invitato a casa degli Higarashi? Ha passato un ottima
serata là, ed è stato accompagnato pure a scuola la mattina, ricordate?- Loro
annuirono
-Certo, ma che centra?-
domandò
-Potremmo restituire il
favore a Sota no? Invitiamolo qua questo Giovedì sera!- esclamò sorridendo
-Ma stai male? Da quando ti
preoccupi così tanto per me?- chiese il fratello confuso
-Chiudi il becco- disse lei
gentile sempre sorridendolo. Riguardò i genitori –Allora?-
-Per noi non c’è problema,
che dici Kohaku?-
-Wow!! Allora può davvero
venire qua??- domandò il bambino eccitato
-Ma certo, devi però
chiederlo a lui prima- disse la madre
-A scuola glielo chiedo
subitissimo!! Che bello!!- esclamò saltando giù dalla sedia e prendendo la
cartella –Io vado! Ciao!!!- E saltellò via felice. I genitori guardarono Sango
che sorrideva sotto I baffi
-Come mai questa proposta
verso tuo fratello?- domandò il padre anche lui stupito
-Beh, ogni tanto devo fare
vedere che voglio bene al mio adoratissimo fratellino!- esclamò sparecchiando e
prendendo poi la cartella –Vado anche io, ciao mamma ciao papà, buon lavoro-
disse
-Buono studio- dissero
mentre lei chiudeva la porta
-Abbiamo sicuramente
sbagliato qualche cosa nell’educazione dei nostri figli- disse la madre dagli
occhi gli occhi blu. Lui annuì
-Allora non me ne sono accorto
solo io…- disse sorpreso scuotendo poi il capo.
Sango si sedette sul porta
biciclette. Non c’erano segni né di Miroku né di Kagome, tanto per cambiare!
Una massa di capelli neri le corse incontro
-Sangooooooo!!!!!- esclamò
felice
-KAGOME!! Possibile che
arrivi sempre in ritardo!?- sbottò
-Non sono in ritardo, sono
puntuale- annuì con forza Kagome, convinta
-Puntuale tu?- Sango alzò le
sopracciglia
-Certo, il mio orologio fa…-
Kagome guardò l’orologio -… le 7.47…-
-Non le 7.45 come avevamo
detto ieri però!-
-Sango, carissima, sei
stressata?- Le chiese Kagome sorridendo
-Non si vede?- sibilò
l’amica dagli occhi blu
-Decisamente!- concordò
Kagome. Le due si guardarono e iniziarono a ridere a crepapelle per lo scambio
delle battute identiche –No dai, oggi, rispetto a tre settimane fa, sono in
anticipo di un minuto- disse ridendo ancora. Sango scosse con forza la testa
poi la prese sotto braccio –Hai delle belle notizie per me, vero?- domandò
-I miei hanno detto di si e
Kohaku… non vede l’ora!- esclamò sorridendole. Kagome le buttò le braccia al
collo
-GRAZIE GRAZIE!! TI FARÒ UNA
STATUA!!! GRAZIE!!!!- urlò felicissima
-Ok… staccati… Kagome? Sciò!- La allontanò un po’ da se sempre sorridendo
-Dai, andiamo in classe-
-Che abbiamo alla prima
ora?- domandò lei
-Scienze. Oggi sono
interrogata di sicuro- sbottò –E non riesco a memorizzare una definizione-
disse amareggiata. Kagome la fissò con gli occhi sbarrati
-Oh mio Dio… stai male? Hai
la febbre? Chiamo un medico? Hai bevuto?- domandò nel panico
-No, non ho bevuto nulla-
disse Sango –E sto bene- Annuì
-Oh… mio…Dio…- scandì bene
Kagome- Sango non si ricorda una definizione, che choc… Sango, non sa tutta la
pagina a memoria, doppio choc… per questo probabilmente non prenderà 9 e la sua
media calerà 8½ … oh-mio-dio-che-choc!- sussurrò
-Eddai Kagome, non è nulla…
è solo una stupidissima definizione!- esclamò Sango. Kagome si mise una mano
sul cuore
-Una stupidissima…
definizione?- ripeté –Sei un clone, si sei un clone! La mia Sango non lo
avrebbe mai, mai detto!!- esclamò –Dove hai messo la mia amica oh spirito
maligno?- chiese teatrale, ma non troppo. Sango alzò il sopracciglio
-Vivere in un tempio ti sta
influenzando in modo molto, molto negativo…- disse. Kagome sbuffò
-No, dici?- L’amica annuì
–Andiamo và!- La prese sotto braccio e si diressero nella loro… affiatatissima
classe!
Alla fine, la prof di
scienze la interrogò e, come al solito, la ragazza rispose perfettamente a
tutte le domande. La definizione che Sango non ricordava, era il moto dei corpi
celesti che la prof, per fortuna, non chiese. La ragazza quindi, tornò al posto
sollevata, con un bellissimo e tondeggiante 9.
La ragazza per tutta la
mattina sperò che non piovesse e le sue preghiere vennero esaudite. Un po’ di
nuvolo, ma niente pioggia. Per questo al suono della campana si alzò e
salutando l’amica si diresse dove l’aspettava Inuyasha.
Il ragazzo era già lì,
seduto, che l’attendeva impaziente. Quando lei arrivò si sorrisero e lei gli si
sedette accanto
-Sorpresa!- esclamò lei
dandogli una piccola scatolina coperta
-Cos’è?- domandò lui curioso
-Ieri mi hai detto che avevo
messo troppo zucchero nelle patatine… oggi le ho rifatte. Assaggia!- Lo incitò
quando lui vide il dolce
-Ok- Lo assaggiò incerto poi
sorrise
-Perfetto!- esclamò
scoccandole un bacio. Mangiarono in silenzio per un po’ poi lei chiese
-Hai parlato con Koga?-
domandò. Lui annuì
-Si, è tutto ok. Ha capito
che deve stare al suo posto- disse sorridendo
-Ti ha detto qualche cosa?-
-No, perché?- Lei sorrise
sollevata
-Oh nulla nulla! Sai, mi ha
raccontato di com’eri alle medie!- esclamò e lui tossì un paio di volte
–Allora… chi è questa Yui??- domandò prendendolo sotto braccio
-Nessuna, non la vedo da più
di sette anni…- borbottò
-Ah, però ti ricordi il suo
nome, eh?- chiese lei
-Beh, perché non dovrei
ricordarmi del suo… nome?- Lei scosse il capo
“Si ricorda il nome di
questa Yui e non di… Sakura!” pensò –Comunque… era importante no?- domandò
–Dai, non mi arrabbio!- esclamò guardando lo sguardo incerto di lui
-A me sembri già arrabbiata-
Lei scosse il capo
-No, giuro!- proferì
–Allora?- insistette. Lui sospirò
-Beh, si… era importante, mi
piaceva- disse lui facendole notare bene il verbo al passato –Ma ormai…- Alzò
le spalle –non mi interessa più lei- disse annuendo. Lei lo fissò
-Davvero?-
-Davvero- confermò lui
-Davvero!?-
-Davvero, davvero!- esclamò
guardandola alzarsi in piedi dandole la spalle. Lei si girò sorridendo
-Davvero…?- Lui allungò la
mano verso di lei prendendogliela e la spinse verso di lui stringendola
-Davvero- mormorò. Lei sentì
il cuore battere forte e lo guardò arrossendo leggermente
-Pensa se quelle del tuo fan
club ci vedessero- disse lei e lui si staccò velocemente
-Come lo sai?- chiese
sospettoso
-Le voci girano Inuyasha… e
poi quella Rumi… probabilmente se ne è già accorta- Lui fece una smorfia
-Non ho fatto nulla per fare
sospettare quelle- sbottò lui
-Eddai… ieri cosa hai fatto?
Uno: l’hai scostata. Due: mi hai guardata sorridendomi. Credi davvero che non
se ne sia accorta?- domandò lei
-Avresti preferito che le
dicessi di si?-
-No!- esclamò terrorizzata
lei –Ma il fatto non credi che l’abbia insospettita? Non l’hai mai rifiutata!-
esclamò irritata da quella cosa. Lui sbuffò
-È vero, forse si è
insospettita ma…- La scrutò bloccandosi –Ehi, aspetta un secondo! Ma tu come cavolo
lo sai?- domandò. Lei mi morse la lingua
-Te l’ho detto: le voci
girano- disse in fretta
-Non prendermi in giro
Kagome! Chi ti ha detto del fan club? Chi ti ha detto la cosa di Rumi? E quella
di Yui?- Lei sospirò
-Ieri… me lo ha detto Koga…-
mormorò e lui ringhiò qualche cosa di poco carino verso l’amico –Non te la
prendere con lui!- esclamò –Ha fatto bene a dirmelo!- esclamò
-Io lo ammazzo- Fece un
passo avanti ma lei lo bloccò per un braccio
-Per piacere Inuyasha, non
fare niente! Ha fatto bene a dirmi queste cose, ha fatto bene!- esclamò. Lui la
fissò con occhi gelidi
-Non lo dovevi sapere, non
avresti mai dovuto… saperlo!- ringhiò
-Forse… ma questa storia non
potrà restare nascosta per l’eternità! Era chiaro che prima o poi qualcuno se
ne sarebbe accorto! Dovrò affrontare quelle ragazze!- esclamò
-Certo, sai come hanno
ridotto Yui?- sbottò
-Si, lo so… mi ha informata
anche di questo ma… reagirò e tu non farai niente! Capito? Niente!- esclamò
fissandolo. Lui la abbracciò affondando il viso nell’incavo del collo
-Non voglio che ti facciano
qualche cosa…- mormorò –Lo odio!- esclamò lui
-Lo odi? Chi?- chiese lei.
Lui le sorrise
-Niente… Giurami che
cercherai di evitare quelle là, giuralo!-
-Non mi succederà nulla-
disse lei –Guarda che quando mi arrabbio mi so difendere benissimo!- esclamò.
Lui fece un sorrisetto
-Ne so qualche cosa- disse
lui. Lei corrugò le sopracciglia –Le tue suddette parole: “Non sei il primo a
cui ribalto la faccia!”- esclamò in falsetto. Lei rise
-Ah già…- disse ghignando
-Posso chiederti cosa avevi
combinato a quella povera persona-
-È stato un lui… non so
neppure il suo nome- disse lei alzando le spalle –Non credo ti piacerebbe
saperlo quindi lascia stare- Annuì
-Tu prova- insistette
-Ok, allora ero andata a
fare la spesa e stavo tornando a casa quando è arrivato uno, mi ha chiesto se
avevo bisogno di aiuto e a ha iniziato a chiedermi cose private, così, molto
gentilmente, gli ho chiesto di sloggiare ma lui ha insistito e mi ha preso il
braccio per farmi fermare- Lei sorrise al viso di pietra di lui
-Ah, e poi?-
-Oh… credo che rimarrà un’
eunuco fino alla fine dei suoi giorni, è diventato un ottimo soprano!- esclamò
allegra
-Oh…- disse stupito lui
facendo un passo indietro –Non sei proprio un fiorellino allora…- Lei ghignò
–Allora… voglio sapere, dopo questo breve intermezzo, perché diavolo ce l’hai
con la mia moto!- e sciamò e lei sbuffò
-Non ce l’ho con la TUA
moto… ce l’ho con LE moto- precisò lei per l’ennesima volta esasperata
-Beh, vabbè… ma mi dici
perché?- Lei scosse il capo sorridendo
-È suonata la campana… te lo
dirò poi- disse
-Devi sempre!- esclamò
-Sono brava anche in questo,
non trovi?- Lui mosse la mano come per scacciare una mosca fastidiosa
-Ok… non ne vuoi parlare, mi
arrendo- disse alzando poi le braccia al cielo. Lei gli girò le spalle
-Ehm… senti un po’-
-Cosa?-
-Giovedì… non c’è nessuno a
casa mia, intendo dalle 17.00 in poi- mormorò imbarazzata. Lui sorrise
incrociando le braccia
-Ah ah! Allora ammetti che
ti manco eh?- disse lui beffardo. Lei
arrossì fino alla punta dei capelli
-Beh… ehm…-
-Sii?-
-Dai, bestione!- esclamò
seccata
-No dai, dimmelo- disse lui
incitandola
-Beh si… un pochino- disse
-Solo… un pochino?- chiese
lui sempre sorridendo
-No… forse mi manchi tanto…-
-Solo…?-
-Ok! Mi manchi va bene????-
sbottò lei incrociando le braccia -È un problema se mi manca il mio ragazzo?
Eh???- sbottò fissandolo con due occhi di fuoco
-Molto meglio- disse lui
sorridendo sornione. Lei ringhiò qualche cosa che lui imitò come: “un altro
eunuco a questo mondo non farebbe male!” –Scusami- disse in fretta lui cercando
di riparare –Non lo faccio più!- Lei lo guardò truce poi sorrise
-Ok, allora puoi?- chiese
-Ehi, io non rifiuterei mai
l’invito della mia ragazza!- disse. Lei gli saltò al collo
-Ci vediamo all’uscita!- Gli
scoccò un bacio e se ne andò contenta.
Kagome riappoggiò la biro
accanto al foglio sospirando e, riguardò la verifica di Geometria controllando
le risposte. Aveva risposto bene a tutte le domande e sperava, almeno questa
volta, in un bel 7… ma lei non ci contava molto. Guardò i compagni scrivere
velocemente o passarsi pensierosi la mano tra i capelli ma poi, decise di
consegnare. Si alzò scostando piano la sedia per non disturbare e passò tra i
banchi andando davanti alla prof che la guardò e le sorrise. Kagome si stupiva
ogni volta quando vedeva la prof di Matematica e Geometria. Anche se la materia
e lei non andavano molto d’accordo, Kagome aveva molto rispetto per la prof:
era giovanissima e aveva degli occhi espressivi e molto gentili, erano di un
colore turchese bellissimo; poi aveva una pazienza infinita con gli studenti e
raramente si arrabbiava.
-Ha finito?-
-Si prof- rispose lei
-Bene- La donna prese il
foglio mettendolo a faccia in giù vicino a lei con cura
-Bene Higarashi… vuoi fare
qualche espressione per aspettare o preferisci andare fuori?- Kagome sgranò gli
occhi e fece un passo indietro
-Vado fuori- disse subito.
La prof fece una risatina divertita
-Ma dai che scherzavo! Vai
pure ma quando la campana suona torna subito in classe- Kagome annuì e sparì
dietro la porta.
Fuori guardò la pioggia
scendere fitta.
Forse per tornare a casa
serviva il motoscafo o bisognava andare a nuoto! Meglio l’ultima… costava meno…
Andò avanti e indietro
davanti alla classe, sperando che uscisse qualcuno, ma quando, dopo due minuti,
non arrivò nessuno si diresse in bagno cercando un po’ di pace. Entrò chiudendo
la porta e si appoggiò al muro guardando interessata l’orologio: aveva 5 minuti
di tempo prima del suono della campana quindi se la poteva prendere comoda.
La porta si aprì subito e
quattro ragazze entrarono ridendo ma, appena la videro, si bloccarono
fissandola male.
Kagome le guardò stupita:
non le aveva mai viste… perché la fissavano in quella maniera?
Una ragazza si fece avanti.
Aveva dei lunghi capelli corvini e profondi occhi scuri. La ragazza la
riconobbe immediatamente: Rumi
“Ma porca… sono tutte membri
del fan club di Inuyasha?” pensò timorosa “Loro sono in quattro e io? Sono da
sola! Ma perché non mi sono messa a fare quelle stupidissime espressioni!?”
-Ma guarda chi abbiamo qua…-
disse ironica Rumi –Sai, parlavamo proprio di te prima- Indicò le amiche che la
fissavano sempre sprezzanti
-Ah si?- chiese Kagome
acquistando un po’ del suo coraggio –Ne sono onorata- disse nello stesso tono
della ragazza corvina.
Una rossa le si avvicinò
pericolosamente squadrandola
-Non riesco proprio a capire
cosa ci trovi il MIO Inuyasha in una come te… sei così ordinaria! E non sei
neppure tanto bella!- disse con una smorfia. Kagome alzò il sopracciglio.
Dunque… cominciando dal
fatto che non era il SUO Inuyasha… e poi nessuno sapeva offendere decentemente?
Kagome strinse i pugni
cercando di controllarsi e poi li rilasciò
-Tu sei?- chiese
-Mi chiamo Miu- rispose
sprezzante la rossa
-Piacere- sbottò Kagome di
rimando
-Non osare parlare a lei con
quel tono- ringhiò una biondina
-Saresti?- chiese Kagome
interessata
-Riiko- disse –Ma non ti
azzardare a pronunciare il mio nome… me lo insozzeresti con la tua voce
insulsa!-
-Insulsa sarai tu, al
massimo- mormorò Kagome. Riiko la incenerì
-Cosa? Come osi!?- sibilò
facendo un passo vanti minacciosa
-Riiko, calmati- disse la
ragazza con il caschetto –Sono Lidya- disse anticipando la domanda di Kagome
–Ho visto te e Inuyasha…-
-Il MIO Inuyasha- precisò
Miu guardando Kagome altezzosa. Kagome, di rimando, la incenerì
-Ho visto te e Inuyasha-
riprese esasperata Lyd –tenervi per mano davanti alla sua classe ieri- disse
-Ah si?- domandò Kagome
interessata –Quindi sei tu che fai la spia eh?- Lyd fece un passo vanti
-Non sono una spia- ringhiò.
Kagome sorrise sentendo dentro di se tutto il suo coraggio
-Ceeerto!- Incrociò le
braccia –Allora, mentre facevi la spia… Lidya… hai detto alle tue amiche che
cosa hai visto?- domandò. Lyd annuì
-Siete arrivati, vi siete
guardati negli occhi e vi siete sfiorate le mani- disse veloce –E poi non
facevo la spia- sibilò. Kagome sorrise
-Come vuoi- mormorò -Bene, e
ditemi… per caso, a voi altre vi a mai guardate negli occhi? No vero? Sarò
ordinaria e non sarò neppure bella ma… per il MIO Inuyasha, il mio ragazzo, tra
me e voi c’è una differenza abissale, comprendete?- chiese. Le quattro
schiumarono di rabbia e Miu alzò la mano minacciosa
-Brutta schifosa…- Abbassò
la mano velocemente che si bloccò a mezz’aria a una voce gelida
-Ora basta- Tutte si
voltarono e Kagome, sorpresa, vide Inuyasha entrare nel bagno seguita da una
preoccupata Sango –Tu… allontanati da Kagome, immediatamente- ordinò e Miu si
eclissò dietro alle amiche tremando dalla paura. Il ragazzo si mise tra Kagome
e loro senza distogliere lo sguardo da quest’ultime –Stai bene angelo?- domandò
addolcendo la voce
-Quando oggi ti ho detto
“non intervenire” intendevo proprio questo! E poi… questo è il bagno delle
ragazze!!- esclamò offesa e irritata. Lui si voltò verso di lei mettendosi le
mani sui fianchi
-E allora? Si chiama “bagno”
anche quello dei ragazzi e servono tutti e due alla stessa cosa, non c’è
differenza!- sbottò
-C’è differenza!! C’è il
complemento di specificazione!!- esclamò –“delle ragazze”- scandì –Sai, si
impara in Grammatica alle medie!!-
-Non cominciare!- esclamò
lui seccato. Lei incrociò le braccia guardandolo male
-Io comincio quando mi
pare!- esclamò –Sei un bestione arrogante e dispotico!!- affermò –Me la stavo
cavando benissimo io!!-
-Ma se stavi per ricevere
una sberla!- disse lui
-Vedo che hai molta fiducia
nella tua ragazza!-
-Appunto! La mia ragazza!! E poi io
ho molta fiducia in te, è degli altri che non mi fido per niente!!-
-Questa cosa la devo
risolvere io!- urlò quasi isterica
-Sai... pesta pure i piedi,
urla, grida, scalpita… non mi interessa, io di qua non mi muovo CHIARO!?-
-TI ODIO!- urlò lei pestando
i piedi
-Si si… me lo dici in
continuazione… non mi tocca neppure più- fischiettò lui. Lei arrossì di rabbia
-FA COME TI PARE ALLORA!!!!
STUPIDO!!!- Kagome girò i tacchi e se ne andò seguita da una esasperata Sango.
Inuyasha la guardò sparire poi si voltò ancora verso le quattro
-Allora…- Il tono di voce
così diverso da quello usato prima con Kagome, le fece rabbrividire –Cosa
credevate di fare?- domandò
-Io… noi… ecco…- balbettò
Lyd arrossendo
-Si Lidya? Dì pure- la
incitò lui
-Volevamo vedere com’era
questa tua nuova ragazza… ma non immaginavamo di trovarla nel bagno delle
ragazze- ingiunse Rumi in aiuto dell’amica -È stata una sorpresa per tutte
Inuyasha- disse più dolcemente possibile il suo nome. Inuyasha annuì non
badandoci affatto
-Si certo… Miu, perché non
ti fai vedere?- domandò lui. L’interessata rabbrividì e allungò i collo per
farsi vedere –Vediamo di capirci- ringhiò lui –o vieni qua, o mi incazzo ancora
di più e non ti conviene quindi muoviti!- Miu fece qualche passo avanti
velocemente abbassando gli occhi terrorizzata –Bene- Addolcì la voce –Allora,
stavi per picchiare la mia ragazza per caso?- domandò
-No… no io… non… volevo io…-
sussurrò
-Certo che lo stavi facendo-
disse piano lui –Vogliamo vedere se ci riprovi?- chiese lui guardandosi
interessato lo mano –Non ho mai picchiato una ragazza in vita mia… ma possiamo
provarci, che dici? Dopotutto… c’è sempre una prima volta!- chiese guardandola.
Lei scosse il capo facendo un passo indietro deglutendo con gli occhi lucidi
-No… no perdonami… no ti
prego…- balbettò
-Non azzardarti a piangere!-
ringhiò lui –E non fare un altro passo indietro!- Lei si bloccò tremando –Ti
avverto Miu, toccala ancora con un dito… provaci… e ti giuro che ti meno a
sangue!- ringhiò. Lei annuì
-Si… si… lo giuro- mormorò
Miu
-E se voi altre le girate
ancora attorno… vi ammazzo siamo intesi??- Loro annuirono spaventate. Lui le
guardò sprezzante poi se ne andò a grandi passi.
Miu scivolò a terra scoppiando
in lacrime e Lyd le fu subito accanto più pallida del solito. Riiko si mise una
mano sul cuore
-Oddio…- mormorò –Non l’ho
mai visto così arrabbiato- disse tremando ancora
-Credevo che ci avesse
picchiate tutte- sussurrò Lyd. Rumi le guardò leccandosi le labbra aride
-Credo sia il momento di
avvertire le altre- disse. Le amiche la guardarono sbarrando gli occhi
-Sei matta? Se quelle la
beccano da sola… la ammazzano!- esclamò Riiko
-Per colpa di chi siamo state minacciate, eh?-
domandò Rumi. Le tre si guardarono. Lyd e
Riiko
annuirono
-Ok,
lo faremo dopodomani sera quando il club sarà riunito- disse infine Riiko
–Tutte d’accordo?-
-Certo-
rispose Lyd e Rumi annuì. Miu le guardò e loro guardarono lei
-Avete
sentito che ha detto Inuyasha? Ci ammazzerà se scoprirà che siamo state noi a
dirlo alle altre! Se succederà qualche cosa alla sua
ragazza, quella Kagome, da chi andrà secondo voi Inuyasha?- domandò rilasciando
qualche altra lacrima dagli occhi azzurri
-Non è detto che scopra che siamo state noi… e poi
dubito che le altre non abbiano un minimo di sospetto… si sono fatti
vedere troppe volte insieme… all’uscita della scuola e pure davanti all’aula di
lui!- esclamò Rumi guardando Lyd. Miu abbassò il capo e annuì poco convinta
-Sono con voi… come sempre- disse
ANTICIPAZIONI!
[Inuyasha, seduto
comodamente sul davanzale, i capelli bagnati in alcuni punti e i vestiti
fradici, sorrise dondolando le gambe. Kagome sgranò ancora più gli occhi,
guardandolo, mentre si toglieva le scarpe e le appoggiava di fianco a lui
-Beh?
Non mi fai entrare?-]