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Autore: the doctorfeddy    12/07/2012    4 recensioni
kotake non sa che dentro di lui si nasconde un'energia distruttiva, come reagira? e soprattutto come reagira doremi? un guerra si scaglia al orizzonte
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zanne del Leone

Capitolo 12


Nel mondo dei maghi le giornate scorrevano tranquille, da una finestra del palazzo del re un ragazzo con capelli bordeaux che gli arrivavano sulle spalle, scrutava l'orizzonte pensieroso, non riusciva a credere a quello che era successo il giorno passato.

  • tu mi piaci- sussurro flebilmente Akatsuki pensando a Doremi .

  • C'è qualcosa che non fa Akatsuki?- disse Toru destandolo dai suoi pensieri.

  • No, sono solo pensieroso- disse Akatsuki.

  • Sei cosi da ieri, cosa è successo ieri con Doremi?- chiese Leon.

  • Ve lo detto, tu piuttosto cosa fai con Aiko?- chiese Akatsuki con sguardo malizioso.

  • Niente- disse Leon arrossendo.

  • Ahahahahahah... colpito e affondato- disse Toru.

  • Si, si ridi Toru. Siete molto affiatati tu e Onpu- disse Fujo.

  • Anche tu con Hazuki- disse Toru.

Tutti erano arrossiti che finì con fragorosa risata.

  • D'ora in poi dobbiamo tenere d'occhio la situazione, credo che i nostri nemici stanno architettando qualcosa, quindi occhio sulle ragazze e occhio anche a Kotake non so perché ma non mi convince- disse Akatsuki.

  • Ok hai ragione, quel Kotake è strano, da quando abbiamo cominciato a cercare gli elementi non fa sul serio, mi aspettavo qualcosa di più da uno che è stato allenato da Toku-san- disse Leon.

Discussero per molto tempo quando all'improvviso...

  • Figliolo, vieni con me un attimo, è arrivato il tempo di darti una cosa che tenevo da parte da molto tempo- disse il re dei maghi.

  • Ok- disse Akatsuki.

  • Non seguiteci sono affari della famiglia reale- disse il re.

  • Come volete signore- dissero Leon , Fujo e Toru.

  • Ci vediamo più tardi, al solito posto- disse Akatsuki e scomparì dalla stanza.

  • Chissà cosa sarà tutta questa riservatezza?- chiese Toru.

  • Sarà qualcosa che scotta- disse Leon serio.

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Doremi, cercò Tetsuya per tutta la scuola, ma non c'era traccia.

  • Eppure oggi c'era a scuola- disse Doremi.

  • Chi cerchi?- disse una voce alle spalle di Doremi.

Doremi si girò e vide proprio Kotake con un paio di lenti da sole sugli occhi, appoggiato sulle scale che danno sull'attico .

  • Dove eri, ti ho cercato da per tutto- disse Doremi spazientita.

  • A quale scopo?- chiese Kotake.

  • Come a quale scopo? È da quando hai setto la dichiarazione di Akatsuki che un fai altro che evitarmi.- disse Doremi.

  • E solo una tua impressione- disse Kotake con fare annoiato.

  • Una mia impressione? Allora è una mia impressione che tu sia geloso- disse Doremi maliziosamente.

  • Ma che dici?- disse Kotake rosso in viso.

  • Hihihihihihihihi- rise Doremi perché aveva colpito nel segno.

  • Perché ti sei messo una paio di occhiali da sole?- chiese Doremi.

  • A volte il sole mi da fastidio- disse Kotake.

  • Ma siamo a ottobre, e sta piovendo- disse Doremi.

  • Gia ma ho un po' gli occhi arrossati- disse Kotake.

  • Mmmh.. sarà- disse Doremi.

  • Comunque ritornando al discorso di prima, te ne sei andato senza sapere la mia risposta.- disse Doremi.

  • E sentiamo quale è la tua risposta- chiese Kotake

  • Curioso è?- disse Doremi.

  • Solo che voglio preparare Akatsuki a cosa gli aspetta compatire un tale impiastro- disse Kotake facendo la linguaccia.

  • K_O_T_A_K_E- urlò Doremi e parti in quinta come il settimo cavalleggeri.

  • Ops, impiastro si arrabbiato- disse Kotake iniziando a scappare.

Incominciarono a correre per i corridoi della scuola, ad un certo punto arrivarono in un punto dove il pavimento era bagnato.

  • Fermati- disse Doremi.

  • Non ci pensare nemmeno- disse Kotake poi lesse il cartello pavimento bagnato.

  • Att...- non fece in tempo a avvisare Doremi del pericolo imminente che si ritrovo sotto la gonna Doremi,

  • WAAAAAAAAAAAAh- urlò Doremi paonazza per imbarazzo.

Il povero Kotake ricevette uno schiaffo e il sangue scendeva da naso copiosamente e continuo a ripetere il colore degli slip di Doremi

  • Scemo, stai bene?- chiese Doremi ancora rossa.

  • Rosa come una pesca- vaneggiava Kotake.

  • Smettila di dire il colore dei miei slip, maniaco- disse Doremi paonazza.

In quel preciso istante suonò la campana.

  • Su andiamo- disse Kotake rialzandosi.

  • Aspetta, aiutami- disse Doremi.

Le tese la mano e Doremi la prese forte e Kotake la rialzò, un po' troppo forte e cosi si appoggio al suo petto.

  • Ehi... più piano- disse Doremi disorientata.

Kotake non rispondeva e la guardo dritta negli occhi, iniziò ad accarezzargli i capelli rossi magenta.

  • Che stai facendo?- disse Doremi piano iniziando ad ansimare.

Kotake si avvicinò sempre di più al viso di Doremi arrivando alle labbra.

  • Stiamo facendo tardi, professore ci sgriderà- disse Doremi continuando ad ansimare.

  • Gia scusa è vero- disse Kotake tornando normale.

Kotake si volto andò verso la classe.

chissà perché fa cosi io non capisco” penso Doremi ancora abbastanza paonazza per la scena.

  • Ehi... aspetta- disse Doremi e lo raggiunse.

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  • Allora padre cosa mi voi far vedere- disse Akatsuki mentre scendeva le scale dei sotterranei del palazzo.

  • Ancora un attimo e lo vedrai figliolo- disse Il re

il posto puzzava di muschio margio e l'umidità era cosi tante che iniziò a formarsi una la nebbia.

  • Questo posto era usato come carcere per i criminali efferati, maghi che usavano la negromanzia nei tempi di guerra, tu non ci crederai ma queste secrete anno ospitato anche demoni- disse il re.

  • Come fai a sapere tutte queste cose?- chiese Akatsuki.

  • Perché quando avevo la tua eta scesi nelle prigione, fu impressionante la miriade carcerati che c'erano, era un inferno. Ma tra quell'inferno vidi una cosa che affascinò, il diritto della nostra famiglia a governare.- disse il re

Le porte del carcere si aprirono e al centro di esso c'era una teca di vetro, il posto era pieno di scheletri, carcerati morti, dietro di tutti che troneggiava un teschio titanico alto più di venti metri. Akatsuki rimase scosso da quelle visioni.

  • Chi accidenti era?- riusci solo a dire.

  • Era mostro che catturarono nella battaglia contro l'invasione dei demoni settecento anni fa, fu la prima cosa che trovai incredibile. Quando lo trovai qui era legato con dei catenacci pesanti tonnellate, tentai di avvicinarmi ma lo senti subito la mia presenza e si dimeno e ruggì cosi forte che lo sento ancora nella orecchie.- disse il re.

Akatsuki iniziò ad andare verso la teca e quando fu li quasi svenne per ciò che c'era dentro, le leggendarie Zanne del Leone indumento costituito da bracciali neri con linee bianche, e scarponcini pelosi.

  • Le leggendarie Zanne del Leone sono le armi più potenti del mondo magico, e sono niente meno che sotto il palazzo reale- disse Akatsuki stupefatto.

  • Incredibile ma vero, onestamente non sono mai riuscito ad usarlo non so come ma non riesco a farli funzionare, tuo nonno ci riusciva solo alzando un dito, non mi scorderò mai quando uccise in un colpo solo il demone. Mi ricordo che mosse solo la gamba.- disse il re

  • ma il demone non era nelle secrete?- chiese Akatsuki.

  • Si, ma non so come si liberò e uscì con tutti i prigionieri a tuo nonno bastò poche semplici mosse riuscì a riportare l'ordine.

Akatsuki iniziò a scrutare la teca.

  • Su ora togli la teca vediamo se tu riesci ad indossarli – disse il re.

  • Non posso se non ci sei riuscito tu- disse Akatsuki.

  • Non sottovalutarti, sei più forte di quello che ti sembra.- disse il re

Akatsuki alzò la teca e non appena fu tolta ci fu un lampo e cascarono a terra.

  • Che è successo?- disse Akatsuki rialzandosi.

  • Figliolo guarda!!- disse il re.

Akatsuki si guardò le braccia e il piedi le Zanne del Leone erano li.

  • ma come è possibile ?- disse Akatsuki.

  • Ci sei riuscito figliolo- disse il re fiero.

  • Si ma io non ho fatto niente – disse Akastuki.

  • È strano, io ci ho provato mille volte, ma non funzionava- disse il re.

Akatsuki penso perché le Zanne del Leone erano addosso a lui quando un campanello suono, era il sesto elemento.

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Tutti erano davanti alla grande porta dorata raffigurante un angelo. Akatsuki continuava a maneggiare questi bracciali, forzava ma non riusciva a staccarli.

  • Che succede Akatsuki?- disse Doremi guardandolo maneggiare i bracciali.

  • Cosa sono?- disse Leon.

  • Ragazzi queste sono le leggendarie Zanne del Leone.- disse Akatsuki.

  • Cosa?- tutti rimasero increduli a parte Kotake.

  • Si non me lo aspettavo nemmeno io, per queste che mio padre continua a governare, ora come ora non so come si usano ma con il tempo capirò.- disse Akatsuki.

  • E incredibile un'arma cosi potente in mano ai reali, che storia- disse Toru.

Intanto che i ragazzi e le ragazze ammiravano la splendida arma Kotake era preoccupato, aveva letto di quella arma infernale, ma aveva letto anche che era un arma a doppio taglio

non sapeva il perché.

  • ehi, ragazzo ti vedo pensieroso, successo qualcosa?- chiese Toku.

  • Non lo so Toku, un po' per l'arma che Akatsuki a indosso un po' il mio segreto.- disse Kotake

  • si avvicina il momento della verità, sei pronto?- disse Toku.

  • Si ma solo all'ultimo svelerò il mio segreto- disse Kotake.

  • Lo sai che tutto non sarà come prima- disse Toku.

  • Certo che lo so- disse Kotake con un velo di tristezza negli occhio.

  • Su andiamo a scoprire cosa dice quella iscrizione- disse Toku e gli diede una pacca sulla spalla in segno di amicizia.

  • Allora vediamo un po'...- disse Kotake ed iniziò a leggere.

  • La strada risulta impervia e faticosa il penultimo guardiano userà la vostra forza dell'amore contro di te, ma lei non è per la lotta disonorevole, quindi quando combatti con lei mostrati rispettoso e coraggioso, la forza della luce risiede nello spirito, guerriero stai attento.

    Yuzuna angelo-

  • notizie su questa Yuzuna?- disse Leon.

  • Non a parte era a Misora quattordici anni fa nell'ospedale di Misora, ma sono andato a informarmi e dicono che la cartella clinica è scomparsa insieme al nome di su figlio.- disse Doremi.

  • Questo è un problema, se riuscissimo a trovare la cartella clinica riusciremo a sapere chi è il prescelto e il suo nome.- disse Toku.

  • Sempre se non è finita in mano ai demoni.- disse Onpu.

  • Speriamo di no- disse Doremi.

  • Bando ai convenevoli e andiamo- disse Kotake.

  • si- dissero all'unisono.

Kotake aprì la porta ed entrarono.

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Appena entrarono vennero abbagliati da una luce accecante che li mise subito K.O., più in la c'era una entità misteriosa che guardandoli svenuti disse:

  • trovate dentro di voi la forza per contrastarmi- disse il guardiano della luce.

I ragazzi vagavano per le loro menti nell'angolo sconosciuto delle loro menti.

Il primo furono i flat a svegliarsi e davanti a loro c'era una figura di vecchio con la barba molto folta seduto su un trono vecchio e ammuffito col tempo.

Akatsuki vide che il vecchio aveva indosso la leggendaria arma che ora era nelle sue mani

  • chi siete voi?- chiese l'uomo anziano.

  • Noi siamo maghi- disse Akatsuki

  • aspetta ora che mi fai pensare mi ricordi qualcuno.- disse il signore anziano.

  • Anche tu mi ricordi qualcuno... Nonno- Disse improvvisamente Akatsuki.

  • Cosa? Questo vecchio e grande signore del mondo dei maghi- disse Toru.

  • Il piccolo Akatsuki e i suoi amici- disse L'anziano.

  • Non credevo fossi ancora vivo- disse Akatsuki abbracciandolo.

  • Gia non lo sono il grazie al potere del guardiano della luce- disse l'anziano.

  • Non ho molto tempo che cosa vuoi chiedermi?- disse L'anziano.

  • Ecco volevo sapere come funziona l'arma- disse Akatsuki mostrandogli.

  • Anche tu la maledizione dell'arma leggendaria, ora ascoltami l'arma trae energia dal tuo spirito combattivo.- Disse l'anziano cominciando a dissolversi.

  • Aspetta ho ancora tante cose da chiederti- disse Akatsuki.

  • tutte le cose che vuoi sapere son nel libro regale- disse l'anziano e si dissolse.

  • Grazie nonno- disse Akatsuki.

  • Tutto bene Akatsuki?-disse Leon.

  • Si! andiamo- disse Akatsuki e si voltarono e scomparirono.

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dove mi trovo? Che posto e questo?” penso Doremi mentre riaprì gli occhi.

  • un ospedale- disse Doremi.

Iniziò a camminare e l'immagine cambiò, era in una stanza.

  • Doremi!- venne chiamata da una voce. Non poteva crederci.

  • Nozomi- disse Doremi iniziando a piangere.

  • Non piangere Doremi e ascolta con molta attenzione non ho molto tempo- disse Nozomi.

  • Ma come faccio a parlare con te, tu sei morta quattro anni fa- disse Doremi con gli occhi gonfi di lacrime.

  • Gia ma grazie ai poteri del guardiano della luce posso vederti ancora una volta.- disse Nozomi.

  • Ora concentrati e dimmi qual'è asso di picche- disse Nozomi disponendo le carte su un tavolino.

  • Non sono mai stata brava in quel gioco- disse Doremi asciugandosi le lacrime.

  • Concentrati, usa il tuo spirito- disse Nozomi.

Doremi chiuse gli occhi, diffuse il suo spirito su tutto il tavolo.

  • Eccola- disse Doremi e mise il dito sulla carta.

  • Brava è la carta giusta- disse Nozomi sorridente.

  • Ti servirà per quello che dovrai affrontare- disse Nozomi cominciando a scomparire.

  • No! aspetta ho ancora molte cose da chiedere- disse Doremi ma Nozomi fece cenno di tacere.

  • Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me- disse Nozomi.

  • Grazie, Doremi-chan- disse Nozomi e si dissolse.

  • Grazie Nozomi- disse Doremi sorridendo e scomparì.

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Kotake si svegliò immezzo a un campo bruciato, odore di fumo e cenere facevano puzzare l'aria.

  • Dove mi trovo?- disse Kotake portandosi la mano davanti alla bocca.

  • Sei nel mondo del male- disse una voce alle sue spalle

  • Chi sei tu?- disse Kotake mettendosi in posizione di difesa.

  • Abbassa la difesa non sono qui per combattere- disse il demone davanti a lui.

Kotake scrutò il misterioso personaggio, era uguale identico a lui a parte il capelli che erano molto lunghi e di un blu molto scuro.

  • Io sono tuo padre, Tetsuya Kotake- disse il demone.

Il ragazzo rimase sconvolto. Come era possibile che conoscesse il suo nome.

  • Come fai a conoscere il mio nome- disse Kotake spaventato.

  • Difficile spiegartelo ora come ora, diciamo solo che ho lasciato una parte del mio spirito dentro di te quando sono morto.- disse il demone.

  • A scusa il mio nome è Vade- disse il demone.

  • Ora ascoltami ci sono cose che non sai di te, e nemmeno i tuoi genitori terrestri possono spiegarti, l'unici che sanno la verità sono gli ultimi sopravvissuti del mondo del bene.- disse Vade e iniziò a dissolversi.

  • Aspetta come faccio a controllare il mostro che in me, ti prego dimmelo, a volte mi sembra di impazzire.- disse Kotake disorientato.

  • Magari concentrandoti e non facendo prendere dalle emozioni- disse Vade.

  • È una parola- esclamò Kotake.

  • Pfff... ahahahahahha- Vade si mise a ridere.

  • Che c'è da ridere?- disse infuriato Kotake.

  • No! solo che assomigli molto a tua madre- disse Vade sorridendo

Kotake vide per un momento gli occhi del demone ma non c'era oscurità nei suoi occhi anzi quello che vedeva era una luce molto calda e confortante come quella che di solito a suo padre terrestre.

  • Senti mi dici il nome di mia madre?- disse Kotake.

  • Io non posso perché dovrai scoprirlo da solo e, quando scoprirai il suo nome saprai tutto.- disse Vade

  • Ok- disse Kotake triste.

  • Dai non fare quella faccia, sei vicino alla soluzione.-disse Vade.

  • A un'altra cosa cerca di dare una brutta batosta a Caos quando lo incontri- disse Vade.

  • Vecchi conti?- chiese Kotake.

  • Lui mi ha inferto il colpo mortale- disse Vade serio.

  • Vedrò cosa posso fare- disse e si girò e il padre scomparì.

  • Io sarò sempre vicino a te- disse in lontananza.

  • L'ho sempre saputo che c'era qualcuno che mi guardava le spalle, ma non credevo fosse mio padre naturale.- disse Kotake e scomparì.

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Kotake arrivo nel momento in qui Akatsuki stava combattendo contro sei golem di luce, colossi immensi fatti luce molto informi molto simili ai totem.

  • Che succede qui?- disse Kotake.

  • ah.. finalmente era ora che arrivasti, ma dove sei stato tutto questo tempo- disse Leon.

  • Affari personali, comunque da dove sbucano fuori qui golem di luce?- chiese Kotake.

  • Il guardiano della luce Shenona è stanca di combattere e allora ci a messo alla prova, dice che se noi troviamo una chiava impiantata in uno di quei golem ci darà l'elemento.-disse Onpu.

  • Ma il problema sta nell'arma di Akatsuki non riesce ad infondergli molto spirito.- disse Doremi.

  • Ehi Akatsuki non sai come usare la magia dello spirito. Concentrati- disse Kotake.

  • È troppo impegnato a schivare i colpi che gli rifilano il golem, quindi Leader se hai qualche altra ideona da mostrarci- disse Toru schernendolo.

  • Aspetta..- disse Kotake

  • Akatsuki cerca di farti colpire da tutti e quattro nel momento in qui sei a terra- disse Kotake.

  • COSA?!- disse tutti sbigottiti compreso Akatsuki.

  • ma...ma... è un suicidio- disse Doremi.

  • Doremi, non distrarti e cerca di vedere da la chiave- disse Kotake.

  • L'ho fatto prima, ma non è funzionato- disse Doremi.

  • Non eri abbastanza concentrata, sei troppo presa dall'incolumità di Akatsuki- disse Kotake.

  • Speriamo che sia la cosa giusta da fare- disse Akatsuki.

  • Il leader sei tu- disse Doremi e si concentro più che poteva.

I golem attaccarono e scacciarono Akatsuki al suolo.

  • Come va Akatsuki,stai bene?- disse Kotake.

  • Si, come un topo nelle fauci dell'anaconda- disse sarcasticamente Akatsuki.

  • Smettila con il sarcasmo e ascolta, quale mano dei golem è più pesante- disse Kotake

Akatsuki si concentrò è se ne accorse:

  • in realtà sono due invece di sei- disse Akatsuki.

I bracciali presero forma coprirono le mani.

  • Doremi di qual'è quello con la chiave?- chiese Akatsuki

  • è quello di destra- disse Doremi.

Akatsuki atterrò quello di sinistra prendendolo per la mano sbattendolo per terra le immagini sparirono e come un felino si arrampicò sul golem caduto e spicco un salto e finì nella bocca dell'altro golem. Il golem iniziò a tossire forte. Quando all'improvviso esplose.

Akatsuki schizzo via come un proiettile, preso prontamente dai suoi amici.

  • Sai Kotake non ti facevo uno stratega- disse Doremi.

  • Ho dovuto fare un po di allenamento quando sono diventato capitano della squadra nel paese in qui sono stato- disse Kotake e Doremi raggiunse Akatsuki per complimentarsi anche con lui.

Intanto Kotake si avvicina a Shenona seduta sul suo trono con il grosso bastone che teneva in mano assomigliava molto alla regina delle strega solo i capelli erano biondi dalla schiena spuntavano delle ali.

  • Ecco qui il giovane leader che è riuscito a sconfiggermi con le sue tattiche- disse debolmente Shenona

  • Dimmi perché non ci hai dato filo da torcere come gli altri?- Chiese Kotake.

  • Perché volevo vedere come sapevi gestire dei compagni, e perché non ho più voglia di combattere- disse Shenona.

  • Allora hai fatto una chiacchierata con tuo padre?- chiese Shenona.

  • Si, perché?- chiese Kotake.

  • Ti ha detto che è stato stato ferito mortalmente da caos- disse Shenona.

  • Si ma tu come lo sai?- chiese Kotake.

  • Diciamo che ero li- disse Shenona

  • Com'è successo?- chiese Kotake.

  • Tuo padre si mise davanti a tua madre prima di essere colpito, caos era un servo del re del mondo del male.- disse Shenona.

  • Quindi mi stai dicendo che il prossimo non sarà solo un guardiano ma anche un servo dei demoni?- chiese Kotake.

  • Si- disse Shenona.

  • Allora il prossimo avversario dovrò scendere in campo direttamente- disse Kotake.

  • Su ora non perdere tempo avrai bisogno di riposo se vuoi sconfiggerlo- disse Shenona.

  • Ok- disse Kotake e puntò l'amuleto su di lei.

  • Elemento della luce torna nell'amuleto- disse Kotake e tutta la luce circostante entrò nell'amuleto.

Kotake si rimise l'amuleto al collo e si avviò verso i compagni, vide che Doremi e Akatsuki erano molto affiatati, voleva intervenire come il suo solito ma era troppo indaffarato a pensare, chi diavolo erano i suoi genitori? Perché quando cerca risposte tutti gli dicevano che è ancora presto o che deve scoprirlo da solo. Non sapeva cosa inventarsi di una cosa era sicuro è roba che scotta.

  • Ehi Kotake-kun ti vedo pensieroso, tutto bene- disse Hazuki.

  • Stavo solo pensando che il prossimo elemento sarà l'ultimo, e sarà anche un servo dei demoni.

  • Cosa?!- esclamarono tutti.

  • Quindi fin da ora vi dico non fate mosse azzardate.- disse Kotake.

  • Si- dissero tutti.

Che sguardo serio, non l'aveva visto cosi” penso Doremi guardandolo.

  • Ora andiamocene, sta per crollare tutto- disse Kotake.

  • Kotake-kun abbiamo un problema Akatsuki ha usato troppo potere spirituale e non riesce a muovere le gambe- disse Momoko.

  • Ecco il problema dell'arma leggendaria, non devi usare troppo potere spirituale perché potrebbe anche ucciderti.- disse Kotake e se lo carico sulle spalle.

  • Sono pesante- disse Akatsuki.

  • No! sei una piuma- disse Kotake.

Uscirono da quel mondo e Kotake posò a terra Akatsuki.

  • Ce l'avete fatta- disse Toku.

  • Si- dissero tutti.

  • Ora ti affido alle cure di Toku-san- disse Kotake ad Akatsuki.

  • Si- disse Akatsuki.

  • Appena può dobbiamo parlare- disse Kotake ad Toku.

  • Ok- disse Toku.

Chissà cosa gli è preso a quel ragazzo” pensò Toku mentre lo guardava e cosi gli altri, tutti erano sorpresi da quello sguardo serio e risoluto.

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  • Accidenti- disse un demone con una sfera di cristallo.

  • Che succede mio seguace- disse Drake.

  • La squadra capitanata dal mezzo demone è riuscita a prendere il penultimo elemento- disse il demone con la sfera di cristallo.

  • Non ti preoccupare o un piano scegliete i demone più forti e cercate di tenere bloccato il mezzo demone, alla sua squadretta ci pensa lui.

Una figura con il cappuccio e con una grossa falce in mano.

  • Mi avete chiamato signore- disse l'imponente demone chinandosi.

  • Si, ha voglia di sgranchirti le gambe, è da tempo che non combatti- disse Drake.

  • Si, ho una gran voglia di uccidere, la ferita Vade mi ha inferto mi duole ancora.- disse il demone con la falce.

  • Bene allora ti darò il tuo trofeo se sconfiggi questa squadretta- disse Drake e mostrò la squadra di Doremi.

  • VADEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE- urlo il demone agitando la grossa falce.

  • Portami, le loro anime straziate- disse Drake.

Il grosso demone con la falce scomparì.

  • Caro il mio mezzo demone da ora in poi la tua vita diventerà un inferno,MUAHAHAHAHA- disse Drake guardando la sfera di cristallo.


Finalmente ho finito anche questo e da qui in poi per Kotake e per Doremi la cosa si fa complicata, comunque non voglio dire nulla, spero di far presto per il prossimo capitolo.

CIAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU:

   
 
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