Petali
di luce
I
cuccioli erano un porcellino, una volpe, un anatroccolo ed un coniglietto.
“Come
sono piccoli… e disgustosi!”
Pensò
Shen con un brivido.
I
piccoli salutarono Shifu con un sacco di inchini e rispettosi “Master”.
:-Cosa
ci fate qui, piccoli?-:
Chiese
Shifu.
:-Volevamo
solo vedere i fuochi quando vengono accesi-:
Rispose
la volpe.
:-Ah,
certo. E magari ne vorreste accendere uno voi di persona, dico bene?-:
No,
un momento… che voleva dire quello?
:-Woa… davvero Master Shifu?-:
:-Bè, credo che si possa fare, non è vero, Shen?-:
Shen
inghiottì un paio di volte a vuoto.
No,
non poteva essere vero! Shifu non poteva chiedergli quello!
A
meno che il piccolo malefico panda non si stesse vendicando perché lui non
aveva ancora fatto niente di male.
:-Bè, io non lo so…-:
Improvvisamente
Shen si trovò oggetto di quattro sguardi sgranati di cuccioli.
Il
primo a farlo arrabbiare fu il porcellino.
:-E
tu che cosa saresti? Un qualche tipo di piccione molto grande?-:
Un qualche tipo di piccione molto
grande?!
Shen
scoppiò come un petardo.
:-Io
non sono un piccione! Io sono un
pavone! Mai sentito parlare di pavoni?-:
:-Sembri
una gallina, sai?-:
Questo
lo fece uscire definitivamente di testa.
Colpì
il piccolo insolente con la coda e poi lo appiccicò a terra con la zampa come
faceva spesso con il capo lupo quando non eseguiva alla lettera ai suoi ordini,
e per l’ennesima volta si trovò a rimpiangere i suoi speroni perché premergli quattro
lame d’acciaio sul collo gli avrebbe dato molta più soddisfazione.
:-Adesso
ascoltami bene, inutile sacchetto di lardo! Io sono un pavone. Pavone, capisci? Non un piccione e nemmeno una gallina.
E
adesso cerca di ficcartelo in mente, oppure sarò io ad aprire personalmente
quella tua piccola insulsa scatola cranica per ficcarci dentro il concetto-:
Finalmente
lo lasciò andare e quello si alzò tutto tremante e terrorizzato.
Shen
si girò a guardare gli altri che sembravano parimenti spaventati.
“Bene,
magari adesso mi lasceranno in pace”
Pensò
ancora furente.
In
quel momento si accorse che il coniglietto guardava ancora i fuochi d’artificio
invece che lui, e che li guardava con desiderio.
“Fantastico,
c’è ancora un insetto che non ha imparato la lezione. Rimedierò subito”
Ignorò
lo sguardo di disapprovazione di Shifu e si rivolse al cucciolo.
:-Hei tu, roditore. Vuoi essere tu il primo ad accendere un
fuoco d’artificio?-:
Lui
trasalì ed abbassò immediatamente gli occhi a terra.
:-No,
signore. Ho paura-:
:-Ma
davvero? E di che hai paura? Di me forse?-:
Shen
era praticamente certo che fosse così e che il cucciolo sarebbe rimasto in
silenzio imbarazzato, invece quello rispose
:-Oh,
no, signore. Ho paura dei fuochi… fanno il botto!-:
:-Certo
che fanno il botto! Sono fatti per questo, no? Adesso vieni con me-:
Shen
si incamminò verso i fuochi allineati voltandosi ogni tanto per controllare che
il coniglietto lo seguisse.
Intanto
accese una miccia imbevuta di olio con le pietre focaie.
:-Come
ti chiami?-:
Gli
chiese.
:-Xao, signore-:
:-Bene,
Xao, adesso prendi questo-:
Gli
mise in mano la miccia.
:-E
ora tocca le miccia del fuoco d’artificio con questa-:
:-M… ma signore… scoppierà, non è
vero?-:
:-Sì,
scoppierà. È fatto apposta-:
Il
coniglietto era terrorizzato.
:-No… non posso!-:
Stava
per voltarsi e scappare ma Shen lo afferrò.
:-Oh,
no, tesoro, tu non andrai da nessuna parte!-:
Lo
tratteneva per le spalle e sentiva il piccolo corpo scosso da brividi di paura.
:-Hai
ragione ad avere paura. La polvere da sparo è pericolosa e può ridurti a
brandelli. Sai, una parte qui, una parte lì… una
parte ancora tanto lontano… una macchia sul muro!
Ma
il suo potere adesso è bloccato ed è nelle tue mani, quindi ora che lo sai
accendilo-:
Xao
rifiutò ancora.
:-Accendilo
ho detto!-:
Esclamò
Shen con lo stesso tono che usava quando comandava la sua armata di lupi.
Il
coniglietto chiuse gli occhi e avvicinò la miccia a tentoni.
:-Non
così! Devi guardarlo!-:
:-Ho
troppa paura!-:
Piagnucolò
il cucciolo ancora bloccato dalla sua stretta.
:-Non
essere patetico! Questa è la cosa più terribile e potente che c’è al mondo, ed
è completamente sotto il tuo controllo. Non è pauroso, è eccitante!-:
Sentì
che qualcosa gli tirava una manica e si accorse che era Xao
aggrappato alla stoffa del suo vestito.
In
altre circostanze si sarebbe arrabbiato perché i suoi abiti erano della miglior
seta della provincia e non avrebbe tollerato che un monello glieli sgualcisse,
ma in quel momento la sua veste era di un banalissimo cotone e Shen non ci fece
neanche troppo caso.
Xao
aprì prima un occhio, poi l’altro.
:-Bravo,
così. Guardalo. Affrontalo-:
Xao
accese la micia e Shen lo tirò via prima che la scia di scintille lo
arrostisse.
Il
fuoco balzò verso il cielo ed esplose in una magnifica corolla fatta di petali
di luce di un bianco accecante.
Shen
si sorprese ad osservarlo con autentica meraviglia per la prima volta dopo tanti
anni.
:-Bravo.
Adesso torniamo-:
Riportò
il coniglietto dai suoi amici e da Shifu.
Come
prevedibile il maialino si rifiutò categoricamente di seguire Shen, e lui smise
di insistere solo quando il porchetto scappò a
rifugiarsi dietro Shifu, la volpe invece avanzò baldanzosa ed accese la miccia,
salvo poi scappare via terrorizzata al momento dello scoppio, cosa che fece
sogghignare Shen con maligna soddisfazione.
L’anatroccolo
aveva paura dei botti e Shen desistette immediatamente quando vide gli occhioni
neri pieni di lacrime.
“Per
carità, no! I cuccioli che piangono sono così snervanti!”
Intanto
erano arrivati i cinque, che presero in consegna i cuccioli per riportarli al
villaggio, così Shen rimase di nuovo solo con Shifu.
:-Hai
fatto una cosa veramente grande-:
:-Sì,
i fuochi sono venuti bene-:
Annuì
Shen.
:-Sì,
anche quello… ma io parlavo di Xao.
Forse tu non te ne sei neanche reso conto ma gli hai regalato cose di grande
valore-:
:-Io
gli ho fatto solo accendere un fuoco. Non era una cosa così eccezionale-:
Sperò
ardentemente che Shifu lasciasse perdere perché la conversazione minacciava di
farsi imbarazzante, invece il panda rosso continuò.
:-Oh,
no, no, no. Tu gli hai dato molto di più! Gli hai insegnato ad affrontare la
paura e gli hai dato il tuo sostegno quando ne aveva bisogno. Ti sembra niente?
O poco? Non lo è. Questo è tantissimo, e se lo vuoi sapere secondo me solo una
persona di valore ne sarebbe stata capace. Il che vuol dire che in te c’è più
di quanto creda tu stesso-:
Shifu
gli rivolse un sorriso sincero, che a Shen era mancato per molto tempo.
Era
il sorriso di un padre orgoglioso di suo figlio.
Shen
rimase interdetto.
“Mi
sta dicendo che ho fatto qualcosa di buono. Io! Io ho…”
:-Io
ho fatto del mio meglio-:
Rispose
anche lui sincero.
Shifu
annuì.
All’improvviso
a Shen venne in mente una cosa.
:-Ci
sono altri fuochi da accendere. Forse, dopo che ci hanno lavorato, anche i tuoi
allievi ne vogliono accendere uno, non credi?-:
*
Incredibile!
Lo aveva fatto davvero!
Aveva
accompagnato ognuno dei cinque ad accendere un fuoco ed aveva provato meno
fastidio del solito anche vicino al panda.
Decisamente
dopo che Shifu gli aveva detto che era contento di lui il suo modo di vedere le
cose aveva cominciato a cambiare, e di conseguenza anche il suo comportamento.
Tanto
da accettare di sedersi con loro a cena quando Po aveva portato un cestino
enorme pieno di cibo e tè.
Gli
era successo altre volte ma fino ad allora Shen si era sempre mantenuto distaccato
ed anche se fisicamente era accanto a loro si manteneva assolutamente distante,
invece quella sera, dopo aver lavorato con loro a costruire i fuochi
d’artificio e dopo che Shifu aveva apprezzato il suo impegno non era più sicuro
di essere indifferente o infastidito dalla loro compagnia.
Doveva
ammettere con se stesso che seduto al loro fianco per la prima volta si sentiva
accettato.
Se
ne accorgeva solo in quel momento perché prima era stato troppo occupato ad
auto commiserarsi per quello che aveva perso per rendersi conto di quello che
poteva trovare.
Il
rumore della tazza posata davanti a lui lo scosse dai suoi pensieri, e sollevando
lo sguardo vide che a portargliela era stato il panda.
:-Grazie-:
Disse
Shen.
Ci
fu un brivido tra tutti gli altri ed era perfettamente comprensibile: quella
era la prima volta che Lord Shen ringraziava.
Po
cercò di essere delicato e si schermì con un “Prego” imbarazzato.
:-Per
tutto-:
Precisò
Shen.
Ora
sentiva chiaramente che i cinque, il panda e Shifu trattenevano il fiato per la
sorpresa.
Shen
alzò gli occhi deciso e li guardò.
:-A
tutti voi-:
Aggiunse
infine.
Dopo
di che si chiuse nel solito mutismo per cercare di elaborare tutti quei
cambiamenti.
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Cantuccio
dell’autore
Ecco
fatto, pronto e postato!
Questo
capitolo è quello dove tutte le certezze di Shen cominciano seriamente a
scricchiolare, e ancora il povero fasianide non sa
cosa ho in mente per lui già dalla prossima volta XD
Inoltre
mi pare il caso di ringraziare ancora una volta tutti quelli che seguono la
storia, anche i lettori silenziosi che fanno girare i numerini
sul contatore.
Makoto