Anime & Manga > Sekai-Ichi Hatsukoi
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Autore: Temari    15/07/2012    5 recensioni
- "Anche quell'anno Tori l'aveva costretto a partecipare a quel dannato party di fine anno, con la sola differenza che stavolta non c'era Yuu a fargli compagnia e a salvarlo dal senso di oppressione e nervosismo che lo coglieva nel rimanere in un posto tanto affollato per lunghi periodi di tempo." -
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Yaoi | Personaggi: Altri, Chiaki Yoshino, Yoshiyuki Hatori | Coppie: Hatori/Yoshino
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Takahashi Misaki no Baai'
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Companionship in Distress Salve a tutti! =D
Internet sul mio pc dà ancora problemi (vogliono davvero che dia fuoco a tutto? ._.), ma finalmente sono riuscita a finire questa fic che avevo iniziato qualche settimana fa - prendendo spunto dal prompt 'company' della community 15_minute_fic - ma che era rimasta incompleta. ^^"
Personalmente pagherei per vedere una scena del genere nell'anime o nel manga di una delle due opere: sarebbe a dir poco meraviglioso! :3

Note: Fa parte della serie '
Takahashi Misaki no Baai' e si può considerare uno spin-off della fic 'New Year's Party
' (che prometto di non lasciare lì a marcire D:); si può leggere anche per conto proprio, comunque. ^^

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari



Companionship in Distress






        Anche quell'anno Tori l'aveva costretto a partecipare a quel dannato party di fine anno - fece del suo meglio per non ricordare nei dettagli le circostanze che avevano portato al suo essere in quella sala ricevimenti dell'hotel Teito -, con la sola differenza che stavolta non c'era Yuu a fargli compagnia e a salvarlo dal senso di oppressione e nervosismo che lo coglieva nel rimanere in un posto tanto affollato per lunghi periodi di tempo.
        Sospirando sconsolato con gli occhi incollati alla schiena del suo editore (barra amico d'infanzia, barra amante), Chiaki si accasciò contro la parete, rigirando il bicchiere di spumante che a stento aveva toccato e desiderando ardentemente di poter sgusciare fuori e tornarsene a casa
—avrebbe preferito passare la serata a lavorare al suo storyboard, piuttosto che restare lì.
        Era disperato a tal punto.
        Ma se Hatori avesse scoperto che se n'era andato per conto suo, l'avrebbe sicuramente ucciso. "... Hah..." Esalò, decidendo di affogare la disperazione nelle bollicine del suo bicchiere. Passando lo sguardo di faccia in faccia dal suo angolino, il mangaka riconobbe parecchie delle sue 'colleghe' che, come lui, pubblicavano sulla rivista Emerald e si ritrovò a chiedersi come avrebbero reagito se avessero saputo chi era Yoshikawa Chiharu in realtà: l'artista con lo stile di disegno più aggraziato e femminile della sezione shoujo altri non era se non un uomo di trentatré anni che a stento usciva di casa... Cosa mai poteva dire tutto questo della sua personalità?
        Eppure era completamente fuori dal mondo quando si trattava della sua stessa vita sentimentale
—era davvero un disastro.
        Sospirò di nuovo, più depresso di prima, le cose si stavano mettendo male. Se fosse rimasto ancora in quel posto da solo si sarebbe scavato ulteriormente la fossa, e finire in un pozzo senza fine di depressione era l'ultima cosa di cui aveva bisogno! Era già abbastanza lento a portare a termine i suoi compiti quando era in pieno spirito positivo - che in ogni caso di solito finiva per evaporare nel rendersi conto che per l'ennesima volta avrebbe sforato la data di consegna -, se ora si buttava giù poteva tranquillamente prepararsi a fare le valigie, perché sarebbe stata la volta buona che Takano-san e Isaka-san l'avrebbero cacciato senza troppi complimenti... E con i suoi precedenti, quale altra casa editrice l'avrebbe mai assunto...?!
        "Oh no, smettila! Smettila, smettila, smettila!!" Pensò Chiaki, affondando le nocche della mano libera nella tempia e cercando di dare un taglio a quei pensieri auto-distruttivi.
        Per sua fortuna, un fattore esterno gli arrivò in aiuto. "Scusa, è libero questo pezzo di muro...? [*]" Alzando lo sguardo dal flute che teneva fra le mani, Chiaki si ritrovò faccia a faccia con un ragazzo di qualche anno più giovane di lui, con capelli castano scuro ed occhi verdi e con un completo blu con una camicia azzurro ghiaccio. Una targhetta attaccata al taschino a destra della giacca diceva che il nome del ragazzo era 'Takahashi Misaki'.
        "Uhm, sì certo, prego." Rispose Chiaki spostandosi un poco per far posto al nuovo arrivato, che si appoggiò al muro senza troppi complimenti, sospirando sonoramente e premendo due dita alla base del naso.
        "Accidenti, non pensavo fosse così dura..." Mormorò il ragazzo fra sé e sé, catturando però l'attenzione di Chiaki che ne approfittò per fare conversazione e scordare di trovarsi a disagio in quella sala gremita di gente.
        "Sei un editore?" Chiese quindi, in tono amichevole. "Non ti ho mai visto prima, devi essere nuovo, non è così?"
        "Beh, non ho ancora un mangaka di cui occuparmi, ma sì, sono un editore. Lavoro qui da circa due mesi." Disse il ragazzo con un sorriso un poco tirato, prima di fare un inchino "Oh, non mi sono presentato! Takahashi Misaki, piacere di conoscerti."
        Agitando una mano per indicare che non c'era bisogno di essere così formali, il mangaka si presentò a sua volta. "Piacere mio, sono Yoshino Chiaki."
        I due rimasero in silenzio per qualche minuto, osservando passivamente gli ospiti che passavano loro di fronte; non era un silenzio pesante od opprimente, bensì era piacevole, quasi rassicurante, perché entrambi erano lì per sfuggire al chiasso ed al caos della sala.
        "Dimmi, Takahashi-kun, in che dipartimento lavori?" Volle sapere Chiaki, curioso.
        "Il... Dipartimento shoujo..." Rispose Takahashi-kun con una piccola smorfia prima di continuare, "Non che detesti quel genere, e dopotutto l'importante per me è aver trovato un lavoro che abbia a che fare con i manga - che adoro -, però confesso che avrei preferito il dipartimento shonen." disse passando distrattamente una mano sulla nuca mentre sorrideva con aria vagamente colpevole, al tempo stesso guardandosi intorno come ad assicurarsi che non ci fosse qualcuno ("Con tutta probabilità Takano-san." pensò Chiaki ridendo fra sé e sé) che l'avesse sentito. "In realtà," Continuò abbassando la voce fino a che non si ritrovò a sussurrare "speravo di poter lavorare di nuovo a contatto col mangaka che stimo di più al mondo."
        La 'confessione' instillò una certa curiosità in Chiaki, che non poté evitare di chiedere delucidazioni a riguardo. "Ah sì? E chi sarebbe questo mangaka...?"
        Gli occhi verde smeraldo del ragazzo si illuminarono immediatamente "Ijuuin-sensei!!" disse con un sorriso a trentadue denti ed un entusiasmo che contagiarono il trentatreenne: non poteva credere di aver trovato, proprio lì, in mezzo a più di duecento persone, un altro fan di Ijuuin Kyo! Doveva essere stato il destino a farli incontrare
due poveri pesci fuor d'acqua in occasioni tanto mondane, in un angolo solitario della grande sala, a farsi compagnia.
        "Anche io sono un suo fan!! The Kan è un fantastico manga...!" Esclamò Chiaki, afferrando d'istinto le mani dell'altro, gli occhi blu splendenti come zaffiri per emozione.
        "Sì sì!! E' letteralmente la mia Bibbia!" Concordò Takahashi-kun, annuendo con entusiasmo crescente.
        Entrambi dimenticarono in men che non si dica il disagio che avevano provato fino a quel momento, lasciandosi andare ad un fiume di commenti estasiati e carichi di ammirazione per il loro manga preferito; il più giovane dei due raccontò diversi aneddoti del periodo in cui aveva lavorato part-time sotto la direzione di Kirishima-san (
editore di Ijuuin-sensei, nonché capo-editore della rivista in cui era serializzato The Kan), che l'aveva mandato diverse volte a recuperare i manoscritti finiti dell'autore.
        Chiaki ascoltò rapito, segretamente invidioso di Takahashi-kun per aver conosciuto di persona Ijuuin-sensei... Però si chiese come mai, a volte, il ragazzo sembrasse incupirsi e rabbrividire, interrompendosi nel mezzo del racconto, come se si rendesse conto che stava per dire qualcosa di troppo... Era un comportamento sospetto, ma non gli sembrò il caso di indagare: non voleva essere scortese con un ragazzo che, in fondo, gli stava simpatico - a dire il vero quasi sperava di incontrarlo ancora: era un fan di The Kan!
Poteva chiedere a Tori di portarlo con lui qualche volta! -.

        Continuarono a parlare per diverso tempo, e furono sorpresi quando Hatori d'improvviso comparve loro davanti con un cipiglio serio rivolto verso il ventiduenne. "Takahashi..." Iniziò a dire, ma Chiaki lo interruppe.
        "No, Tori, non sgridarlo! Lo so che è nuovo ma per favore non essere duro con lui, è colpa mia!" Disse tutto d'un fiato, unendo le mani di fronte al viso con una smorfia implorante "E' stato tanto gentile da farmi compagnia... Altrimenti sarei scappato a gambe levate."
        "No, sono io che devo scusarmi, Hatori-san: dopo aver finito il mio giro sono stato sopraffatto e ho fatto una pausa qui e... Mi sono ritrovato a parlare con Yoshino-san." Intervenne il più giovane con un profondo inchino.
        Hatori li squadrò entrambi per diversi minuti con un'espressione indecifrabile, poi sospirò. "... Takahashi, è la prima volta che partecipi ad un evento come questo, perciò immagino di poter chiudere un occhio, dopotutto la tua parte nel distribuire le ciocche di partecipazione l'hai fatta a dovere... Sappi però che non ci sarà una seconda volta." Disse, mentre il più giovane del gruppetto si inchinò nuovamente in segno di gratitudine "E ti sono grato per aver fatto compagnia a Yoshino."
Poi, incrociando le braccia al petto, spostò l'attenzione su Chiaki... "Con te faccio i conti più tardi."
        Chiaki deglutì pesantemente. "Uh oh..."
        "Takahashi, alcuni degli altri partecipano al dopo party, tu che pensi di fare?" Chiese Hatori.
        Il ventiduenne arrossì di botto e sia Chiaki che Tori alzarono un sopracciglio davanti alla strana reazione. "Uhm... Penso di no, ho - uuh - una persona che mi aspetta... Nella hall..." Disse Takahashi-kun, guardando dovunque tranne che di fronte a sé.
        "D'accordo, allora buon lavoro stasera, ci vediamo lunedì." Salutò il vice capo-editore, girando i tacchi e dirigendosi verso l'uscita.
        Chiaki seguì con lo sguardo il suo amico d'infanzia (barra compagno) per un secondo, si voltò verso il ragazzo più giovane e fece un piccolo inchino "Grazie della piacevole chiacchierata, Takahashi-kun, mi ha fatto piacere conoscerti e spero di vederti ancora! Magari per lavoro, eh?" disse con un sorriso, prima di voltarsi ed allontanarsi, lasciando un'espressione leggermente confusa sul viso del giovane editore in erba.
        "Ah, forse avrei dovuto dirgli che sono Yoshikawa Chiharu...?" Si chiese, aggrottando appena le sopracciglia, "Oh, beh, lo scoprirà comunque, prima o poi." decise alla fine scrollando le spalle.





Note 2: [*] Chiaramente Misaki usa una forma così familiare perché crede che Chiaki abbia la sua stessa età, giusto per specificare. XD

   
 
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