La bambina con le trecce nere
– la storia di Swami.
Prologo: L'inizio del cambiamento finale.
Era una mattina normale, e come tutte le mattine normali, Swami stava svolgendo i suoi compiti.
A dirla tutta, era una mattina d'estate. Il tempo non era dei peggiori – il sole splendeva, ma non faceva poi molto caldo grazie al venticello caratteristico della zona in cui viveva – e lei era sola perché tutte le sue “amiche” erano andate in paese a comprare i vestiti per la festa di quella ragazza molto ricca, Darling, che aveva invitato tantissime persone – sconosciuti compresi – ma non si era fatta mai vedere per invitare lei. Come biasimarla? Swami era una ragazza molto chiusa, timida e fragile; che aveva qualche amica solo perché cercava di cambiare per non soffrire più – anche se 16 anni di vista non sono molti. Le sue amiche erano ragazze che non si lasciavano sopraffare dall'apparenza – e questo era stato molto importante perché Swami potesse ambientarsi meglio. Tornando a noi, Swami stava facendo i compiti perché studiava da privatista e doveva recuperare alcune cose, quindi non c'era tempo di pensare a quale periodo dell'anno fosse. Non c'era tempo di pensare a nulla – non voleva averne il tempo – perché così avrebbe ricordato che erano la voglia di imparare e di poter essere libera le uniche cose rimaste della sua vecchia vita.
Stava studiando Storia dell'Arte, in quel momento stava scrivendo una relazione sul movimento Barocco, che era per altro il suo movimento preferito. Le era molto piaciuto quel movimento, il cui nome era stato dato con un senso dispregiativo e le cui linee curve, ellissi e spirali potevano unirsi in costruzioni a dir poco sbalorditive. Ogni tanto ricontrollava il testo, perché era così affascinata da ciò di cui stava parlando che aveva paura di aver esagerato nel descrivere quanto bella fosse l'architettura Barocca o quanto incredibile fosse una delle costruzioni che aveva analizzato. Stava scrivendo di Gian Lorenzo Bernini – scultore, pittore e architetto di quel periodo – di cui aveva visto la Fontana della Barcaccia, in Piazza di Spagna, a Roma, quando la invase un'ondata di ricordi. Ecco che il suo passato si ripresentava e non bussava neanche prima di entrare nella sua mente.
Mars' space:
Ok, eccomi qui con una storia originale che è nata in una domenica pomeriggio. Anche se sarà molto breve – come scritto nell'intro, sono solo 3 capitoli – l'ho amata come poche in vita mia e mi andrebbe di sapere se non è stata una brutta idea il pubblicarla e se varrà la pena di mettere il secondo e il terzo capitolo.
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Capitolo revisionato – E grazie ad Isarma per i consigli.
Saluti!