Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Venenum    16/07/2012    9 recensioni
Com'era amare nella guerra? Draco, da sempre viziato, da sempre convinto dei suoi ideali, si ritrova a passare dal lato giusto - Silente, Silente aveva ragione, Draco, gli ripeterà più volte Hermione.
E lui l'amerà sempre, di più, fino alla Battaglia Finale, quando l'amore trionferà e giungerà l'alba, senza più sangue.
Questa storia si è classificata seconda al contest "Concorso Flash - solo per Dramione inedite", vincendo anche i Premi Stile e Citazione.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Auguri, tesoro.

Diecimila di questi giorni

[a Londra e col principe Harry!]

 

 

L’amore ai tempi

di Voldemort

 

 

 

L’odore delle mandorle amare

Gli ricordava sempre il destino

Degli amori contrastati.

Gabriel Garcìa Màrquez

 

 

 

Draco Malfoy amava Hermione Granger.

Senza riserve. In modo naturale, come si potrebbero apprezzare il pane appena sfornato, la frescura primaverile tra i capelli.

Si erano innamorati durante il conflitto tra Purosangue e Mezzosangue scatenato da Lord Voldemort; vittime, corpi muti erano scivolati al suolo, e quelli più fortunati la morte non l’avevano sentita nemmeno arrivare. Era stata dolce, come la stretta di un bambino. Ma questa era un’altra storia, che non aveva contrasti.

Draco Malfoy e Hermione Granger non s’erano mai conosciuti davvero, ma avevano comunque imparato a vivere insieme, come due estranei nella pelle di un gemello, un essere simile ma non uguale, ma partorito dalla stessa sostanza. Era questo il loro legame, fatto di sangue, di nomi scorti su giornali vecchi – è morta una mia amica, se n’è andata senza disturbare, come una foglia – e di fughe, soprattutto di litigi, ma mai un giorno era mancato l’affetto in quella casa che non avevano, ma che sentivano di possedere, perché non mancavano né basi né radici per costruire su qualcosa: erano loro.

Draco Malfoy e Hermione Granger sentivano di aver tradito un po’ loro stessi confessando ciò che provavano, ma i giorni passavano così veloci, che entrambi sapevano  di non avere altro, se non quello per cui stavano lottando: per l’amore, per un ideale, Draco lo aveva capito, che era giusto – Silente aveva ragione, Draco, Silente sapeva, fidati, questo è un altro modo per andare avanti e sperare, ché non dovrebbe spegnersi la speranza, perché dovrebbe essere fuoco e mai acqua.

“I nostri preferiscono una tomba a Godric’s Hollow, che una cella ad Azkaban.”

Questo era diventato il motto dell’Ordine della Fenice. Harry l’aveva detto a denti stretti, dopo che era caduto Ted Tonks – e Malocchio ed Edvige e tutte le persone che stavano lottando per aggrapparsi a qualcosa di più della vita, forse la morte – e ognuno di loro lo ripeteva ogni giorno, anche chi non era nativo di Godric’s Hollow: soprattutto Draco, che proprio no, non riusciva a voler dormire per sempre nella fossa dei coraggiosi di cuore.

“Il meglio deve ancora venire,” Draco aveva provato a cambiare frase una volta, un attimo di incertezza,  quello che precedeva catastrofi che non si potevano evitare, come l’amore, la morte e altre sciocchezze.

Hermione l’aveva baciato; abbracciami, abbracciami ancora Hermione, perché il domani è un’incognita e io ho paura. Non ti muovere, aveva pensato Draco, mentre gli tremava il cuore di un amore sempre nuovo, svecchiato dal sapore della lussuria.

Così le stagioni trascorsero, con passo greve, fino a che una notte Draco e Hermione non ebbero più tempo per rinnovare con parole nuove ciò che sentivano. Si incontravano di sfuggita, tra un incantesimo e l’altro e corpi di studenti morti che sognavano per sempre, rinchiusi in un altro mondo.

Se mai Draco aveva pensato alla guerra, non l’aveva mai immaginata così, nemmeno nei suoi incubi più agghiaccianti.

Ma, forse, Silente aveva ragione; c’era qualcosa – l’amore, Draco – più potente di ogni maledizione. E fu grazie a quella che l’alba giunse.

Senza più sangue.

 

 

 

Note

Il titolo riprende “L’amore ai tempi del colera”.

“Se n’è andata senza disturbare, come una foglia” viene da “Non ti muovere” di Margaret Mazzantini, a cui accenno anche nella storia.

“I nostri preferiscono una tomba a Godric’s Hollow che una cella ad Azkaban” è una frase riadattata di “Preferiamo una tomba in Colombia che una cella negli Stati Uniti”, Gabriel Garcìa Màrquez.

“Amore, morte e altre sciocchezze” è un chiaro riferimento a Guccini.

“Il meglio deve ancora venire” <3 Liga per Morgana, la festeggiata. Non te lo aspettavi, eh?

Per la gentil scrostatura, cui candeggina non vince, si ringrazia Poison Spring, per cui promuovo la campagna “Non abbandonare una metafora. Scegli poison spring come beta.” I love you.

 

 

Seconda classificata - Venenum: L’amore ai tempi di Voldemort

 

Impaginazione: 9.5/10

Stile, forma, sintassi, lessico: 10/10

Originalità: 8.5/10

Caratterizzazione: 7/10

Gradimento personale: 10/10

Totale: 45/50

 

Premi speciali: Stile/ miglior citazione

 

Impaginazione: L’ Impaginazione è buona, anche se molto vistosa. Dà sicuramente alla storia quell’effetto di importanza che già preannuncia un racconto sicuramente valido e ben strutturato, ma, a prim’impatto, risulta quasi “ingombrante”. Ciò non toglie che l’impaginazione è ottima e solo per gusto personale, avrei evitato quel font per le note ( scritte decisamente troppo in piccolo) e per il titolo.

Stile, forma, sintassi, lessico: La storia è buona, una delle migliori che abbia mai letto. Straborda di passione. Ogni parola abbraccia perfettamente il racconto, chiudendoli in una tela di mille emozioni contrastanti. Lo stile è intoccabile, personalissimo, ricco di sfaccettature e di eleganza. Un piccolo appunto, da prendere come puro e spassionato consiglio, è quello di evitare di fare di una flash, una citazione pura. Solitamente preferisco le citazioni, perché sono dei punti fermi e solidi a cui ispirarsi e su cui basare un racconto. Per il resto non mi sento di dirti altro, perché è straziante e destabilizzante quanto il racconto sia perfetto, stilisticamente e grammaticalmente.

Originalità: Punto a sfavore della storia è sicuramente , come detto già prima, l’enorme numero di citazioni, titolo compreso. Seppure riviste, rendono la fan fiction molto meno tua. E io so di quanto tu sia capace di rendere molto tue le cose che ami.

Punto decisamente a favore è affiancare al tema dolciastro dell’amore, quello meno piacevole della guerra.

Caratterizzazione: A seconda delle interpretazioni, c’è un lato positivo o negativo che irrompe sulla flash e la rende, sempre soggettivamente, piacevole o non. Si tratta sicuramente di loro due… dei personaggi. Il problema ‘sta che, nel leggerla, possiamo cambiare i loro nomi con quelli di altri personaggi. Non si sente realmente la presenta di “loro”. Mancano elementi caratterizzanti, manca vera e propria caratterizzazione – in quello che fanno, in piccoli gesti, in parti di azioni e caratteri.

 

Gradimento personale: Non è uno dei tuoi lavori migliori, ma resta comunque, oggettivamente, un ottimo lavoro. Non mi sento di dirti tanto altro. Mi è piaciuta ed è quasi tutto perfetto.

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Venenum