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Autore: Anima97    17/07/2012    3 recensioni
Una storia un po' personale, molto particolare.
A chi va di leggere le avventure di una scrittrice immaginaria (ma non troppo) alle prese con i suoi personaggi, compresi quattro mascalzoni che conoscete benissimo?
Ebbene, a voi la scelta, io faccio solo il Mio volere.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Anonimo.

 
 
NUMERO OTTO: L’AMICIZIA.
Caro amico ti scrivo...


 
Facendo scorrere i titoli dei film, nella sezione “commedia”,
comincio un piccolo monologo onomatopeico fatto di grugniti e sbuffi.
-Anziché commedie, qui vedo solo soldi spesi male in Natali qui e la per il mondo!-
Chiamata in causa, Yume si avvicina per avere conferma di quel che ho detto:
-Da brava cinefila ti dico subito di cambiar genere.-
In modo teatrale, portandomi un polso alla fronte,
le parlo neanche fossimo in un dramma Shakespeariano.
-Quale categoria potrà mai aiutarmi per trovare un film che mi diletti e non disperi?-
Lei mi segue, sovraeccitata per questa mia uscita poetica
-Oh, il genere preferito di questa povera teatrante ti propongo con gioia:
Un drammatico, che diverte e che non annoia!-
-Dunque esiste questo film di cui tu parli, mia compagna di passioni arcaiche?-
-Ed ha anche un nome: Luci della Ribalta!-
-Oh no!- esclama John con le mani nei capelli –Perché hai detto QUEL nome?!-
-Yume ti amo!-
Strillo entusiasta come una ragazzina in ormone che ha appena visto il suo idolo
e in un attimo sono già sulla macchinetta a cercare quel bellissimo film.
Intanto le persone dentro la videoteca mi guardano allibite, manco fossi un alieno.
Dei nomi scorrono in fretta, di sfuggita appare un “Titanic” tra svariati “Auschwitz”, ma…
George, accortosi del nervoso che pian piano affiora sul mio viso teso,
mi precede e si stende sul pavimento urlano –Tutti a terra! Tutti a terra!!-
Poi, il mio urlo squarcia  l’aria.
-NON C’E’!-
 
***
 
12 Agosto 2011.
 
“Oggetto: Risposta della risposta alla recensione xD
Da: Enya”
Finalmente ha risposto! Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensa.
-Chi è Enya?- chiede Angela con voce ingenua.
-E’ una ragazza che ha recensito la mia storia, con cui ora mi mando e-mail nelle quali chiacchieriamo su temi importanti come la religione, l’omosessualità e tanto altro!-
Sorrido e apro la mail.
-E’ bello sapere che al mondo esiste qualcuno che la pensa un po’ come te.
Poi Enya è simpaticissima e…-
Ma parlo da sola ormai, la piccola Angela è sparita:
a quanto pare non le interessava più di tanto sapere delle mie amicizie virtuali.
Non importa, voglio godermi questa mail.
Da quando ho cominciato a pubblicare storie su questo sito ho incontrato molti amici,
grazie a loro le mie giornate sono più allegre e la voglia di scrivere non manca mai,
tra tutte quelle suppliche o minacce, finisco per aggiornare ogni giorno.
Ma è un piacere per me, soprattutto perché mi piace leggere le loro recensioni deliranti.
-Ciao bambolina!-
Finisco di leggere la mail e cerco il proprietario della voce che ha parlato.
Mi ritrovo una brutta copia anziana di Elvis che mi fa l’occhiolino
e si atteggia come Travolta in Grease.
-Zio Bob! Tu, qui?!-
Zio Bob è il “dio” che ho creato, un personaggio nascosto della mia storia.
Alla fine ognuno di noi si crea il suo dio, no? Così l’ho fatto anche io.
Devo dire che è anche abbastanza ridicolo, ma gli voglio bene lo stesso!
-Yeah, è da un po’ che non ci becchiamo!-
-Smettila di fare lo stupido: non vieni mai a trovarmi, dimmi perché sei qui.-
-Ochei, hai vinto. Sono venuto ad avvisarti: tra poco tornerà lui.-
-Lui chi?-
-Il tuo primo personaggio.-
-Ma il mio primo personaggio è Garcia!-
-E’ quello che credi tu, Mel.
Ogni “essere sognatore” ha avuto un personaggio al proprio fianco
sin da quando era molto piccolo… una sorta di “amico immaginario”.
Tu sei l’eccezione.
Magari non hai avuto tempo di creare un personaggio tutto tuo,
probabilmente quando eri davvero piccola, vedesti (forse in televisione) un uomo.
Costui ti colpì tanto… così tanto che cominciasti a disegnarlo ovunque,
magari inventando storie su storie con lui dentro.-
-Aspetta! Ricordo qualcosa del genere…-
-Bene, sappi che tra qualche giorno lui tornerà, si sta preparando per il viaggio.-
-Perchè? Dov’è ora?-
Ma Zio Bob sparisce, lasciandomi senza una risposta.
Così, non mi resta che rispondere la mail e attendere questo mio vecchio amico d’infanzia.
 
***
 
Sbuffo nervosa e spengo il computer: non ho più ispirazione:
questo capitolo sta venendo troppo serio rispetto agli altri.
Comunque sono le tre e mezza del pomeriggio,
fuori è una bella giornata abbastanza ventilata
e non mi va più di passare il mio tempo davanti uno schermo.
Mi avvio verso il balcone soleggiato,
arredato, ormai da molto tempo, da due sedie da spiaggia e un tavolino in plastica.
Su quest’ultimo trovo un libro: “La coscienza di Zeno” letto mille volte,
nonostante ciò, l’istinto e la voglia di rileggerlo prevalgono.
Non passano neanche dieci secondi che il rumore assordante del citofono riempie il silenzio di casa.
Qualcuno (non la sottoscritta) andrà a rispondere.
Si, adesso rispondono.
Due secondi e sicuramente qualcuno rispond-
-Sei sola in casa, poltrona.-
-Parla lui!-
-Non mi pare che tu faccia ogni anno un tour in giro per il mondo,
in un età… non molto giovane!-
-Primo: Tu non sei il vero McCartney.
Secondo: Hai settant’anni suonati, accetta la realtà!-
Prima che lui possa controbattere il citofono suona di nuovo, più insistentemente.
Mi fiondo a rispondere –Chi è?-
-Sono Giacomo, c’è Luca?-
Eccolo: non poteva essere altri che questo rompiscatole.
Un aspirante stolker, che nel primo pomeriggio comincia a dare fastidio,
ma che tutti definiscono "il migliore amico" di mio fratello.
-No.-
-Ah, va bene ciao.-
-Ciao, ciao caro.-
Faccio per avviarmi di nuovo verso il mio amato libro,
ma ovviamente il citofono mi trapana le orecchie di nuovo.
Sbuffo e faccio dietrofront -Chi è?-
-Dov’è andato?-
Di nuovo lui.
-Ciao eh.-
-Eh ciao. Dov’è andato Luca?-
Sempre così quando mio fratello non c’è.
Anche se gli dicessi che è a due isolati di qui,
non può di certo permettersi di disturbarlo!
-Con i miei genitori.-
-Ah. Dove sono andati?-
John si intromette molto educatamente:
-Che rompi pal-
-NON LO SO. Ochei, Giacomino? Non lo so.
Ora vai a giocare da un’altra parte, grazie caro.-
-Ma…-
-Ciao.-
Mi stacco dal citofono, arrivo sul balcone,
faccio per sedermi e finalmente ricomincio a…
No, non ricomincio proprio niente.
-Suonano al citofono, Mel.-
Fa Paul in tono divertito.
Mi lascio andare sulla sedia esasperata.
-Ho sentito, McCartney!-
Mi alzo (di nuovo) e rispondo (ancora una volta):
-Chi è!?-
La risposta mi lascia a bocca aperta.
 
***
 
13 Agosto 2011.
 
I due giocatori non si concedono neanche uno sguardo:
Concentrati, fissano lo schermo della televisione,
tenendo ben stretti i Joystick tra le dita.
Ogni tanto uno dei due sembra avere una crisi epilettica,
cominciando a muoversi a destra e sinistra,
rientrando la testa nelle spalle e rialzandola di scatto,
respirando irregolarmente.
Intanto l’altro, resta immobile, assumendo una scomodissima posa,
che ricorda quella di un tapiro rovesciato.
Non avete mai visto un tapiro rovesciato?
Non potete capire.
-Fai il super attacco del dragone d’oro!-
-Scansati, scansati!-
-Ma che stai facendo?! Tiragli un’onda energetica e basta!-
Le due fazioni di personaggi incitano il proprio favorito con voga.
Pure troppa.
Ringo Starr ha proposto a Paul McCartney una sfida a colpi di onde energetiche
nel videogioco per play station di mio fratello: Dragonball.
La solita storia del “Vedremo chi è più figo nei Beatles!”,
una cosa che detesto a priori.
La proposta, ovviamente, ha fatto il giro di tutti i personaggi,
che ormai diventano sempre di più, con l'aumentare delle storie.
Già bastavano i Beatles al completo a far confusione,
poi mi è venuta la geniale idea di scrivere una storia con dentro una mezza psicopatica
e potete ben immaginare cos’è successo.
Il telefonino vibra improvvisamente, è la Fè (cioè Enya di EFP):
“Ciao Mel! Puoi connetterti un attimo su Messenger?”
Digito velocemente sui tasti “Si, aspetta solo un attimo,
è in corso una battaglia per la gloria.”
Alzo gli occhi dallo schermo, vedo Ringo alzarsi esultante.
Bene, Starr ha vinto.
McCartney, seppur dispiaciuto, gli stringe la mano.
I due si complimentano nella felicità generale.
C’è un gran caos, qui dentro,
ma non c’è nessun problema: la famiglia è fuori città.
Nell’euforia generale, Yume (la mezza psicopatica poc’anzi accennata)
prende il bellissimo lume preferito di mia madre e se lo porta in giro come un trofeo.
Gli altri si accodano dietro di lei e cominciano a ballare il trenino,
con coro di “pepepe” compreso.
-Yume! Molla quel lume!-
Ridendo, lei obbedisce, facendolo cadere e rompere in mille pezzi.
Col frastuono provocato dalla terracotta e dalla lampadina,
la festa s’interrompe bruscamente.
Dalla piccola folla ammassatasi dietro i poveri resti del lume,
una voce si alza sussurrando un –Merda.-
Mantieni la calma, Melina, mantienila qualsiasi cosa dicano!
-Patti chiari e amicizia lunga!- esclamo facendo trasparire più nervoso del voluto
-Adesso uno di voi si fa venire i poteri magici e lo riaggiusta.-
John si fa avanti (il meno indicato in questo momento):
-A quanto ne sappiamo non hai scritto un personaggio che sappia un po’ di magicabula.-
-Risparmiami le battutine di serie C, Lennon.-
Vorrei urlare, infuriarmi ma…
Guardandoli tutti,
rigidi e fermi come statue,
spaventati come gattini,
imbecilli come mio fratello,
non riesco proprio ad arrabbiarmi.
Sono troppo buona con questi pazzi!



Mondo Nutopiano:
Ciao!
E' da un sacco di tempo che non pubblico un capitolo,
nonostante ciò è venuto comunque una cagata.
Le gag troppo lunghe...
Il tema lasciato un po' a marcire...
L'ho trovato un po' noioso.
Va beh, è un periodo che non riesco a scrivere molto bene.
Però una cosa che sono riuscita ad ottenere è il mistero.
Su molte cose, alcune neanche si notano!
Credo però che ci sia qualcosina da spiegare:
Le varie parti del capitolo sembrano non avere una continuità,
a differenza di quelli precendenti.
In realtà tutte le scene sono collegate tra loro dal tema del capitolo
e anche da qualcos'altro che scoprirete solo nel prossimo.
L'ultima parte dovete ben ricordarla, perchè nel prossimo capitolo ci sarà la sua continua.
Bene, detto ciò vi saluto.
[Lo so, sono più seria del solito, non chiedetemi niente:
non so neanch'io il perchè.]

P.s.: Si, quel Giacomo esiste veramente,
ma ho voluto renderlo un po' meno assillante di quanto non sia in realtà.

Pace, Amore e Poc'anzi.
MelinAnima.


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Mi dispiace che alcune delle recensitrici non si sono fatte vive,
ma ringrazio di cuore
StreetsOfLove e Fujiko.

  
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