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Autore: nocciola_ama_i_cani    18/07/2012    1 recensioni
La storia di Anne e Jacob, lei una ricamatrice, lui un immaturo sognatore che assapora la vita in tutti i suoi gusti piccanti, con l'ardente desiderio della bella Anne che scoppietta in un folle e dolce vortice provocatorio, quando il mondo sfocia curioso negli anni '20.
Jacob non conosce, però, la sfumatura amara del tragitto esistenziale della donna che ama, un sapore tanto sgradevole e toccante da indurre il giovane a scomparire per sempre dall'atroce sofferenza di Anne, che, intanto, si lascia affogare stanca nel mare della rassegnazione. Muore in un inverno nevoso, mentre lascia sulle labbra di Jacob un primo, ultimo e immortale saluto d'amore.
Lui vivrà per sempre nel rimpianto di non essere stato vicino ad Anne durante l'agonia dei suoi ultimi mesi, un tormento che l'avvolgerà nell'irrefrenabile voglia di restare soppresso nella sua angoscia.
Ma il destino non è ancora contento...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 Anne non ha niente da mangiare, oggi. Nell’ultimo periodo non ha lavorato perché distolta dal pensiero di Jacob e dalla sua malattia. Troppe cose insieme, per lei, e Jacob, inconsapevolmente, complica ancora di più la situazione con il suo amore smisurato, con la sua ossessione, con l’insistenza che le preme addosso.
Anne ha fame, è mezzogiorno. Il padre di Jacob lavora di continuo e, per quanto il suo salario non sia altissimo, il pane a casa riesce sempre a portarlo. Così lei ha di fronte a sé una casa in cui c’è del cibo, e in cui Anne, per la sua onestà e innocenza, è sempre ben accetta. Non tanto l’orgoglio, quanto il preservarsi da un’ulteriore sofferenza nel trovarsi davanti Jacob, magari con un’altra ragazza, la bloccano dal bussare a quella porta.
Le viene in mente che se andasse a portare il ricamo per la signora Smith, quello che Jacob era andato a prendere mentre Anne sveniva, quello che era rimasto sul tavolo ad aspettare di essere consegnato, avrebbe avuto all’istante abbastanza soldi per comprarsi un po’ di pane.
Allora prende il pacco, esce di casa, bussa. Ad aprirle la porta, Jacob a torso nudo, convinto che fosse il postino.
Anne abbassa gli occhi, se lo sarebbe dovuto aspettare.
“ E’ per tua madre, eravate venuto a prenderlo quando… “
 “ Si.. volete entrare? “
“ No, no. “
“ Vado a prendere i soldi “
 Anne respira profondo. Il destino mette a dura prova il suo livello di sopportazione, presentandole finanche Jacob seminudo con i capelli spettinati in veste sbarazzina e sensuale. Le verrebbe da mettersi le mani nei capelli e strapparseli tutti uno ad uno, ma in realtà ci tiene ad essere bella per Jacob.
Jacob le porge 10 £.
“ Grazie. “
Fa per andarsene, ma Jacob la prende per un braccio.
“ Non ero poi tanto  ubriaco stanotte da non ricordarmi quello che è successo “
“ Ah! E non potevi esserlo?! Guarda io cosa devo sopportare! Lo capisci che è già abbastanza difficile per me?! “
Scossa dal rumore delle grida, si presenta all’uscio la Signora Smith.
“ Che sta succedendo?! Signorina Charles, come vi permettete di gridare contro mio figlio sull’uscio di casa mia! “
Anne scoppia in un nervoso senza fine. In quel momento chiedeva soltanto di mangiare ed essere lasciata in pace.
“ Al diavolo! Voi e questa stupida famiglia! “
Addio soldi. Li restituisce a Jacob.
“ E non voglio questi inutili soldi! “ singhiozzando “ preferisco morire di fame! “
Torna a casa sbattendo la porta, dopo esser caduta per il sentiero inciampando nella gonna, e dopo aver pianto ancora di più per la vergogna. Che figuraccia, proprio davanti a Jacob.
Dopo un po’, la va a trovare la sua amica Emily, una tipa troppo frizzante, che Anne aveva sempre adorato proprio per il suo essere diversa e vera, ma che adesso non crede di poter sopportare.
“ Tesoro! Anne! Ahahahahahahahah! Ma cos’è questo faccino triste, ah? Soffri per amore, eh! Ahahahahah! Senti tesoro, cosa c’è da mangiare? ” aprendo le dispense “ Niente? E’ tutto vuoto! Ma amore e tu? Cosa mangi? Non mi dire che non lavori! “
“ Emily, ti prego…. “
“ Ti servono soldi? Ma te li do io!! Quanto vuoi, dimmi? Lo sai che… anzi, indovina, indovina un po’! Che sta facendo in questi giorni la tua adorata Emily Klandersen? Dillo! Dillo! “
“ Emily stà zitta!!! “
“ Anne… “
“ Ma proprio non capisci quando non è il momento?! “
“ Ma.. Anne, che ti succede? Non ti ho mai visto così.. “
“ Emily, io sto male! Sono malata! Ho una leucemia e quel che è peggio è che è una forma lenta che mi porterà a morire più tardi! E a restare qui, agonizzante, vedendo quell’idiota che mi tormenta e che si porta a letto una nuova ogni sera! E io non posso né accettarlo, perché lo farei soffrire con le mie piaghe, né rifiutarlo, perché non ci riesco! “
“ Oh, Anne! Vuoi dire.. che.. che ti perderò? “
Sul volto di Emily scende rugiada di anima tenera, le percorre le goti rosse e il cuore allegro, cade come pioggia fertile, di una Terra crudele.

  
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