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Autore: genioincompreso    20/07/2012    2 recensioni
We! Eccomi qui con la mia seconda fanfiction su Brittana... non ve lo aspettavate nè? Ormai mancano pochi capitolo alla conclusione di "Granita all'anice e cioccolato al peperoncino" quindi mi sono messa al lavoro con la fantasia per creare questo mio lavoro
Avvertenze: l'unico personaggio OOC sarà Brittany gli altri saranno più o meno come nell'opera originale :)
Di cosa parla? Brittany è una ragazza molto solare, che mette il cuore nelle cose che fa, altruista, molto religiosa... ma ha un difetto.. un grande difetto: è omofoba al 100% e questo metterà a dura prova Santana che segretamente innamorata di lei farà di tutto per farle cambiare idea. Il resto... beh lo scoprirete da voi :D buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia cadeva incessantemente ma non mi importava.
Erano le dieci di mattina quando con il carro funebre ci avviammo verso il luogo dove avrebbe per sempre riposato in pace, Alice. Il cielo sembrava essere in lutto con noi... Grigio e lacrimoso, un po' come le nostre anime.
Non che fossimo in tanti a darle l'ultimo saluto però eravamo abbastanza per farla sentire per un'ultima volta accaldata dal bene che le volevamo in passato e che ancora nutrivamo per lei.
Oltre a me e San, sotto quello spettacolo tetro c'era tutta la sua famiglia... Per fortuna Sebastian aveva avuto il buon gusto di non presentarsi. Se l'avesse fatto l'avrei preso a pugni di mia volontà... Non mi avrebbe fermato nessuno.
La madre di Alice, come immaginavo pianse per tutto il tempo anche se... la sua espressione di perenne incazzatura nascose un po' la tristezza facendo sembrare quelle lacrime solo goccioline d'acqua piovana.Di fianco a lei invece c'era il suo secondogenito: Adam... Aveva all'incirca dodici anni ed un viso completamente liscio, indifferente... sembrava quasi essere estraneo a tutta quella situazione eppure sapevo in cuor mio che doveva starci veramente male... Forse quel suo apparente stato era solamente il frutto di una resa ormai definitiva dopo due anni che l'aveva vista sdraiata in un letto senza che potesse parlargli. Povero piccolo... Mi chiedo che fine avrà fatto adesso...
Per ultimo, dietro ai due c'era John, il padre di Alice. Il viso stanco e pieno di rughe per il dolore lo facevano apparire ancora più vecchio di quanto non fosse già e questo mi faceva male, molto male. Me lo ricordavo come un uomo solare... pieno di vita e consono agli scherzi... vederlo così mi spezzò il cuore.
Alla fin fine come avrete capito eravamo solo in cinque.... gli amici di Alice o le avevano  voltato le spalle dopo lo scoprire della sua omosessualità oppure erano scomparsi dalla circolazione. Altra cosa che mi mandò in fumo le emozioni. Come si può non venire al funerale di una persona che per tanto tempo ti è stata vicina? è inconcepibile secondo me. Ma va beh.... Vadano pure per la loro strada... l'importante era che ci fossi io. Non l'avrei mai abbandonata....è con lei che ho imparato cos'è l'amore... e nonostante mi abbia in qualche modo mentito non mi importa...la porterò sempre nel cuore e come feci quella mattina le rivolgo sempre qualche preghiera. So che è ancora qui che mi ascolta...il suo non è stato un addio.
Comunque... ritornando a noi... stavo dicendo che quella mattina piovette a dirotto e quando ritornammo a casa di Blaine, io e San ci accorgemmo di essere bagnate fradice come pulcini. Ridemmo per quel poco che ci permettevano i nostri stati d'animo e corremmo su in bagno trovandoci però una simpatica sorpresa.
Quando aprimmo la porta, il bagno non era completamente libero... anzi... la nostra coppia gay preferita se la stava spassando alla bel meglio sotto la doccia e richiudemmo subito senza fare il minimo rumore... Sarebbe stato imbarazzante farci scoprire no?
Allora, grondanti andammo nella camera da letto degli ospiti e togliendoci i vestiti ormai ridotti a stracci ultra super assorbenti rimanemmo in biancheria intima.
- Che freddo...-
-Eh già-
-Pensi anche tu quello che penso io?-
-Anche in una giornata così sai solo pensare a quello?-
- Non credo le dispiacerà, stai tranquilla...-
Stava tremando. Mi avvicinai a lei e l'abbracciai. Come me era gelata ma non mi interessò più di tanto... ci saremmo scaldate per bene una volta sul letto.
-Non sarebbe meglio chiudere la porta... mica che quei due dopo fanno la nostra stessa fine...-
-Ed anche per questo stai tranquilla... ogni volta che amoreggiano dopo vanno a farsi una passeggiata...non li rivedremo più per un bel pezzo-
Con una mano le accarezzai il collo e con gli occhi puntati su di lei lasciai scivolare l'altra mano lungo il suo fianco destro.
Gemette.
-Non ho neanche incominciato- Le alitai sul collo quando iniziai a riempirglielo di baci profondi e intensi.
-Uh allora chissà cosa mi aspetta...-
-Il paradiso baby...-
  
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