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Autore: rosgreenday    06/02/2007    3 recensioni
Il terzo libro dell'Eredità secondo me...troveremo Eragon molto confuso su quali dovranno essere le sue scelte... bè non vi anticipo altro ma ricordo ke commantare è tassativo (per favore...sob sob)!!!!!!!!!!
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eragon, Galbatorix, Murtagh, Roran | Coppie: Roran/Katrina
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spiegazioni

Spiegazioni

 

Era ormai mezzo giorno, il sole cocente batteva sull’accampamento dei Varden, ed Eragon era ancora sconvolto.

 

Dopo che Nasuada aveva visto Fiamma, l’aveva portata, quasi trascinata, nella sua tenda e da allora non erano più uscite, ogni tanto si sentiva qualche urlo, poi pianti, poi più niente per decine di minuti.

 

Ne aveva parlato con Saphira, ma anche lei sembrava ignorare chi fosse la strana ragazza.

 

Così decise che doveva assolutamente rilassarsi e pensare ad altro.

 

Saphira?

 

Si piccolo?

 

Dimmi qualcosa, qualunque cose che possa fare, ma che non c’entri con quello che è successo questa mattina.

 

Perché te la prendi tanto? Rilassati e smettila di pensarci!

 

Io ci starei anche provando…certo che tu non aiuti…Allora?

 

Bè potresti andare da Roran per decidere quando partire per l’ Helgrind…

 

Giusto! Grazie Saphira!

 

E il ragazzo cominciò ad incamminarsi verso il luogo dove si erano accampati gli abitanti di Carvahall, ma si accorse che Saphira lo stavo seguendo e la guardò con aria interrogativa…

 

Allora? Andiamo avanti o no?

 

Saphira…forse non è il caso che tu venga

 

La dragonessa lo fulminò con lo sguardo.

 

Scusa? Temo di non aver capito. Perché non dovrei venire. Sono o no il tuo drago?

 

Si certo che lo sei. E’ che gli abitanti di Carvahall non sono abituati a vedermi con al seguito un drago. Non vorrei spaventarli…Tutto qui…

 

Ti vergogni di me?

 

E’ solo che…  ti ricordi ieri Roran non aveva neanche idea che tu parlassi…e insomma…

 

Rispondi alla mia domanda Eragon!

 

Ruggì la dragonessa.

 

No.

 

Rispose secco lui.

 

Allora andiamo!

 

Come vuoi…

 

Si arrese il ragazzo.

 

Quando entrarono nell’accampamento tutti si girarono con aria terrorizzata, i loro sguardi  passavano furiosamente da Eragon a Saphira.

 

Visto?

 

La rimbeccò Eragon.

 

Tu continua a camminare…

 

Fece ancora pochi passi quando vide Horst seduto si fronte a un tavolino che contava alcune corone.

 

-Ciao Horst.-

 

Disse Eragon.

 

L’uomo alzò lo sguardo e sorrise. Non sembrava molto impaurito dalla presenza di Saphira.

 

-Ciao Eragon. A cosa devo l’onore della visita di un cavaliere?-

 

-Cerco Roran. Per caso l’hai visto?-

 

-Dovrebbe essere nella tenda rossa…infondo al campo a destra…preparare le sue cose.-

 

-Grazie Horst.-

 

-Eragon! Aspetta! Intendi veramente accompagnarlo dai Ra’zac?-

 

-Non intendo solo accompagnarlo Horst. L’aiuterò a distruggere quei mostri e a liberare Katrina.-

 

-Capisco-

 

-Se non c’è altro io andrei-

 

-No. Un ultima cosa. Corre voce di una ragazza nell’accampamento. Sì insomma una specie di dea venuta a cavallo di un drago e dicono che tu l’hai vista. E’ vero?-

 

Eragon ripensò un attimo alla fanciulla poi disse:

 

-Qualsiasi cosa tu possa aver sentito…-

 

Fece una pausa e pensò prima di parlare…

 

-…di sicuro non è una dea. Comunque sì l’ho vista.-

 

-E com’è?-

 

Stava per dire bellissima, quando Saphira lo ammonì.

 

Rifletti prima di parlare…

 

Hai ragione…scusa

 

-E’… è…particolare…ma non farà del male a nessuno, te lo garantisco.-

 

-Speriamo. Ciao Eragon sono felice di averti rivisto…-

 

-Anch’io Horst, ciao.-

 

Così il ragazzo si diresse verso la tenda del cugino, ma ogni passo era una tortura. Era felice di vedere di suo conterranei, sarebbe stato meglio, però, se l’avessero piantata di fissarlo.

 

Quando arrivò alla tenda vide una scena raccapricciante: Gertrude stava disinfettando la spalla destra di Roran dalla quale usciva un liquido bianco spugnoso.

 

-Cosa ti è successo?-

 

Tuonò Eragon.

 

-I tuoi amichetti Ra’zac mi hanno morso.-

 

Maledetti…

 

Eragon sarebbe il caso che tu facessi qualcosa.

 

Gli disse Saphira.

 

Si hai ragione.

 

-Gertrude puoi andare-

 

-Ma non ho ancora finito…-

 

-Non importa va pure…ci penso io.-

 

-Come desideri-

 

E la donna si allontanò, cercando di passare il più possibile lontana da Saphira.

 

-Sentiamo come hai intenzione di fare per la mia ferita?-

 

-Dammi il braccio.-

 

-Ecco…-

 

Eragon posò una mano sulla ferita e disse:

 

-Waìse heill-

 

E la ferita si rimarginò completamente.

 

-Ma come hai fatto?-

 

-I vantaggi di essere cavaliere-

 

-Ah…perché sei venuto?-

 

-Ho promesso di aiutarti a liberare Katrina dai Ra’zac. Ti ricordi?-

 

-Certo. Fra quanto pensi di partire?-

 

-Non lo so, ma forse…hai sentito di quella ragazza?-

 

-Sì me ne hanno accennato…più che altro ho sentito le tue urla quando l’hai vista. E’ davvero così brutta?-

 

Disse in modo scherzoso Roran.

 

-Tutt’altro!-

 

Roran gli scoccò un sorriso divertito.

 

-Cioè…non è come pensi!-

 

-Sicuro-

 

E scoppiarono a ridere.

 

-E’ bello rivederti Roran-

 

-Anche per me Eragon, ma cosa dicevi della ragazza?-

 

-Penso possa aiutarci a liberare Katrina, con un cavaliere in più dovrebbe essere un giochetto-

 

-Già…allora andiamo a parlarle.-

 

-Sì magari quando avrà finito con Nasuada-

 

Roran lo guardò interrogativo.

 

-La Regina dei Varden-

 

-Sì…giusto-

 

Eragon…

 

Sì Saphira…

 

Forse è meglio che veniate fuori.

 

Ma non fece in tempo ad alzarsi o a riferire a Roran che sentì una voce straziata che urlava:

 

-Eragon? Eragon dove sei?-

 

Poi una Nasuada con l’aria molto affaticata entrò nella tenda.

 

-Ah eccoti finalmente! Roran… che piacere rivederti.-

 

Fu solo allora che Eragon si accorse che Nasuada era seguita da Arya e Fiamma. Sussultò nel vedere le due ragazze assieme.

 

-Cosa posso fare per voi mia regina?-

 

-Ascoltare, Eragon.-

 

-Allora io vado…-

 

Disse Roran.

 

-No resta.-

 

-Eragon lei è Fiamma. Fiamma è…non so da dove iniziare…forse è meglio che sia lei ha spiegare la sua storia…Fiamma…-

 

-Grazie mia signora…La mia è una storia lunga…quindi cercate di non interrompermi.-

 

I due cugini annuirono.

 

-Allora…come avrete notato non sono un umana, né un elfo, né uno gnomo, né qualsiasi altra creatura tu conosca. Al momento della mia nascita mio padre mi portò dagli elfi e la regina Islanzadi mi allevò come una figlia…quindi considero Arya una sorella.-

 

Le due ragazze si scambiarono un sorriso.

 

-Essendo cresciuta dagli elfi, mi hanno anche insegnato a combattere, ma non fui addestrata come tutti gli altri dal maestro Vanir. No, il mio maestro fu il Saggio Dolente in persona, il quale prese le redini dalla mia istruzione da quando avevo sei anni. Mi insegnò tutto: dalle tecniche di combattimento ai segreti dei cavalieri, ma all’età di dodici anni iniziai a rendermi conto che non ero un elfo e mi posi molte domande: “Chi ero?” “Da dove venivo?” “Perché ero così diversa?” Ma, soprattutto,”Perché mi vengono insegnati i segreti dei cavalieri?”.

Quando informai la Regina Islanzadi mi disse che ero destinata a grandi cose per ciò mi venivano insegnati gli arcani segreti, ma questo non mi bastò e continuai a insistere perché mi dicesse qualcosa della mia famiglia, purtroppo i miei tentavi furono vani dato che Islanzadi sosteneva di saperne quanto me.

Un giorno, però, sentii Islanzadi che parlava con Arya di mio padre e di come mi aveva abbandonata, poi disse che non sapeva chi fosse mia madre, ma di sicuro non era né un umana, né un elfa. Proprio come me.

Andai su tutte le furie e senza dire niente a nessuno mi nascosi nel carro che doveva portare Arya dai Varden con l’uovo di Saphira.

Una volta arrivata nel Farthen Dur aspettai che Arya se ne andasse e poi mi presentai a Re Ajihad che ovviamente sapeva chi ero. Acconsentì a farmi restare, ma dovevo prestare servizio nel suo esercito, così ho passato tre anni della mia vita ad allenarmi come se fossi un ragazzo, tutti pensavano che fossi un ragazzo. Fino a che poco più di un anno fa i Varden scoprirono la verità su di me.

Giusto in quel periodo Arya era nel Farthen Dur e mi implorò di tornare, ma come potevo tornare dopo quello che mi aveva fatto Islanzadi, mentendomi sulle mie origini che tutt’ora non mi vuole rivelare? E come potevo “scappare” dal Farthen Dur? Tutti i Varden, eccetto Re Ajihad mi consideravano uno sbaglio, un maschio mancato. Sentivo commenti del tipo: “Peccato che non sia un ragazzo, avrebbe potuto fare grandi cose per i Varden!”.

Io quelle cose sentivo di poterle fare, così sono partita per Uru’baen, dissi solo a Ajihad quale fosse la mia missione.

Sono restata nascosta nel castello di Galbatorix come domestica per quasi sette mesi, poi incontrai Murtagh; non aveva ancora giurato fedeltà a Galbatorix e per vendicarsi di quello che gli aveva fatto mi disse molte cose sui suoi piani e i sui suoi segreti, come il fatto che c’erano ancora due uova di drago a Uru’baen, esclusa quella di Castigo che si era già schiusa, mi aiutò anche a rubare molte oggetti, ma io ne cercavo uno in particolare.

Sarebbe andato tutto per il meglio se mentre uscivo dal castello di Galbatorix l’uovo di Speranza non si fosse schiuso, è stato Murtagh che mi ha aiutato a scappare, dovresti andare fiero del coraggio di tuo fratello.-

 

Eragon si maledisse per essere stato tanto severo nei suoi riguardi.

 

-Dopo sono andata ad Ellesmèra e Islanzadi mi ha detto che i Varden erano nel Surda, così vi ho raggiunto; e questa è la mia storia.-

 

A quel punto Eragon parlò:

 

-Questa mattina hai detto che avevi portato a termine la tua missione…posso sapere qual era?-

 

-Sì, Eragon.-

 

A quel punto Fiamma aprì una sacca che aveva appoggiato di fianco alla sedia dove era seduta e rivelò il suo contenuto: una pietra verde…o meglio un uovo di drago verde.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E anche questo capitolo è andato! Ragazzi che fatica!

 

 

 

Sono diventata matta per risolvere il problema dell’ HTML 

X Eleuthera e  Carlottina era per questo che il testo veniva tutto attaccato (ops!!!!!!!! XD XD XD) e grazie 10000000 per aver recensito, sono contenta che la storia già vi piaccia.

 

Grazie 10000000 anche a Ludo91... cercherò di stare più attenta coi verbi…

 

Un grazie specialissimo a Carlottina che mi ha regalato la prima recensione della mia vita... sob… sob… sono commossa!!!!!!!!!!!

 

 

Mi raccomando lasciate un commentuccio anche a questo capitolo e alla prossima…..

 

 

 

 

 

Kiwettina

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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