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Autore: Mitsuki91    23/07/2012    6 recensioni
Seguito de: "Il gioco degli inafferrabili"
Siamo al quinto anno di Tom ad Hogwarts, ed una buffa ragazzina che non fa mai quello che Tom si aspetta gli ha già sconvolto l'esistenza: Tom ha trovato l'amore, o almeno quello che crede sia amore, ed Eva è al settimo cielo. Le vacanze invernali stanno però finendo, e presto gli studenti verranno a sapere di loro...
Nel frattempo Tom è ossessionato dal suo passato, le sue ricerche finora si sono rilevate infruttuose: riuscirà insieme ad Eva a scoprire le sue origini?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Tom O. Riddle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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- Questa storia fa parte della serie 'Non tutto il male viene per nuocere'
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Buongiorno! =D
Come promesso è lunedì, ed io sono tornata u.u ho appena finito di rileggere questo capitolo (dove non succede granché in effetti XD ma è un capitolo che servirà u.u) e quindi mi appresto a postarlo, e ad iniziare a scrivere il quarto XD cercherò di scriverne il più possibile cosicché anche se un giorno ho qualche impegno ne avrò sempre uno pronto da postare u.u ma adesso come adesso devo star dietro a quattro storie, quindi non aspettatevi aggiornamenti proprio giornalieri, o almeno non sempre >..<
Ringrazio chi ha già messo la storia fra le seguite/ricordate e chi ha recensito *--*
E senza ulteriori indugi, vi auguro buona lettura! =D


Chiacchiere

“Ora tu ci racconti tutto e meglio!”
A parlare era stata Annie, in un bisbiglio entusiasta e colmo di gioia, mentre Eva rientrava cercando di fare il meno rumore possibile per non svegliare le sue compagne. Che evidentemente erano rimaste sveglie apposta per sentirla raccontare tutto.
Eva sospirò, buttandosi sul letto ancora vestita.
“Sono stanchissima ragazze, domani forse…”
“Domani sarà troppo tardi!” disse Beth, mettendosi a sedere sul letto “Domani tutta la scuola sparlerà di voi! Credi che non si diffonda la voce? Dicci tutto!”
“E va bene.” si arrese Eva “Però prima mi fate mettere il pigiama.”
Una volta che si fu cambiata ripeté alle sue compagne di dormitorio quello che aveva già accennato prima a Annie e Beth, arricchendolo di particolari: di come lui si sentisse arrabbiato per il fatto che lei lo stava ignorando, di come poi si fosse fatto trovare in Sala Comune ricordandosi del fatto che aveva paura del buio e della solitudine, di come avessero dormito insieme, tutte le notti, di come lui l’avesse baciata a Natale e di come poi si fossero messi insieme dopo capodanno.
Annie, Beth e le altre erano un pubblico ideale: esultavano quando c’era da esultare, e alla fine urlarono come matte, piene di gioia. Eva credette che avrebbero svegliato tutto il castello.
“Oddio, ti faccio i miei complimenti!”
“Ce l’hai fatta Eva, finalmente!”
“Hai scalfito il cuore duro di Riddle!”
“Chi la dura la vince, e brava Eva!”
Le dissero, correndo ad abbracciarla. Eva si sentiva a disagio. Finalmente la lasciarono e tornarono a letto, anche se ci misero parecchio tempo prima di addormentarsi.
Il giorno dopo Eva si sentì seguita da sussurri e occhiate curiose. Non poteva credere che la voce che stesse insieme a Tom fosse già girata, eppure…
“Sei famosa.” osservò Beth a colazione, sedendosi accanto a lei.
“Già, una celebrità. Colei che ha conquistato un cuore tanto ambito. Stai attenta perché qualche ragazza sembra volerti cruciare.” concluse Annie, indicando un paio di Tassorosso del quarto anno.
“Sentite, ma cos’è sta storia che Eva si è messa con Riddle? Ne parlano tutti… Ma è solo una voce, giusto?” chiese Daniel, che era appena arrivato, sedendosi accanto a Beth.
“In realtà…” iniziò Eva, titubante.
“E’ vero! E’ la verità più vera che ci possa essere!” finirono in coro Annie e Beth.
In quel momento entrò Tom in Sala Grande, con al seguito Abraxas Malfoy. Non degnò di uno sguardo nessun tavolo e andò dritto dalla Serpi, per fare colazione.
“Beh, mi pare che tu abbia frainteso qualcosa, no Eva?” insistette Daniel.
“E’ solo… Riservato.” obbiettò lei, arrossendo.
Dall’altra parte della sala Malfoy non la smetteva d’importunare Tom. Tom, che aveva sempre deriso le cotte e gli amori adolescenziali, Tom che era il tipo solitario per eccellenza, e che si circondava solo di seguaci e mai di amici… Che cos’era questa storia?!
“Insomma Riddle, ti sei ammattito?! Tutto il castello parla di un intrallazzo tra te e quella White. Che storia è mai questa?!”
“Quello che faccio con la White non ti riguarda, Malfoy. Chiudi la bocca.” rispose, affondando la forchetta nelle uova.
Sapeva che sarebbe andata a finire così. Sapeva che sarebbe andata a finire così e la cosa gli dava un nervoso allucinante. Ma perché gli altri non potevano farsi gli affari loro?! Per tutta la durata della colazione non guardò verso il tavolo di Corvonero, sperando che gli altri la smettessero di mormorare. Invece le chiacchiere aumentavano. E lui stava perdendo la pazienza.
Preso dall’ira si alzò di scatto, e tutti ammutolirono. Bene, volevano lo spettacolo? E spettacolo avrebbero avuto.
Tom si diresse a passo svelto verso Eva, dopo essersi caricato la borsa in spalla.
“Andiamo a lezione.” le disse, appena le fu alle spalle.
“Arrivo.” rispose Eva, salutando frettolosamente gli amici. In Sala Grande non volava una mosca, persino i gufi sembrarono essersi paralizzati, mentre tutti osservavano sbalorditi la strana coppia uscire fianco a fianco.
Albus Silente incrociò le mani e vi appoggiò la testa, sorridendo soddisfatto.
   
 
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