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Autore: Paolina91    23/07/2012    0 recensioni
Honey ha un sogno diventare una ballerina professionista ma questo desiderio sarà ostacolato dai genitori, quando la sedicenne andrà a New York per il concerto dei Tokio Hotel insieme alla sua amica la sua vità cambierà totalmente. Chissà cosa succederà nella vita dei quattro musicisti tedeschi e in quelli della bella ballerina.
Genere: Romantico, Sportivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17



Era già passato un anno.

Un anno intenso per le sorelle Harrison.

Hilary aveva concluso con successo il suo primo anno da matricola in Germania.

La sua storia con Andreas procedeva a gonfie vele.

Invece i Tokio Hotel continuavano la loro carriera.

Stavano lavorando al loro nuovo disco.

Prendendosi molto tempo per fare in modo che fosse tutto perfetto.

Le fans ovviamente continuavano a seguirli ed amarli.

Alcune in modo talmente ossessivo.

Erano delle stalker che perseguitavano anche le loro famiglie.

Tom le aveva incontrate ad un distributore e le aveva aggredite beccandosi così una denuncia.

Successivamente fu aggredito anche Gustav mentre era in un pub con gli amici.


Anche per Honey le cose andavano bene.

Stava lavorando sodo con il resto del gruppo.

Le prove tutti i giorni per otto ore o anche di più.

Ma non si sentiva mai stanca.

In fin dei conti stava facendo il lavoro che tanto amava.

Sentiva costantemente i genitori.

Erano molto felici di vedere entrambe le figlie realizzate.

Poi spesso e volentieri andavano a trovarla.

Si godevano il sole della California e la loro bambina.

Ormai aveva diciassette anni e tra meno di quattro mesi avrebbe compiuto i diciotto.

Si sentiva così emozionata.

Ovvio avrebbe invitato sua sorella e gli amici per festeggiare.

Finì le prove e salutò i suoi colleghi per avviarsi in albergo.

Là la stava aspettando la sua migliore amica Jennifer.


Entrò nella hall salutando i consierge e i facchini che ormai erano suoi amici.

Salì nella stanza e la musica si sentiva già da fuori con la porta chiusa.

Forse Jennifer stava un po’ esagerando non voleva essere buttata fuori da quella che ormai considerava casa sua.

-Jenny abbassa! – urlò cercando di sovrastare il volume della musica.

Ma la mora continuava ad agitarsi sul letto ballando e facendo finta di cantare con una spazzola in mano.

Così fu costretta ad intervenire Honey.

Prese il telecomando dello stereo, e spense la musica.

Jenny si guardò intorno spaventata e si buttò sul letto a riprendere fiato.

- Mi hai fatto spaventare. – disse con la voce affannata.

La ballerina si mise a ridere prendendo in giro la sua migliore amica.

-Certo che per un balletto del genere avevi già il fiatone sei messa male. – urlò entrando nel bagno per farsi una doccia rigenerante.

Mentre l’altra era ancora distesa con il viso imbronciato per la battuta dell’amica.

Honey uscì dal bagno avvolta in un asciugamano pronta a mettersi il pigiama.

Quella sera avrebbero mangiato in camera guardando un film in tv.

Ordinarono la cena e dopo pochissimo qualcuno bussò alla porta.

Jennifer che era più presentabile andò ad aprire ringraziando il cameriere.

Chiuse la porta e poggiò il vassoio sul tavolo.

Si sedettero pronte per una serata di chiacchiere e relax.

-Senti come procede la scuola? – chiese la ballerina all’amica.

L’altra prese una patatina fritta prima di rispondere.

-Tutto bene, a settembre inizia l’ultimo anno. Ho paura degli esami perché io non sono mica privilegiata come te! – disse scherzando.

La mora rise tirandole una patatina.

Poco dopo si scatenò una battaglia a base di cibo.

La stanza era in condizioni pessime.

Chissà che infarto sarebbe preso alla donna delle pulizie il giorno dopo.

Erano sedute entrambe sul letto a guardare la tv.

Non c’era nulla di interessante quella sera per cui scattarono in piedi immediatamente appena sentirono il trillo del pc.

Qualcuno le stava contattando e visto il fuso orario poteva essere Hilary.

Aprirono il pc e restarono sorprese di vedere il viso di Bill e Tom.

-Che ci fate svegli così presto? – chiese sorpresa.

-A dire la verità non siamo ancora andati a dormire. – rispose ridendo Bill.

Era sempre più bello.

Aveva cambiato look.

Ora aveva dei rasta neri e bianchi.

Un look decisamente molto sexy.

Lo avrebbero apprezzato anche le fans.

-Come mai? – domandò questa volta Jenny.

-Siamo andati a ballare e ora abbiamo deciso di chiamare Honey e troviamo anche te bellissima! – disse Tom sorridendo in maniera maliziosa.

Anche il suo look era cambiato aveva tolto i dread per fare le treccine.

Honey si mise a ridere.

La cotta per Tom le era passata.

Anche perché lui aveva ripreso la sua solita vita.

Quando si erano visti non era successo più nulla tra di loro.

Stavano sempre insieme ma come due amici.

E dire che non pensava che potesse esistere l’amicizia tra uomo e donna.

-Comunque volevamo informarti che settimana prossima saremo a Los Angeles per registrare qualche canzone. –

Honey sorrise dolcemente –Sono troppo contenta. Dobbiamo vederci assolutamente. –

-Non ti preoccupare prenotiamo al tuo hotel così passeremo tantissimo tempo insieme. – affermò Bill.

I gemelli cominciarono a sbadigliare.

-Va beh ho capito andate a dormire vecchietti!. –

I due la guardarono minacciosamente –Faremo i conti settimana prossima. – affermò Tom.

Sapeva già cosa significava.

Avrebbe dovuto supplicarli di smettere di torturarla con il solletico.

Spensero il pc mettendosi a dormire.

La mattina successiva Honey si svegliò prestissimo.

Prese il pc e si mise sul terrazzino.

Aprì la sua posta elettronica e cominciò a cercare gli esercizi che doveva fare per la scuola.

Seguiva le lezioni online come avevano fatto i gemelli.

Mancava solo un anno al diploma.

Ma sapeva che sarebbe stato facile.

Bastava studiare.

Quando arrivarono le nove cominciò a prepararsi per andare alle prove.


Arrivò come al solito puntuale e salutò il coreografo.

Ben presto fu raggiunta da tutti i suoi colleghi.

Ormai dopo un anno di duro lavoro fra di loro c’era un grande affiatamento.

Riuscivano a capirsi molto bene e a rendere ogni coreografia ogni volta più perfetta.

Fra una pausa e l’altra scherzavano e ridevano tutti insieme.

Erano tutti lontani da casa e quindi riuscivano a sostenersi l’uno con l’altro.


Dopo quasi due ora di prove si presero una breve pausa.

Honey prese una bottiglietta d’acqua fresca e cominciò a bere.

Poi si tolse un po’ di sudore asciugandosi con l’asciugamano azzurro.

Si sedette sul parquet massaggiandosi la caviglia.

Era scesa a terra male durante una presa.

Le faceva un po’ male ma sapeva che non era nulla di grave.

Quel giorno Michael non era ancora arrivato.

La cosa la insospettiva.

Lui che era sempre così puntuale sul lavoro.

Passava molto tempo con loro per provare dal vivo mentre quel giorno si erano accontentati delle basi.

Si aprì la porta infondo alla sala ed entrò un collaboratore di Jackson con la faccia stravolta.

Tutti lo fissarono preoccupati mentre parlava con il coreografo, il quale si girò verso i ragazzi con gli occhi pieni di lacrime.

Honey non riusciva a capire le parole che aveva appena pronunciato il loro preparatore.

Era incredula seduta a terra insieme a tutti gli altri.

Gli occhi spalancati dal dolore.

Gli era appena stata comunicata la morte di Jackson.

Le cause non erano note ma si sentiva così vuota.

Come se con la sua scomparsa fosse sparita anche lei.

Lei ballava per lui.

Lui le aveva detto che era una brava ballerina e ora cosa restava?

Più niente.

Dopo minuti o forse ore si alzò dal pavimento e si avviò verso l’hotel.

Sentiva le lacrime che volevano uscire.

Voleva piangere da sola.

Solo quando arrivò in camera si ricordò di non esserlo.

Lì c’era Jennifer.

Aveva appena appreso la notizia dalla tv accesa.

La guardava con dolore ma non sapeva minimamente cosa dire o fare.

Il suo cellulare squillò.

Erano i suoi genitori.

Non voleva parlare, anzi non ce l’avrebbe sicuramente fatta.

Lasciò il telefono nelle mani dell’amica mentre si distendeva nel letto.

Le lacrime cadevano silenziose bagnando il suo volto che fino a pochi istanti prima era sorridente.

Non aveva minimamente ascoltato la conversazione fra Jennifer e i genitori.

Si sentiva come se tutto quello accadesse ad un'altra persona.

Era fuori dal suo corpo lo viveva in terza persona.

Si asciugò le lacrime andando verso il bagno per cambiarsi.

Sicuramente i figli di Michael avrebbero avuto bisogno di qualcuno.

Quando arrivò alla villa vide tutto transennato circondato dalla polizia.

Non lasciavano passare nessuno.

I fans erano accorsi sul posto e stavano lasciando fiori, peluches e dediche mentre intonavano you are not alone.

Si stava per sentire male, forse per via del caldo o forse le stavano togliendo una parte di cuore.

Vide i bambini uscire di casa insieme alla nonna e alle sorelle del re del pop quindi si tranquillizzò.

Voleva andarsene di lì, non poteva restare un minuto di più ma quando si voltò vide che li c’erano anche i suoi colleghi ballerini.

Erano più o meno tutti nelle stesse condizioni.

Occhi gonfi per il pianto e la disperazione.

Erano accorsi lì per sentirsi più vicini a lui.

Poteva sembrare assurdo ma non lo era per loro.


Verso sera decidettero di tornare tutti nel loro albergo.

Honey salì immediatamente in camera rifiutandosi di mangiare.

Lo stomaco era chiuso.

Aprì la porta con la card e si ritrovò abbracciata dalla madre.

Non voleva più piangere ma era inevitabile.

Era tornata bambina quando per un brutto sogno la madre la consolava.


Dal 25 giugno i giorni erano passati molto lentamente.

Era arrivato il momento dell’ultimo saluto.

Honey non avrebbe partecipato.

Sarebbe stato troppo per i suoi nervi.

Fece le condoglianze ai fratelli, salutò i suoi compagni di ballo ed era pronta a partire.

Partiva per la Germania.

Avrebbe passato un po’ di tempo dalla sorella sperando di uscire da quel brutto periodo.

Salì sull’aereo.

Ora che era alta in cielo le sembrava di essere molto più vicina ad una delle persone a cui aveva voluto più bene in assoluto dopo la sua famiglia e i Tokio Hotel.

Durante il viaggio cercò di dormire con scarsi risultati.

Atterrò sul suolo tedesco sperando di cominciare una nuova vita.

Li ad attenderla c’era sua sorella insieme ad Andreas.

Mentre usciva trascinando la sua valigia Hilary restò sconvolta.

Quella non era più sua sorella.

Pallida, magra, con le occhiaie e senza sorriso.

Dove era finita?

Lei doveva riuscire a farla tornare indietro.

E ce l’avrebbe messa tutta per riuscirci.

  
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