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Autore: maybeme    24/07/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima FF, una Dramione. Dal prologo: "Quando la trovó intrecciò le dita con le sue. Hermione fu colpita dal quel gesto, ma ricambió la stretta. Non era cosa da tutti i giorni vedere Draco Malfoy fare il tenero con qualcuno. Aprí gli occhi azzurro-grigi e intercettó lo sguardo della ragazza. Le sorrise teneramente: « Avevi ragione. Il mondo Babbano non è poi cosí male». Hermione sorrise di rimando.
Sí, era in paradiso."
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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2.

Draco si scostò una ciocca bionda dal viso, imprecando. Perché l'estate era passata cosí in fretta? Scrutó il suo riflesso nell'antico specchio di casa Granger.
Si era vestito di tutto punto, per il ritorno a casa: pantaloni lunghi e neri e una camicia di un bianco spento. Sopra portava la mantellina grigiastra tipica dei maghi purosangue. Terribilmente sobrio e serio, come si addiceva ad un Malfoy quale era. Certo non poteva farsi vedere da suo padre vestito da babbano come lo era stato fino al giorno prima.
Aveva passato l'estate in calzoncini colorati che gli aveva regalato Hermione. In un primo momento era rimasto scioccato nel vedere con quale tipo di abbigliamento andavano in giro i babbani d'estate. Ma poi si era perso negli occhi color cioccolata della sua Hermione e pur di poter passare del tempo con lei si era reso conto che avrebbe indossato anche uno squallido straccetto per elfi domestici.
Quanto si era divertito a scorrazzare per le vie parigine con lei? Gli aveva insegnato cosí tante cose. Era cosí piena di sorprese.
Ma ora doveva tornare a scuola e non poteva certo farsi vedere in giro con lei. Suo padre l'avrebbe diseredato. E poi doveva mantenere alta la sua reputazione di Principe delle Serpi. Mentre si lasciava trasportare dai suoi pensieri, Hermione entrò nella stanza. Indossava un vestitino di un rosa pallido che cadeva morbido fino alle ginocchia. Draco si aprí in un tenero sorriso.
« Per la barba di Merlino, è strano vederti di nuovo versione serpeverde» esclamò la ragazza osservandolo con attenzione. Poi incrociò gli occhi di lui e rimasero in silenzio per qualche secondo. Draco le si avvicinò lentamente: « Non voglio tornare a scuola. Sto cosí bene qui, con te.» disse mentre le accarezzava il viso.
Hermione abbassò la testa, improvvisamente triste. Chiuse gli occhi e si concentrò sulla carezza. Poi li riaprí e sorrise.
« Avanti, non sei contento di rivedere Tiger e Goyle? E Pansy? Lei certamente non vede l'ora di vederti.» affermò scherzando, mentre si sistemava le pieghe del vestito.
Il ragazzo fece una smorfia disgustata che la fece ridere. E lui si beò della sua risata cristallina.
« Dài, muoviti! Casa Malfoy aspetta!» disse Hermione, girandosí verso la porta.
« Aspetta!»  Draco la afferrò per un braccio. « Ti devo salutare. E certamente non posso farlo davanti ai tuoi» sussurrò. 
« Certo che potresti. Basta che poi usi un oblivion.» lo corresse con il suo solito tono da sapputella.
Il biondino scosse la testa, le prese dolcemente la testa fra le mani e la baciò. Fu un'esplosione di emozioni indescrivibile. In quel bacio si riversarono tutte le cose che non riuscivano a dirsi: quanto avrebbero sentito la mancanza l'uno dell'altra, quanto fosse ingiusto dover fingere di non sentire quello che sentivano. Le loro labbra si muovevano in sincrono, come fosse la cosa più naturale di questo mondo, come se in quel gesto non vi fosse nulla di sbagliato. E parve durare un'eternitá. 

Draco legó saldamente il baule alla sua firebolt. Diede un'ultima occhiata alla casa. 
« Stai attento e non farti vedere!» si raccomandò premurosa Hermione.
« Sí, mamma» rispose lui ridendo. Poi l'abbracciò stretta. « Grazie. E stai lontana da Weasley, capito?» le mormorò all'orecchio. Lei sorrise e lo lasciò partire. Lo vide allontanarsi tra le nuovole arancioni che coprivano il sole che tramontava. Si adagiò sulla staccionata bianca levandosi finalmente il sorriso finto dalle labbra. Sarebbe stata dura, stare senza di lui. Ma doveva resistere. Prese il bagaglio e lo sistemó sull'auto. Salí sul sedile posteriore con Grattastinchi sulle gambe. Era pronta per partire per la Tana. 

Era contenta di rivedere i suoi amici, ma rimanere sola con Ronald la metteva un po' a disagio. Da qualche tempo a questa parte aveva cominciato a comportarsi in modo strano. Si avvicinava più del dovuto e cercava spesso un pretesto per sfiorarle le mani. Certo, lei gli voleva bene, ma rimaneva solo una grande amico. Per fortuna, a casa ci sarebbe stata anche Ginny.

Arrivò all'ingesso variopinto e disordinato alle sei di sera. Il cielo rosato aveva appena visto il sole tramontare. Bussò due volte e si dipinse sul volto un sorriso che celava stanchezza, reggendo a fatica la valigia. La porta si aprí e una chioma rossa le si precipitò addosso. "Hermione!" esclamò Ron, stringendola.
 
 
Hermione si sveglió presto. Scese le traballanti scale di legno e andò nel salotto.Il sole era appena sorto e illuminava debolmente il soggiorno della Tana.
La signora Weasley, avvolta in uno scialle dai colori sgargianti, era già al lavoro. Sventolava la bacchetta con una mano e sistemava la cucina con l'altra. I piatti volavano a mezz'aria insieme a uova, pane e marmellata. Era uno spettacolo. Doveva ammettere che le era mancata la magia. 
Continuò ad osservarla silenziosamente dal divano violaceo del salotto, incantata. 
Improvvisamente si trovó ad immaginare il futuro: lei, come la signora Weasley in quel momento, che preparava sorridente la colazione in una casetta di un bianco acceso. Dalla finestra si scorgeva una distesa erbosa e colma di fiori. Accanto alla porta, un piccolo giardino. Si vedeva appoggiata al lavello mentre con un gesto della bacchetta, pietanze prelibate si sistemavano sul tavolino lí accanto.
E poi eccolo: Draco con il viso segnato da qualche ruga, ma tuttavia ancora giovanile e fresco che si avvicina a lei con un sorriso genuino. Le posa un piccolo bacio sulle labbra e prende posto a tavola dove lo raggiunge un bellissimo bambino, biondo come il padre ma con le iridi cioccolata della madre.

« Hermione cara, che ci fai già sveglia?» la signora Weasley interruppe bruscamente il suo sogno ad occhi aperti. Hermione, colta di sorpresa, sbarrò gli occhi e scosse la testa violentemente per cercare di allontanare quel l'immagine appena balenata nella sua mente, come se l'averla immaginata fosse tanto grave quanto essere sorpresi a pronunciare l'anatema che uccide.
« Io... Io, non riuscivo a dormire» riuscí a balbettare infine. La signora Weasley la guardó stranita. 
« Sicura di stare bene, cara?» domandó preoccupata. La ragazza incurvó le labbra in un piccolo sorriso.
« Certo, certo. Ho solo un po' di fame» accattó come scusa.
« Oh, a questo rimediamo subito!» rispose la signora Weasley con vivacitá. « Vieni, è tutto pronto per la colazione!» Hermione si poggiò delicatamente sulla sedia, cercando di non fare rumore, ma appena fu seduta sentí un forte colpo, poi il rumore di passi pesanti giú per le scale.
« Ciao Ma'!» strilló Ron, incurante del fatto che metá della famiglia stava ancora dormendo. « Mmh, uova e pancetta!» esclamò alla vista della colazione. « Oh, ciao Hermione» disse vedendola. Le schioccò un bacio sulla guancia per poi tuffarsi sul piatto. La ragazza scosse la testa divertita. Stava per mettere in bocca la sua porzione quando la signora Weasley disse con calma: « Ah, mi ero dimenticata di dirvi che ieri notte è arrivato Harry». Non fece in tempo a continuare che Ron scattó in piedi urlando: « Harryyyy?» e si precipitó nella camera del ragazzo. Hermione si alzò per seguirlo, non voleva lo svegliasse, ma una volta arrivata fu troppo tardi. Ron aveva sbattuto con forza la porta dell'amico e si era praticamente catapultato nella stanza, aprendo le tende. Il povero Harry balzó in piedi, spaventato e prima ancora che riuscisse a rendersene conto si ritrovò il rosso addosso. 
« Non sapevamo che eri giá qui!» gridó. Hermione entrò con cautela nella stanza e ammoní il ragazzo: « Ron, non picchiarlo»
Ma quello non l'ascoltó e cominció a fare il suo interrogatorio ad un Harry ancora nelle braccia di Morfeo. 
Quelle ultime settimane d'estate sarebbero di certo state le piú movimentate, pensó sorridendo.


Ciao a tutti, eccovi il nuovo capitolo. Mi piacerebbe leggere qualche recensione, giusto per sapere se vale la pena continuare o se è meglio che non la continui. Quindi fatemi sapere cosa ne pensate!
Grazie!
Cheyenne x
  
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